Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: quel

Numero di risultati: 855 in 18 pagine

  • Pagina 1 di 18
anche  quel  bluetto di prugnolo, quel rosso guance di mela, quel
anche quel bluetto di prugnolo,  quel  rosso guance di mela, quel turbante turbato di nastri a
anche quel bluetto di prugnolo, quel rosso guance di mela,  quel  turbante turbato di nastri a screzio e di lumi a sghembo; e
del legnaiolo vestito dunque di scorza di peperone; e  quel  verdetto metallizzato delle fronde; tutto a suo modo,
 Quel  che più tosto giova notare nel Pater è un senso teoretico
assai vigile che permea il suo pensiero più vitalmente di  quel  che l'autore stesso non creda o mostri di credere.
E  quel  buffone con un pappagallo?
avviene che sotto Carlo V appaia  quel  Parement de Narbonne ch'è di apparenze talmente italiane.
su  quel  suono insistente e monocorde l’artista veniva intessendo
non falla mai nell'attribuirgli e nel ritoglierli questo o  quel  dipinto; non piccolo merito.
avviene qui un capovolgimento, perché  quel  tasso di disordine che caratterizza l’entropia di un
nella termodinamica statistica l’entropia rappresenta  quel  che nell’andamento di un determinato processo fisico,
è veramente mirabile, come con  quel  semplice porsi d'angolo del Santo tutta la cubatura del
arti, intenderli od essere inteso, senza l'accettazione di  quel  frasario. E volendo pretendere altrimenti, equivarrebbe a
«quel vocabolo non è di lingua nè corrisponde, usato in  quel  caso, al suo vero significato» gli artisti a ciò non
all'arte, non sarebbe possibile ormai, e conviene accettare  quel  sanzionato linguaggio come una legittima eredità pervenuta
esempio, in  quel  capolavoro di figura isolata che è il S. Sebastiano in S.
modesto numero di quadri. E vorremmo che altre opere di  quel  periodo — se esistono — potessero esser tratte fuori
Raphael a cercarle, a riscoprirle. Ogni pezzo recuperato di  quel  momento irrepetibile non è solo un nobilissimo segno di
È dunque vero che l'artista, egli solo sa  quel  che vede e come vede il mondo, e largirci, in sogno, la
maltrattato è Ribera (confiteor), e  quel  che più mi incresce anche Zurbarán ch'è pure il più grande
i romani, o volete  quel  copiosissimo composto che o conforma o, se colloca spesso
dello Strozzi, questi avrà cura di introdurci subito a  quel  suo coetaneo, l'oldemburghese Lys, che ancora Voi riponeste
Né con veruna di queste sue maniere vorrò mai riporre  quel  gran quadrone della Tabita che in San Pietro di Fano vien
quell'artefice cui forse venne ascritto per equivocarsi con  quel  Loves dal Malvasia noverato fra' guercineschi col solo nome
tanto leggiadra Sant'Agata cui in cui sì bell'aria si volge  quel  vecchione tanto dolce, tanto dotto, di San Pietro, è del
che tanto lo somiglia; una volta all'Escoriale in  quel  gran fatto del Loth fuggendo Sodoma, dipinto che non la
 quel  suo fanciullo che prega, divenuto oggi popolare in Europa,
l'angiolo della preghiera a cui l'egregio scultore diè in  quel  caro bambino visibili forme, riconoscente all'amorosa
pretesa questa di Orazio di voler dipingere peggio di  quel  che sapeva! Così perde ogni forza in questa compostezza di
critici: per quella ironia costante che li accompagna, per  quel  patetico che si fonde nel grottesco, per quel divagare e
per quel patetico che si fonde nel grottesco, per  quel  divagare e folleggiare che, così spesso, diventa concreta
piccolo borghese, tuttora ancorato al «delizioso» e per  quel  subitaneo impensierirsi d’essere quello che è, e
dimenticherò il profondo colorismo di  quel  purissimo chiaroscuro, la cascatella argentina del
liquido, ma soprattutto lo sviluppo amplissimo impresso a  quel  corpo solo dalla costruzione radiale delle membra, ognuna
fronte alle opere di Ardengo Soffici, si può meditare  quel  carattere estetico particolarmente essenziale del cubismo,
aver tentato di ricostruirsi nella mente  quel  che dovette essere la sucida crosta cui è ridotta la
veniva celebrato con una mostra straordinaria.  Quel  viaggio lo feci a vent’anni, stimolato da Francesco
da Francesco Arcangeli, che mi aveva indirizzato a vedere  quel  pittore che per lui insieme a Klee, Bonnard, Picasso e
Curiosa illusione! E l'enfasi delle pose teatrali di  quel  tempo da che cosa mai proveniva? Era una cosa connaturata
di forma e di atteggiamenti che i grandi artisti, i quali a  quel  tempo, come il M. stesso ricorda, erano pure grandi
Ristori, l'Aliprandi, sino al Salvini, recitarono secondo  quel  sentimento. Parecchi di voi ricorderanno il magnifico "Tu"
che mi colpì quando una notte andai al Leoncavallo fu che  quel  centro sociale era un luogo di produzione di idee e di
più visibilmente italiane ci si presenta Gentileschi in  quel  Riposo nella fuga in Egitto* che è in una cappella alprimo
è il salvatore della pittura napolitana, che, per  quel  tempo, è quasi quanto dire della pittura italiana. Da uno
nella marmorea fissità spaziale di questa statua  quel  fuggitivo, fatidico istante «che segna il passaggio
o introflessi, e dove l’ombra stessa del taglio crea  quel  rilievo che darà al dipinto una maggiore evidenza spaziale.
dei margini, spesso slabbrati e beanti, offre  quel  tanto di azzardo, di casualità, che toglie ogni aspetto
 quel  desco da parto che il Berenson, quando lo vide vent'anni fa
ho detto, lo risentiamo parlare artista, tanto artista, che  quel  ch'egli dice frutto di considerazione è un lampo intuitivo,
nuovo, ma per questo ci voleva precisamente più ingegno di  quel  che non fosse in Fabrizio Santafede, l'uomo che per
l'uomo che per tradizione dovrebbe rappresentare a Napoli  quel  che a Roma rappresentano i Carracci. Egli ha piuttosto
tra i nostri pittori che ha ottenuto in questa Biennale  quel  riconoscimento che da tempo gli avevamo augurato: dico
una stradetta vicinale che passa per i Campi e finisce in  quel  di Caravaggio, che mi son piaciuto di rifare.
anche assolutamente semplice, pura, diretta cioè  quel  passo avanti compiuto dagli impressionisti rispetto alla
dentro l’opera. Van Gogh rappresenta il proprio malessere:  quel  malessere che è il fondamento dell’arte contemporanea.
per orientare inizialmente il visitatore in  quel  «mare magnum» della Pinacoteca Civica, ove la maggior parte
destano nel cervello, i sentimenti che suscitano nel cuore,  quel  collegarli che si fa involontariamente ad una civiltà meno
e il giudicarli rispetto ad essa civiltà, e il riferire poi  quel  giudizio tale quale nei confronti con l’oggi. Quando il
—1 certi tasti del sadismo, ma perché il pittore in  quel  suo eroicheggiare col bruto, in quel suo «coraggio» della
perché il pittore in quel suo eroicheggiare col bruto, in  quel  suo «coraggio» della ossessione sessuale — dalla macchia di
certi passaggi di stile furono rilevati, nello studio di  quel  periodo, da Alois Riegl.
doversi interpretare l'arte di Daniele Crespi; ma - senza  quel  che abbiam messo fra le righe - bisognerebbero troppe
la scarsità delle applicazioni al linguaggio visivo di  quel  tipo di analisi semiologica facente capo alla grammatica
ci vorrebbe a spiegargli quanto di cadaverico sia invece in  quel  neoclassicismo di troppo in anticipo.
 quel  tratto dell'attività di Merisi che va dai dipinti di San
Francesco del Cairo, il Renoir della scuola locale di  quel  secolo [figura 144].
da quella di bottega. Ricordiamo fra i suoi collaboratori  quel  Juan de Do, che poi si trasferì a Napoli, dove divenne
userà lo stesso metro per  quel  ch'è delle decorazioni a fresco, delle quadrature o di que'
ricorderemo ancora che si fa onore a Pablo Legote di  quel  magnifico Incontro di Gioachino ed Anna a Budapest dove è
Warhol, nei diari scritti con Pat Hackett, ha visto che  Quel  che sopravvive è ciò che il gusto delle classi dominanti
primaria» o il «multiplo» eseguito in serie, esiste  quel  «gap tecnologico» di cui non si può non tener conto e che