grandezza, ma di uguale importanza, e un certo numero di fratelli e sorelle minori di lei. Costoro erano gli unici lettori suoi, a quel tempo: e fra quei
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bambole, osservando quei sogni spaventosi. — Questa sera non si vede Sua Eccellenza Tom; come mai? — chiedevano alcuni bambini importanti, vestiti da
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Quei due signori che passeggiavano impettiti erano Piuma e Massimo. Piuma era piú piccolo e piú leggero, e il vestito che aveva addosso gli era
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avrà né padre né madre, — osservò una fata. — Già, ma allora, per chi mette in serbo tutti quei soldi? Le fate cominciarono a discutere animatamente
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un coraggioso sorriso. — E anche ora, sono io! Sí, sono io, Tit!Guardatemi! Avete mai sentito parlare di me? E mentre quei tre lo guardavano, con un
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— E ora, se vi movete, mi avanzo io, — dichiarò. Tutto il mondo sa che non si può competere con un Tit armato. Quei tre non si mossero. — Lascia
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