Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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lì fuori, la ricchezza. È lì, fuori della finestra. Sono  quei  prati, quei boschi, quel lago e quei vigneti. La ricchezza
la ricchezza. È lì, fuori della finestra. Sono quei prati,  quei  boschi, quel lago e quei vigneti. La ricchezza è delle
della finestra. Sono quei prati, quei boschi, quel lago e  quei  vigneti. La ricchezza è delle cose.
Vi è il capitano Frasconi, con  quei  baffi...
Sono ancora vivi  quei  due? Io li credevo mummificati...
nell'orgia più audace, fra tutti  quei  merli in frak!
fare il trasognato!...  Quei  due ragazzi! Dove sono? Parla!
so.... non so... mi son perduto...  Quei  suoi occhi fissi... quel suo sogghigno ironico...
adoro  quei  piccoli calcoli morbidi, dovuti a delle lesioni organiche
solo le devo  quei  soldi alla povera Virginia, sedicimila lire, ma la obbligo
con tutta franchezza.... Da che cosa provenivano tutti  quei  subitanei furori a mio riguardo nell'animo del vostro
signora; ogni mattina - io - spolverando  quei  due vasi, tremavo dalla preoccupazione di romperli: voi mi
la loro scomposta allegrezza che prendono al laccio tutti  quei  giovani merli in frak!
mille ragioni in fondo...ma quello che ti fa torto...sono  quei  continui sospetti... quelle continue gelosie.
E poi quella conversazione facile, variata, spontanea,  quei  continui vezzi
bambini, a me, a tutti: l'essenziale. Intanto è meglio che  quei  tempi difficili siano già passati.
Solo qualcuno dei più noti...e dei più occupati...  Quei  tre...o quattro...che...tra il Parlamento... e il
senza saperlo, correvo incontro alla fortuna mia! Erano  quei  due passi, finalmente! Era la vita che tu m'hai
non glieli ho dati  quei  soldi. Anzi gli ho chiesto invece un po' di soldi in
io gli ho detto. Rideva, si divertiva un mucchio con me.  Quei  momenti che era voltato verso di me, quando smetteva di
una ballerina. E poi perché non volevo piú vedere tutti  quei  pentolini e quei giornali. E mia madre, quando ha visto che
E poi perché non volevo piú vedere tutti quei pentolini e  quei  giornali. E mia madre, quando ha visto che ero scappata, è
non le ho.  Quei  pochi risparmi se ne sono andati. Non per me, sai. La sola
Ma sai, ho una gran paura che non li spenda mia madre,  quei  soldi che le ho mandato. Ho paura che li abbia messi ai
ma la Elena in  quei  giorni non c'era, perché era da una sua parente, che aveva
per dieci giorni, fino a quando è ritornata la Elena. E in  quei  dieci giorni, io ogni tanto gli chiedevo: Trovi che ho
qualche festa, non beva. Beva solo acqua. Li conosceva bene  quei  pittori?
irriconoscibile sulla tela. Li hai visti mai da vicino  quei  due?
là, in un angolo, vicino alla finestra, a sorvegliare  quei  suoi pentolini, spaventata, diffidente, amara, nella sua
che tu trovi ancora bella e seducente; una donna, in uno di  quei  momenti, in cui le sofferenze soverchiano ogni misura e
Solo qualche abbonato voltò la cosa in burletta.... E, poi,  quei  maledetti giornali: quello Storari specialmente!
offrivate un padiglione d' oro, servi, ricchezze, persino  quei  gioielli che vostro padre un giorno m' ha donato e poi
Bisogna soffocare quest'affare, a qualunque prezzo. Per  quei  di casa, niente deve parer cangiato fra noi due. Si tratta,
Signori no!... A due passi... a due passi, l'avevo!... Ma,  quei  due passi - a farli - che difficile!... Laggiù, nella mia
minestrine, certi intrugli di prugne e mele cotte, e tutti  quei  pentolini li mette sul davanzale della finestra. E la sera,
e palpita su la scena e sforza al triste sorriso. Tutti  quei  tipi, maschi e femmine, anche quando per le esigenze della
spettatore segue sempre con vivo interesse il movimento di  quei  personaggi, che vivono di vita vera in un ambiente ch'egli
io mi sentivo sollevata, liberata, leggera, perché in tutti  quei  mesi mi era cresciuta dentro un'angoscia terribile, avevo
mano. E mi girava la testa, e sono caduta proprio vicino a  quei  calzoni arancione. E ho detto: Si ricordi che coi calzoni,
non si portano i tacchi alti! E si ricordi che farsi fare  quei  calzoni di quel colore, è stata proprio una cattivissima
di caratteri dove l'azione non ingombra mai lo sviluppo di  quei  caratteri, anzi la seconda. L'autore dei Parassiti,
la seconda. L'autore dei Parassiti, accingendosi a scrivere  quei  quattro atti, si è ben reso conto che, per riuscire
vita, di quelle frasi che sono dette sempre, perchè in  quei  casi solo quelle si possono dire. Tutto questo condito da
via dai Naldini nell'ebrietà sottile dello sciampagna,  quei  critici esteti e quelle cantanti americane, tutta quella
lui e mia madre, nella drogheria, e c'erano là tutti  quei  bambini di mio padre spaventati, e quell'altra donna,
maggior pregio dei Parassiti. Noi abbiamo riconosciuto in  quei  personaggi tanti e tanti nostri amici...per modo di dire.
loro tinte crude e comiche insieme. Ci troviamo dinanzi a  quei  tipi equivoci, ricercatori instancabili di espedienti
ideale: bellissima in pittura dell'ambiente, nel quale  quei  tipi parlano, operano, si agitano. L'Antona-Traversi ha
a una serie di ben trovati episodi, nei quali la storia di  quei  Parassiti si delinea: storia, poi, che si riassume nel tipo