Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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davanti alla finestra, dice che ora se ne sta su uno di  quei  rami.
vorrei che ci si concentrasse su  quei  sassi. Non perché siano importanti di per sé, e non perché
dalle dita, ma al suono, inudibile, da cui scaturiscono  quei  suoni.
e cammino lungo il fiurne Black Water Acqua Nera, uno di  quei  rivoli da niente che poi esplodono in un fiordo
solo oggi internet. Ed ecco che ti sento dar di cozzo, come  quei  cerbiatti che nei riti di Venere, cioè in Lucrezio, si
che non hanno scale. Allora, contenendo la paura, mentre  quei  due le ripetono a voce alta di star attenta, decide di
chiedo, osservando le foto più antiche, se tra  quei  nomi ci siano anche quelli le cui ossa andarono disperse
la prole, perché di Roma il sole un lampo, un lampo fu!  Quei  bimbi che inneggiavano or più non siam, perdio! Siam la
dal freddo monumento, sfiorandomi col mento, evoca da  quei  fogli impolverati i suoi studi passati, e vi rannoda,
o dolcezze! Chi, chi di noi più puri e più beati in  quei  giorni d'affetto e di mistero? Ti ricordi i progetti
divine! Rifioriran, mia mesta giovinetta, rifioriranno  quei  tempi d'amore; e tu lo sai, dagli angeli protetta, tu che
potrebbe prendere senon come figlio come ranocchio. Uno di  quei  rospi che cigolano sui pentoloni delle streghe, quello che
che van sotto le stelle geografi notturni... Spesso in  quei  solchi tersi trovo le rime ai versi; trovo le rime e le
lì nel corridoio, era la musica dell'attesa con tutti  quei  toni che salivano scendevano quasi cantassero, ora
sogni e di speranze complimentava fra beate stanze, era in  quei  giorni io stesso: io che il perduto imper sospiro adesso! I
spaventa, fatti color di cielo e metti l'ale! Rassomiglia a  quei  poveri augelletti che giammai non mi han fatto un male al
tra stranie mura, penso alla incerta e fosca età ventura.  Quei  che gavazzano giù, fra i bicchieri, quelle son anime senza
pien d'allegria. Parevan le due candide cuffiette, tra  quei  vasi di fior, due tortorelle, e or rivolti alla strada or
anni, delirando nel tripudio, delirando negli affanni. Oh!  quei  dì!... quand 'era un subito apparir di giovinetta, nel mio
un uom che in una reggia porti un abito cencioso; né in  quei  dì che al vol fantastico del novissimo poeta che apparìa
passante che aveva osservato, un mattino qualunque,  quei  vagoni attraversare la linea dell orizzonte, dal cortile o
sua oratoria, con gli unghiolida comiziante agganciati a  quei  frammenti di tavoleche rimangono del ponte distrutto delle
chiesette del monte, allora, rammentati, chinavi la fronte;  quei  buoni curati li hai tutti scordati? Pensa ai bimbi del
ai piaceri egli è nemico, fugge da chi lo cercò. Egli ama  quei  che non lo invoca, egli ama quei che non lo sa; e dona la
da chi lo cercò. Egli ama quei che non lo invoca, egli ama  quei  che non lo sa; e dona la sua luce fioca a chi per altra
il freddo, ma, sia pigrizia o grillo, Sopportavo  quei  brividi, pure di star tranquillo. La stanza parea enorme,
fantasmi, amori sventurati Che chiamavano le lacrime su  quei  volti abbronzati. O storie di battaglie, d’amor, di
un giorno ha cancellato; or tutto è liscio e candido, e, a  quei  toni abbaglianti, ammiccan gli occhi i santi e parlano fra
A bever venti e raggi, o ad inseguir nel nebuloso corso  quei  fantasmi nemici al giovinetto perché non piega a un
- lasciatemi andare, io voglio ammazzare - la fame con me.  Quei  soldi eran gli ultimi - ed or son bevuti; accetti i saluti

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