Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: quei

Numero di risultati: 72 in 2 pagine

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Ricordi d'un viaggio in Sicilia

169017
De Amicis, Edmondo 4 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
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brulica una popolazione poverissima in migliaia di fetidi covi, che sono ancora quei medesimi in cui si pigiavano gli Arabi di nove secoli or sono, e

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risonare e scintillare le parole come colpi di scalpello nella pietra per descrivere l'aspetto di quelle quattro torri poderose, di quei fossati

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quei momenti come una città del più remoto settentrione, tutta bianca di neve e avvolta nella nebbia, quasi perduta ai piedi d'una catena di montagne di

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infermo vedendo come balena nei suoi occhi in quei momenti e vedendo come freme nella sua voce l'anima del cittadino e del poeta. Eppure un'infermità

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La fatica

169330
Mosso, Angelo 8 occorrenze
  • 1892
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
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mi si erano oppilate in quei quasi dieci anni continui d'incallimento."

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vi è più riposo per lui, perchè ogni minuto di svago consuma il tempo che vale danaro, perchè annienta l'alimentazione e il moto di quei colossi. Ogni

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solitudine. Avevo visitato la cappella degli studenti tedeschi, e letto intorno alle pareti le iscrizioni latine, colle quali quei giovani venuti nel tempo

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triste dalla miseria di quei loro vestiti, che cadono a brandelli, e sotto lasciano vedere il colore bruno della pelle mummificata. Fra quegli scheletri si

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, aveva bellezza e soavità. Malpighi che era già famoso a quei tempi volle essere discepolo del Borelli, insieme a Lorenzo Bellini. Malpighi racconta come

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a quei tempi, basta rammentarsi che si trovarono insieme Borelli, Redi, Bellini, Malpighi e Stenone. E la vita comoda che facevano gli scienziati di

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grande da desiderare che qui avessero pace le sue ossa, o se l'intolleranza religiosa di quei tempi gli abbia negato il riposo che ognuno spera di

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erano vispi, tubavano e continuando a volare facevano grandi giri nell'aria. Sopra dieci dunque non tornarono a casa che tre soli di quei piccioni giovani

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Fisiologia del piacere

170497
Mantegazza, Paolo 8 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
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quattro gambe, e a tutti quei filosofi che abusano del loro ingegno per distruggere il concetto dell'umana dignità. Se alcuni Selvaggi vanno sempre nudi

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cicatrici. Altre volte essa è storpiata e deforme, e rassomiglia ad uno di quei vecchi invalidi che ha lasciato qualche brano del corpo sui campi di

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dichiararono come corpi semplici quei due elementi, si siano ingannati; ma non si tratta di assoluta mancanza di fede morale. L'uomo porta sempre in

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e sano. Il sorriso ineffabile di compiacenza strappato dalla prepotenza della gioia in mezzo alle torture di quei momenti è indefinibile, ed esprime

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vero bisogno di raffreddarci e cerchiamo avidamente quei corpi che sottraggono una parte del nostro calore. La soddisfazione di questo bisogno arreca

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. Quasi sempre l'uomo si compiace di aver fatto il proprio dovere, eleva il capo e fa tutti quei gesti energici che accompagnano l'esercizio di uno

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dove finisce il cuore e dove comincia la mente, facciamo la figura di quei bracchi che, avendo perduto la traccia della lepre, abbaiano, corrono a

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, sia per la novità delle sensazioni, sia per il difetto di molte altre gioie, sia infine per l'appetito fortunatissimo di quei tempi beati. Comparso

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Sull'Oceano

171019
De Amicis, Edmondo 30 occorrenze
  • 1890
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
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alle creature più amate, in quella stanza, dove sono raccolti quei visi, al chiarore d'un lume, che brilla ora alla nostra mente come un sole. Ma

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Ma già il caldo aveva guastato le cose anche a poppa, come potei vedere benissimo la sera. Era una cosa da far compassione davvero. Fra quei quattro

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stropicciandosi le mani, e teneva viva la conversazione. Ma pure in quei giorni esordiva con qualche invettiva marinaresca contro i camerieri, così, per abitudine

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; ma si vedeva che una curiosità malata lo costringeva a prestar orecchio. E fu peggio quando Ia signora, con uno di quei salti che fan le donne nella

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sicuro dentro a quei forni di sotto.... Ma c'è la giustizia di Dio! E scappò sotto egli pure. Non una di queste mosse era sfuggita a quel serpente a

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bel portafoglio di bulgaro, che richiuse e rimise in tasca. Il malato osservò con molta attenzione e con compiacenza tutti quei movimenti, e mormorò

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, s'intende, chè gli altri non si contano. Ma sul Galileo c'era una collezione d'altri originali assai più curiosi; ciascuno dei quali, in quei dodici

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smentiva senza un riguardo al mondo il suo concittadino. Amabili originali quei tre ufficiali del Galileo, non escluso quel brunotto astuto del dispaccio

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Ah! povero orgoglio umano! Mentre ero su quei pensieri, corse un brivido da poppa a prua, e cento voci inquiete, mille visi paurosi s'interrogarono a

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un giorno smesso la zappa per fare il suonatore ambulante. C'erano dei suonatori d'arpa e di violino della Basilicata e dell'Abruzzo, e di quei

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del movimento, qualche amico, o un vizio con cui cercava di stordirsi: per qualche ora, almeno, non avrà veduto sua moglie. Ma là, su quei quattro

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, con una lucidità di visione e una brutalità, di disinganni che è un supplizio. E quante volte poi, a casa, anche anni dopo, si rifanno quei sogni

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testimoni, la mattina all'alba, nella camera nautica, dopo la verificazione dovuta del medico. Quell'avvenimento, benchè si sapesse che in quei lunghi viaggi

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era una pietà veder quelle donne scendere stentatamente per le scalette ripide, e avanzarsi tentoni per quei dormitori vasti e bassi, tra quelle

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non dicesse nulla, che custodisse il segreto e perdonasse l'imprudenza. Amore, alma del mondo. Questo era il grand'affare in quei lunghi viaggi

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noi che ingollavamo tutti quei piatti fini, ch'essi vedevano passare sulla piazzetta due volte al giorno, e di cui ricevevano il fumo nel naso; e per

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Eppure, per quei primi giorni, mi attirò assai di più lo spettacolo dell'arca che quello degli animali. E credo che segua il medesimo a chiunque

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quei brutti momenti, la compassione delle loro miserie, e come un impulso affettuoso e triste verso di loro; poichè sotto l'espressione provocante di

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affetti lacerati e i tristi presentimenti ch'erano ammucchiati su all'aria aperta, tra quei mille e seicento figliuoli d'Italia, che andavano a cercare

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statistica dei naufragi, uno ogni tante migliaia di viaggi, o che so io, e con I'idea della solidità grande di quei piroscafi enormi, che l'onda non può

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Quei tristi inneggiavano al vento pampero, a cui dovevano quelle otto ore di morte. Ma il vento pareva che fosse caduto quasi del tutto, benché il

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sarebbe accaduto di loro in quei due casi di disgrazia, e uscivano crollando il capo, tristamente.

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in capanne, in palazzi, in officine, in soffitte, ridendo, piangendo, fremendo. E tutti quei sacchi si sarebbero sparpagliati fra pochi giorni dalle

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verso due contadini irritati, i quali ritornavano a farsi cancellare dall'elenco, per non cadere nelle mani di quei boia de lader che si offrivano di

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suppongono sempre la possibilità di varie e sottili interpretazioni. E sentivo pronunciare da molti quei nomi di colonie agricole, che poi mi

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agli splendori del firmamento. Eppure quasi nessuno guardava. Ciascuno di quei mille e settecento atomi viventi aveva dentro di sè una speranza, o un

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giri in mezzo alla folla, e fui maravigliato al vedere quanta gente conosceva, a quanti aveva fatto del bene in quei pochi giorni. Rimise al contadino

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con un urtone da quei che sopravvenivano, brutalmente; i bimbi piangevano, per paura di esser buttati; gli urtati bestemmiavano. Quante facce di mia

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, affannati, spaventati, con le labbra tremanti. Erano di quei sessagenari soli che non potevano sbarcare senza che un parente prossimo si presentasse

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dibattuta inutilmente, per anni, sotto l'artiglio della miseria. C'eran bene di quei lavoratori avventizi del Vercellese, che con moglie e figliuoli

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