Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: quanti

Numero di risultati: 33 in 1 pagine

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Enrichetto. Ossia il galateo del fanciullo

179108
Costantino Rodella 3 occorrenze
  • 1871
  • G.B. PARAVIA E COMP.
  • Roma, Firenze, Torino, Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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cinico incurante che, col capo basso, imbacuccato in sudicia guarnacca, urta colle spalle e coi gomiti quanti incontra sul suo passo. E queste cose veniva

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dappertutto con pochi riguardi e agli uomini e alle cose, par suo distintivo. Quanti giovani si sono perduti in questo mare magno delle università

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principale faccia ragione alle vostre domande, e paghi dieci centesimi in più le vostre giornate, sapete quanti giorni dovete lavorare per compensare il

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Galateo morale

196485
Giacinto Gallenga 30 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino-Napoli
  • paraletteratura-galateo
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dalle brutture della ignoranza. Vorrei che quanti si recano nelle biblioteche pubbliche e nelle sale di lettura si persuadessero che i libri che loro si

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era al servizio del genovese macellaio Carpegna, lo assassinò per derubarlo, inferendogli con mazza e con coltello una ventina di ferite. A quanti

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speculazioni: ladre sì, poiché non i titoli per quanto sonori né le cariche per quanto alte e brillanti, né le protezioni per quanti illustri e

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affabile de'suoi contemporanei. Canova discuteva alla buona dell'arte sua con quanti frequentavano il suo studio. Galileo, Newton, Wellington, Brougham

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ingannevoli apparenze, che il bilancio dello Stato sia quella inesausta scaturigine a cui siano in diritto di far capo e dissetarsi quanti sono i

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quante volte in carcere io pensai a loro! quanto mi affliggessi di non poter compiere la loro educazione! quanti ardenti voti formassi perché

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fargliela osservare? «Se scendesse, diceva già il D'Azeglio, un angelo dal cielo ed arrecasse un codice più perfetto di quanti mai n'abbiano

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. È una disgrazia per gli avvocati che sono saliti in qualche rinomanza nel foro l'essere colti dall'ambizione di diventare uomini politici. Quanti

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onesti uomini, predicarsi e manifestarsi colla parola e coll'esempio, da quanti credono di possederla, con quella benignità e tolleranza. Quale a tenero

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; avendo gli Imperatori romani un modo assai spiccio di censura sui giornalisti e su quanti in genere avessero osato, scrivendo o parlando, di esprimere la

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desideri impossibili ad esser soddisfatti, ed essere causa alla famiglia, alla città di lamentevoli danni. Si ricordino quanti scrivono pel popolo, che

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desiderarsi che nel disimpegno dei medesimi i loro modi sieno improntati alle norme dei riguardi sociali; come è egualmente a desiderarsi che quanti si

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del loro linguaggio per accaparrarsi la simpatia o la curiosità degli uditori. Disgraziati quanti ricorrono a questi mezzi per procacciarsi una mondana

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tenenti hanno maggior cura di farsi amare che di farsi temere. E quante mancanze, quanti delitti non verrebbero evitati negli eserciti, quando alle

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loro i terreni a mezzadria o in affitto, chiedetene a quanti hanno avuti interessi a smaltire con loro, e ne trarrete con poca fatica la deplorabile

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maggiore di quella che colpisce il fortunato? Oh quanti lamentevoli esempi non si hanno di infelicissime famiglie, trabalzate per un cumulo di

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credeva di abbassarsi mettendo a parte la sua compagna dei suoi progetti, dei suoi timori, della sue speranze. Oh quante sciocchezze, quanti errori, quanti

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all'ordine; e da questo principio di pervertimento del senso morale fino al vizio la strada è breve, brevissima. Quanti disordini, quanti stravizi

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sono quanti parlano di un libro di cui non hanno letto che il frontispizio, e tirano giù sentenze coll'accetta sul merito dello scritto, sulle opinioni

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quella dei genitori, e non possono in conseguenza essere, a loro avviso, fuorché invidiosi e nemici quanti non si uniscono al concerto degli ipocriti

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che è obbligato a tenersi avvinghiato ai fianchi d'una ballerina per sostenersi e non fare un capitombolo; poverini tutti quanti Che gravi d'anni in

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nell'udir la musica di Rossini interpretata dalla Patti; e che avrebbe a metà di una cavatina interrotta la celebre artista per domandarle quanti pezzi

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scesi nella quiete del sepolcro; quanti di essi di cui il nome vi chiama sulle labbra un perfido ghigno, una spietata censura vi obbligherebbe a

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ode la prece ed il pianto dell'infelice consolato e difeso. Onorate le memorie dei morti; quanti martiri là entro, in quel mesto ritiro, che il mondo

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. Onori, per quanti me ne venissero offerti, non ho accettati mai; impieghi, nessuno. Una ricompensa sola non ho disdegnata; quella che mi venne

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quanti torti possano avere verso di voi, saranno pur sempre vostri creditori. «L'unico debito - scrive il Mantegazza - che non si riesce mai a pagare è

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E ricordino quanti si vantano di avere, in petto un cuor sensibile e nudrito a generosi sensi, quelle sante parole del filosofo piemontese nemico ad

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sarebbe le tante volte una parola vana e bugiarda, se quanti si dicono amici avessero una esatta conoscenza dei doveri che incombono all'amicizia. Fra gli

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generosi e leali, anime serene od oneste, nature forti e gentili. Quanti ve ne sono a questo mondo?

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. Quanto gioie avvelenate, quanti successi attraversati dall'opera sua! frugate i misteri, rovistate le memorie dei portinai e delle loro mogli e

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