Taglioni che balla, e via discorrendo. L’autore del Laocoonte non ha lavorato poco, si vede; ma quanta più anima non avrebb’egli messo ne’ marmi se
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operare prima, per iscoprire poi nelle loro stesse opere finamente i difetti, con tanta sottilità d’ingegno quanta ne mettono a scoprirli in quelle degli
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marmi e sull’identico disegno quando i vecchi pezzi erano troppo guasti. Ma bisognava vedere con quanta pazienza, con quanto amore si conservavano i più
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Quando entrammo nella stanza del Cecioni, egli stava colorendo all’acquerello certe briosissime caricature. E quanta finezza di osservazione, quanto
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dipinti. Giureresti che la fotografia del quadretto fosse cavata dalla realtà. Quanta finezza di osservazione, quanta misura e quanta grazia! Le
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’anima della madre rispettata ed amata. Bisogna vedere con quanta venerazione il pennello ha riprodotto le minuzie della verità, il lustro dei mobili
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tra la pittura e la scultura essere tanta quanta è dall'ombra alla cosa che fa l'ombra. Pareva a Benvenuto che l’arte sua fosse madre di tutte le arti
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dell’intelletto. E pure quanta scienza, quanta pazienza, quanta coscienza in quell’orgia di colore! Ne diremo una grossa: ci pare un quadro di Paolo
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. In quel dialogo sulla Perduta eloquenza, che pare scritto qua e là a’nostri giorni, esce: «Quanta grettezza crediamo noi avere arrecato all’eloquenza
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si ricorda con quanta compiacenza ripeteva negli ultimi mesi del blocco un epigramma, che crediamo dimenticato e di cui l’origine è questa. Ad una
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così fatte cose da rhyyparographus; ma nelle stesse Pitture dei Filostrati e nelle Statue di Callistràto quanta varietà di soggetti, e come sempre è
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