-Quando invitiamo qualcuno, dichiariamo subito apertamente lo scopo e il «tono» dell'occasione, senza barare. Così gli eviteremo la figuraccia di
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tavola: molto meglio delle brocche o caraffe -Non usiamo il raccoglibriciole (neppure se bellissimo e d'argento) quando i commensali sono ancora seduti a
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. Ancora più importante, in questi casi, preavvisare in modo da non arrivare quando l'ammalato dorme o mangia, o subisce controlli clinici, o semplicemente
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. Verrà doverosamente accompagnato fino all'ascensore, attendendo fino a quando non si sarà chiusa la porta; se scende a piedi, gli anfitrioni non
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), cioè quando si prevede di alzarsi tardi e con lo stomaco poco propenso ad abbuffate tradizionali. Come il termine brunch deriva da breahfast+lunch
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prolongé, con un tocco più nostrano (a dispetto del nome) che sarà senz'altro gradito. Anche l'ospite ha pochi obblighi: arriva quando vuole (purché non in
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leggeri e invitanti, che invoglino a bere ma non sazino: olive, scaglie di parmigiano, crudité, pistacchi, mandorle. Dopo circa venti minuti, quando si
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, buttare immondizia per strada - anche solo un biglietto del tram usato! - oppure non fornirsi di sacchetto e paletta regolamentari quando esce con il cane
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l'immagine di noi che mostriamo al loro sguardo. Quindi osserviamo con scrupolo il regolamento della palestra che frequentiamo. Quando entriamo e
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finestrino; - non reclina lo schienale del sedile fino a quando non è stato servito il pasto o lo snack, e non sono stati ritirati i relativi «vuoti
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familiare. Quando mangiamo o beviamo, raccogliamo con cura tutti i rifiuti in un sacchetto che butteremo in un cassonetto o nella pattumiera di casa
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(la mia) ex»: anche se non l'amiamo più, attribuiamogli un nome. Ancora più inopportuno è continuare a dire «mia moglie/mio marito» quando siamo già
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Ci sono frasi da non dire mai, quando si consegna un regalo: «Sai, l'ho preso da...», «Hai visto, è di...» e giù il nome di un negozio prestigioso o
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!), e solo quando si è vestiti in modo formale (non in palestra, o nel bar della spiaggia, per intenderci). E solo se si è capaci di inchinarsi con
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Come già detto, sul lavoro vale solo il principio di gerarchia, quindi un uomo non si alza quando entra una donna, non le cede il posto a sedere, non
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La prima regola è essere sempre puntuali. Quando abbiamo appuntamento da qualcuno, se dobbiamo farci attendere per qualche minuto, telefoniamo per
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ossequiosa, né fredda), a chiedere le informazioni di cui abbiamo bisogno, a fare un complimento meritato e accettarlo con un sorriso quando ci viene
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Una breve ma chiara autopresentazione è un ottimo «biglietto da visita» telefonico, sia quando si chiama («Buongiorno, sono Bianca Rossi dell'ufficio
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buona educazione, rispondere alle domande senza attaccare bottone, aiutare quando è il caso, sorridere, salutare quando si arriva e quando si va via
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cameriere, credendo di avere così un atteggiamento democratico, quando invece non fa che sottolineare ulteriormente la (momentanea) differenza di ruolo
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professionale. Ci atterremo a quest'aureo principio anche nel compilare moduli e schede (per esempio, quando ci registriamo in un hotel). E siccome il
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Quando ci rapportiamo con persone disabili, spesso sbagliamo toni e modi perché ci facciamo cogliere dalla paura di non sapere come fare. Ricordiamo
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in un bar e non su un angolo di strada; poi, se è davvero in ritardo, si premuri di telefonare per avvertire e, quando finalmente arriva, si scusi, ma
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apparecchiata o a una cena ben cucinata esprime la mancanza di considerazione delle doti casalinghe di chi ci ospita. Così, quando notiamo l'«aspetto giovanile
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quando non tocca a noi pagare il conto del ristorante, e di mangiare come lupi e bere come spugne per fare «onore» ai buffet e ai cocktail offerti. Non è
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Il fumatore educato (uomo o donna, non importa) quando è in casa si astiene dalla sigaretta in tutte le camere da letto, a tavola tra una portata e
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pieno. È importante che quando prendiamo qualcosa in prestito - qualunque ne sia il valore - definiamo esattamente entro quanto tempo intendiamo
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siamo cortesi, se desideriamo che lo siano. Diciamo sempre «per favore» e «grazie», anche quando diamo ordini, ascoltiamoli quando ci parlano e, anche
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Purtroppo, quando organizzano una festa di bambini, i genitori tendono a focalizzare tutta l'attenzione sull'animazione e il divertimento. Argomenti
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e cognome, quando incontrano per la prima volta i padroni di casa. Il secondo è saper dire «permesso», «per favore» «grazie». Due regole un po
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traditi quando il partner continua a praticarlo. Certo, messo alle strette, obbligato a scegliere tra noi e l'altro suo amore, sceglierebbe noi, ma
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cambiare le proprie abitudini di una vita, ma neppure ai giovani di accettarle in tutto come quando erano bambini: i primi quindi ceneranno alle 19,30 senza
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: in caso di necessità, scusiamoci e chiediamo subito quando possiamo richiamare senza disturbare; -se ci risponde una segreteria telefonica, cerchiamo
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messaggio quando risponde una segreteria telefonica. Anche a chi chiama sono richieste chiarezza (nome, ora, giorno, numero telefonico) e concisione
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metà», ma sempre «Mia moglie» -«A buon rendere» quando si riceve una gentilezza o un regalo -«Salute» a chi sternutisce: è il «colpevole» che deve
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(piano, ovviamente) solo quando fa da «cornice» a un menu, a un piccolo regalo o bouquet, a una decorazione; -il bicchiere da acqua è sempre il più a
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) aderenti al corpo mentre usiamo le posate, leggermente appoggiati sull'orlo del tavolo quando conversiamo. E ancora: -all'aperitivo, versiamoci da bere da
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Ci sono cibi che si prendono con le mani anche quando siamo seduti a tavola: le verdure crude in pinzimonio (carciofi, finocchi, ravanelli, cardi
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alla cassa a regolare il conto. L'onere di decidere quando andarcene è nostro: «Quando volete, potremo andare».
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; quando abbiamo ospiti, fingiamo di non vedere le maleducazioni dei figli, che verranno rimproverati più tardi, a quattr'occhi. Cerchiamo di mostrare
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causa di stress per i bambini: questo cristallizza uno stato d'animo che potrebbe trascinarsi per sempre. Ecco i messaggi da far passare: - Quando è
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sopportano di lei a tavola». Da quando ho deciso di scrivere questo libro, cioè un paio d'anni fa, ho cominciato a chiedere ad amici e conoscenti quali
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quando restiamo in silenzio, il nostro corpo rivela quello che pensiamo o proviamo davvero, indipendentemente da quello che affermiamo. Ecco il punto
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molle. Stringere la mano è un'arte, e sapete bene quanta importanza abbia ai colloqui di lavoro. Quando ho letto questo dato mi sono sorpresa: alcuni
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Odiato o amato, preparato con cura o consumato al volo, il cibo è sempre in cima ai nostri pensieri, anche quando non vogliamo. Lo sa bene chi, in un
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Ogni ragionamento su cosa portare quando si viene invitati non può prescindere da un postulato: si porta sempre un piccolo regalo a chi ci invita
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È una piccola regola conosciuta solo dai veri gentiluomini, ma è molto chic: alzarsi in piedi quando una signora abbandona la tavola, come in una
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Chiariamo infine una regoletta che genera nei (gentil)uomini ancora un po' di confusione. Quando si entra in un ristorante o in un locale pubblico
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trucco è far sì che, appena varcata la soglia della vostra dimora, l'ospite respiri proprio l'atmosfera che avete predisposto per lui. È come quando
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troverete alle prese con diversi bicchieri e oggi è più complicato di una volta, quando le forme dei bicchieri e quindi le attribuzioni (bianco
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