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. Dalle quali due cause conseguono divarii abbastanza ragguardevoli, come dimostrano le determinazioni dell'altezza del Monviso fatta dal Mathews. Infatti
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diversi più o meno calcariferi, sopra i quali sono aperte molte cave, i cui prodotti trovansi troppo bene rappresentati nella raccolta mineralogica
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curiose alcune diramazioni di questo calcare bianco entro allo scisto bigio scuro che l'attornia, le quali ricordano, per la forma, le celebri
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foreste di larici, le quali danno alla valle un aspetto verdeggiante fatto a bella posta per riposare l'occhio stanco dall'aridità, che oggi travaglia
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, i quali dalla vetta delle Alpi si estendevano fino a toccare la pianura del Po.
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aceri e sorbi, noi ci trovassimo in mezzo ai larici, i quali nella pendice meridionale della Varaita scendono al torrente fino a Sampeyre. Quindi ad un
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quali accorreranno in numero sempre maggiore al Monviso.
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Lascio in disparte certe inesattezze di indicazioni, delle quali io non posso fare appunto allo Stato Maggiore, perché nelle montagne al dissopra di
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Il Monviso si compone di scisti ora serpentinosi, ora cloritici, ora talcosi, i quali passano tal fiata alla quarzite ed alla lavagna, e che in
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grossissime, le quali nello scendere altre ne trascinano seco. Cosicché chi cammini poco pensatamente per queste macerie può, nuovo Orfeo, e senza bisogno di
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al S. 0., troppo aperto essendo l'angolo che esse fanno tra loro, e troppo erti i burroni ed i precipizii dai quali sono tagliate.
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acutissime sembravano doversi precipitare in basso con lieve spinta. Le roccie stesse sopra le quali noi ci trovavamo, erano in siffatta guisa
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guide alle quali avevamo affidati barometri, martelli, cannocchiali, un'ascia per tagliare il ghiaccio, una lunga corda, qualche leggiero soprabito
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Si ascendeva talora sopra grossi frammenti sciolti, i quali erano assai pericolosi per la poca loro fermezza. Quindi venivano parecchi lembi di neve
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il monte un venticello in cui si formavano nebbie più o meno fitte, le quali ci andavano avvolgendo. Indi la necessità di procedere con sollecitudine
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La cresta da attraversarsi era veramente formidabile. Immagina due strati di neve ghiacciata, i quali abbiano una pendenza grandissima, e che
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cosicché noi i quali ci trovavamo a forse 30 metri sopra il lago superiore delle Forciolline, eravamo a 2796 metri sul mare.
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quali, senza che occorra sforzo d'immaginazione, tutto vi trasportano col pensiero in mezzo a quelle ertissime e curiosissime balze. Una ostinata e
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Accademia della crusca
