Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: quadro

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scopo di questo libro? È di fare la cornice al  quadro  che verrà nel secondo volume e che vorrà essere il quadro
quadro che verrà nel secondo volume e che vorrà essere il  quadro  della storia dell'arte ufficiale del tempo.
noi non possiamo in questa sede correggere  quadro  per quadro tutte le errate impressioni del lettore
noi non possiamo in questa sede correggere quadro per  quadro  tutte le errate impressioni del lettore polemico, e ci
linee d’orizzonte; esse ricercano una estetica per cui il  quadro  non è più quadro, la scultura non è più scultura, la pagina
(Qui non c'è molto di nuovo nel  quadro  d'ambiente dell'Italia settecentesca).
di impulsi nuovi e disparati: sarebbe molto arduo darne un  quadro  compiuto. Tanto più se questo quadro volesse includere
molto arduo darne un quadro compiuto. Tanto più se questo  quadro  volesse includere tutti gli artisti già affermati da
opera, come quando il paesaggista dipinge lo sfondo di un  quadro  di storia o il figurista le macchiette in un quadro di
di un quadro di storia o il figurista le macchiette in un  quadro  di paesaggio, etc. L' arte è concepita come una grande
SAPORI, Un  quadro  ignorato di Gherardo delle Notti («Rass. d'Arte»,
veneziani non potevano nulla perché ogni  quadro  loro ha per fine la glorificazione di Venezia - E noi che
 quadro  ha, oggi più che mai, una funzione spaziale esplicita. Esso
irradiazione proviene dall’organizzazione propria del  quadro  e quindi non deriva da una fonte di energia esterna
variegatissimo espressionismo, dal tipo «lineare» (come nel  quadro  bellissimo de «La mezzana») a quello più sanguigno (toni
semplice porsi d'angolo del Santo tutta la cubatura del  quadro  sia completamente occupata in profondità.
pezzature irrigidirsi e automatizzarsi; tanto che il  quadro  nel suo insieme pare molto spesso gelato, prima di essere
suoi «mari» e delle sue «spiagge», ecco la monotonia: da  quadro  a quadro, da gamma a gamma, da strato a strato.
che la sigla L. G. signifìcava Luca Giordano cui infatti il  quadro  venne restituito nella seconda edizione al n. 484 A.
farlo naturalmente precedere da una cornice avulsa dal  quadro  ma fondendola se mai nel quadro stesso.
da una cornice avulsa dal quadro ma fondendola se mai nel  quadro  stesso.
fino alla sua venuta in Napoli è strettamente legata al  quadro  dell'arte paterna, soprattutto come cerchia d'arte, e come
vivi che siano apparsi dopo la Liberazione in Italia nel  quadro  delle esperienze postpicassiane in chiave figurativa.
Fano è del 1617 la Resurrezione della Tabita,  quadro  fatto a concorrenza col Guercino e pubblicato dal Frimmel
il  quadro  più alto della mostra, che coincide stavolta anche col
più alto della mostra, che coincide stavolta anche col  quadro  più grande, è la trilogia «per una Crocifissione» di
simbologia di una umanità che ha subíto il macello.  Quadro  che si colloca tra i più alti della nostra epoca, capaci
Sebbene il riferimento durasse in entrambe le edizioni, il  quadro  non mi pareva del Novelli, anzi strettamente riberiano e
riesce a toccar fondo, a persuadere; tanto che ogni  quadro  si presenta come una parte organica di un lungo e ricco
ricordato la perfetta corrispondenza tra la descrizione del  quadro  del Jordaens citato nell'inventario del 1640, e quello che
sul fuoco ed ammette che, in base alla critica storica, un  quadro  creduto del Trecento, e perciò da tutti stimato un
posteriore; ed anche qui erra profondamente, da che un  quadro  del Trecento potrà essere volta a volta giudicato
sia per l'appunto l'una o l'altra cosa; e parimente nessun  quadro  che paia un capolavoro del Trecento potrà mai scoprirsi di
un altro contrasto mirabile che ha fatto fare a questo  quadro  il giro del mondo. Pure chi medita meglio, s’accorge che
che fanno colà una assai povera figura. Il colorito del  quadro  è grigio, monotono, e la pittura anche qui mostra poca
frammisti alla plaudente folla di marinai e di popolo. Il  quadro  canta. Il quadro è spensierato: non si cura del cattivo
plaudente folla di marinai e di popolo. Il quadro canta. Il  quadro  è spensierato: non si cura del cattivo avvenire, che
al Senato, tristissimi casi e truci scene di sangue. Il  quadro  finalmente non è tanto il trionfo della immagine preclara
opera del periodo romano. Quasi certa invece l'identità del  quadro  del Catone dello Stomer ch'era nella Galleria Ruffo con
un ipotetico Maestro detto del Catone morente appunto dal  quadro  di Catania. Un altro quadro dello Stomer citato negli
del Catone morente appunto dal quadro di Catania. Un altro  quadro  dello Stomer citato negli antichi inventarî della Galleria
Mattia Preti ha compreso che la parte più essenziale del  quadro  è la cornice. Intendiamoci: la cornice che è il taglio.
sopra qualche piana provenzale di Van Gogh, date un taglio  quadro  invece che verticale alla Cascata di Kanawoka o al Ganimede
Cascata di Kanawoka o al Ganimede di Correggio, un taglio  quadro  invece che tondo alla Sacra Famiglia di Michelangelo o alla
alcuni capolavori assoluti dell'arte. Poiché il taglio del  quadro  è la risezione precisa del mondo che la fantasia
era forse di G. G. del Sole e, comunque, simile al miglior  quadro  dell'Albertina a Torino; dubbi anche risultavano i «Putti
[che soltanto anni dopo mi risultarono del Benefial per il  quadro  Ferroni a Firenze]; il Santo Monaco (816), assai bello,
del “quadro da cavalletto” e della trita distinzione tra  quadro  e statua, e volesse affermare l’importanza d’un’arte capace
la scoperta, per opera del prof. Hermanin, di un altro  quadro  di Gherardo nella chiesetta di S. Pietro in Albano: la
simpatico  quadro  del Molier conferma il gusto e l'ingegno riconosciuto nel
 quadro  «Nudo seduto» (1940), appartiene appunto a questo tipo di
sia pure in svariati temi e con differenti sviluppi,  quadro  per quadro; una pittura ragionata, eppure farneticante,
e neanche di distruggere l’immagine, perché so che il  quadro  ha una vita sua e io non cerco che di farla venir fuori. È
tradizione esegetica del  quadro  è quanto mai ampia ed eterogenea: tutti gli studiosi che si
Una delle interpretazioni più antiche vedeva in questo  quadro  un’allegoria politica allusiva alla cosiddetta congiura dei
rimanga completamente inappagato alla prova dei fatti,  quadro  per quadro. Si potrebbe dire che il massimo paladino
[Mi chiedevo poi, per altre cose viste, se non fosse suo il  quadro  del Prof. Romanelli a Parigi con Due cechi (920 A, seconda
presentatori dell’artista — nell’additare come riuscito il  quadro  di media dimensione: «Veglia al bambino malato», dove la
in quella vigoria del pianto, che non, per esempio, nel  quadro  «Sulla via di Palermo» il braccio col pomo, curiosa
vita, si manifesti. Se poi il mondo viene concepito come un  quadro  vivente, un incrocio di avvenimenti dove il tempo
strumenti per chi voglia prendere parte al vivente  quadro  del mondo.
mi sentirei di affermare che la comprensione estetica del  quadro  ne risulti grandemente diminuita, o ch'esso, infine, si
pag. 443), il Porter replica vigorosamente, tracciando un  quadro  chiaro e rapidissimo dello svolgimento iniziale della
mostrano di avere il più vivo interesse per il problema del  quadro  di storia, nessuno di essi può dirsi veramente un pittore
e di paesaggio, una relazione continua e profonda: il  quadro  di storia dà un’immagine puramente mentale, e quindi
puramente mentale, e quindi lontana e imprecisa, il  quadro  di paesaggio nasce da un’immagine mentale riportata e
Spingendo il discorso alle ultime conseguenze, si ha che il  quadro  «di storia», essendo frutto di pura immaginazione, ha il
alla storia carattere e funzione di «esempio»); mentre il  quadro  di paesaggio è il prodotto di un processo, implica il
Pietro, bellissima; se non convenisse prima trasportare il  quadro  a un nobile soggetto Siciliano; e ne discorreremo a quella
Picasso non si conquista lo spazio col terzo volume, il  quadro  è arrivato alle tre dimensioni, usciti dal quadro entriamo
il quadro è arrivato alle tre dimensioni, usciti dal  quadro  entriamo nel dinamismo plastico dei futuristi realizzato
che troneggia nella sala maggiore della Galleria, è il  quadro  più drammatico e doloroso, per niente decorativo, per
e cattivi, forme dell’armonia e dell’irrazionale; è un  quadro  ammonitorio, un messaggio, è un modo di guardare il mondo,