Qua le mani; faccio il sindaco io e il prete anche... E invece d' acqua santa...
Pagina 16
Guardate..... lana, figlia mia, vieni qua..... State zitto..... Come ti senti oggi?
Pagina 22
Di qua, di qua, don Saverio...
Pagina 23
ridotta? Mi fate una pena!... Venite qua; lasciate stare l'altarino... Perchè mi guardate così?...
Pagina 27
Qua, sotto il pergolato. Innesti delle mie mani
Pagina 37
Vieni qua... Poveretto, non ti dirà nulla.... Ti vuol sempre bene.
Pagina 37
Date qua. E le bottiglie?
Pagina 8
qua, Cola di là... Le pareva proprio un affare fatto. Anche la ragazza ci aveva messo testa... Che sia accaduto... non lo so, né voglio saperlo... Ora
Pagina 9
grossa cipolla, una carota e una costola di sedano. Aggiungete qua e là qualche pezzetto di burro, e sopra questi ingredienti distendete carne magra
Pagina 004
Mi trovavo a Livorno al tempo delle bagnature l’anno di grazia 1855 e il colèra, che serpeggiava qua e là in qualche provincia d’Italia, teneva
Pagina 029
sparso qua e là, poi mettetela fra due fuochi e quando sarà ben calda servitela, specialmente per primo piatto di una colazione alla forchetta. La
Pagina 107
ponete un altro suolo di polenta e conditela egualmente; e così di seguito finchè avrete roba. Anche qualche pezzettino di burro qua e là non ci farà
Pagina 107
piccione e della vitella, poi la metà del presciutto e della lingua, la metà del burro sparso qua e là a pezzettini e la metà ossia quattro spicchi dell
Pagina 130
parmigiano grattato, con pezzetti di burro sparsi qua e là e con qualche cucchiaiata di balsamella e rigaglie: ripetete la stessa operazione finchè avrete
Pagina 160
mezzo, ponendo al di qua e al di là di ogni uccello una fettina per lato, sottile quanto la carta, di carnesecca o, meglio, di lardone colore roseo e
Pagina 227
Prendete un cosciotto o un quarto d’agnello, conditelo con sale, pepe, olio e un gocciolo d’aceto. Bucatelo qua e là colla punta di un coltello e
Pagina 229
stiaccia nel ferro da cialde a una debita distanza l’una dall’altra e, voltando di qua e di là il ferro sopra al fornello ardente, levatele quando
Pagina 282
baffi delle milizie Croate col quale li inzafardavano, facendoli spuntare di qua e di là dalle gote, lunghi un dito e ritti interiti. Però, a quanto
Pagina 286
, aiuole e vasi con fiori. Qua e là, appoggiati al muro, aratri, rastrelli, falci. Sotto la tettoia, ceste e paglia. È l’alba. (I) (I) Il motivo dell’oboe
lato, tavola da servizio; qua e là qualche seggiola, una poltrona. A traverso la porta e le finestre aperte si vede la balaustra, a colonnine, della
Se non che pare, che, da alcun tempo in qua, il nostro diritto pubblico interno ed esterno sia abbastanza malmenato e calpestato.
Pagina 753
me sembra inesplicabile come in una rete così estesa di ferrovie non sia stato possibile, rimaneggiando qua e là gli orari, di trovare un margine di 55
Pagina 756
Io ho qua dei libri, e potrei dire, per esempio, che leggo che un discorso fu pronunziato nella grande aula del Consiglio comunale di Carini il 21
Pagina 764
respirare, vi tirano di qua, vi premono di là, vi gridano nelle orecchie con un fracasso assor- dante ed impertinente, come le donne delle Baruffe
: non c'era nessuno. Vide il portone della riva socchiuso. Nene stava al di fuori, sui gradini, guardando l'ac- qua verde, che le scorreva ai piedi
ritratti qua e là, persino sul comodino, di ballerine e d'altre femmine mezzo sve- stite. Nene avrebbe voluto andarsene subito, ma non ardiva; e nel
all'ultima prova non istava bene. Stamani, prima di venir qua, va- do da lei; la trovo a letto con la febbre, una tosse da spaccar le co- stole, un
avessi visto com'era bello quell'improvviso accendersi, quell'alternarsi di qua, di là, delle fiamme d'allegria, alla distanza di più miglia, dall'una e
rimane alla prima faccia della prefazione. Scriveva più sciolto in versi che in prosa, ma il meglio era la poe- sia vernacola, in cui apparivano qua e
restrinsero a zampini, e la figura, che prima era maestosa, di- ventò grottesca. Poi la nuvola grande si sciolse in diverse nuvo- lette candide: qua e là de
- futi e a cartocci barocchi, i quali mostrano ne' luoghi più riposti i segni delle scomparse dorature: e vi sono i vetri a figure colorate, qua e là rotti
sgocciolature, mentre gli altri ra- schiavano sul lastrico le goccie di cera, piegandosi, dimenandosi in cento modi e sgattaiolando di qua e di là tra
- vano, oscillando, nei brevi spazi d'acqua lasciati liberi ora qua ora là. Poi ancora scoppiavano e crepitavano i razzi, ricominciava la pioggia di
nemmeno un cane di sigaro, corpo d'una saetta, e mi tocca fumar la mia rabbia. Non c'è un tabaccaio qui vicino, sor capo? CAPO: Qua in fondo alla
La luna quasi nel suo pieno versava sulle campagne un bagliore latteo tremolante, che svelando qua e là delle stese e dei dossi di campagna, rendeva
capotreno dà un fischio. - Presto, signori, per di qua. - Secondi posti, terzi posti. - Qui, su, presto. - Margherita! - Eccomi. - Dlen, dlen, dlen
tornare a passeggiare, come una volta, sotto quel tempio di sempreverdi lumeggiati qua e là dal raggio piovente della luna vagolante, tutta appoggiata al
lungo sorso alla bottiglia, facendo gorgogliare il vino, asciugandosi le labbra. - Come si sta quieti, qua sopra, - disse la ragazza, volendo attaccare
, assentandosi, la consegnava alla carbonaia dirimpetto. La scaletta del quartierino era qua e là, sbocconcellata: lubrica e pericolosa per chi non
sullo stomaco. Il mormorio, qua e là, continuò: ella guardò la folla, due o tre volte, serenamente, anzi non senza fierezza. Le voci tacquero: le
guardavano da lontano, rispettosamente, intimiditi dalle larghe spalle, dal largo torace, dalla testa leonina. E il nome era susurrato sempre, qua e là
chiesa parata, qua di azzurro, là di rosso, di bianco, di oro, con una quantità di grosse camelie, di grosse rose, di grosse dalie che fermano queste
per chiarire la posizione. Voi venite qua a gridare, come se foste in mano ai briganti e vi tagliassero le orecchie. Qui, orecchie non se ne tagliano
riconoscendolo, impallidì. Pure, ebbe il coraggio di chiedere: - Come, qui? -Vi è un guaio, qua sopra, marchese, - disse freddamente l'usuraio
sporco pezzetto di carta? Eccole qua, eccole qua; vi è il ventisette che è uscito secondo invece di quarto, ma è uscito! E vi è l'ambo, l'ambo del
tutto: e qua si deve vivere. Non vorreste lasciar morire di fame la marchesina? - disse Giovanni con voce dolente. - Va bene, va bene, ho inteso
, commosse, entusiaste le raccontavano i grandi fatti operati da Chiarastella. Qua un marito traditore, ricondotto alla giovane sposa; là un giovanotto che
a restituirmi quei denari? La coscienza ti ha rimproverato alla fine, eh? Dà qua. - Voi avete voglia di scherzare, donna Concetta mia, - disse la
sparsi qua e là, tra la folla, per la via del Duomo, essendosi dati convegno pel vespero, a Santa Chiara. Ma Cesarino Fragalà, che più s'ingolfava
si brucia la bottega, io non prendo un centesimo, sono un cattivo pagatore! Non sai! non sai! Io ho cercato denaro qua e là, disperatamente