non è nè gaio nè mesto, è un uomo che ha buoni occhi, agile mano, anima secca. Dopo avere girato di qua e di là nei campi, con la nostra seggiola e la
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girare de’ gambi flessuoso, l’intreccio semplice, ma pieno. Alla rana tenevano compagnia, sparsi con bel garbo qua e là, uccelli, lucertole, altri
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scorrere, annoiandosi, qualche periodo qua e là di dieci volumi, che si son letti dieci volte e che stanno ammucchiati confusamente sul tavolino da
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Corte pontifìcia; bisogna venire anche più in qua, non a Baccio Pintelli, non all’Alberti, ma al Bramante.
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varie arti, scritto dal monaco Teofilo un poco più in qua del mille, ci fa sorridere questa raccomandazione:... Ut sit adornatum quod pinxeris et quasi
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civili, i nostri sforzi individuali davano una triste idea di vanitosa debolezza. Si sentiva l'uomo, che diceva: eccomi qua, basto io solo. Nell’arte pura
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’aquila enorme portava pel cielo Giove; qua il candido Ila cacciava da sè la impudica Naiade; e altrove Apollo con le mani omicide inghirlandava di novelli
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Concludiamo: arte italiana non c’è. A scoprire un indirizzo nuovo bisogna ficcare gli occhi addentro qua e là, e non iscoraggirsi dei disinganni. I
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volte, facendo anche qualche passo indietro, ma senza mai uscirne per volontà meditata; allo scultore all’incontro basta di andare innanzi, di qua o di
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’troppo sfumati; le drapperìe, mosse assai bene, apparivano qua e là accennate troppo lievemente; il fondo, che rappresentava un bosco, il terreno
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; nell’arguto bisognava altresì per soverchio d’ammirazione dare in ismanie; s’aveva a dire e poffar qua e poffar là; e questa non è iperbolica
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, ecco de’ colpi di pennello giallorini qua e là, da ogni parte. E così la grande orchestra della tavolozza del Bouvier procede a risposte, a canoni, a
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Nè s’ha a dire che le nuove scuole pittoriche, massime fuori d’Italia, lascino al tutto in disparte la storia. Ne spilluzzicano anzi qualche cosa qua
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costruzione, bisogna venire più in qua.
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erano in mostra ventinove statue, destinate ad arrampicarsi dopo qualche giorno sulle mura della gran Cattedrale ed a piantarsi di qua e di là sopra le
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padroni de’ propri pensieri. Allora ci si sente liberi; si torna uomini. Ma la gioia è breve. Ecco il rimorso roditore che viene, e si pensa: io sto qua
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Il peggio è nelle distrazioni. Chi voglia concentrarsi, per esempio, nelle migliaia di quadri e di statue, o sì che può farlo! Si sente tirare di qua
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certa misura. La liberalità è in mezzo; di qua e di là tocca alla gretteria, gretteria da accademico e gretteria da scavezzacollo. Stare in mezzo
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, saltanti scompigliatamente. I lodatori, per mostrare che paiono vive, dicono: Elles sentent la sueur. Ma nessuna compostezza di aggruppamento, di qua un
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di nazionalità e l’influenza della tradizione. Eppure se ne trovano alcune traccie qua e là. C’è, per esempio, il carattere della vecchia arte tedesca
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Masaccio, dal Ghirlandaio o da così fatti vecchi, colorendo un po’sbiadito, senza prospettiva aerea, ma disegnando qua e là con gentilezza, affettato
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d’oggi, se non qua e là in certi tentativi di buoni artefici, come nelle opere del Busi, il quale, sebbene talvolta dipinga le stoffe meglio delle
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, non ostante al colore qua e là crostoso e pesante, accanto ai migliori paesaggi stranieri. Peccato che alcuni degli ottimi nostri paesisti abbiano
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avverte, si modera e si contiene. Uno che dica: Signori, guardatemi: eccomi qua, io sono un gran caro matto, abbiamo forte sospetto che non sia poi un
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qualcosa che non ritrae troppo del moderno; e sebbene qua e là, massime nelle figure principali, la esecuzione sia un po’vuota e monotona, pure l’artista ha
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si sprofonda nel petto dell'uomo. E sparsi qua e là ecco altri busti e ritratti tutti anima: un monsignore vecchiotto, un montanaro suonator di
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eccesso di grazia, diventa oggi una ingegnosa ed industriosa maniera! Qua e là codesta maniera viene rialzata da un senso delicato del naturale, come nella
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frastagliata, valgono a tirare gli occhi di qua e di là, senza lasciarli lungamente fissarsi dove la vita del gruppo è più dolorosa e impetuosa.
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confuso intrecciarsi di pieghe. Nell’uno dei fianchi la carta del Cavour, il ginocchio, il piede e la corona dell’Italia scappano fuori dal contorno qua e
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. In quel dialogo sulla Perduta eloquenza, che pare scritto qua e là a’nostri giorni, esce: «Quanta grettezza crediamo noi avere arrecato all’eloquenza
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Non si dà fondo al soggetto; anzi ci si ferma qua e là forse troppo, a Venezia per esempio, sicchè non resta il tempo di correre altrove. Di due
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Il Duprè, non avendo dunque nell’opera di Torino uno stile che scaturisse a dirittura dal fondo dei concetti, doveva cercarlo di qua e di là con
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qua e là con la raspa. Dall’altra parte ci sono parecchi scultori, anche celebri, che non sanno punto punto lavorare il marmo, e non lo toccano mai
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, se l’opera è piuttosto grande, deve salire e scendere ad ogni tantino i gradini della scaletta o del ponte per toccare di qua e di là la creta e
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, dice il Vasari, non faceva nè più in qua nè più in là di quello voleva Giovanfrancesco, nonostante che Giovanfrancesco lo servisse con ogni amorevole
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