punto; intorno a questo punto un altro circolo estremamente piccolo (tuttavia molto più grande di quello che in proporzione dovrebbe essere
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110. Il grosso punto che in questa fig. 27 segna il centro di tutti i circoli rappresenta il Sole; il più piccolo dei circoli rappresenta l’orbita
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supponiamo collocata nel punto designato con la lettera T. Col circolo minore ed interno intendiamo indicata l’orbita di Mercurio, e nel centro
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si trova vicina al punto A della fig. 28, o alla congiunzione inferiore col Sole ;2° quando si trova in D, cioè nella massima elungazione a destra
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In qualunque punto della superficie terrestre voi vi troviate, le apparenze sono ognora le stesse; i vostri piedi sono sempre sopra curve di una
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Ogni pianeta esteriore può, visto dal punto T, prendere rispetto al Sole tutte le posizioni possibili, passare per la congiunzione, per l’opposizione
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La distanza fra Marte e la Terra muta da una ad un'altra, opposizione, secondo che questa avviene trovandosi il pianeta nell'uno o nell'altro punto
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Da qualunque punto di vista lo si consideri, Marte presenta una somiglianza grandissima alla terra. Somiglianza non vuol però dire identità. La
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grandezza, Eros diventa anche dal punto di vista fotometrico uno degli astri più attraenti. Si potrà per esso verificare la ben nota legge per la quale si
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come un punto nero.
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posizioni particolari della sua orbita; il circoletto J rappresenta il corpo di Giove in un punto determinato della sua orbita; il cono che s'appoggia su J
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Allorchè la Terra si trova nel punto E della sua orbita, il satellite N è per essa Terra nel suo passaggio; il satellite M sta, prima per essere
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orbite di forma ovale allungata (vedi fig. 27), sicchè se ne possono agevolmente calcolare i ritorni periodici al punto della loro massima vicinanza al
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del cielo sorgono in un punto dell'orizzonte, tramontano in un punto opposto; il tempo che impiegano a sorgere, tramontare e successivamente risorgere
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punto fisso al quale riferire moto di essi astri e non siete per conseguenza in grado di giudicare se siano gli astri che girano o se non siate
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vaste proporzioni, dovrebbero presentare cambiamenti notevoli di splendore. Dànno in questo modo fino ad un certo punto ragione delle variabili della
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242. Esistono stelle a temperatura molto bassa, e bassa al punto che composti chimici possono generarsi e mantenersi nelle loro atmosfere, producendo
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Se si guarda la Terra da un altro punto di vista,
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, punto P, nella fig. 4 bis una delle estremità del
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O il Sole si muove intorno alla Terra, supposta ferma, e allora esso per voi che state in B sorge nel punto O, reca il mezzodì quando è in S
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Nella fig. 5 si suppone inoltre che in S stia il Sole, che in B sull'equatore terrestre stia il lettore, che in OO’, tangente nel punto B al circolo
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e che oggi permettono, nel caso limitato di diametri non superiori ai 15 cent. circa, la costruzione di obbiettivi dal punto di vista
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L'esperienza ha dimostrato che parti della Luna ugualmenle brillanti e luminose, uguali in altre parole dal punto di vista ottico, tali non sono dal
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strumento continua per tutto il tempo necessario ad essere puntato con precisione verso un medesimo punto del cielo.
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ricchissima di stelle, risulta che la prolungata esposizione delle lastre sensibili non dà punto sulle medesime un più grande numero di immagini
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, e da queste si differenziano per il loro moto proprio. Niente più facile che distinguere su una prova fotografica il punto che rappresenta una stella
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Supponiamo che nella fig. 5 il circolo QABC rappresenti il nostro emisfero, l'emisfero settentrionale o boreale; il punto P rappresenterà il polo che
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Ma, direte voi, ciò non concorda punto colla realtà. Avete ragione, ed infatti ciò non è quello che abbiamo osservato.
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Guardando verso il mezzodì, ossia verso il punto sud del nostro orizzonte, noi abbiamo l'est o levante a sinistra, l'ovest o ponente a destra.
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punto P, che appartiene alla periferia del circolo orizzontale, si muove nel piano di questo circolo; punto O, situato sulla periferia dell'altro circolo
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nel disegno considerata si riferisce a quel punto del ciclo annuale in cui cade per noi il giorno corto, seguito dalla più lunga notte, punto che
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retto, un punto del cielo che rimane fermo tutta la notte; è uno dei poli celesti, il polo nord.
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Il fatto ci avverte invece che e uno e altro polo celeste durante un anno non mutano punto di posto. Ora come mai questo avviene?
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allo stesso punto dello spazio e in quello resta immobile Si fa qui astrazione dal moto proprio delle stelle fisse e dal moto del polo ogni anno
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parallele fra di loro, e tali sono disegnate appunto per quello che si è dimostrato, che cioè l’asse della rotazione terrestre, in qualunque punto dell
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inclinati al piano dell'orbita e paralleli fra di loro; il punto p segna polo nord in ciascuna posizione e la linea abc l’equatore; vi prego di por
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Tutte le verticali in qualunque contrada, città o punto della Terra, tendono, ovvero sono sensibilmente dirette verso centro della sfera terrestre.
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incontrerà, per un supposto, una stella; ebbene là dove pare che tocchi il cielo, è quel punto che gli astronomi chiamano zenit; sarebbe come a dire quel
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ancora al di là, incontra l’altro emistero celeste in un punto ideale che si chiama nadir, e che è lo zenit dei nostri antipodi.
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Gli astri tutti, nell'intervallo di circa 12 ore, sorgono all'est, s'innalzano sull'orizzonte, salgono fino ad un certo punto, ne discendono
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paralleli a quello dell'equatore, ed ogni punto della superficie terrestre, ogni osservatore ha suo parallelo. Orbene anche la sfera celeste ha i suoi
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Non trovate voi, almeno sotto un certo punto di vista, qualche analogia fra il giorno e l’anno? V'aiuterò a scoprirla.
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corrispondente al punto in cui si trova. Così quando è in S percorre il parallelo proiettato in SA, che ha per corrispondente sulla Terra il
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Appare dalla figura che il semi-arco S's" è molto più breve del semi-arco Ss, che il punto S' è più vicino al punto sud dell'orizzonte, che il punto
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La Terra, e voi con essa, punto impercettibile della gran sfera del cielo è in M; Z è il vostro zenit, OO' rappresenta vostro orizzonte; P, P' sono i
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nulla fra essa e noi arresta la nostra vista. Ma al di del punto B lo sguardo, pur propagandosi lontano lunghesso la retta BQ, non può vedere punti
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presentarsi, ad un osservatore terrestre, quando la Luna si trova nel suddetto punto E della sua orbita, vicino alla direzione che congiunge il Sole
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in un punto dei meridiano situato sopra o sotto al punto in cui culmina il Sole, e, culminando insieme, sorge e tramonta pure contemporaneamente ad
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mezzodì la vede esattamente ad est dalla parte del punto p sul proprio orizzonte, e quando dopo 6 ore circa il Sole per lui tramonta ad occidente dalla
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Consideriamola infatti nel punto H della sua orbita. Essa dista dal Sole un mezzo arco diurno, così come ne distava quand'era in F, e per l'orizzonte
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