nazione ricca, maneggiatrice della propria produzione e del | proprio | consumo(15). |
Doveri dell'uomo -
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di Gesù Cristo, l' esaminarsi, l' andare al fondo del | proprio | cuore, facendo tacere ogni amor proprio ed ogni passione. |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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andare al fondo del proprio cuore, facendo tacere ogni amor | proprio | ed ogni passione. Se farete così, conoscerete allora quella |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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un dovere ed un effetto dell' umiltà il diffidare del | proprio | giudizio, specialmente in opinioni gravissime e dichiarate |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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in modo da irritarsi e chiamarsi calunniato, quando il | proprio | Superiore avvisa di astenersene, foss' anche di astenersene |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che lentamente lo corrode, saranno dei risentimenti d' amor | proprio | offeso, che mantiene il suo cuore in uno stato d' amarezza, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che avranno indebolito il sentimento e l' attaccamento al | proprio | stato, alla professione della vita perfetta. Quanto, miei |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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prima di tutto vuole che si facciano i doveri annessi al | proprio | stato: si sa già che questo è la volontà di Dio: e questa è |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e l' altra operazione s' accompagna colla coscienza di un | proprio | ingrandimento; e questo può facilmente inclinare l' uomo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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poichè la natura anche buona e bene ordinata sente il | proprio | bene, ma la natura malvagia e disordinata lo esagera, e, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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superbia quando porta un giudizio esagerato ed ingiusto a | proprio | favore, il quale giudizio suole avere per materia quel |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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parlato. Già se l' uomo giudica con troppa sicurezza a | proprio | favore, comincia con questo solo a peccare; perchè egli non |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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se da atti particolari di virtù presume di giudicare del | proprio | stato abituale, stantechè questo è cosa totalmente diversa |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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sicchè l' uomo per accorgersi di questo tranello dell' amor | proprio | dee meditare molto sopra se stesso. E questa è una delle |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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degli altri: la gelosa cura dei proprii diritti, del | proprio | onore, ed il valore esagerato dato a quelli ed a questo: la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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da quella verità lampantissima, affissò e concentrò il | proprio | sguardo in se stesso, e a se stesso solamente applaudì con |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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reciprocamente sì come tali, e ciascuno, cercando il | proprio | bene nel bene di tutti, i propri interessi negl'interessi |
Doveri dell'uomo -
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morale." Gli altri hanno detto: "Ogni uomo interroghi il | proprio | core; ivi sta la definizione del bene e del male." Altri |
Doveri dell'uomo -
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sia al tutto incondizionato. Notate però, che l' amor | proprio | de' vostri compagni non si vincerà irritandolo, ma usando |
Epistolario ascetico Vol.II -
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dolcezza. I mezzi onde li renderete vittoriosi dell' amor | proprio | saranno: il vostro esempio nello spirito di umiltà e di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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questa carità si fa stolto, cioè rinunzia interamente al | proprio | senno. E a voi specialmente ed al Rey conviene studiare in |
Epistolario ascetico Vol.II -
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vuole da voi altri si è la rinunzia perfetta al giudizio | proprio | e l' intiera negazione di ogni vostra volontà per seguitare |
Epistolario ascetico Vol.II -
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produrne la discordia), e non già più sotto gli occhi del | proprio | Superiore, ma ben anche sottomessi a de' Parrochi non tutti |
Epistolario ascetico Vol.II -
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presa. Io vi ammonisco di vederci in questo fatto un amor | proprio | tutt' altro che morto. Io sì l' accuso a voi questo nemico, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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motivi spirituali. Tutto si riduce ad un lamento dell' amor | proprio | sdegnato! Giudicate questo motivo colle massime e cogli |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Ognuno in prima si persuada di non fidarsi troppo del | proprio | sentimento e giudizio, e piuttosto creda fermamente che fra |
Epistolario ascetico Vol.II -
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più insidioso è quello che consiste nell' uso esclusivo del | proprio | raziocinio; perocchè l' uomo, essendo un essere |
Epistolario ascetico Vol.II -
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invece di seguire le regole e i risultamenti del suo | proprio | ragionare, prenda a sua guida la sola altissima e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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se questa o quella sia cosa buona o migliore secondo il | proprio | vedere limitato ed umano. Siamo solleciti unicamente di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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con pace interiore e senza contraddizione del | proprio | intelletto. E se voi attentamente considererete, scorgerete |
Epistolario ascetico Vol.II -
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stessi. Non insorga adunque la temerità e la baldanza del | proprio | ragionamento, perchè così facendo non insorgerebbe già |
Epistolario ascetico Vol.II -
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vivere confidato grandemente in Dio, unito strettamente col | proprio | Superiore, in cui ravvisi come in imagine Dio stesso, uniti |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che in ogni atto di ubbidienza, fatto per amor di Dio, al | proprio | superiore, vi è sempre rinchiuso l' abbassamento di se |
Epistolario ascetico Vol.II -
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cosa comandata è più ripugnante e contraria al nostro senso | proprio | ed al nostro proprio giudizio? E se Gesù Cristo ci ha |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ripugnante e contraria al nostro senso proprio ed al nostro | proprio | giudizio? E se Gesù Cristo ci ha insegnato che la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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di più che, povero il nostro naviglio, se avesse per | proprio | conduttore noi stessi e la nostra propria ragione e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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fece nulla di quello che fece il cristianesimo. Il dogma | proprio | e fecondo della Religione del Salvatore del mondo si è |
Epistolario ascetico Vol.II -
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al voto dell' ubbidienza religiosa, e specialmente al voto | proprio | dell' Istituto nostro, che esige l' indifferenza ad ogni |
Epistolario ascetico Vol.II -
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stessi, ai paesi da cui noi proveniamo, ai conoscenti, al | proprio | benessere, e alle sostanze temporali. Rompiamo dunque con |
Epistolario ascetico Vol.II -
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questa credenza, l' avrei detto certamente contro il mio | proprio | sentimento, e ritrattandomi non farei che esprimere quel |
Epistolario ascetico Vol.II -
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mortificazione, nella pazienza e nell' annegazione di ogni | proprio | volere; e non siate giunto a capire qual tesoro infinito di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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allegrezza nè pure di essere interrotto nel suo parlare dal | proprio | superiore o di non essere ascoltato, potrà mai rendersi |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Ella avrà dei momenti in cui sentirà profondamente il | proprio | nulla, e farà di quegli atti di umiltà che sono la maggior |
Epistolario ascetico Vol.II -
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3 Quanto l' Istituto è alieno dal cercar cosa alcuna di | proprio | moto, altrettanto egli si propone di esser attento e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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perduta. Non finalmente colla sua sapienza perocchè è | proprio | del sapiente il non adoperare, a ottenere de' fini, de' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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un modo significativo, ossia con una cotal favella, essendo | proprio | l' operare in virtù della parola, degli esseri dotati di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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non privi l' uomo dell' effetto soprannaturale lor | proprio | e peculiare, tuttavia, conoscerlo, può molto vantaggiar l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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egli simboleggiar deve eminentemente e nel senso più | proprio | e peculiare il Verbo di Dio e medesimamente Cristo che di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ove collocò i primi padri degli uomini erano simbolo | proprio | e peculiare della terza persona della santissima Trinità: e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nessun atto col quale meritarsela. Egli è dunque | proprio | de' Sacramenti, preso il vocabolo in senso stretto, di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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angelico Dottore, non potrebbero dirsi in senso stretto e | proprio | Sacramenti . Perocchè, dice egli, la cosa si denomina dal |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la santità nell' anima e però che sia, in senso stretto e | proprio | Sacramento. E così parimenti l' uomo ha bensì bisogno di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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incapace e indegna del suo consorzio: il quale effetto è | proprio | del peccato come violazione della legge naturale. 2. Lo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la disposizione di Dio a punire l' uomo: il quale effetto è | proprio | del peccato considerato come violazione della legge |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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amore del Figliuol suo, che era pur uomo. Conciossiacchè è | proprio | dell' uomo amare la propria natura anche negli altri |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' avesse accettato, rinunziando per amore di Dio Padre al | proprio | diritto. Allora si trovarono adunque due partite aperte: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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pagò. Ora potendo Cristo fare questa comunicazione del | proprio | Spirito divino all' uomo, e volendolo in un modo sapiente e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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abbisogna di ricevere alcun che dalle cose corporee pel | proprio | perfezionamento (1). Vero è però che la maniera onde per la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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IO, coll' uno de' quali si prende a indicare in senso | proprio | e rigoroso la persona, coll' altro per figura di sinˆddoche |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dall' uomo in possesso della grazia vengono usati e volti a | proprio | merito e lume maggiore; conciossiacchè investito l' uomo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la venuta di Cristo. Così non solo per la viva voce, mezzo | proprio | delle società familiari, ma finalmente anche per la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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familiari, ma finalmente anche per la scrittura, mezzo | proprio | delle società nazionali, le dottrine rivelate furono aperte |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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puramente intellettivi. Conosciuto questo essere l' ordine | proprio | e legittimo del progresso della perfezione umana, non sarà |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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credute per fede formano la santità, colassù vedute nel | proprio | loro essere formano la gloria. Sicchè ciò che è emblema |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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si trova naturalmente nella mente umana, che ha in | proprio | l' idea dell' essere, l' astrattissima di tutte le idee; e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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altra relazione che passa fra il significato primitivo e | proprio | della parola, e quello che le fu dato traslatamente. Così |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nominato nella intenzione dello spirito col nome | proprio | . Dico ancora che la parola fissa la percezione. Una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' istituzione de' nomi proprii . Ho detto che il nome | proprio | che esprime l' oggetto della percezione unisce insieme |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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composto di terra, per sè considerato, è egli un nome | proprio | o un nome comune ? Non più che un nome comune, poichè egli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nell' ebraica favella questa voce ADAM tanto come nome | proprio | di Adamo, quanto come nome comune della specie umana. La |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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altra voce che viene aggiunta al nome comune e che lo fa | proprio | attaccandolo a un individuo sussistente: talora è una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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vuol dire mio uomo (3). A Dio stesso per dargli un nome | proprio | e contraddistinguerlo dagli dei degli idolatri, talora da |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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degli uomini. 3 Talora il nome comune prende la forza di | proprio | dall' aggiungervi che vi si fa un nome per proprio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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forza di proprio dall' aggiungervi che vi si fa un nome per | proprio | antecedentemente ricevuto. Così dicendo il Dio di Abramo, è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ricevuto. Così dicendo il Dio di Abramo, è il nome | proprio | di Abramo che determina a far l' ufficio di proprio il nome |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il nome proprio di Abramo che determina a far l' ufficio di | proprio | il nome comune di Dio. B. La seconda maniera, onde un nome |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in questa specie di nomi il comune si congiunge e lega col | proprio | e si fa servire come di segno a dover segnare questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e si fa servire come di segno a dover segnare questo | proprio | sussistente. Andiamo innanzi. Questa idea comune che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nello spaccio che avevano; sicchè« l' esteso« era il nome | proprio | del cielo,« il luminoso« era il nome proprio del sole, e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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era il nome proprio del cielo,« il luminoso« era il nome | proprio | del sole, e così via. Ma lo spirito umano non potea |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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terra dalla sua bassezza in rispetto al cielo, cioè il nome | proprio | del cielo si fu l' alto , il nome proprio della terra si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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cioè il nome proprio del cielo si fu l' alto , il nome | proprio | della terra si fu« il basso « (3). Fin qui de' segni |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nutrire in sè la certa fiducia di venir salvati, non per | proprio | merito, ma gratuitamente da Gesù Cristo venturo. Dovevano |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dall' uomo mosso da quel sentimento religioso che è | proprio | della natura umana (1): bensì la loro origine divina si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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uno comune a tutto il popolo, l' agnello pasquale, l' altro | proprio | de' sacerdoti, la parte loro spettante delle vittime |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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del Verbo fatta nell' anima. Ho già dimostrato che è | proprio | dello Spirito Santo l' imprimere il Verbo nell' anima, il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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quella. IV. Il carattere è nella sostanza dell' anima. E` | proprio | del Verbo il congiungersi coll' essenza dell' anima |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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cosa che partecipasse ad essi quanto in sè non era | proprio | pienamente compito. E si osservi come la causa esemplare |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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esprimono come dalla morte di Cristo scaturisca qual | proprio | effetto la piena vittoria dell' uomo sulla sua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e alla morte volentieri l' abbandona: il che è quanto dire, | proprio | effetto della morte di Cristo è il distacco da tutte le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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da tutte le cose umane. Della risurrezione all' incontro | proprio | effetto è l' unione e la percezione sensibile delle cose |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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attribuiti (3). Diciamo grazia sacramentale a quella che è | proprio | e peculiare effetto di un Sacramento. Non è più difficile |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Cristo possiede la pienezza della vita soprannaturale in | proprio | e per primordiale costituzione a cagione dell' unione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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volontà stessa non resista e ponga ostacolo col vigore suo | proprio | che si chiama libertà. In questo caso, nel quale la volontà |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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della sua grazia. E sebbene questo secondo sia il | proprio | ed immediato effetto del Battesimo, e sia il primo una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e di fargli percepire il Verbo; all' incontro è | proprio | ed essenziale effetto della Confermazione il dare lo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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della Confermazione il dare lo Spirito Santo. Perciò egli è | proprio | del Battesimo far nascere l' uomo spiritualmente, ma egli è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' uomo spiritualmente, ma egli è ancora nell' infanzia; è | proprio | della Confermazione il renderlo adulto « alla misura dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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però il medesimo affermando, che Iddio converte il pane nel | proprio | corpo, comunicandogli la virtù vitale del proprio corpo; |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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pane nel proprio corpo, comunicandogli la virtù vitale del | proprio | corpo; che è appunto quel modo in che noi crediamo avvenire |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Eucarestia in una madre che nutrisce i suoi bambolini, del | proprio | suo cibo convertito in suo latte, convertito in propria |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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del pane rimane, certo che questa materia è il soggetto | proprio | degli accidenti, e però gli accidenti non sarebbero senza |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dicono che questo corpo che sta nell' Eucaristia è il corpo | proprio | del Verbo. [...OMISSIS...] S. Isidoro Pelusiota lo chiama |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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[...OMISSIS...] S. Isidoro Pelusiota lo chiama pure corpo « | PROPRIO | del Verbo incarnato« (3). » Nell' antichissimo rito di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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« ricevi il corpo di Cristo » ovvero «« è il VERO E | PROPRIO | corpo di Cristo« (4). » Ora questa maniera di dire è tale, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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col corpo permanente di Cristo divien pure corpo vero e | proprio | del Verbo, non altrimenti che il corpo permanente di lui, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che verrebbe annichilato, si chiamerebbe in senso vero e | proprio | annichilamento; perocchè questa parola, come dicevo, non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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tesi, che nel sistema degli avversari manca il vero e | proprio | concetto di transustanziazione , a cui voglion supplire |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ciò che la parola significa e ciò che significa in senso | proprio | e vero, come apparisce dal Concilio di Trento (1). Il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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(1). Il perchè non credo io che si possa alterare il vero e | proprio | significato della parola transustanziazione , senza che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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facendogli mutare il luogo, o conservando anche il | proprio | luogo. Ora niente di ciò forma una vera conversione; |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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assoluta è, secondo noi, un carattere essenziale e | proprio | della transustanziazione. Abbiamo provato che nel sistema |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il che non potrebbe, come dicevo, ricevere un senso vero e | proprio | se Cristo nè pur toccasse il pane, ma solo venisse nel |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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forma il nuovo animale, e ciò che il forma è lo spirito | proprio | di questo che lo avviva. Nella nutrizione parimente è il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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del cibo, comunicando loro sè stesso e rendendole suo | proprio | corpo. Ora essendo Cristo persona divina conveniva che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e non fu più tosto tutto e solo cosa di Cristo, cioè suo | proprio | corpo? e adorando questo corpo divino s' adorava forse |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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corpo, l' essere addotto in più luoghi senza abbandonare il | proprio | luogo non è ancora ricevere in sè un altro corpo che in lui |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sè stessa innanzi la conversione; nella quale ha perduto il | proprio | essere la prima in essa convertitasi. Dopo di ciò dee |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in ricevere l' essere altrui nella propria natura, e nel | proprio | essere. Or nulla di meno si richiede perchè accada un tale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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accada un tale trasmutamento, il quale in senso vero e | proprio | si possa denominare conversione, transustanziazione, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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al mistero Eucaristico; io domando se Gesù Cristo sente il | proprio | corpo nella dimensione di spazio circoscritta dalla specie |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è circoscritta non ha il sentimento fondamentale del | proprio | corpo, in tal caso non si verifica che esista nello spazio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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consecrate il corpo di Cristo: perchè l' essenza del corpo | proprio | di ciascuno sta nell' essere materia e confine al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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virtù di operare non producendo nessun effetto fisico suo | proprio | non sarebbe però il corpo di Cristo, quando Cristo non n' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che fosse un corpo che nè avrebbe congiunzione sentita e | proprio | collo spirito di Cristo, nè con noi, in quanto sta ne' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e che per tante vie eglino tentassero di spacciarsene col | proprio | ragionare, quanti erano i nodi che vi rinvenivano al loro |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il dominio di questa opinione fanno uno scarso uso del | proprio | ragionamento; e piuttosto aspettano e vogliono ricevere |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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cade in tale opinione, quando prima sente con vivezza il | proprio | sviluppo: lo sorprendono i passi che fa la propria ragione, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in istato di peccato, ovvero che sono in tale stato pel | proprio | libero arbitrio, pel quale ci vogliono stare. Ma se lo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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malizia possa attribuirle un significato diverso dal suo | proprio | e naturale, che è quello dell' Autore medesimo, ci par |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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uno nella sua origine, trasfuso nei posteri divenne | proprio | di ciascun umano individuo, e in esso lui inesistente, e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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prese il carattere di questione filosofica: poichè è | proprio | del filosofo l' investigare le definizioni e la natura |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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(3), onde sembra che un abito che non nasca da un suo | proprio | atto non possa chiamarsi propriamente personale, ma solo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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fisicamente. Una qualità o atto morale dunque non può esser | proprio | di una persona se non costituisce fisicamente qualche cosa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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24. Pure oltre questo carattere generale di ciò che è | proprio | d' una persona, è a distinguere le due accennate specie di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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le due accennate specie di proprietà: poichè altro è esser | proprio | d' una persona come una sua azione libera, ed altro esser |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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d' una persona come una sua azione libera, ed altro esser | proprio | della persona come una sua passione, nella quale la persona |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Del pari come puro peccato, senza imputabilità e demerito | proprio | del bambino, sussiste senza che entri a costituirlo la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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perciò di numero in ogni uomo, e che l' inesistere non è | proprio | delle relazioni che non sieno per sè sussistenti, e che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e macchiata, è una sola la colpa; e si chiama anche peccato | proprio | , come lo dichiara il Tridentino, in quanto partecipato ne' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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. Ma il santo Dottore lo riconosce anche come | proprio | de' singoli dove dice: [...OMISSIS...] . 41. Sulle traccie |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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mano. Ma è ben chiaro che l' istrumento non è in senso | proprio | imputabile e colpevole di ciò che fa di bene e di male |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' istrumento non è un agente che abbia il dominio del | proprio | atto, e non ha neppure la cognizione di ciò che l' agente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di una colpa antecedente; e che la colpa, in senso vero e | proprio | di un tal peccato, non esistette che in Adamo, che fu il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in Adamo, che fu il solo agente che avesse il dominio del | proprio | atto; e che in senso puramente traslato, s' applica poi la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e perciò non può neppure passare in un altro il suo | proprio | atto buono o reo: quindi il peccato di un individuo non può |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e il servo dal padrone, ed era un enorme abuso di autorità, | proprio | solo del paganesimo, quello di considerare il figlio o il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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mai estendere a rendere tutti i nascituri da lui rei del | proprio | peccato, nè pure se Adamo avesse voluto, sia per l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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In che senso dunque si può mai chiamare un peccato | proprio | solo interpretativamente quello in cui nascono i bambini? |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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credete poterlo difendere se non dicendo che è un peccato | proprio | del bambino solo interpretativamente. Questo ben mostra la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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verrà che il bambino rimarrà spogliato della grazia pel suo | proprio | peccato, e però lo spogliamento seguirà come pena al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in un senso largo ed improprio. Poichè privazione in senso | proprio | è solamente quando manca ad un subbietto ciò che dovrebbe |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che il guasto morale della natura s' estenda al suo modo | proprio | di sussistere? Vero è, che, come abbiamo detto, la persona |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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seduzioni dell'Egoismo; ei può indugiare o accelerare il | proprio | progresso; ma il disegno provvidenziale non può cancellarsi |
Doveri dell'uomo -
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impari che non può esser diviso in parti uguali, il che è | proprio | dell' ente ultimato e determinato, che non può secarsi |
Sulle categorie e la dialettica -
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che il quanto è posto dalla natura del reale e non è | proprio | dell' idea ( Psicol. n. 13.4). Per dimostrare appunto la |
Sulle categorie e la dialettica -
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Ma l' Uno primo è quello dove risiede l' unità come in | proprio | fonte, cioè l' essenza; e da quest' Uno primo si comunica |
Sulle categorie e la dialettica -
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Uomo o del Mondo; e quindi non potevano far conoscere il | proprio | di Dio, e il proprio del Mondo: onde ne nasceva facilmente |
Sulle categorie e la dialettica -
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e quindi non potevano far conoscere il proprio di Dio, e il | proprio | del Mondo: onde ne nasceva facilmente la confusione della |
Sulle categorie e la dialettica -
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uno colla natura dell' altro. Poichè si voleva (il che è | proprio | necessariamente d' ogni sistema filosofico), che con quei |
Sulle categorie e la dialettica -
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ontologica degli enti mondiali dalla prima causa, ma è | proprio | di Platone l' avervi aggiunto la dialettica (1), parte |
Sulle categorie e la dialettica -
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alle cose temporanee, e non alle sempiterne, di cui è | proprio | il sapere per intuizione o il sapere per sè. Poichè, se non |
Sulle categorie e la dialettica -
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ha attività anche minima [...OMISSIS...] , ne viene che sia | proprio | dell' ente il moto nel senso estesissimo (l' azione). Ma se |
Sulle categorie e la dialettica -
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. Ma, come le scienze particolari sono qualche cosa in atto | proprio | della scienza una ed universale, e questa oltrediciò è |
Sulle categorie e la dialettica -
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generi inferiori ai primi, e di specie. Poichè questo ha di | proprio | ogni subietto di esser uno, e di non poter essere più |
Sulle categorie e la dialettica -
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fa sì che la parola analogia non convenga più in senso | proprio | e rigoroso a que' ragionamenti, che trattano delle cose |
Sulle categorie e la dialettica -
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acutissimo, trasportando l' entità dello sguardo acuto | proprio | dell' occhio corporeo ad una simile qualità che è nell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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I detti nomi applicati a significare sì un' entità in senso | proprio | e sì una entità in senso metaforico e rappresentativo, |
Sulle categorie e la dialettica -
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alla mente altrui un' entità, invece di indicarla col suo | proprio | nome, la indichiamo con un altro, che non esprime cosa |
Sulle categorie e la dialettica -
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uomo. I vocaboli adunque applicati ad un oggetto in senso | proprio | e ad un altro in senso metonimico, sono una seconda classe |
Sulle categorie e la dialettica -
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salute che gode l' uomo. Questi nomi, appartenenti in senso | proprio | alla causa, ma applicati a significare l' effetto, sono |
Sulle categorie e la dialettica -
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questa denominazione a que' nomi, i quali in senso | proprio | significano qualche cosa che positivamente conosciamo, e |
Sulle categorie e la dialettica -
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dunque distinguere l' equivocazione traslata del vocabolo | proprio | e trasferito ad altro oggetto, dall' equivocazione traslata |
Sulle categorie e la dialettica -
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ne' primi equivoci diretti si paragona questo significato | proprio | co' significati traslati; negli equivoci laterali il |
Sulle categorie e la dialettica -
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traslati; negli equivoci laterali il vocabolo in senso | proprio | è supposto, e si paragona i diversi traslati tra loro. |
Sulle categorie e la dialettica -
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solo dell' analogia . Il nome della essenza in senso | proprio | paragonato co' suoi analoghi si può chiamare analogante , e |
Sulle categorie e la dialettica -
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una relazione coll' accidente, non si può in senso | proprio | applicare che a quell' ente che è suscettivo di accidenti. |
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dunque il suo essere non si può in senso univoco e | proprio | chiamare sostanza, ma semplicemente ente . Oltre di ciò l' |
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libri « De' luoghi » si riducono a quattro: il termine , il | proprio | , il genere , l' accidente: e sotto il genere comprende la |
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cose: il termine , cioè la quiddità della cosa, o il | proprio | , cioè una tale qualità che sia propria di quella sola cosa |
Sulle categorie e la dialettica -
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disconoscendo che il concetto, come tale, ha un valore suo | proprio | antecedente al giudizio; giacchè il giudizio non è che un' |
Sulle categorie e la dialettica -
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di sè stessa. Egli non punto osserva che nel sentimento suo | proprio | l' anima e sente la varietà delle sue modificazioni, e |
Sulle categorie e la dialettica -
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il mettersi in persona della ragione umana, e parlare | proprio | colla bocca di lei: il filosofo nostro, se è di buona fede, |
Sulle categorie e la dialettica -
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in lotta colla ragione nè pure per difenderla dal suo | proprio | furore, (il che d' altra parte ci sarebbe impossibile), e |
Sulle categorie e la dialettica -
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non appartiene al mondo, al quale appartiene solo il tempo | proprio | de' reali; e quindi non toglie che il mondo abbia |
Sulle categorie e la dialettica -
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Pura di Kant. Non sono, no, antinomie della ragione; sono | proprio | antinomie e contraddizioni del sofista che potè sedurre e |
Sulle categorie e la dialettica -
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è di nuovo improprio e capzioso, perchè la materia in senso | proprio | spetta alla realità: all' incontro i predicati appartengono |
Sulle categorie e la dialettica -
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dunque un ente non ha la ragione sufficiente di sè nel | proprio | concetto, e conviene però cercarla altrove; il filosofo non |
Sulle categorie e la dialettica -
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La coscienza di me stesso comincia in me con un atto mio | proprio | di riflessione, e però l' azione è il suo carattere |
Sulle categorie e la dialettica -
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Ma la coscienza è un atto dell' uomo stesso riflettente sul | proprio | essere dunque il NULLA, cioè quell' uomo che era nulla, ha |
Sulle categorie e la dialettica -
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che così avvenisse: l' Io doveva così operare: ne aveva | proprio | bisogno per porre sè medesimo: è una legge della sua |
Sulle categorie e la dialettica -
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fingerla, o introdurla a capriccio per un cotal puntello al | proprio | sistema. D' altra parte Fichte dice: « « Tostochè l' Io |
Sulle categorie e la dialettica -
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essenza (parlando di contingenti)? Altro non è che l' atto | proprio | dell' ente stesso, mentre l' essenza non è che l' ente in |
Sulle categorie e la dialettica -
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dell' ente contingente e la sua realizzazione , o atto | proprio | dell' ente stesso. Or, quando noi abbiam detto che l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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attesta sempre per tutti gli oggetti affermati, com' è suo | proprio | intrinseco carattere; senza il quale ella punto non |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' uomo ha in sè l' idea dell' assoluto, e cerca in essa il | proprio | carattere fondamentale, egli è capace di poesia e di arte. |
Sulle categorie e la dialettica -
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affermare, che quel suo Io « non era già l' Io individuale | proprio | di questa o di quella persona, ma un Io elevato sopra ogni |
Sulle categorie e la dialettica -
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o al loro sviluppo (quantunque le idee non abbiano un loro | proprio | sviluppo) appartiene la libertà (dell' uomo) che è potenza |
Sulle categorie e la dialettica -
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non è fino che non è l' atto che l' intuisce; e l' oggetto | proprio | dell' atto è l' identico oggetto della potenza: dunque la |
Sulle categorie e la dialettica -
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invece d' una vera intuizione diede all' uomo quello che è | proprio | di Dio, nel quale le idee non sono distinte dal suo Verbo |
Sulle categorie e la dialettica -
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in sè trasportando seco tutto il mondo ed inabissandolo nel | proprio | seno, egli è pure uno spettacolo maraviglioso e |
Sulle categorie e la dialettica -
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presente; perchè, divenendo il genere delle bestie, diventi | proprio | quel numero di bestie che abita il globo, nè pur una di più |
Sulle categorie e la dialettica -
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abbia alcun termine distinto da sè, ma sia egli stesso il | proprio | termine. Per la stessa ragione poi, per la quale il Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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perchè l' atto suo eterno riferivasi ad ogni tempo, e del | proprio | atto Iddio si beatifica. Questa Sapienza che si riferisce |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' atto creante si riferisce come l' artefice riferisce al | proprio | concetto l' opera sua, è poi quella di cui fa parte anche |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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manifesto per se medesimo in virtù d' un atto suo | proprio | sempre conosciuto e coeterno che lo rende manifesto, e così |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina per sè intesa, cioè intesa per un atto suo | proprio | d' intelligenza che la rende intesa, la rende oggetto reale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sè manifesto a noi comunicato, noi pronunciamo il nostro | proprio | sentimento e tutto ciò che cade in esso: cioè gli agenti |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dalla superbia dei filosofi, che tutto volevano trarre dal | proprio | raziocinio, tutto attribuire all' opera del proprio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dal proprio raziocinio, tutto attribuire all' opera del | proprio | ingegno, magnificando di tali invenzioni se medesimi. E |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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basterebbe, ma agli orecchi del nostro cuore; e questo è | proprio | solo de' cristiani, e dicesi acconciamente vedere le verità |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è data nel battesimo; e il riflesso e teologico, che è | proprio | di quelli che sopra tal cognizione diretta riflettono e ne |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina, l' Essere sussistente, che con un atto suo | proprio | si rende per sè manifesto ed amato, il che è la processione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di due persone, colla similitudine della madre che ha nel | proprio | seno il figliuolo da lei concepito, e col concetto di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per esso », al dire esso fece tutte le cose? Quale è qui il | proprio | significato della parola per? In prima è da considerare |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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evidenza che l' Evangelista ha parlato in un modo al sommo | proprio | ( propriissime fuisse locutum ). Poichè chi fa qualche |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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figura, la sussistenza personale nell' oggetto, il che è | proprio | del Verbo, perocchè la parola figura, in greco carattere, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sostanza s' intenda la sussistenza che è ciò che v' ha di | proprio | nelle cose reali, onde conviene che se la prima sostanza ha |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cioè egli non ha la ragione della sua realizzazione nel | proprio | concetto, ossia nella propria essenza. Di che la ragione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del Verbo, o piuttosto è il Verbo stesso, e in questo | proprio | significato il Verbo è chiamato nelle divine scritture la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non perchè le creature sieno anch' esse generate in senso | proprio | della parola, ma per la povertà della lingua greca che dice |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dal Padre, fra le altre cose disse che il creare non è | proprio | dell' arte, ma della potenza. Perocchè l' arte s' adopera |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in senso proprio, non è vera vita. La vita dunque in senso | proprio | e completo è il sentimento. Ora è da osservare che la vita, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ora è da vedersi ciò che in questa triplice vita divina è | proprio | della divina natura, e però identico a ciascuna delle tre |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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delle divine persone; e finalmente se v' ha qualche cosa di | proprio | alle singole persone. Il principio senziente ed il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nell' Essere divino, e questo concorso è appunto ciò che è | proprio | e non appropriato alle singole persone. Il sentimento |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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logico alla generazione del Verbo, si concepisce come | proprio | dell' essenza, astrazione fatta dalle persone. Ma questa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che questo sentimento è appropriato al Figliuolo, perchè è | proprio | del Figliuolo il somministrarne l' oggetto od il termine il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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due persone: l' essere dunque sussistenza divina amata è | proprio | della terza persona, cioè dello Spirito Santo, il quale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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frutto, procedono due sentimenti nel Cristiano: quello del | proprio | nulla e quello della propria grandezza dignità e potenza. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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propria grandezza dignità e potenza. Il sentimento del | proprio | nulla è luce a lui, perchè gli dà la consapevolezza della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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tanto deboli e miseri, in vece d' umiliarsi riconoscendo il | proprio | stato, anzi s' insuperbivano, e i superbi si chiudono ogni |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del frutto vietato. Invece adunque di ricorrere a Dio pel | proprio | ingrandimento e completamento, cercò questo nella creatura |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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incorporato in Cristo: abbiamo favellato del sentimento del | proprio | nulla onde s' origina l' umiltà cristiana; ed abbiamo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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darsene briga o fastidio, ogni qual volta gli bisognano al | proprio | fine soprannaturale che solo apprezza come vero bene. Di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la quiete nella condizione e nell' esercizio de' doveri del | proprio | stato, quando Iddio non muova e chiami all' opere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il cristiano esce dalla sua quiete per intraprendere di | proprio | moto e senza conoscer prima la volontà di Dio opere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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operare e sa di potere. Laonde in questo sentimento del | proprio | nulla, viene esclusa la falsa umiltà, ed ha luogo la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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gratuito, con cui il perseguitarono gli uomini: odio tutto | proprio | di Cristo solo, perchè solo aveva la pienezza della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e il realizzamento d' ogni perfezione, non provvedesse al | proprio | esaltamento, non usasse della divinità che possedeva a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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lo Spirito Santo, nel quale la moralità essenziale come in | proprio | fonte si raccoglie. Non è anteriore adunque a questa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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lo sviluppo di un tal germe funesto; qual frutto era | proprio | di un tal albero. La profonda nequizia di un tal germe, la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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verso Dio e verso i suoi simili, troppo più richiedeva. E` | proprio | della natura umana l' amicizia; niuna cosa più desidera l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sebbene non una vera vita nel senso che noi crediamo | proprio | di questa parola. Nello stesso errore era caduta, presso |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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uomini ricupereranno un corpo proprio, e i giusti un corpo | proprio | e glorioso che non più deporranno: si intende il nuovo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di Dio, come dicevamo, anche ad un' anima separata dal | proprio | corpo naturale può aggiungere un' altra realità, che tenga |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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aggiungere un' altra realità, che tenga per essa luogo del | proprio | corpo. Il qual termine noi stimiamo sia, come toccammo, l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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virtù alimentarsi di Cristo, cioè rendere termine del | proprio | principio vitale la carne ed il sangue di Cristo. Perocchè, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il cibo, preso per bocca, sua propria carne viva, e suo | proprio | vivo sangue, e non si direbbe che fosse un vero mangiare, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nuovo vivente ch' ella produce. Quindi se del battesimo è | proprio | ufficio il dare la vita di Cristo all' uomo che non l' ha |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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onde si chiama generazione o nascita spirituale; egli è | proprio | effetto dell' eucaristia il conservarla, come faceva il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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un risorgere. Ma nondimeno la vita eucaristica ha il suo | proprio | risorgimento, e questo avviene quando l' uomo muore. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cibo del Sacerdote, a cui dalla Chiesa venne riserbato in | proprio | il calice, specialmente essendo profetato dell' eucaristico |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dell' anima; poscia alla ricuperazione del corpo nostro | proprio | glorioso nella fine dei secoli, che sarà la seconda |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Spirito Santo che illumina l' anima, ha quest' effetto suo | proprio | di fare intendere, e sentire, e quindi amare Gesù Cristo, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la quale trovò d' esser mossa e governata, come da suo | proprio | principio supremo, dalla persona del Verbo. La |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Sancto et virtute (5). » Ora è da considerarsi che è | proprio | dello Spirito Santo l' agire in modo soggettivo, perocchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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carne e del nostro sangue forma una cosa sola col nostro | proprio | corpo, si può intendere che sia quella che diventa termine |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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identica: Cristo ed il fedele sentono come porzione del | proprio | corpo lo stesso corpo eucaristico. Questo sentimento non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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con lui comunica necessariamente colla propria carne e col | proprio | sangue, e così l' uomo insieme con Cristo. Ora, la vita |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in modo, che l' umanità intera di Cristo appartiene in | proprio | alla persona del Verbo, e non ha altra persona se non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in corpore vestro (5). » Laonde S. Pietro chiama il suo | proprio | corpo « « un tabernacolo » (6), » dimostrando così, ch' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dal tutto, s' inserisce in essi quasi porzione di loro | proprio | corpo, e così vi ha una continuazione più piena di essi con |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ed è oggetto di fede) nasce dal divenire propria carne e | proprio | sangue del fedele quella porzione della carne e del sangue |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Cristo, questi non sia inserito nel fedele in parte col suo | proprio | corpo reale nel modo di essere eucaristico: e che un |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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parte sua tiene tutti i fedeli che si comunicano uniti al | proprio | corpo reale, quasi con altrettante funicelle, colle diverse |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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S. Giovanni: [...OMISSIS...] E si osservi quanto qui è | proprio | il vocabolo di società, la quale esige che più persone |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e stringerci a lui ritornanti, e il seno aprendo ed il | proprio | cuore, onde in quel pelago di misericordia e letizia ogni |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e che Iddio da molti richiede, è quella dell' ubbidienza al | proprio | Direttore. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.21 Sento che a |
Epistolario ascetico Vol.I -
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in terra, il Romano Pontefice; nè parimenti ignoro che è | proprio | solo di quelli che appunto sono fuori della Chiesa, sono |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e per li nostri tempi necessaria! Qui da noi sarebbero | proprio | necessari degli uomini pieni di spirito caritatevole, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pio ed illuminato. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.24 E` | proprio | del Signore e non di noi conoscere i tempi ed i momenti: e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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celebra alcun Santo: di poi le feste mobili, e con esse il | proprio | delle ferie; in terzo luogo le feste stabili, cioè i Santi, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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parole di nostro Signore, colle quali ci disse, che è | proprio | solo del Padre conoscere i tempi ed i momenti ; e per |
Epistolario ascetico Vol.I -
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consiste nell' elevarsi colla stima di se stesso sopra il | proprio | grado, assai più pericoloso a me pare che il religioso |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tutta quanta la possibile carità, e di dare anche il | proprio | sangue ad esempio di Gesù Cristo crocifisso per la salute |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dell' ingegno, ma sempre quelle del cuore; 4 L' ingegno è | proprio | anche del demonio, cioè dell' essere il più cattivo; non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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giudizio nello assumerle, e non lo fa che col giudizio del | proprio | direttore. Tale si può dire è il membro della Congregazione |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Istituto. Ma oltre che ciò è un difetto inevitabile ed è | proprio | anche di qualunque altro instituto; l' Instituto presente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Non avendo adunque evidenza, diventa un effetto dell' amor | proprio | lo affermare come certa la propria opinione, anzichè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dicevo, sono assai rari, ed è quasi sempre il nostro amor | proprio | quello che aggiunge alle nostre opinioni maggiore grado di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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religioso in somma debbe essere inclinatissimo a deporre il | proprio | sentimento e ad assumere l' altrui; ma alla profonda umiltà |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e procacciare il bene generale della Chiesa anche col | proprio | sacrificio, finiscono di procacciare prima di tutto i |
Epistolario ascetico Vol.I -
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colpe, confessare la propria infermità, riconoscere il | proprio | nulla, pregare, consumarsi al fuoco d' un intero amore. E |
Epistolario ascetico Vol.I -
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[...OMISSIS...] . Non facciamo niente con violenza e per | proprio | impulso; non ci lusinghino le speranze; non preveniamo coi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a fare colla maggiore perfezione tutti i doveri del | proprio | stato per essere d' esempio agli altri, e perciò attendono |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ciò, datoci dal celeste Padre, il quale non perdonò al suo | proprio | Figlio, ma per noi tutti lo diede? Come adunque se ci ha |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la correzione, dimandi al medesimo di essere instruito per | proprio | vantaggio ed edificazione; per esempio dicendo: « caro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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perchè il Papa parlando esprimeva, senza saperlo, il mio | proprio | pensiero, quel pensiero che ho avuto sempre nel fondo del |
Epistolario ascetico Vol.I -
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è nulla, perchè l' autorità ecclesiastica ha questo di | proprio | di esistere fino che è conforme alla ragione ». Grazie |
Epistolario ascetico Vol.I -
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speranza; giacchè questa perfetta unione e sottomissione al | proprio | superiore, non riguardando la persona ma ciò che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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riguardando la persona ma ciò che rappresenta, dee esser | proprio | il gran mezzo d' ottenere la grazia e benedizione di nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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assai, e mi ha grandemente addolorato il passo fatto di | proprio | moto, che è un operare sempre estremamente pericoloso e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a noi che di stare bassi e quieti, quieti nel nostro | proprio | nulla, per non irritare maggiormente il nostro Iddio; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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l' opera da eseguire; e intanto viversi contento nel | proprio | ritiro. Le Costituzioni non sono che regole di prudenza pe' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il nostro libro, il nostro vessillo. Oh quanto è luogo | proprio | de' sacerdoti il Calvario! è qui l' altare, il sacrificio, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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se saremo penetrati da queste grandi verità, che noi di | proprio | moto assumiamo qualche incarico, dignità, od altro, se non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per vedere se si mescolano nel nostro operare fini di amor | proprio | e di vanità; se cerchiamo l' approvazione degli uomini, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quale uomini ferventi dimenticherebbero sè stessi, se il | proprio | superiore non provvedesse loro; ed è questa la principale |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il Vescovo non li chiami e non li mandi. Essendo dunque | proprio | del laico e del sacerdote semplice la vita umile, occulta e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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legate insieme per santificarsi mutuamente ne' doveri del | proprio | stato. Lo scegliere questo, piuttosto che un altro fine, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di cuore ciò che a Dio più piace, e non ciò che il | proprio | capriccio, o almeno l' inclinazione vorrebbe, sotto il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e di tutti noi. Siamo tutti un corpo: ognuno è membro del | proprio | nostro corpo; dunque ognuno da parte sua studi di fare |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e questo è il modo di procedere nostro: nulla facciamo di | proprio | moto, se non i doveri strettamente privati; mossi poi da' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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in mira se non di prestarsi con missione , cioè non di | proprio | moto, e di prestarsi a tutto, giacchè Iddio solo credono di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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finzione e colla più indegna ipocrisia le cose tutte al | proprio | interesse. In vero nè Gesù Cristo, nè gli Apostoli ci hanno |
Epistolario ascetico Vol.I -
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divino, vi conviene quest' abito mostrarlo loro nel vostro | proprio | contegno. Tutto ciò che voi fate adunque sui loro occhi, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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vita e della libertà, non ha niente che ecciti l' amor | proprio | e non è considerata dagli uomini: tanto più ella è da Dio! |
Epistolario ascetico Vol.I -
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membro dell' Istituto della Carità, questi possa operare a | proprio | arbitrio contro il grado di autorità ricevuta dal superiore |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pretesto di maggior libertà a fare il bene, ed uscire dal | proprio | Istituto. Inganno deplorabile! « Manete », dice S. Paolo, « |
Epistolario ascetico Vol.I -
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buono, può aprire a se stessa l' umana fallacia. Il difetto | proprio | de' metodi si è l' impotenza . Datemi qualsiasi metodo: se |
Il razionalismo -
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(1); e, offertogli, spontaneamente l' abbraccia come suo | proprio | compimento e perfezionamento (2). Laonde colui che d' una |
Il razionalismo -
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quando queste, sviluppando il germe di distruzione che nel | proprio | seno racchiudono finiscono tutte in una universale |
Il razionalismo -
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fermentavano. Perocchè costa pure assai all' umano amor | proprio | il ritornare indietro, dopo essersi a lungo e non senza |
Il razionalismo -
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abbattimento dell' eresia, anche lo stabilimento del loro | proprio | sistema dottrinale; e quest' ultimo divenne presto il |
Il razionalismo -
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e nell' abbassamento di tutti osò da quell' ora sperare il | proprio | trionfo. Ed ecco ond' avvenne, che ne' due secoli, che |
Il razionalismo -
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questo, più pudico ancora del suo confratello, nascose col | proprio | nome anche il luogo e il tempo fin della stampa. Ed a |
Il razionalismo -
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calunniare ogni qual volta sembri necessario a sostenere il | proprio | partito. Ma ond' avviene poi, che i teologi nostri tanto si |
Il razionalismo -
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che, come in ogni discendente di Adamo, ci ha un peccato | proprio | , così dee esserci un volontario proprio , cioè uno stato |
Il razionalismo -
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ci ha un peccato proprio , così dee esserci un volontario | proprio | , cioè uno stato della volontà peccaminoso ed empio; non |
Il razionalismo -
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nè il soggetto del peccato originale, in quant' è | proprio | del suo discendente, e però distinto di numero da quel di |
Il razionalismo -
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confessare sinceramente la fede cattolica che riconosce un | proprio | peccato ne' posteri, quand' essi escludono ogni infezione |
Il razionalismo -
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ammettono per elemento volontario costitutivo del peccato | proprio | del bambino la stessa volontà libera di Adamo; e però che |
Il razionalismo -
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un manifesto assurdo nell' ammettere che il peccato | proprio | d' un individuo, per esempio d' un bambino, abbia per suo |
Il razionalismo -
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bambino, abbia per suo elemento costitutivo il volontario | proprio | di un altro individuo, per esempio di Adamo: ed il |
Il razionalismo -
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degli uomini i quali vogliano far credere, che un peccato | proprio | possa esistere senza una volontà propria peccaminosa . |
Il razionalismo -
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i posteri adunque, secondo tale esempio, saranno in senso | proprio | e vero peccatori. Tale difficoltà si vince benissimo |
Il razionalismo -
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peccaminoso dall' omicida; ma che in essi è peccato più | proprio | che non possa essere nella mano; perchè essi sono veri |
Il razionalismo -
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i concetti affini; allora si dee restituire a quelle il | proprio | significato, usando le parole che segnano il genere come |
Il razionalismo -
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dell' uomo. Non si puó adunque dubitare, che il primo e | proprio | significato della parola volontario sia quella di |
Il razionalismo -
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è un atto libero . Ma se per atto umano s' intenda un atto | proprio | del solo uomo, e non comune alle bestie, egli è chiaro che |
Il razionalismo -
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arrecato. S. Agostino dice, il bambino dannato pel suo | proprio | peccato: questa è verità. Ma Bajo dice, il bambino dannato, |
Il razionalismo -
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risponde: « non il peccato d' Adamo, ma il peccato lor | proprio | ad essi inerente, il qual li perde « tantummodo quod inest |
Il razionalismo -
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non ricorre già di colpo al peccato d' Adamo, ma al loro | proprio | peccato per vizio di generazione da essi contratto (1): ed |
Il razionalismo -
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di Adamo, a quel peccato che essi non avevano commesso per | proprio | volere, ma nella propria volontà per natura aveano |
Il razionalismo -
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non in quanto è altrui (e intanto è colpa), ma in quanto è | proprio | (e intanto è morale infezione): [...OMISSIS...] (dove sta |
Il razionalismo -
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e voler che debbano tuttavia scontar la pena, non già pel | proprio | peccato, ma solamente per la colpa del primo padre a loro |
Il razionalismo -
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a cui soggiacciono gli uomini non sien sequele del loro | proprio | peccato, ma sol della colpa Adamitica, e che, come fa il |
Il razionalismo -
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ne' bambini la dannazione, non è mica un negare che il loro | proprio | peccato sia una pena della colpa Adamitica, la quale riman |
Il razionalismo -
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che Adamo trasmise a' posteri non solo la pena, ma anche il | proprio | peccato. E in Adamo, il peccato fu egli la sola perdita |
Il razionalismo -
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dell' anima del generato, e così mette in essere il suo | proprio | peccato, il quale però non riceve appellazione di colpa se |
Il razionalismo -
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sopra di sè con un amore assoluto e non comparativo al | proprio | dovere. Onde S. Agostino, [...OMISSIS...] . 2 Que' teologi |
Il razionalismo -
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disordinata e guasta ogni qual volta ella erra dal suo | proprio | fine, o come dice l' Angelico [...OMISSIS...] ; 2 Che |
Il razionalismo -
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il sole che a tutti universalmente risplende; tuttavia per | proprio | difetto, come dicevamo, si perdon non pochi; nè il cieco |
Il razionalismo -
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l' uom si persuade, essere la virtù riposta nel | proprio | arbitrio: e pare che solo un raggio superno ci abbia |
Il razionalismo -
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passioni ed istinti; e tra questi pongo la meditazione del | proprio | dovere, e l' animo ben disposto . Da questo il Sig. C. |
Il razionalismo -
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intesa come un mero istinto animale, meritino in senso | proprio | l' appellazion di peccato, e si riducano al peccato d' |
Il razionalismo -
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imputazione, è manifestamente un dire non peccato nel senso | proprio | del Tridentino, che il definisce acconcissimamente: « morte |
Il razionalismo -
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rettificarsi; nè potendo come rea che era usar bene nè del | proprio | arbitrio, come dicono i Capitoli di S. Celestino, nè degli |
Il razionalismo -
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che lo toglie via; è cognizione data alla mente dal suo | proprio | atto intorno l' oggetto (l' ente). Se gli antichi avessero |
Psicologia Vol.III -
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sono limitate, sono conosciute per tali da uno sguardo | proprio | della mente, che, come dicevamo, nega di esse certe entità |
Psicologia Vol.III -
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Ora, niun sensorio distingue la situazione e i confini del | proprio | spazio, perocchè, come dicemmo, i confini dello spazio di |
Psicologia Vol.III -
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dell' essenza e della sussistenza, il quale solo sarebbe | proprio | ad esprimere l' Ente supremo, noi siamo costretti ad |
Psicologia Vol.III -
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è essenza specifica, piena, individuata; preso come nome | proprio | è sussistente persona. Ora con queste idee l' uomo ragiona |
Psicologia Vol.III -
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di nuovo qualche cosa del suo vigore a rendere il | proprio | operare armonico e a goderne, in tanto manifesta una legge |
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bene e soffre il male, pel secondo gode del godimento del | proprio | bene, soffre della sofferenza del proprio male. Questi due |
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del godimento del proprio bene, soffre della sofferenza del | proprio | male. Questi due gradi costituiscono due stati diversissimi |
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unione col suo termine, ossia ad avere la coscienza del suo | proprio | godimento. Il primo di questi due principŒ di azione e |
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liberamente sopra di sè, ed indagare i segreti del | proprio | cuore: lavoro ben sovente difficilissimo, ed a compirsi |
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contenente; onde, essendo bene dell' intelligenza il | proprio | suo termine, ella aspira a vedere tutte le cose nell' |
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come dicevamo, benchè ella non senta, nè conosca il | proprio | ordine; il moto, che si dà a vedere all' occhio, segue le |
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quest' ordine tanto in cosa diversa da sè, quanto nel | proprio | sentimento. L' ordine, che l' uomo contempla nel proprio |
Psicologia Vol.III -
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proprio sentimento. L' ordine, che l' uomo contempla nel | proprio | sentimento, è ciò che costituisce il bello estetico . Il |
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sentimento, è ciò che costituisce il bello estetico . Il | proprio | sentimento è ordinato, quando è piacevole. Quindi il bello |
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bello stesso. All' incontro, se si parla dell' ordine nel | proprio | sentimento, oltre il piacere intellettivo della |
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ecc.. Ma se i sensorii sono molti, ed ognuno ha il suo | proprio | metro nella serie delle sensazioni che egli ama, come non |
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veramente umano non opera sempre con pieno vigore per suo | proprio | difetto, o per debolezza e vizio dell' uomo; ed allora |
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entrambi i sessi, esse vi assicurano che le mode nuove sono | proprio | le più belle, e che la foggia per qualche tempo usata, |
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prima bellissima, già dispiace poco dopo, annoia, sembra | proprio | una goffaggine, in modo che è impossibile non credere che |
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meraviglia di sè, vedendosi circoscritta e rattenuta nel | proprio | volo da un materiale e bruto elemento, questa parte |
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. - Quello che consiste nel rapire entro l' ambito del | proprio | sentimento le particelle straniere (2), a tal fine |
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le quali viene limitato il dominio del principio vitale sul | proprio | termine, o la potenza che ha di ampliare il proprio |
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sul proprio termine, o la potenza che ha di ampliare il | proprio | termine; cioè non intendiamo affermare che la virtù del |
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che ha il corpo animale di muoversi con un dato moto suo | proprio | sotto gli stimoli; alla quale proprietà si potrebbe dare il |
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difficoltà nel concetto di un' anima, che sia attiva nel | proprio | sentimento e che non esce da questo; chè il sentimento è |
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altra virtù che quella che si spiega entro i limiti del | proprio | sentimento; la quale virtù non gliela possiamo negare, |
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ci attesta che l' anima colla propria energia modifica il | proprio | sentimento. E questo sentimento noi l' abbiamo sottomesso |
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e viceversa; e quindi perchè l' anima senza uscire dal | proprio | sentimento, operando unicamente sopra il termine di esso, |
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il moto altrettanto, quanta è l' attività dell' anima sul | proprio | sentimento, che può essere ad ogni istante accresciuta o |
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colla quale l' anima suscita e crea il moto nel termine del | proprio | sentimento, e quindi altresì nel corpo extra7soggettivo, è |
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per istinto o per volontà, possa muovere le membra del | proprio | corpo. Si considerino i pesi che porta un facchino, o gli |
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e che si manifestano in fatto quando l' uomo muove il | proprio | corpo a suoi diversi intendimenti, come attesta la comune |
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che limita e determina la quantità dell' eccitamento | proprio | del sentimento fondamentale di un dato vivente. Ora, la |
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conformarla piuttosto in un modo che in un altro è il loro | proprio | effetto. Di più, nei moti della macchina umana, come |
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forza è che noi non riconosciamo altro carattere certo e | proprio | dei moti animali se non questo « che si abbia prova d' un |
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nella sostanza, è la definizione della parola nel senso | proprio | e comune, che il popolo le attribuisce. Ora, il parlare di |
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maniera che gli tolga l' organizzazione e l' atteggiamento | proprio | della vita, in tal caso ella distrugge l' animale, |
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spiacevoli (1). Quanto al senso ottico, lo spiacevole suo | proprio | sta nell' oscuramento della vista, o nell' essere offesa da |
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pel carattere di eccessiva robustezza s' intende descrivere | proprio | la natura del morbo, giacchè il corpo animale può essere |
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il principio sente i confini e le figure della sfera del | proprio | sentito, e ad un tempo dei corpi esteriori. Il principio |
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luoghi diversi da quello a cui si riferisce, come a | proprio | scopo, l' attività animale, sono la sede appunto delle |
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spazio solido, e così giunga a comporsi la percezione del | proprio | corpo, come di un solido perfettamente figurato. Nel tempo |
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produce a sè stesso la percezione solida e figurata del | proprio | corpo, egli va misurando altresì lo spazio dell' universo, |
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i lati e il movimento fanno sì che l' uomo percepisca il | proprio | corpo, i corpi esteriori e lo spazio con misura; e quindi |
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e lo spazio con misura; e quindi che: 1) le parti del | proprio | corpo vengano ad avere un posto, una località rispetto al |
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non cadono nella sensazione soggettiva , chè questa non ha | proprio | luogo, nè proprio spazio; e quando quelli si potessero |
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sensazione soggettiva , chè questa non ha proprio luogo, nè | proprio | spazio; e quando quelli si potessero osservare, l' |
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un' altra, e sperò di trovarla nel libero esercizio del | proprio | pensiero, e così da discepolo stato fino allora, tolse a |
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avevano certo nel loro seno un materialismo, ma loro | proprio | e speciale, veniente da mancanza di riflessione, mescolato |
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a cui continuare l' edifizio, qualche vera traccia del loro | proprio | sistema. II) Che l' antichità presenta due grandi scuole, |
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stessa », quasi a similitudine dei pianeti che ruotano sul | proprio | asse, «aute te anakyklumene pros hauten», Aristotele lo |
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riceverla o averla in qualche modo in sè stesso, nel | proprio | sentimento, senza di che gli manca la materia della |
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un moto soggettivo, rispondente al moto extra7soggettivo | proprio | dei corpi; altrimenti questo movimento dei corpi non |
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abbia saputo distinguere l' estensione e il moto soggettivo | proprio | dell' anima, dalla estensione e moto extra7soggettivo |
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dell' anima, dalla estensione e moto extra7soggettivo | proprio | del corpo; e che Platone desse quell' estensione e quel |
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e non questo. Infatti nel « Fedro » distingue il moto | proprio | del corpo e il moto proprio dell' anima; e dalla natura del |
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nel « Fedro » distingue il moto proprio del corpo e il moto | proprio | dell' anima; e dalla natura del moto dell' anima ne deduce |
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cagione, ossia il principio del propro moto (2), e che il | proprio | suo moto, secondo questo filosofo, è interamente diverso |
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lo distingua da sè, non sentendo o percependo altro che il | proprio | termine, e sè stesso nel termine formante un unico |
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sentiamo col sentimento soggettivo e fondamentale il nostro | proprio | corpo, termine immediato del senso; b ) che i corpi esterni |
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nel nostro; la quale azione ha sua sede nel nostro | proprio | corpo e non nei corpi esterni, e però è così immediatamente |
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unita al principio senziente, come è unito il nostro | proprio | corpo soggettivo. 2) Nasce ancora dai fenomeni della vista, |
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debba identificarsi coll' oggetto, e che quindi ella sia il | proprio | oggetto; che cosa si dovrà fare, secondo il buon metodo di |
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sieno essi ideali o reali (sentiti), perocchè l' ente è il | proprio | ed immediato termine dell' anima intellettiva (1). FICHTE. |
Psicologia Vol.III -
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vane dell' intelletto) « « non distinguono i mondi dal loro | proprio | intendimento. Tutto ciò che è nei mondi è lo stesso |
Psicologia Vol.III -
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quelli ciò che è in questi, l' elemento conoscitivo, l' uno | proprio | della sola idea. E poichè gli individui reali si conoscono |
Psicologia Vol.III -
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ossia l' uno, che è nelle cose, era la materia, e che il | proprio | era la forma delle cose (1); sistema assurdissimo, perchè |
Psicologia Vol.III -
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dai filosofi e trapassare; ed esse intanto nascondono nel | proprio | seno un sistema intero. Dopo le quali cose è tempo che |
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colle altrui opinioni, giudica liberamente, guidato dal tuo | proprio | senno, se la sentenza nostra sia preferibile alle altrui, e |
Psicologia Vol.III -
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della buona Educazione cavato dallo spirito di verità | proprio | del Cristianesimo. Questo principio o scopo ultimo della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di tutto ciò che gli sia di frequente ripetuto: nè solo il | proprio | carattere ma il carattere comune degli uomini espresse |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il precetto della Carità fraterna non esser d' altri, ma | proprio | suo; e quando il chiamò nuovo , e non più udito al mondo, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di quelle quattro quasi parti dell' uomo senza il suo | proprio | e proporzionato coltivamento. Essa nel tempo che intima |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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diversi ed ottimi precettori, e che ognuno posseda un suo | proprio | metodo ottimo relativamente a lui che l' adopera. Al quale |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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forze a corrispondere all' onorata sua destinazione? Non è | proprio | de' grandi, il concedo, seguire le cose picciole: ma la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e quindi deducendo la morale generale, ed un trattatello | proprio | pei giovanetti. Nella terza parte poi la nostra Religione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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a quel modo che si fa colle cose della vita, e questo è | proprio | de' metodi geometrici degli antichi, tanto lodati da quel |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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essere, ma fattasi da se medesimi a mano, secondo il lor | proprio | gusto. Snaturano costoro quel limite morale della libertà |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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2 I dotti; 3 I padri di famiglia; 4 I benefattori che col | proprio | danaro mantengono le scuole; 5 I Comuni e le provincie; 6 |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che può farlo passare in altre mani perchè ella sola ha in | proprio | la scienza di cui si tratta, ed ella sola altresì ha la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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esso non solo offenderebbe il libero esercizio d' insegnare | proprio | della Chiesa, ma di più dispoticamente e tirannicamente si |
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del progresso , e però quando si voglia chiamarlo col | proprio | nome (giacchè è necessario opporre nomi veri a nomi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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coll' accettare una tale convenzione rinuncierebbero al | proprio | diritto: ma questo sembra inconveniente, generalmente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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se « la libertà non è altro che il libero esercizio del | proprio | diritto », o convien negare che il diritto sia qualche cosa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dal nostro argomento, vogliono istituire e mantenere del | proprio | scuole e collegi d' educazione, n' hanno un naturale |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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beneficenza. Che male ne seguirà, se ognuno che voglia col | proprio | danaro far del bene, istituisca scuole e stabilimenti |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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può essere, universalmente parlando, valutata con giudizio | proprio | dalle persone, che costituiscono le amministrazioni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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una Società , la quale abbia un' amministrazione o governo | proprio | e veramente sociale . Tra gli Stati, che ci furono al |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nemmeno tanto: abbiamo solo detto, che la Chiesa ha in | proprio | il diritto d' insegnare autorevolmente la dottrina che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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continui e inapprezzabili vantaggi; poichè il clero col suo | proprio | santo ministero ammollisce e toglie l' asprezza di tutti i |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ingrosso, di dare al vocabolo uomo un valore suggerito dal | proprio | sentimento; ognuno saprà definir l' uomo almeno per un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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vedere quali questi sieno, convien stabilire il carattere | proprio | della cognizione, e poi esaminare se le produzioni, che si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che è cognizione sia prodotto dai sensi. Ora il carattere | proprio | della cognizione è l' oggettività. Dunque tutti quei |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di non conoscere la differenza che corre fra il carattere | proprio | della sensazione che è il soggettivo, e il carattere dell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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vesti, che rammentano all' uomo la propria nudità, ed il | proprio | peccato. Oltrechè, come fanno i buoni, è cosa ben giusta, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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santificarsi , cioè « entrare nel Sancta per mezzo del | proprio | sangue, ritrovata una redenzione eterna » (2); redenzione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fanciulline, non avverrà che offendiate mai il loro amor | proprio | esortandole a virtuosa condotta. Perciò state sicura, che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cognizione torni quasi ad una cosa medesima coll' amore, e | proprio | col godimento di Dio. Qual raccomandazione più grande ad |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sono differenti, e in che si convengono. Conciossiachè è | proprio | delle unità formate di diverse parti, che queste parti |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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parole la Trinità, perciocchè « essere sopra di tutti » è | proprio | del Padre, fontale principio delle altre due persone a cui |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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compete stare sopra tutto; « essere fra tutte le cose » è | proprio | del Figliuolo, cioè della sapienza, che « tocca da un' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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». Pei doni s' intendono le abilità a trattare bene il | proprio | ministero; per ministeri gl' incarichi a ciascuno affidati; |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cena (1): quando avendo per la virtù di sue parole nel | proprio | corpo e sangue convertito il pane ed il vino, e fra loro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sarebbero stati Silla e Barnaba compagni a Paolo. Di fatti | proprio | era de' Profeti, come spiega Paolo, edificare la Chiesa già |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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spiega Paolo, edificare la Chiesa già credente; là dove era | proprio | degli Apostoli ed Evangelisti chiamare alla fede, e fondare |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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operazione sopra di ciascun membro prende l' aumento | proprio | del corpo per sua perfezione mediante la carità ». Nel che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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stessi, e camminare in presenza di Dio con annegamento del | proprio | volere, e conformità al divino; è, non v' ha dubbio, l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ovvero immolazione della medesima ostia. Questa è | proprio | atto del Sacerdote in persona di Cristo; quella di ogni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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colla bocca senza che collo spirito se ne pasca. Non è | proprio | dire che questi si nutre di Cristo, bensì che trangugia la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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La quale penitenza andava per certi gradi, secondochè | proprio | è dell' uomo, che tutto ad un tratto non si converta. Primo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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v' ebbero de' santi uomini, che, desiderosi più del pianto, | proprio | di questo pellegrinaggio, che della letizia propria del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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alla consolazione lo squallore ed il pianto, come più | proprio | a noi, Chiesa che milita in fra cotanti avversarŒ. E` però |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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della civil carità non vi sono, segua la vita amata dal | proprio | fervore. - Ma nella vita comune mi dissipo lo spirito, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che quando il civile convivere si tiene mossi da piacere | proprio | che se ne senta, allora ne debbe essere per lo meno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che si eccita in mezzo a questi affabili modi, o da amore | proprio | lusingato dell' altrui compitezza e buon garbo, o |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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E bene: non conversi con altrui il Cristiano per cagione di | proprio | piacere; conversi per rendere bello ed onesto piacere agli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di perder il benessere e la vita stessa per liberare il | proprio | paese dallo straniero, o per procacciare condizioni |
Doveri dell'uomo -
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ha ragione sopra i Filosofi di cui parliamo, perchè l' amor | proprio | non entra a fargli perdere la ragione e a fargli |
Gioberti e il panteismo -
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Certo che l' idea della cosa s' acquista mediante un atto | proprio | nostro, e non un atto del reale esterno; che le idee sono |
Gioberti e il panteismo -
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ricever la luce da esso; rimarrebbe ancora, che carattere | proprio | del reale fosse l' oscurità, e quello proprio dell' ideale |
Gioberti e il panteismo -
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che carattere proprio del reale fosse l' oscurità, e quello | proprio | dell' ideale l' intelligibilità. Rimarrebbe che la natura |
Gioberti e il panteismo -
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in esso sarà reale. Che cosa si comprende dunque nel nostro | proprio | sentimento? Se noi consideriamo il sentimento quale l' |
Gioberti e il panteismo -
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detto di no; abbiam veduto che l' oscurità è il carattere | proprio | d' ogni reale. Convien dunque per conoscerlo chiamare in |
Gioberti e il panteismo -
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punto nè poco a costituire la parte conoscibile, l' oggetto | proprio | della cognizione. Ma in tal caso si potrà dire con |
Gioberti e il panteismo -
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affermarlo, allora tosto che il reale cade nel nostro | proprio | sentimento noi possiam riscontrarlo nella sua essenza, ed |
Gioberti e il panteismo -
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non bastano a farci pensare al reale; chè il reale nel suo | proprio | atto è fuori dell' idea, e non si può confondere colla |
Gioberti e il panteismo -
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a voi nè pur presenti quelle grandi città, pensiate ad esse | proprio | in se stesse? Voi veramente parlando non pensate e non |
Gioberti e il panteismo -
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è ordinata da natura. Quale è dunque l' uso della immagine | proprio | e naturale? Si è quello di farmi conoscere come un certo |
Gioberti e il panteismo -
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Se dunque noi pensiamo le modificazioni del nostro | proprio | sentimento, abbiamo una nuova cognizione, di natura non |
Gioberti e il panteismo -
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l' una coll' altra, ne trova le differenze, distingue il | proprio | dal comune, la sostanza dall' accidente; analizza e |
Gioberti e il panteismo -
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i modi e in tutti i gradi: è questo il modo di conoscere | proprio | di Dio solo. E sarebbe un darla vinta agli scettici, dire |
Gioberti e il panteismo -
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ragione sono due cose che io conosco positivamente pel mio | proprio | sentimento. Nell' idea astratta di specie giace dunque più |
Gioberti e il panteismo -
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noi abbiamo assegnato all' essere in universale , che è il | proprio | e necessario oggetto dell' intuizione, e che è il medesimo |
Gioberti e il panteismo -
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per un modo di favellare traslato, ma nel senso il più | proprio | della parola, in senso veramente filosofico, giacchè nel |
Gioberti e il panteismo -
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e senza distinzione, come quella che esprimeva nel modo più | proprio | tutta la sua dottrina. Udite, o signori, la sua confessione |
Gioberti e il panteismo -
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cioè il corpo, ma non lo percepiremmo già nell' essere suo | proprio | materiale, come in fatto lo percepiamo, ed è questo fatto |
Gioberti e il panteismo -
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sostenere che noi percepiamo il corpo nel suo essere | proprio | e materiale in Dio, che si suppone oggetto dell' intuito, |
Gioberti e il panteismo -
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delle cose contingenti, in quanto hanno un loro essere | proprio | reale, contingente e materiale, non sono in Dio. Dunque, |
Gioberti e il panteismo -
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sostanza dei corpi, nè alcuna creatura nel suo essere | proprio | e contingente, se non avessimo il sentimento, e nel |
Gioberti e il panteismo -
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è; e non vi è, come dicemmo, la creatura nell' essere suo | proprio | formale, sostanziale, materiale. Dunque ivi non possono |
Gioberti e il panteismo -
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essi sia tolta la percezione delle creature nel loro essere | proprio | fuori di Dio; ma questa loro percezione non l' hanno nella |
Gioberti e il panteismo -
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che al Panteismo contrappone come unico sistema vero il suo | proprio | sistema, dandogli l' appellazione di Ontoteismo, che non |
Gioberti e il panteismo -
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gli uomini e da Dio stesso, ma da Dio in tutt' altro modo | proprio | di Dio, senza niente di negativo, perciò senza che in Dio |
Gioberti e il panteismo -
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cioè una mente sussistente in cui egli si trovi come in | proprio | luogo, e così per via di raziocinio e non intuitivamente, |
Gioberti e il panteismo -
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anzi espressamente dichiara in contrario; dichiara che è | proprio | finito quell' essere che si vede in Dio, e che perciò è |
Gioberti e il panteismo -
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trovano nell' ordine assoluto, che è il vostro Ente, veduto | proprio | in sè, quando queste facoltà dividono l' una cosa dall' |
Gioberti e il panteismo -
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mio caro Gioberti, del mistero della creazione; si vede | proprio | che n' avete l' intuito immediato! La cosa infatti non mi |
Gioberti e il panteismo -
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di conoscerle, nè mediatrice tra esse e lo spirito, ma è | proprio | l' oggetto del conoscere, e così le cose create si |
Gioberti e il panteismo -
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quello sia un elemento essenziale di questo, a talchè il | proprio | concetto di questo racchiuda come una sua parte l' atto |
Gioberti e il panteismo -
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(3), ci assicura sulla sua parola d' onore ch' egli la vede | proprio | immediatamente e direttamente coll' acuto sguardo del suo |
Gioberti e il panteismo -
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limitata; ed io, quando mi occorse parlarne, le assegnai il | proprio | e specifico nome d' integrazione . Tutti i teologi |
Gioberti e il panteismo -
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dovere e missione, ma come ricerca di piacere e studio del | proprio | benessere. Per voi, uomini del lavoro, i pericoli sono |
Doveri dell'uomo -
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l' autorità nel mentre che erano spinti in tal modo dal | proprio | interesse a provvedere che la giustizia fosse esattamente |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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due rami del potere supremo hanno tutti e due un potere | proprio | e non già delegato da verun altro potere. 3 La Magistratura |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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il diritto d' esigere dalla Società dei loro simili il | proprio | mantenimento; perchè il primo diritto di ciascun uomo è di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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noi veggiamo un ordine di cose ben diverso da quello che è | proprio | della società civile. L' ordine della società universale |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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il padrone, cioè a dire quello della vita, e quello del | proprio | corpo. 1) Dimostrò finalmente che tutti tre questi diritti |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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universale, le quali leggi obbligavano il padre ad usare il | proprio | diritto sui figliuoli solo allo scopo della paternità per |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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escluse dall' amministrazione, perchè non hanno nulla di | proprio | che possa essere amministrato, riconoscere e rispettare |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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persona, riconosce però insieme un obbligo morale che è | proprio | suo e non comune alle altre persone. E quest' obbligo nasce |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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con una magnanimità che sia capace di abbandonare il | proprio | giudicio e sottomettersi a quello d' altrui in fatto di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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l' infimo grado di tale rappresentazione che doveva essere | proprio | di quelle persone, che avessero tanta ricchezza materiale |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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mai indotti ad abbandonarli giacchè ciò non voleva il | proprio | interesse, il quale interesse non poteva non essere seguito |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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è un terzo dovere della Legge naturale recedere dal | proprio | diritto in quella parte nella quale non si può |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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voto per la moglie; ed i padri e le madri vedove oltre il | proprio | danno altrettanti voti quanti sono i loro figliuoli di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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desse questo secondo non sarebbe che l' espressione del | proprio | giudizio e non quello dell' altrui; egli è dunque |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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fu detto, debbe poter rinunziare quand' egli voglia al | proprio | diritto. Rimane forse offeso qualcheduno perchè altri |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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rinunzia al diritto che possiede? Se alcuno rinunzia al | proprio | diritto, gli altri lungi dal perdere ne guadagnano; |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di reprimere i diritti degli uomini, ad ottenere lo scopo | proprio | delle instituzioni preventive o repressive; cioè a |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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non è incurabile giammai, conciossiacchè il carattere | proprio | di queste nazioni è quello di essere sanabili. 1) Ora io |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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la natura: si allontanerebbero in tal modo dal fine | proprio | per conseguire il fine delle instituzioni di un altro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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appartiene alle instituzioni stabilitive, ed il fine | proprio | delle instituzioni stabilite non è già quello di evitare i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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nissuno potrebbe dimostrare all' altro con evidenza, che il | proprio | calcolo va bene e il suo è errato. Il perchè rimarrebbe |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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ottenuto s' avesse che la maggiorità sottomettesse il | proprio | giudizio nella instituzione della Società civile, che è |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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non può esistere che in un dato modo, così il suo modo | proprio | d' esistere è altrettanto rispettabile quanto la sua |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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qualunque sia il guadagno d' un mercenario o lo consuma nel | proprio | mantenimento o lo mette in fondi. Se lo mette in fondi, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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obbligati dalla stessa giustizia a declinare alquanto dal | proprio | diritto rigoroso, quando ciò era necessario, perchè i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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che operano con gran franchezza e fidanza del | proprio | fatto, che non dubitano punto di errare, che procedono come |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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l' uomo talora per troppo amore di sè stesso cerca il | proprio | bene senza ricercare quello degli altri uomini, e perciò |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di perniciosi errori attribuendo ad una verità quello che è | proprio | di un' altra. Di errori prodotti per una simile cagione noi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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allora si attribuirà a questo potere giudiciale ciò che è | proprio | del potere amministrativo , e viceversa; per cui non s' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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da far valere, per le quali ognuno si vanta chiamato dal | proprio | genio a salvare la patria. 3 L' abilità individuale non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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ingiusta sentenza poteva muovere la nazione a sdegnare il | proprio | capo; poichè si trattava d' ingiustizie particolari, e la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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innegabile che il popolo ha una profonda coscienza del | proprio | stato, e che questa coscienza di sè è la causa generale ne' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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l' autorità nel mentre che erano spinti in tal modo dal | proprio | interesse a provvedere che la giustizia fosse esattamente |
Filosofia politica naturale -
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due rami del potere supremo hanno tutti e due un potere | proprio | e non già delegato da verun altro potere. 3 La Magistratura |
Filosofia politica naturale -
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il diritto d' esigere dalla Società dei loro simili il | proprio | mantenimento; perchè il primo diritto di ciascun uomo è di |
Filosofia politica naturale -
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noi veggiamo un ordine di cose ben diverso da quello che è | proprio | della società civile. L' ordine della società universale |
Filosofia politica naturale -
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il padrone, cioè a dire quello della vita, e quello del | proprio | corpo. 1) Dimostrò finalmente che tutti tre questi diritti |
Filosofia politica naturale -
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universale, le quali leggi obbligavano il padre ad usare il | proprio | diritto sui figliuoli solo allo scopo della paternità per |
Filosofia politica naturale -
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escluse dall' amministrazione, perchè non hanno nulla di | proprio | che possa essere amministrato, riconoscere e rispettare |
Filosofia politica naturale -
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persona, riconosce però insieme un obbligo morale che è | proprio | suo e non comune alle altre persone. E quest' obbligo nasce |
Filosofia politica naturale -
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con una magnanimità che sia capace di abbandonare il | proprio | giudicio e sottomettersi a quello d' altrui in fatto di |
Filosofia politica naturale -
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l' infimo grado di tale rappresentazione che doveva essere | proprio | di quelle persone, che avessero tanta ricchezza materiale |
Filosofia politica naturale -
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mai indotti ad abbandonarli giacchè ciò non voleva il | proprio | interesse, il quale interesse non poteva non essere seguito |
Filosofia politica naturale -
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è un terzo dovere della Legge naturale recedere dal | proprio | diritto in quella parte nella quale non si può |
Filosofia politica naturale -
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voto per la moglie; ed i padri e le madri vedove oltre il | proprio | danno altrettanti voti quanti sono i loro figliuoli di |
Filosofia politica naturale -
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desse questo secondo non sarebbe che l' espressione del | proprio | giudizio e non quello dell' altrui; egli è dunque |
Filosofia politica naturale -
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fu detto, debbe poter rinunziare quand' egli voglia al | proprio | diritto. Rimane forse offeso qualcheduno perchè altri |
Filosofia politica naturale -
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rinunzia al diritto che possiede? Se alcuno rinunzia al | proprio | diritto, gli altri lungi dal perdere ne guadagnano; |
Filosofia politica naturale -
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di reprimere i diritti degli uomini, ad ottenere lo scopo | proprio | delle instituzioni preventive o repressive; cioè a |
Filosofia politica naturale -
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non è incurabile giammai, conciossiacchè il carattere | proprio | di queste nazioni è quello di essere sanabili. 1) Ora io |
Filosofia politica naturale -
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la natura: si allontanerebbero in tal modo dal fine | proprio | per conseguire il fine delle instituzioni di un altro |
Filosofia politica naturale -
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appartiene alle instituzioni stabilitive, ed il fine | proprio | delle instituzioni stabilite non è già quello di evitare i |
Filosofia politica naturale -
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nissuno potrebbe dimostrare all' altro con evidenza, che il | proprio | calcolo va bene e il suo è errato. Il perchè rimarrebbe |
Filosofia politica naturale -
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ottenuto s' avesse che la maggiorità sottomettesse il | proprio | giudizio nella instituzione della Società civile, che è |
Filosofia politica naturale -
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non può esistere che in un dato modo, così il suo modo | proprio | d' esistere è altrettanto rispettabile quanto la sua |
Filosofia politica naturale -
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qualunque sia il guadagno d' un mercenario o lo consuma nel | proprio | mantenimento o lo mette in fondi. Se lo mette in fondi, |
Filosofia politica naturale -
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obbligati dalla stessa giustizia a declinare alquanto dal | proprio | diritto rigoroso, quando ciò era necessario, perchè i |
Filosofia politica naturale -
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che operano con gran franchezza e fidanza del | proprio | fatto, che non dubitano punto di errare, che procedono come |
Filosofia politica naturale -
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l' uomo talora per troppo amore di sè stesso cerca il | proprio | bene senza ricercare quello degli altri uomini, e perciò |
Filosofia politica naturale -
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di perniciosi errori attribuendo ad una verità quello che è | proprio | di un' altra. Di errori prodotti per una simile cagione noi |
Filosofia politica naturale -
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allora si attribuirà a questo potere giudiciale ciò che è | proprio | del potere amministrativo , e viceversa; per cui non s' |
Filosofia politica naturale -
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da far valere, per le quali ognuno si vanta chiamato dal | proprio | genio a salvare la patria. 3 L' abilità individuale non |
Filosofia politica naturale -
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ingiusta sentenza poteva muovere la nazione a sdegnare il | proprio | capo; poichè si trattava d' ingiustizie particolari, e la |
Filosofia politica naturale -
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innegabile che il popolo ha una profonda coscienza del | proprio | stato, e che questa coscienza di sè è la causa generale ne' |
Filosofia politica naturale -
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è suscettiva di tali specie, perchè le ha in potenza nel | proprio | seno, quest' altra no, ma è in potenza ad altre: questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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seconde, l' abbandonò al fisico, e non la reputò argomento | proprio | del filosofo. Aristotele s' impossessò di quest' ultima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la mente, ma non ne è l' atto suo proprio: quest' atto | proprio | è l' intuizione dell' universale: la mente in atto, l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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[...OMISSIS...] . Della qual maniera non c' è nulla di più | proprio | per esprimere l' essere ideale indeterminato , perocchè con |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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un' altra considerazione. Che cosa è l' intelligibile, il | proprio | oggetto del pensiero? Secondo Aristotele è lo stesso essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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due specie di verità, dice Aristotele, che il senso del | proprio | oggetto è sempre verace; non della seconda. Ma, a vero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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vero, escludono l' essere dall' argomento; dico l' essere | proprio | della cosa, perchè l' essere della cosa è il subietto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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singolari, onde si chiama comune, o universale (2). Ora il | proprio | ed unico significato delle parole specie e genere , secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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gli altri intelligibili, che cosa sia quest' intelligibile | proprio | della mente, e se lo ammettere che sia l' essere in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che dice Aristotele, ente e non ente significare, nel più | proprio | modo, il vero ed il falso (1), che secondo questo filosofo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(4), dove chiaramente restringe il divino in senso | proprio | alla mente. Pare dunque che per mente intenda l' oggetto e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essi, rimane immune da materia corporale, non è un elemento | proprio | e indivisibile di essi, ma un istrumento di cui essi fanno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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del pensiero e del consiglio non venga all' uomo dal | proprio | pensiero o dal proprio consiglio, ma da una causa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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consiglio non venga all' uomo dal proprio pensiero o dal | proprio | consiglio, ma da una causa anteriore, che determina nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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come il primo cielo per la contemplazione e l' appetito del | proprio | Dio, motori immobili, menti eterne, benchè inferiori alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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eterna e continua. Non attribuendo dunque un essere suo | proprio | alla materia, rimane che l' ente sia specie o forma , e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tutte vi si avvicinano in diversi modi e gradi, secondo il | proprio | nativo potere, nascente dalla specie che già hanno e che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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materia e forma, sospesa al primo appetibile in virtù del | proprio | appetito; 3 c' è insita in questa natura, distinta in più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che procede che la scienza dell' ente come ente ha per suo | proprio | oggetto la quiddità dell' ente. 4 Che le altre scienze |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' essere reale delle cose è vero, ma l' uno comune, non | proprio | delle singole specie e generi (1). L' essere attualissimo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Ora Aristotele non ci può ritornare senza rinunzia al | proprio | sistema, anche per un' altra ragione. Secondo lui, è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' altre cose esistenti, ma a lui coeterne, operanti col | proprio | impulso, benchè con questo tendenti a lui; egli non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e che meriti il nome di entelechía, ossia specie che ha il | proprio | finimento in se medesima (3), quando le altre specie non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che è in potenza a ciò che è in atto, non è ella stessa il | proprio | oggetto, l' oggetto [...OMISSIS...] , la mente obiettiva, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la mente suprema, essendo ella stessa come subietto il suo | proprio | intelligibile, non ha punto bisogno di ciò. E dico i suoi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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una sola natura, [...OMISSIS...] . Qual è dunque il primo e | proprio | significato di ente? Quello di essenza sostanziale , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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a cui tutti gli enti mondiali sono portati per un loro | proprio | impeto, [...OMISSIS...] , in tutt' essi insito per natura |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che egli fa incessantemente intorno al definire il | proprio | oggetto della prima filosofia. Questa, dice, deve trattare |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dare a se stesso le proprie leggi, sia nella direzione del | proprio | governo, crederemmo inutile il parlare di questo argomento. |
Questioni politico religiose -
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uscendo dalla propria via, che diritta le scorge al | proprio | fine, per far troppo e quello che non le appartiene, faccia |
Questioni politico religiose -
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confini d' un interesse temporale, non più padrona del | proprio | giudizio, avente almeno l' aspetto di congiungere in sé le |
Questioni politico religiose -
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è evidente, che questa seconda società con l' ottenere il | proprio | fine, lungi dall' arrecare nocumento, giova non poco alla |
Questioni politico religiose -
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ma parte alla malizia degli uomini che ricalcitrano al | proprio | bene, parte all' ignoranza che non lo intende o non lo |
Questioni politico religiose -
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a tali oggetti religiosi? Il credere questo è soltanto | proprio | di quegli uomini superficiali, che, rimanendo nel mondo |
Questioni politico religiose -
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che il governo civile, secondo la sua istituzione e il suo | proprio | vantaggio, è obbligato a far leggi, e prendere disposizioni |
Questioni politico religiose -
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ammondando ad esse le proprie leggi. Il che è appunto | proprio | quello che non si vuole dagli autori del sistema che |
Questioni politico religiose -
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da se stessi sull' autorità della propria ragione e del | proprio | senso? Neppure: perché è certamente in arbitrio di costoro |
Questioni politico religiose -
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Gioverà meglio il far conoscere qual sia il carattere | proprio | di ciascuno di questi sistemi per mezzo di esempi, non solo |
Questioni politico religiose -
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e anche a tutti i tiranni del mondo, sigillandolo con il | proprio | sangue, se l' empietà delle leggi civili a ciò li riduca: |
Questioni politico religiose -
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disubbidiente, che non sa vincere sè stesso, nè deporre il | proprio | giudizio, nè negare, nè mortificare le proprie passioni ed |
Epistolario ascetico Vol.III -
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come un' insidia del demonio, come un difetto dell' amor | proprio | che prende piede e vigore nell' animo dalla pochezza della |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ma questa stessa persona non può ugualmente convincersi col | proprio | ragionamento della verità delle altre prove. Che dovrà fare |
Epistolario ascetico Vol.III -
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s' è potuta convincere della verità delle altre prove col | proprio | ragionamento. Questo non fa: basta una sola prova per |
Epistolario ascetico Vol.III -
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In queste parole s' impara massimamente il precetto tutto | proprio | di Cristo, e nuovo nella sua bocca divina, quello dell' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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cui un cristiano offerisce sè stesso, la propria vita, il | proprio | sangue a Dio, insieme col sangue e colla vita di Cristo, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di essere tali: perchè chi può conoscere i secreti del | proprio | cuore, e sapere con sicurezza, che ci abbia nel fondo, dove |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di tutte le opere di carità verso il prossimo, e dare il | proprio | sangue in aiuto dei loro prossimi: e in questi ministeri |
Epistolario ascetico Vol.III -
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còlto dalla diffidenza, o mancatogli quell' ardore che è | proprio | dell' età giovanile non ancora pervertita. Deh quanto mai |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nè contento di farci sue pecore, volle parteciparci il suo | proprio | pastoral ministero. Vi sovvenga di ciò che c' insegna la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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negozio molto importante per la gloria di Dio, e sembrasse | proprio | che la cosa non andasse bene come la vorrebbe il Superiore, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nega la propria volontà, sia perchè sacrifica il suo amor | proprio | e sottomette la stessa sua ragione ad una ragione |
Epistolario ascetico Vol.III -
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se l' uomo non ha rinunciato intieramente all' amor | proprio | e ad ogni sensualità. Dissi però che quell' intenzione, che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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uomini alcuna occasione di disprezzarci, almeno con alcun | proprio | fallo; ma quando, a malgrado di ciò, ci viene il disprezzo, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a Gesù Cristo, a cui solo appartiene, e per conto | proprio | averne paura come di un pericolo, e per cautelarsene fare |
Epistolario ascetico Vol.III -
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paura come di un pericolo, e per cautelarsene fare nel | proprio | interno atti di umiltà e di disprezzo di se stessi, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che per amore. E pure io vorrei che la faceste | proprio | per amore . V' assicuro che in questo sta l' eccellenza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a quest' alta disposizione d' animo, che l' amore sia | proprio | quello che faccia tutto in voi, e vi renda tutto soave e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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è tanto facile e tanto dolce, quando si abbassi ogni amor | proprio | e si facciano trionfare i bei sentimenti di umiltà e di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Claudio Ermanno Ferrari: quivi apparisce come a ogni nome | proprio | stia unita una sua significazione sempre comune, o sia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di una idea, giacchè l' ideale è il comune, e il reale è il | proprio | nelle cose. Ecco or dunque che cosa produca nell' uomo la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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abbia qualche cosa di particolare, e in un senso più | proprio | ancora si possa chiamare morta . Il Battesimo ha impresso |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e immobile sempre a quel medesimo oggetto: il che non è | proprio | delle potenze. Perocchè la potenza , come indica il suo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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formi in noi e si compia l' atto di fede. Ora questo è atto | proprio | della volontà nostra ed è soggetto alle leggi, a cui sono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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essere stesso. 5. Conviene avvertire diligentemente che è | proprio | solo di questa forma una rilevantissima particolarità: ed è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è formale, queste maniere di dire ricevono un senso tutto | proprio | e verissimo. La quale è comune osservazione dei Padri, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si vede manifesto che se l' essere generante o spirante è | proprio | di singolari persone, il produrre le cose create non è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di singolari persone, il produrre le cose create non è | proprio | delle singolari persone, ma è comune a tutte tre, in quanto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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menerei troppo a lungo il paziente mio leggitore (1). Nome | proprio | di Dio è quello di vita , la sua essenza è vita. Non è vera |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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già nel vedere nell' universo cosa appartenente a ciò che è | proprio | delle singole persone, ma bensì negli appropriati , i quali |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cose e veramente divino non movesse Abramo che sacrifica il | proprio | figliuolo, e non parlasse in cuore a Giobbe, allorchè egli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sembra importare una cotale impulsione e mozione: or poi è | proprio | dell' amore muovere e impellere la volontà dell' amante |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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in accomiatandosi dagli Apostoli: [...OMISSIS...] . Ecco il | proprio | effetto dello Spirito personalmente ricevuto, la virtù, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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stessi che l' avranno ricevuto. Ora il dare testimonianza è | proprio | della persona , nè alle cose con proprietà di parlare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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a proposito, o certo nulla che egli stesso intendesse del | proprio | discorso. Con ragione adunque dice il pio autore del libro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quali fanno a gran senno a servirsene, come dee esser loro | proprio | e naturale l' abbracciare e distendere ogni sorta di bene. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quella regola, come a sua materia, quella trova in essa il | proprio | soddisfacimento, sviluppo e compimento. Ed è vero dunque |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che mente a sè stesso e ad altrui e s' imbriaca del | proprio | mentire. Non è bisogno d' altre parole a mostrare l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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delle irrequiete e sempre mai tempestose fluttuazioni del | proprio | cuore abbandonato a sè stesso, e della propria mente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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mente, astretta ai confini del tempo e dello spazio dal | proprio | suo modo di conoscere, non sappia comprendere in un solo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cioè in un modo conveniente al tutto, alle leggi del suo | proprio | pensare. In secondo luogo se havvi nella natura qualche |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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o scomparire di un uomo, e generalmente del rendere il | proprio | corpo fornito delle qualità de' corpi gloriosi, ecc.. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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per Dio stesso. Se non che il toccarci di Dio è un toccare | proprio | e distinto da ogni altra modificazione che noi riceviamo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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loro azione noi attribuiamo poi loro l' essere di nostro | proprio | moto: e così quelle che sono azioni in noi, ci diventano |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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stata sentenza di quel filosofo ateniese, che « a Dio è | proprio | di essere, e delle altre cose è proprio di non essere« ». E |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che « a Dio è proprio di essere, e delle altre cose è | proprio | di non essere« ». E poi seguita a narrare la platonica |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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in questa pura nozione dell' essere, ma in un loro | proprio | sentimento; il qual sentimento sarebbe cieco e incognito se |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il quale entri a comporle. Perciocchè l' essere non è | proprio | se non di Dio solo (4). E` dunque per l' imperfezione, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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questa conciliazione, senza mutare il significato vero e | proprio | della parola« imagine«, ecco qual mi sembra la via sicura e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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uomo e vedere che cosa l' uomo gli avrebbe dato col suo | proprio | arbitrio di soggezione e di ubbidienza: [...OMISSIS...] . E |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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considerando come l' uomo è costituito, a lui fosse stato | proprio | e connaturale di dar tosto mano a perfezionare direttamente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(1). I filosofi stessi però giammai non si contentarono del | proprio | lavoro e si trovarono sempre impacciati con quelle opinioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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perocchè nell' anima non si dànno macchie nel senso | proprio | e materiale: dicendosi macchia in questo senso a quell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di Trento, che il peccato originale non è solo comune, ma | proprio | dei singoli bambini che nascono? (2). Il disordine adunque |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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del peccato nei bambini (3): ma perchè il peccato sia | proprio | di questi e non a questi solo imputato; perchè sia una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il peccato originale non solo comune della specie, ma | proprio | di ciascuno che nasce (6). E S. Agostino nel medesimo senso |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ragionamento in errori e fallacie. Se il soggetto avesse un | proprio | sentimento sì forte e dignitoso, in cui trovasse più nobil |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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egli debba venire anche positivamente punito con giudizio | proprio | e speciali supplizii destinati a farvi scontare le sue |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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priva della grazia, sebbene difformata non fosse da nessun | proprio | peccato. Che se ella, oltre esser priva della grazia, sia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nell' anima si trova giustizia o peccato. Or come, in senso | proprio | e stretto, potrebbesi dire che per la nostra stessa natura |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il complesso dei costitutivi dell' uomo. In modo più | proprio | però la natura, che trae l' origine da nascere , significa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e in quest' ultima parte trovasi, come dicevamo, un vero e | proprio | peccato abituale. Niente adunque ripugna, anzi sembra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fatto solenne della umanità, il quale determina il vero e | proprio | suo stato. Or la morale deve esser acconcia al soggetto per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quali fu più vulnerata dal peccato originale: onde è suo | proprio | carattere di inveire contro la superbia e la carnalità, e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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adunque quella denominazione non suona che un nome | proprio | arbitrariamente imposto a quell' oggetto: egli non fa che |
Principio supremo della metodica -
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volontà, la quale se ne compiace, e vi genera quasi in | proprio | nido l' amore, fonte d' altra gioia razionale, che alla |
Principio supremo della metodica -
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sua mente le idee imaginali, allora parlammo d' un uso | proprio | del solo bambino diverso dall' uso che fanno del vocabolo |
Principio supremo della metodica -
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animalità . Se il fanciullo potesse riflettere sopra il | proprio | sentire, e pensare, egli avrebbe dell' anima propria un' |
Principio supremo della metodica -
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alla sua attenzione manca lo stimolo, che la diriga sul | proprio | sentimento e su questo la fermi. La sua attenzione è come |
Principio supremo della metodica -
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dunque prendere quel concetto infantile o per dir meglio | proprio | di ciascuna età, e rattaccare ad esso la classificazione |
Principio supremo della metodica -
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non può conoscere, ma deve essere foggiata sul concetto | proprio | della mente del fanciullo. Laonde se si classificassero le |
Principio supremo della metodica -
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come qualità de' corpi le accennate modificazioni del | proprio | sentimento, e convien che intervenga una profonda ed |
Principio supremo della metodica -
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alcuni incapaci di osservare la natura umana, che l' amor | proprio | sia il primo degli affetti che si manifesta (1). Un' |
Principio supremo della metodica -
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sia pure: ma in questa età è egli vero che creda solo al | proprio | senso, alla esperienza propria? Egli è certo che oltre le |
Principio supremo della metodica -
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Che se prestasse fede all' altrui voce rinnegando il | proprio | sentimento, egli perde in questo una guida sicura e |
Principio supremo della metodica -
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almen uomo leggiero. Se poi s' attiene al sentimento | proprio | rinunziando all' altrui autorità, egli semina con ciò solo |
Principio supremo della metodica -
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fenomeni difficili a spiegarsi nel bambino (ed è un fatto | proprio | dell' umanità) si è come essendo egli di sua natura |
Principio supremo della metodica -
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evitare il dolore, in secondo luogo di godersi in calma il | proprio | benessere; la sua natura è piena di piacere perchè piena di |
Principio supremo della metodica -
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intellettivo l' analisi contribuisce qualche cosa del | proprio | lavoro. Le prime astrazioni che si fanno dal bambino sono |
Principio supremo della metodica -
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questa parola (1), che venendo dall' ego, significa l' amor | proprio | di un soggetto che conosce se stesso, perchè l' io è |
Principio supremo della metodica -
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Laonde la mente non ha che ad analizzare, per così dire, il | proprio | sentimento per conoscere il condizionante ed il |
Principio supremo della metodica -
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si noti in che cosa entrambi divariano. Il numero tre è il | proprio | di quest' ordine, giacchè la mente del fanciullo nell' |
Principio supremo della metodica -
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cioè può ritrarre la propria attenzione dal di fuori sul | proprio | sentimento operante, accorgendosi per tal modo che certe |
Principio supremo della metodica -
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(lo stesso dicasi di un popolo) cada in un certo tempo e | proprio | in quest' anno, in questo giorno, in questo istante, ella è |
Principio supremo della metodica -
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la prima volta che dee scegliere tra l' adempimento del | proprio | dovere e il proprio piacere, o sia la soddisfazione dell' |
Principio supremo della metodica -
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dee scegliere tra l' adempimento del proprio dovere e il | proprio | piacere, o sia la soddisfazione dell' istinto suo |
Principio supremo della metodica -
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essere espresso variamente e in un modo sempre acconcio; ma | proprio | d' un ordine d' intellezione e non d' un altro. Vi sono |
Principio supremo della metodica -
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opera semplicemente della reminiscenza, ma per l' uso del | proprio | ragionamento; 3 che questo passaggio sia esercitato da lui |
Principio supremo della metodica -
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Grand' errore adunque è il far servire il fanciullo al | proprio | trastullo, anzi che al suo vero vantaggio: l' adoperarlo |
Principio supremo della metodica -
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quanto dire sarà condotto a percepire intellettivamente il | proprio | sentimento fondamentale, sentimento7uomo come autore di |
Principio supremo della metodica -
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intelligente, il cui altissimo bene si è il vero, e il cui | proprio | male si è il falso. Dunque il mentire è peccato e la |
Principio supremo della metodica -
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lo muove, che lo trattiene a contemplare internamente nel | proprio | spirito, senza darsi gran pena della cosa al di fuori: egli |
Principio supremo della metodica -
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intelletto; ora se l' uomo non si è ancora reso oggetto del | proprio | intendimento, egli non può nè pure essere oggetto della |
Principio supremo della metodica -
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soggettivo, o quel bene, che io preferisco, oggetto del mio | proprio | intendimento, che n' abbia però non già il mero sentimento |
Principio supremo della metodica -
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gradi nasce e cresce per lo più nel seno dell' ignoranza, è | proprio | delle persone volgari. [...OMISSIS...] Questa specie d' |
Principio supremo della metodica -
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sulla molestia, che altrui cagionano e pensino solo al | proprio | piacere. Sofia nelle lettere di M. Guizot ne è un esempio |
Principio supremo della metodica -
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da un mostruoso capriccio: s' intesta, e trova un diletto | proprio | ad usare tutta la sua attività fisica: gli sembra di |
Principio supremo della metodica -
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più grave e maligno. Ma se l' aver trovato se stesso col | proprio | intendimento, il che è quanto dire l' essersi formato la |
Principio supremo della metodica -
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dacchè incomincia qui l' uomo a poter riflettere sul | proprio | operare, attribuirlo a se, e sentire, che, se è buono, gli |
Principio supremo della metodica -
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conoscere la sua maniera di filosofare, senza questo, che è | proprio | di lui, non esser stanco mai di far ritorno sugli stessi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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aveva scemato e legato a se stesso il libero esercizio del | proprio | pensiero. E siccome i primi a dubitare dell' infallibilità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mente sdruccioli da quella in questa, quasi per un suo | proprio | peso, confondendo due entità infinitamente distinte. E nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le idee che sono oggetti della mente umana secondo il modo | proprio | della sua intuizione, e non secondo quel modo tutto diverso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dei due filosofi, era tutto ciò che Platone aveva di | proprio | e di eccellente, cioè la dottrina non più intesa delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è la quiddità, il «to ti en einat»? Secondo il primo e | proprio | significato « « non c' è quiddità in altri se non nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la contraddizione? Da una parte l' «usia» in senso primo e | proprio | non è e non può essere l' universale; dall' altra l' «usia» |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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relazioni delle cose nominate colla prima nominata in senso | proprio | (3). La seconda «usia» dunque ripeterà il suo nome di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è pure universale considerato da sè; ma inesiste come | proprio | e singolare nella specie e non esiste da sè, separato. Vero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cosa sono gli universali d' Aristotele; non sono, nel senso | proprio | e vero, sostanze, ousie , come li vuole la scuola |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e che esse non si devano già riferire alla materia, essendo | proprio | della specie l' esser fine, e non della materia, che è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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natura. Nel qual caso egli si fa con Platone, e rinnega il | proprio | sistema. - Vuol egli dire, che queste specie prima si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fuori e dentro, e in tal caso la mente non è più il | proprio | luogo delle forme, perchè queste stanno anche fuori della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dunque è la stessa mente da potenza passata all' atto suo | proprio | e primo, che è quello d' intuire le specie e gli astratti, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mente cosa che può stare da sè, abbia essa nel suo essere | proprio | e separato dalla materia, preceduto, almeno nell' ordine |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(1) detto da lui, « « ente nel senso più eccellente e | proprio | », [...OMISSIS...] ». Poichè ciò, che non è affermato, cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' universale in un doppio aspetto: 1 come separato, | proprio | dell' ente per sè, inesistente in questo, senza materia, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Dio, e così s' informa ella stessa, così essa dà le idee al | proprio | sentimento inferiore, quasi in esso improntandole. E come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un cotal simulacro, e non l' essere stesso. Il | proprio | essere oggettivo e vero l' hanno in Dio. Tutte queste idee |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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collo spazio egli desse all' anima un sentimento soggettivo | proprio | bensì dell' essenza media, ma stendentesi anch' esso quanto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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de' corpi, abbiamo distinto dal sentimento nostro | proprio | il diverso da noi percepito, e quello unito e conformato a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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1 il primo intelligibile, che è Dio, e tutto ciò, che in | proprio | appartiene a Dio; 2 il secondo intelligibile che è l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sua piena perfezione e sufficienza è un carattere così | proprio | di lui, che per esso si distingue da tutti gli esistenti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da questo commisurato, e che si deve attribuire in | proprio | alla causa, cioè al Bene puro ed essenziale, misura di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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vengono i beni elementari, di cui questo bene composto, | proprio | dell' ente creato, si compone, e anche tra questi Platone |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un solo tra i vostri fratelli non è rappresentato dal | proprio | voto nello sviluppo della vita nazionale - finché un solo |
Doveri dell'uomo -
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la sabina, l'etrusca, ciascuna delle quali rappresentava un | proprio | sistema d'idee. Roma adunque riunendo nel suo recinto |
Psicologia delle menti associate -
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in un'unica luce. Sia la pupilla armata o non sia, l'atto | proprio | dell'intelletto è in quell'istante il medesimo, benché il |
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delle catedre fosse intesa ad un insegnamento speciale, | proprio | di quella sola università. Una delle dieci facultà |
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