determinarne la tiepida temperatura. Guai a chi volesse andare più innanzi. Finita l'opera sacrilega, egli troverebbe morta la propria vita morale
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gli ha concesso il diritto di qualche sublime scialacquo. L'egoista, invece, appena aperto il lume alla ragione, divora cogli occhi la propria
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egli gode di una gioia tutta propria della sua età e che mal si può immaginare in età più avanzata. Man mano che il bambino conosce le proprietà fisiche
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stesso la propria ragione, e si può definire un artifizio della natura per renderci più seducenti le gioie fisiche dell'amore, velando col mistero una
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dalla natura alla umana debolezza. L'uomo di cuore elevato si difende da ogni bassezza, col solo sentimento della propria dignità, e l'onore per lui non è
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inattaccabile, nella quale conservano illesa la propria dignità sino alla morte. La fisonomia di queste gioie esprime perfettamente ne' suoi caratteri
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gioia o da alcuni moti bizzarri. Ognuno può consultare la propria memoria e ricordarsi qualche caso personale.
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l'ingegno umano, e, facendo un rapido esame di coscienza, misura la propria forza all'altezza dello scopo, e si traccia una via che lo guidi
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all'immortalità e misura la propria grandezza, non l'altrui piccolezza. L'ambizione invece ha per prima mira di soverchiare gli altri, sieno poi
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sè la propria natura manchevole ed imperfetta, e il peccato originale si fa sentire in grado diverso. Alcuni piaceri complessi dell'amor proprio, che
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della propria dignità. L'uomo superbo si compiace di se stesso e delle opere sue oltre il giusto, e facendosi proprio giudice, si crede grande, generoso
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Le forme più frequenti della vanità morale sono tre. La prima comprende tutti gli abiti mostruosi e meschini del sentimento della propria dignità e
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misteri infiniti che nasconde nella propria coniugazione il formidabile verbo avere. Si sopprima la proprietà, ed il legame sociale verrà spezzato; si
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gioie altrui e rallegrarci dell'altrui dolore. L'uomo che si rallegra coll'uomo deve far scomparire in gran parte la propria individualità e mettersi a
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fra due uomini: all'uno procurò il piacere di sodisfare praticamente l'affetto sociale, e all'altro concesse la gioia di dimostrare la propria
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. 350.000. Gioia di difendere coraggiosamente la persona amata a rischio della propria riputazione (I pochi esemplari raccolti provengono tutti da
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chiamata lava ogni colpa, cancella ogni vergogna, ed essa ha il diritto sacrosanto di mostrare la propria creatura alla società, dicendo: «Questo è mio
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sono meno calde ed impetuose, non sono per questo meno vive e meno frequenti. Le scoperte che la madre va facendo ogni giorno nella propria creatura
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che non si trova in uno stato di perfezione, e che, contribuendo a far parte del piacere, impartisce ad esso la propria deficienza. Gli affetti
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, non di raro spilorci. Non c'è da spaventarsi: è legge di natura che ha in sè la propria ragione. La vita delle generazioni doveva sussistere ad ogni
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prestare lo stesso soccorso a un uomo sconosciuto, a un amico, a un'amante, alla propria madre, a un fratello. In ogni caso, la gioia che si prova è
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ha conquistata la agiatezza col sudore della propria fronte, vi ingannate a gran partito, e non conoscete neppure la prima buccia che involge il cuore
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sono un uomo morale; io sono onesto, perchè sono religioso». L'uomo che si solleva dal letto della propria infermità morale e, dopo aver pianto
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propria sostanza, bisogna vivere di elemosina, e in questo caso fortunatamente si trova molta generosità: tutti sono pronti a offrirvi il loro obolo e a
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volto che esprimono una gioia esitante o un dolore che passa al piacere, indica mirabilmente la fluttuazione indeterminata, propria a questo stato del
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assomigliano, è sempre pessima. Se il piacere fisiologico non fa mai male, il piacere colpevole ha in se stesso la propria condanna. L'uomo che si
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nello specchio della propria coscienza, non hanno potuto mai vedere e sentire il loro io nudo, isolato, sospeso davanti al triplice regno della
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ridicola. Per imparare bisogna sempre esser discepolo, bisogna riconoscere davanti ai libri o agli uomini la propria ignoranza. Alcuni, incapaci di
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ricavare un utile, almeno per propria sodisfazione e per l'onore della firma, mentre altri vendono i loro prodotti ad altre case più accreditate. Il
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propria. La funzione della parola da sola fornisce pochi piaceri, ma combinandosi con altre operazioni intellettuali più elevate e con sentimenti
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colla tirannia più feroce esercitata sopra sè o sopra gli altri. In questi casi si diventa adoratori maniaci della propria forza, e, dimenticando che
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formule più o mono complesse. Alcune di queste sono così ben definite, che ricevono nomi speciali e meriterebbero una fisiologia propria, perchè in esse
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un piacere; ma in questo caso la natura offesa punisce il colpevole, facendogli perdere la propria dignità, senza la quale rimane chiusa la sorgente
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. Sotto questo aspetto si potrebbe dire che il piacere ha la propria storia geologica e la propria paleontologia, e, si potrebbe, scherzando
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ride colla propria immagine, con la quale si scarica del piacere che lo innonda. Ma, quando siamo pieni di gioia, cerchiamo avidamente un uomo che si
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la prima festa, rallegrandosi con la propria donna della fortuna che il cielo gli concedeva. Quella festa dovette essere semplice e grandiosa, e ne
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piacere prodotto da un sentimento colpevole è un vero male morale, per cui ridesta a vita gli affetti patologici. Una gioia pura invita alla propria festa
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educazione. Egli però può educare la propria sensibilità, studiare le leggi che regolano il piacere, e renderlo in questo modo più squisito e più vivo
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che ci arrecano gli altri, per propria colpa o senza una colpa al mondo, ad esempio sia mostrandosi ingrati verso di noi, sia morendo, sia riverberando
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Tutti gli esseri vivi e sensibili devono godere. Vi hanno due vie aperte a dimostrarlo. Il piacere ha in sè la propria ragione fisiologica, per cui
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pizzico di pepe. XI. - Ogni individuo, come ogni piacere, ha la propria scala di suscettibilità edonica. XII. - Ognuno può coll'esperienza misurare
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propria biografia, due di essi si confessarono colpevoli di questa depravazione del senso: Goethe e Rousseau. Le cause che trascinano l'uomo con una
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La fisonomia propria dei piaceri del gusto ha espressioni molto interessanti, ma che stanno tutte nei bassi confini di una gioia tranquilla o di una
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L'elemento caratteristico dei piaceri del gusto consiste però nella sensazione specifica propria di questo senso. Non tutti i sapori sono piacevoli
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, tranne presso alcune orde selvagge, tutte le nazioni hanno una musica propria; ma di rado può essere impunemente sentita dalle nostre orecchie. Fino
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sera a se stesso: Che cosa ho io fatto di bene? X. Aver sempre nella propria libreria un libro nuovo, nella cantina una bottiglia piena, nel giardino
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Kamtschatka inghiotte frammento di fungo (Amanita muscaria), passa una notte di delirio, e il dì appresso beve la propria orina narcotizzata per prolungare
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