diretta, la nazione ricca, maneggiatrice della | propria | produzione e del proprio consumo(15). |
Doveri dell'uomo -
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s'innalza, come la pianta, varietà dotatad'esistenza | propria | e di caratteri speciali, sul terreno comune, si nutre degli |
Doveri dell'uomo -
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dopo me lo spirito di verità, e vi parlerà per autorità | propria | ma raccogliendo l'ispirazione da tutti, l'ispirazione |
Doveri dell'uomo -
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tale che lo renda capace di sviluppare, più o meno, la | propria | vita sotto tutti gli aspetti che la definiscono. È questo |
Doveri dell'uomo -
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può anche nella condizione di cose attuale, edificare colla | propria | attività la propria indipendenza; che ogni mutamento nella |
Doveri dell'uomo -
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di cose attuale, edificare colla propria attività la | propria | indipendenza; che ogni mutamento nella costituzione del |
Doveri dell'uomo -
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quanto è richiesto di fare. Se v'è chi, per fatalità della | propria | condizione, non può esercitarne alcuno, si rassegni e non |
Doveri dell'uomo -
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prese cura dei propri diritti e del miglioramento della | propria | condizione, senza cercare di provvedere all'altrui; e |
Doveri dell'uomo -
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scopo, chiamati a godere e non altro, tentarono ognuno la | propria | via, non badando se camminando su quella non calpestassero |
Doveri dell'uomo -
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che la sua libertà sia violata, l'uomo tradisce la | propria | natura e si ribella contro i decreti di Dio. Non v'è |
Doveri dell'uomo -
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può decretar la tirannide e spegnere o alienare la | propria | libertà. Contro il popolo suicida che ciò facesse, voi non |
Doveri dell'uomo -
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comune, verso la scoperta e l'applicazione della | propria | legge di vita, ripartito a seconda delle capacità locali e |
Doveri dell'uomo -
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tradizione storica, potrà sperare di giovare coll'opera | propria | a tutta quanta l'Umanità. A voi, uomini nati in Italia, Dio |
Doveri dell'uomo -
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chi ha predominio lo serba, dacché non v'è tutela comune a | propria | tutela. Non vi seduca l'idea di migliorare, senza |
Doveri dell'uomo -
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differenza di grado, ma di specie. Beato chi la conosce per | propria | sperienza! Pure cerchiamo di spiegarla come si può con |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e dell' educare; ed io credo che la sola esperienza | propria | possa col lungo tempo formare l' eccellente maestro. |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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prendere solamente qualche regola isolata che accomoda alla | propria | immortificazione, per cavarne il pretesto di fare un |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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non fecero gitto del dono inestimabile della | propria | vocazione, e scaddero dal loro luogo, e precipitarono così |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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questo santifica il soggettivo. Infatti quando si vuole la | propria | santità, e si gode di questa come del più grande tesoro, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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dunque l' oggetto degnissimo d' essere amato. Godere della | propria | santità è godere di quest' amore oggettivo che ad un tempo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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di piacere è quello che ha per fine noi stessi e la nostra | propria | eccellenza. Se in questo godimento ponessimo noi stessi per |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ma se noi godiamo bensì di noi stessi e della nostra | propria | eccellenza, ma in modo subordinato al fine ultimo e in |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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delle potenze umane: di quel sentimento dico della | propria | forza intellettiva e della propria grandezza morale che |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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sentimento dico della propria forza intellettiva e della | propria | grandezza morale che inclina l' uomo alla superbia, e che è |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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suole avere per materia quel sentimento istintivo della | propria | eccellenza di cui abbiamo parlato. Già se l' uomo giudica |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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giudizio riflesso, è quando l' uomo giudica a favore della | propria | eccellenza, pronunciando ciò che pur conosce per falso, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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l' uomo pone sempre più o meno a fine se medesimo, ossia la | propria | eccellenza, in cui si compiace; e questo equivale ad un |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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s' accieca, lasciandosi abbagliare al fulgore della | propria | eccellenza non vera, ma creatasi dall' orgogliosa |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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di Dio e dell' umana pochezza; e oltre a ciò quello della | propria | e personale infermità e deficienza, al che guida e dà lume |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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cosa diversa al tutto dalla sussistenza; non sussistono per | propria | essenza, ma perchè un atto libero di Dio gli ha fatti |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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convien che sia anche quella sussistenza che ha in sè la | propria | essenza, e forma con questa un solo essere. Ma l' essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cui sussistenza è l' essenza. Se dunque Iddio sussiste per | propria | essenza, consegue che Iddio sia l' essere assoluto , l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Iddio dunque è l' essere per essenza. Ciò che è per sua | propria | essenza, non può non essere intelligibile, perchè l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ora, se quell' essere è per sè intelligibile nella sua | propria | sussistenza, se quell' essere deve apprendersi dallo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cui la mente apprende l' essere assoluto a cui è essenza la | propria | sussistenza, deve essere un terzo atto che, quantunque |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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essenza di quell' essere. Dunque questa sussistenza per la | propria | essenza è intesa e nota a se stessa. Non vi ha dunque nulla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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essere non potrebbe essere totalmente inteso e compreso per | propria | essenza da se stesso, se in questa comprensione non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Quindi la sussistenza dell' essere da se stessa e per | propria | essenza compresa, cioè il Verbo divino, racchiude |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è sussistenza ha la virtù di crearle: onde la creazione è | propria | della sussistenza divina che crea secondo le idee che ha in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ancora la sussistenza divina che conosce intimamente e per | propria | essenza se stessa e quindi la propria virtù. Di che procede |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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intimamente e per propria essenza se stessa e quindi la | propria | virtù. Di che procede primieramente che il Verbo e l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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essere; 2 la possibilità dell' ente limitato; 3 la potenza | propria | della sussistenza illimitata di fare che l' ente limitato |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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al pensiero due questioni. La prima: « La divina potenza | propria | della divina sussistenza, e però dell' intera Trinità, fu |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il Verbo, giacchè l' essere assoluto, cioè Dio, ha per sua | propria | essenza di dover esistere in tre forme che si dicono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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pensarlo incompiuto , quando l' atto di cui si parla è per | propria | essenza compiuto, senza possibilità alcuna di uno stato |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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toglie altronde l' essenza, la quale è identica alla sua | propria | sussistenza, onde egli pronuncia se stesso con se stesso, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' idea pel Verbo; nè vogliono conoscere e confessare la | propria | ignoranza, onde chiudono la porta in faccia al Verbo che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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parole, onde lo stesso S. Pietro insegna: « omnis prophetia | propria | interpretatione non fit (3) ». Ma ciò che i profeti |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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o piuttosto queste due specie di luce spirituale, l' una | propria | dei santi dell' Antico Testamento e specialmente dei |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Antico Testamento e specialmente dei profeti, l' altra | propria | dei santi del Nuovo e specialmente degl' immediati |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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uomini, la quale è come la lettera: onde a quelli, che per | propria | colpa non vedendo che l' umanità non giungono alla fede |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Chiesa di Dio, e ad una cognizione riflessa e scientifica | propria | dei maestri che alle rivelate verità applicano il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dell' altre due persone, a cui comunica la stessa sua | propria | natura divina numericamente identica. Perocchè il Padre è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la quale opera. Il dire poi che Iddio opera per la sua | propria | essenza non è un parlare molto proprio, sembrando dal |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della sua realizzazione nel proprio concetto, ossia nella | propria | essenza. Di che la ragione del suo realizzamento non può |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dee esistere relativamente alle persone che, secondo la | propria | natura, hanno virtù di percepirlo, ovvero sia di sentirne |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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. Ma se ella si prende in un senso oggettivo, ella è | propria | del Verbo, o piuttosto è il Verbo stesso, e in questo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non sarebbe vera. Indi è che quando Iddio pronuncia la | propria | sussistenza, pronuncia un oggetto reale; per questo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ragione pratica, i quali consistono nell' adesione della | propria | energia all' ente conosciuto. E` un atto dunque di ragione, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questo che si distingue il generare, che è un comunicare la | propria | natura, dal creare che è produrre dal nulla cosa d' altra |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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relativa la quale costituisce l' esistenza esterna e loro | propria | delle creature. E così anche S. Paolo disse che « omnia per |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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consapevoli e però non formi parte dell' esistenza nostra | propria | finita. Noi siamo dunque relativamente a noi stessi ed alla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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creata sunt, la quale si riferisce alla sussisistenza loro | propria | e soggettiva fuori al tutto del Verbo (3). Che la creazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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intellettivo del Padre, col quale il Padre pronuncia la | propria | sussistenza, e così questa diviene oggetto ossia luce. Ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del Verbo. Quindi egli stesso dichiarò il modo della | propria | generazione eterna quando disse: « « Siccome il Padre ha |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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« in se stesso »pronome personale, quasi venga a dire nella | propria | persona, indicando così che la persona non è divisa dalla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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annichilata, perchè sarebbe assoluta signora della sua | propria | vita. Ora S. Giovanni ci dice, che questo appunto accade |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Santo: e ciò perchè ciascuna persona concorre in una sua | propria | maniera a porre in atto tali maniere di vita e di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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persone che identica la posseggono, e questa è la santità | propria | dell' essenza divina e il sentimento morale comune a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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le menti umane. Ora la forma oggettiva della vita è | propria | del Verbo, perchè il Verbo è appunto l' essere come |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ed identica in tutte egualmente le tre divine persone, come | propria | dell' essenza, considerata questa posteriormente alla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' oggetto e la forma oggettiva dell' essere che è | propria | del Figliuolo o Verbo; la vita morale che è pure dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per sè amato, e la forma dell' amabilità dell' essere è | propria | dello Spirito Santo. Ora, ciò presupposto, come avviene che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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appartenga a tutta la Triade augustissima, ma del Padre sia | propria | in quanto è generatore. Il Verbo poi, a noi comunicatosi, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e tre le persone. Nulladimeno la vita animale non è la vita | propria | della creatura umana, essendo essa comune alle bestie; ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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creatura umana, essendo essa comune alle bestie; ma la vita | propria | dell' uomo è la vita intellettuale, la quale non si può |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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carattere di cui parliamo. La stessa parola di carattere è | propria | del Verbo, che S. Paolo chiama «karakter tes ypostaseos |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nel Cristiano: quello del proprio nulla e quello della | propria | grandezza dignità e potenza. Il sentimento del proprio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nulla è luce a lui, perchè gli dà la consapevolezza della | propria | impotenza e nullità ad ogni bene, e della potenza di Cristo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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alla vita di quello entro cui vive ed opera; ma dandogli la | propria | vita immortale invece della sua mortale. Onde l' umiltà |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nel Cristiano all' incontro la natura umana sua | propria | non ha alcun valore, alcuna virtù, in ordine alla vita |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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grida del principio soprannaturale del Cristiano contro la | propria | animalità: « « Me uomo infelice! Chi mi libererà dal corpo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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da eseguire. Il che è quello che dice S. Paolo in persona | propria | parlando dell' uomo peccatore: [...OMISSIS...] . Di che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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concepito in peccato, e perciò l' uomo non può operare la | propria | salute che è il bene morale completo: non la potè il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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consistendo unicamente nel riconoscere i limiti della | propria | natura, e la intera dipendenza di questa natura sua dall' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dell' ubbidienza al creatore, si fermò a voler solo la | propria | grandezza fisica ed intellettuale, e per ottenerla, senza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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. Nè lo arretra o sgomenta il sentimento della | propria | debolezza, perchè confida in Cristo e non in se stesso, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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suo spirito nell' uomo che non resiste e lascia muovere la | propria | spontaneità da esso spirito. Dicevamo che l' impressione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di cui egli partecipa, e di cui solo tien conto, come sua | propria | vita. La frase poi esse in spiritu, per opposto di esse in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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solo negli occhi degli uomini, ma in quelli di Dio e della | propria | coscienza. 2 La giustizia che quasi lorica cuopra tutto il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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parte suprema dell' umana natura, se stesso, dandole della | propria | vita. Il demonio cerca per opposto sedurla operando nell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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come le prometteva di presente l' angelo, secondando alla | propria | inclinazione naturale, che non sia, opponendosi a questa, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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i giusti, che in lui credono, e li ammanterà della sua | propria | gloria. Perocchè, dicendo iterum venio et accipiam vos, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non avrebbe bisogno di risorgere. Altra è dunque la vita | propria | degli umani individui, la qual consiste nell' unione vitale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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separata dal corpo, che non ritiene altro se non la sua | propria | natura, la quale, abbiam detto, esisterebbe sì ed avrebbe |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e di sonno in cui si trovavano; e, mettendoli a parte della | propria | vita eucaristica, renderli atti alla visione di Dio; la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non potrebbe rendere il cibo, preso per bocca, sua | propria | carne viva, e suo proprio vivo sangue, e non si direbbe che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cadono sotto la sua esperienza, se non le analogiche che la | propria | esperienza gli somministra. Perocchè questa espressione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nostra soggettiva, e aggiungerle del suo vigore e della sua | propria | vitalità; perchè la vita si comunica, come si vede nella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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testo greco: «apo doxes eis doxan». Questa chiarezza non è | propria | della fede degli Ebrei, ma solo de' Cristiani; perchè gli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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reale), ma non è nelle creature stesse, la cui esistenza | propria | è soltanto soggettiva, di maniera che quella potrebbe |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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toccando il corpo di lui che si battezza pella fede sua | propria | o in quella della Chiesa, comunichi la predetta virtù di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e Cristo in lui e con lui comunica necessariamente colla | propria | carne e col proprio sangue, e così l' uomo insieme con |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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La seconda, che ciascheduno converte in termine della | propria | vita quella quantità della carne e del sangue di Cristo che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vita non si vede ed è oggetto di fede) nasce dal divenire | propria | carne e proprio sangue del fedele quella porzione della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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tuttavia, posto ch' egli esista, ha un' attività sua | propria | colla quale può più o meno aderire al termine. Il che si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetto nuovo, perchè lo Spirito non ha la forma oggettiva | propria | del Verbo. Onde Cristo disse: « Spiritus ubi vult spirat, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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perché questa è la condizione comune a tutte le cose, e non | propria | del solo albero; ma ci arriverò con l' osservare come sia |
Questioni politico religiose -
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Stato pienamente costituito, e avente una esistenza | propria | riconosciuta, ha da ciascun altro, sia nel dare a se stesso |
Questioni politico religiose -
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si riduce l' uomo ad uno stato brutale, spoglio della sua | propria | dignità, che dalla sola morale procede e dalla sua |
Questioni politico religiose -
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il pericolo, che ciascuna delle due potestà, uscendo dalla | propria | via, che diritta le scorge al proprio fine, per far troppo |
Questioni politico religiose -
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altro potere conservi la sua libertà di operare dentro la | propria | giurisdizione, e però esclude il sistema d' alleanza. In |
Questioni politico religiose -
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l' occasione e la possibilità d' unirsi, di propagare la | propria | empietà, aspirando a questo infernale intento, come al |
Questioni politico religiose -
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questo fra l' altre cose, Gesù Cristo ha riservato alla sua | propria | autorità il vincolo che stringe la società domestica, cioè |
Questioni politico religiose -
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nazione, non calcola e non cerca altro, che di ottenere la | propria | soddisfazione. E la propria soddisfazione giace nella |
Questioni politico religiose -
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cerca altro, che di ottenere la propria soddisfazione. E la | propria | soddisfazione giace nella distruzione d' ogni Religione, |
Questioni politico religiose -
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Ma se invece di questa faccia fraudolenta è la vera e | propria | faccia del sistema, quella che lo fa conoscere, noi avremo |
Questioni politico religiose -
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cittadini? La libertà religiosa importa tre cose: 1) Che la | propria | religione rimanga incolume in tutte le sue parti, e da |
Questioni politico religiose -
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civiltà e la luce del secolo. Intanto i governi risicano la | propria | esistenza, e nella turbazione delle pubbliche cose essi |
Questioni politico religiose -
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che si compongono da se stessi sull' autorità della | propria | ragione e del proprio senso? Neppure: perché è certamente |
Questioni politico religiose -
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coscienza, e che perciò la legge civile è sempre, per sua | propria | essenza, liberalissima. A valutar bene a solo colpo d' |
Questioni politico religiose -
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cattolici, quando la libertà di coscienza esige che la | propria | religione rimanga incolume, e da tutti, specialmente dal |
Questioni politico religiose -
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e li obbliga a permanere in uno stato condannato dalla | propria | coscienza. C' è dunque sincerità in legislatori di questa |
Questioni politico religiose -
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per mutuo consenso, risentendo i giusti rimorsi della | propria | coscienza, vogliono ricongiungersi. Questo è un loro sacro |
Questioni politico religiose -
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né manco un atomo. Infatti la Religione, per la sua | propria | essenza, o è tutto o è nulla: i cattolici lo sentono, e il |
Questioni politico religiose -
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al governo devono di necessità considerare l' utilità | propria | come fine, l' altrui come mezzo, che è il carattere del |
Questioni politico religiose -
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e le assidue scoperte della scienza, l'individuo, per sua | propria | forza d'analisi, ben poco oltrepassa nell'osservazione del |
Psicologia delle menti associate -
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e lontananza poco diseguale, lucenti ciascuno di sua | propria | luce, a servigio dell'immobile piano ella terra, fra una |
Psicologia delle menti associate -
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in esse, prima d'avere, in migliaia d'anni, superato colla | propria | mente quell'infinito limite il quale è concesso anche al |
Psicologia delle menti associate -
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eziandio l'orangotango o il gorrilla, potesse, per forza | propria | dell'intelletto umano, oltrepassare quel limite istintivo, |
Psicologia delle menti associate -
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verso gli altri, congiungendo (come Ella dice benissimo) la | propria | santificazione. Oh quanto non sarebbe utile una unione così |
Epistolario ascetico Vol.I -
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voti. Ecco il primo abbozzo. Questi Sacerdoti uniti per la | propria | santificazione hanno il doppio scopo della carità di Dio e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e del prossimo . Gli esercizi della carità di Dio e della | propria | santificazione li hanno per propria elezione: il loro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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carità di Dio e della propria santificazione li hanno per | propria | elezione: il loro desiderio è quello di contemplare e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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mi creda, che anche quel religioso che fugge il mondo per | propria | scelta, non lo fuggirebbe con tutta la perfezione, se |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Perciocchè solamente il primo, quale è quello della | propria | santificazione mediante gli atti della carità verso Dio, l' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e totale sacrificio, assumono immediatamente per | propria | elezione ed istituto. Essi adunque amano di costituirsi in |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e locata in ciò che è comandato. Questo annientamento della | propria | volontà, o piuttosto questa trasformazione della propria |
Epistolario ascetico Vol.I -
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propria volontà, o piuttosto questa trasformazione della | propria | volontà nella volontà dei superiori, debbe estendersi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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allo spirito della Congregazione, la quale si propone la | propria | santificazione e la divina gloria. Per rispetto adunque |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non si propongono, e non intraprendono nulla fuori della | propria | santificazione, senza che vengano richiesti dal loro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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positivamente nulla della vita attiva, ma assumere per | propria | elezione solamente ciò che spetta alla contemplativa, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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un effetto dell' amor proprio lo affermare come certa la | propria | opinione, anzichè dubitarne. Tosto poi che si dubita della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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opinione, anzichè dubitarne. Tosto poi che si dubita della | propria | opinione, non è più difficile abbracciare l' altrui, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non si deve prestare l' assenso interno, ma ritenere la | propria | opinione, senza però disturbare la Comunità, quando non si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tiene una tale regola, non amerà mai disordinatamente la | propria | società religiosa, amando se stesso nella congregazione a |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Che dunque rimane a fare all' uomo cristiano? Lavorare la | propria | santificazione, purificare la propria coscienza, piangere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Lavorare la propria santificazione, purificare la | propria | coscienza, piangere le proprie colpe, confessare la propria |
Epistolario ascetico Vol.I -
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propria coscienza, piangere le proprie colpe, confessare la | propria | infermità, riconoscere il proprio nulla, pregare, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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forze del suo spirito, e i desiderii del suo cuore, si è la | propria | interiore santificazione: il costituirsi interiormente in |
Epistolario ascetico Vol.I -
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maggior grado possibile di santità. E giacchè nella santità | propria | entra come parte la carità verso gli altri, esercitata con |
Epistolario ascetico Vol.I -
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so quale timore in se medesimo nato dalla coscienza della | propria | debolezza. Ed in vero è ragionevole qualunque timore fin |
Epistolario ascetico Vol.I -
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gli altri, senza essere richiesto e senza che il porti la | propria | condizione, è sempre pericoloso, perchè suppone sempre d' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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mortificazione prefissasi; ma dopo nel riconoscimento della | propria | insufficenza si tolse a tranquillare. In quanto poi a quel |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ma oltracciò dotate di una nobile pacatezza, tutta loro | propria | che conservano anche nel maggior fervore, giacchè la stessa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dona et sacrificia pro peccatis ». Ecco la professione | propria | sacerdotale, ecco tutta la vita del sacerdote. Lei beata, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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proprio, e co' capricci irrequieti e indefinibili della | propria | volontà! « Dominus pars haereditatis meae »: queste grandi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per fare unicamente conto della salute e perfezione | propria | », non riguardando tutto ciò che spetta al prossimo, se non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di conoscere se stesso, cerca di conoscere l' abisso della | propria | originale corruzione inviscerata pur troppo con noi, a chi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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così prostrata in un istante nelle fortune, e la famiglia | propria | o quella d' un caro amico! Ma via, anche in tanta |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che non avendo l' Istituto per fine essenziale se non la | propria | santificazione, per sua natura riceve anche i vecchi, anche |
Epistolario ascetico Vol.I -
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in questi casi, ricusandosi, non provvederebbero alla | propria | santificazione come desiderano, ed unicamente desiderano. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ed essendo anche mio desiderio, a tenore dell' indole | propria | dell' Istituto, tutto ordinato in servizio della Santa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ordinatamente, anche all' altrui santificazione. L' indole | propria | dell' Istituto è quella di venire in aiuto de' Vescovi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sono dimandati, essi non escono dalle funzioni della loro | propria | Chiesa, ma in essa confessano e predicano e mantengono vivo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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spirituale e dolcissima de' Superiori, son per dire che sia | propria | dell' Istituto della Carità, e che l' autorità non sia se |
Epistolario ascetico Vol.I -
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loro per amore di Cristo, soffrendoli anche con gusto per | propria | mortificazione, non pensandoci, e, se fosse possibile, non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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madri? Vero è che il maestro già ricco dell' esperienza sua | propria | potrà comunicare al fanciullo quant' egli già sa; ma chi |
Principio supremo della metodica -
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solo da questo, che l' intelletto del fanciullo da sè colla | propria | potenza va bene spesso disfacendo il viluppo del maestro, e |
Principio supremo della metodica -
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si trasformano in altrettanti enti, perocchè quest' è la | propria | indole dell' operazione intellettiva; l' oggetto è parola |
Principio supremo della metodica -
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imagine riferita alla melagrana di ieri, è l' imagine | propria | di essa; io con quella memoria non penso solo all' imagine, |
Principio supremo della metodica -
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sentimento d' una nova vita ed immensa, la scoperta della | propria | immortalità! E` egli possibile, che un avvenimento sì |
Principio supremo della metodica -
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ciò che avviene nell' età prime. Ma vi ha di più. All' età | propria | delle volizioni affettive si può assegnare lo spazio di sei |
Principio supremo della metodica -
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fisica, e che coll' età si fortifichi l' uso della sua | propria | volontà. Questa opinione nasce, perchè si considera l' uso |
Principio supremo della metodica -
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simigliantemente l' istruzione del second' ordine, benchè | propria | della terza età, riesce sempre utile, e talora necessaria |
Principio supremo della metodica -
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il proprio sentire, e pensare, egli avrebbe dell' anima | propria | un' immediata percezione; la quale sarebbe un' intellezione |
Principio supremo della metodica -
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il tipo del bene regolatore della volontà conserva la forza | propria | d' un dato ordine d' intellezioni, si amplifica e si |
Principio supremo della metodica -
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terza età niente può spingere l' uomo a far prendere alla | propria | attività un giro così opposto al naturale, niente ricaccia |
Principio supremo della metodica -
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perchè l' uomo mediante il timore abbia il sentimento della | propria | debolezza comparata a ciò che vi ha di possente fuor di |
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la sua riflessione. Quanto poi al sentimento della | propria | debolezza, egli lo ha troppo; nè il timor riverenziale |
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con delle formole generali; che se non le danno l' idea | propria | e distinta d' un dato numero, le danno almeno un' idea di |
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numeri, direi che la cognizione dell' uno e del due è | propria | e distinta; e la cognizione degli altri non è una |
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più celeremente che non sia ad acquistarsi la cognizione | propria | e distinta de' singoli numeri; giacchè nel descritto modo |
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di riflessione, là dove per acquistarsi la cognizione | propria | e distinta del mille dovrebbe impiegare mille passi, |
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che sia sufficiente a dimostrare che il bambino ha la sua | propria | moralità. Che nel bambino poi appariscano per tempo de' |
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non possiamo esigere se non che egli abbia la moralità sua | propria | e non altra; e solo quando egli se ne dispensa, noi abbiamo |
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adulti e assai più ancora de' sapienti. Come l' operazione | propria | della mente, quand' è già in possesso delle intellezioni di |
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di second' ordine, si è la sintesi ; così l' operazione | propria | della mente stessa giunta a possedere le intellezioni di |
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che « di tutti gli ordini dispari delle intellezioni è | propria | operazione il giudizio sintetico , e di tutti gli ordini |
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il giudizio sintetico , e di tutti gli ordini pari è | propria | operazione il giudizio analitico ». Non sarà inutile che |
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(terz' ordine) io riponevo gli enti interi sotto la mia | propria | attenzione. Solo pervenuto a questo grado il lavoro della |
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operante, mediante il linguaggio; egli cioè può ritrarre la | propria | attenzione dal di fuori sul proprio sentimento operante, |
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sono i seguenti: Primo. Si dee preferire l' accordo della | propria | volontà con quella degli altri esseri intelligenti a tutte |
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ogni altra soddisfazione per mantenere l' accordo della | propria | colle altrui volontà (2). Tutti e due questi principŒ |
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benevolenza lo inclina ad accordare e piegare la volontà | propria | a quella della madre, così lo inclina pure ad accordare e |
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così lo inclina pure ad accordare e piegare la volontà | propria | a quella di Dio. [...OMISSIS...] Al quarto ordine d' |
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volontà, che gli appare, una dignità somma, ovvero alla | propria | esperienza, che non gliela mostra, se non come cieca e |
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è, che se da principio egli inclina a conformare la volontà | propria | all' altrui, quando poi insorge la passione e s' apre l' |
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che si vuole esprimere, e poi fargli trovare la forma più | propria | e più efficace di parlare. Ma non potrebbe questo esercizio |
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fanciullo nostro graduatamente da' pensieri e dalla lingua | propria | d' un ordine inferiore a' pensieri ed alla lingua propria |
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propria d' un ordine inferiore a' pensieri ed alla lingua | propria | d' un ordine d' intellezione superiore. Dico non solo da' |
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del fanciullo tutte le cose: ma dee farsi sempre coll' idea | propria | di quell' età in cui il fanciullo si trova. Nel primo e |
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ed amabili a lui splendettero ne' primi istanti, hanno una | propria | volontà, e il primo suo movimento si è quello che lo porta |
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o modificare il comando; e questa voglia d' influire è | propria | di questa età, si manifesta cioè al quart' ordine d' |
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assai marcato nel quart' anno del fanciullo. L' operazione | propria | del quint' ordine è la terza specie di sintesi. La prima |
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del paragone comincia nello spirito umano coll' analisi | propria | del quart' ordine. Ma chi ben riflette, questo cotal |
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cosa sia la sintesi di terza specie, che è l' operazione | propria | dello spirito al quint' ordine d' intellezioni. Verificato |
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quando si ritiene, che in ogni ordine oltre l' operazione | propria | di esso, si continuano a eseguire altre operazioni, che per |
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d' un solo soggetto, il che è l' analisi elementare | propria | del quart' ordine, ma che per accidente vien protratta e |
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nello studio di queste relazioni si contiene l' aritmetica | propria | di questa età. Egli può altresì aggiungere qualche maggior |
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di dover sottomettere ad essa tutti gl' istinti della sua | propria | sensualità; e se egli rimane vinto da questi, già |
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prima ancora di conoscere se stessa, di riflettere sulla | propria | personalità; e questo è il rimorso che sorge al quint' |
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il dovere, era posta in cima a tutte le cose nella morale | propria | del quart' ordine d' intellezioni. Nel quinto cominciano le |
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senza intervento dell' intelletto (almeno se l' attività | propria | di questo, la volontà, non si opponesse loro): ma non |
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intendimento, egli non può nè pure essere oggetto della | propria | volontà. Innanzi adunque a quel tempo, nel quale l' uomo si |
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(ciò che sono io stesso), debbo anco avere la coscienza mia | propria | per concepirlo; la quale in ogni caso mi nasce, o mi si |
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altrui; voglia nascente dal combattimento tra la volontà | propria | che il fanciullo non vorrebbe sacrificare, e l' altrui, che |
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altrui, che sente di dover pure rispettare e preferire alla | propria | (1). Ma il dovere influire sulla volontà altrui per tirarla |
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sulla volontà altrui per tirarla e conciliarla alla | propria | è già una molestia pel fanciullo, un legame; e non può |
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fortunata navigazione. E veramente la consapevolezza della | propria | dignità morale non è possibile, fino a tanto che l' uomo |
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La coscienza di se stesso importa la coscienza della | propria | identità ne' vari tempi; la cognizione della varietà de' |
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gradi perviene a conoscere, come diciamo, se stesso, la | propria | unità, la propria identità. Vi ha un tempo, nel quale egli |
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a conoscere, come diciamo, se stesso, la propria unità, la | propria | identità. Vi ha un tempo, nel quale egli conosce già quella |
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la quale porzione è appunto il modo ideale, ossia l' idea | propria | della cosa percepita: nè si richiede nell' uomo altro fare |
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naturale . E qui conviene dichiarare meglio questa materia | propria | della Teologia rivelata: perocchè insorge facilmente una |
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quel medesimo atto l' uomo e nega sè stesso, confessando la | propria | limitazione, e confessa Iddio, riconoscendolo, anche non |
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intellettuali o razionali (5). Indi è che la grazia non è | propria | che dell' uomo, e non degli esseri inferiori: essa è |
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è la cosa stessa, il quale origina nella cosa la sua | propria | naturale attività: come sarebbe in un corpo, la sua forma |
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potrei recare. E questa frase di vedere Iddio è ancora più | propria | dell' altra di percepire Iddio; poichè la percezione |
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alcuna mistione o confusione, perchè l' oggetto ha per sua | propria | natura una cotale opposizione al soggetto , che non si può |
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cose, ma si bene con sè stesso immediatamente, colla sua | propria | sostanza. S' intenderà chiaramente la ragione di questa |
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, che hanno la percezione di Dio , che Dio stesso colla sua | propria | sostanza si rende forma oggettiva di esse. Ai Padri della |
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o di riprovazione « », espressione che è sommamente | propria | dell' ordine morale. Non sarà inutile che io rechi tutto |
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e quindi tale che in sè non ha veruna sussistenza | propria | e personale. Quindi nell' uomo, che è l' unico essere |
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Dio, cioè il mistero della Trinità delle Persone: dottrina | propria | e fondamentale dell' Evangelio. [...OMISSIS...] Perciò i |
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stesso, perchè privo, come l' abbiamo noi ingenito, di sua | propria | sussistenza. L' Essere reale all' incontro sussiste, ed è |
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e si compiace di lei. Nè può essere maniera di parlare più | propria | e verace di questa; perocchè l' uomo non si può dire già |
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la causa produce bensì l' effetto, ma senza lasciarvi la | propria | imagine, per così dire, scolpita e senza informare di sè l' |
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solo dei7forme ; nè si possono riputare al Verbo come a sua | propria | causa, ma solo a lui attribuire per appropriazione , in |
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che voleva dire che Cristo fece nota ossia comunicò la | propria | persona agli Apostoli. Perocchè qual è il valore di questa |
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altramente se non che gli abbia loro comunicata la | propria | persona ; perocchè essa sola è tutte le cose procedute |
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cosa dunque è che volle far conoscere a' suoi discepoli? La | propria | persona, la generazione eterna. Qual è il mezzo onde la fa |
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Qual è il mezzo onde la fa conoscere? Non altro che la | propria | persona: questa immediatamente lucente nelle anime sono |
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. Quella parola, dono , è caratteristica nella Scrittura e | propria | dello Spirito Santo, come già osservarono i Padri. Or ecco |
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acqua viva, cioè di acqua che dà la vita e spegne la sete, | propria | della persona del Santo Spirito, è indicata più volte da |
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aggiunge l' osservazione, che questa PERMANENZA non è | propria | dei doni e grazie particolari che anche attuali si posson |
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particolari che anche attuali si posson chiamare; ma si è | propria | della congiunzione nostra colla persona divina, la quale è |
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in noi di ministro le veci; ma perchè egli porta nella sua | propria | natura la natura propria degli altri due (1). Abbiamo fin |
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ma perchè egli porta nella sua propria natura la natura | propria | degli altri due (1). Abbiamo fin qui distinto la |
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se non le potenze naturali dello spirito umano, questa | propria | di quelli a cui Iddio comunica la grazia che trasporta l' |
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esperienza, immediatamente, per una comunicazione della sua | propria | sostanza fatta a noi. Or questa rivelazione interiore è |
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giudicare due criteri diversi e opposti, e ognuno ha la sua | propria | sapienza, e l' una non intende l' altra; e per così dire si |
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come non s' intendono se non fra loro e hanno una lor | propria | lingua, così formano fra loro altresì una particolare |
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la morale. D' altro lato gli uomini religiosi, per la | propria | imperfezione e limitazione e non già per difetto della |
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stesso questa infallibilità, questa supremazia che è solo | propria | di quel lume che in lui risplende, e del quale se fa buon |
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ragione, i cui decreti si appalesano all' uomo nella sua | propria | coscienza. E quanto più la religione sarà piantata e |
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del proprio cuore abbandonato a sè stesso, e della | propria | mente girovaga, senza guida nè stella che la conduca. « Che |
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stato, non è però limitato, ma bensì è determinato dalla | propria | sussistenza; non è possibile, ma tuttavia è universale in |
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quelle non possono avere con questa luce quella vera e | propria | similitudine che ha colla medesima l' essere divino, cioè |
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possa conoscere le cose, se non vi ha similitudine vera e | propria | fra le cose e l' idea colla quale il nostro spirito conosce |
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se noi vogliamo considerare Dio e le cose in sè, nella loro | propria | sussistenza, noi dobbiamo ben chiaramente accorgerci, che |
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insegnano concordemente, non darsi di Dio se non una vera, | propria | e piena imagine, e questa essere il Verbo eterno che |
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(3). Ma l' uomo con tutte le sue potenze non aveva in sè la | propria | felicità, appunto perchè le potenze non sono che mezzi di |
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toglieva però a lui di potersi manifestare altresì nella | propria | grandezza della divinità, giacchè da quelle limitate |
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del Creatore che avesse creato l' uomo abbandonandolo alla | propria | natura senza aggiungergli la grazia; tuttavia non è assurdo |
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ma avrà eziandio tanta forza da imperare alla | propria | natura e a volerlo praticamente? Qui parmi di dover |
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volere nè l' assoluta infelicità propria, nè l' assoluta | propria | annichilazione. Ora ogni natura contingente, non essendo |
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preferita a tutto, fosse anche colla perdita totale della | propria | esistenza e della propria felicità: e questa esigenza è |
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anche colla perdita totale della propria esistenza e della | propria | felicità: e questa esigenza è assolutamente obbligatoria, e |
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». Questa divinità partecipata fa sì che, desiderando la | propria | conversione, oggimai desiderino qualche cosa d' infinito, |
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nell' uomo riparato il principio del bene non già dalla | propria | natura, ma immediatamente da Dio autore della grazia, |
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quella di Adamo innocente, riguarda la natura e condizione | propria | della grazia di Cristo, e non il suo costante effetto nell' |
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sè stessa e negli atti suoi trova mai cosa che tenga vera e | propria | similitudine cogli esseri più nobili, cioè cogli Angeli e |
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morale; e si richiede che Dio per un' azione esterna e sua | propria | vi porti riparo, non potendosi più comunicare la grazia pel |
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risplendente: essere che non è dato all' uomo per virtù | propria | della generazione, ma solo per una legge annessa da Dio |
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più perspicaci e più pronte, si trovi aver trascurato la | propria | moralità e non data la sufficiente coltura al principio |
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morale e con esso arrecato un poco di perfezione alla | propria | persona. Perocchè non poteva loro mancare la temperanza, la |
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di dar tosto mano a perfezionare direttamente la | propria | personalità, o anzi se dovea prima prendere a sviluppare e |
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concetto recato così all' ultima perfezione ideale di lui | propria | è dilettevole spettacolo alla stessa mente contemplatrice. |
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e dilacerano i corpi, che gli uomini non vi aggiungano la | propria | crudeltà contro sè stessi: le divisioni e discordie, |
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vanto, veniva il momento, in cui sentivano la voce della | propria | coscienza, che diceva loro i sistemi da loro inventati non |
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che negherebbe il sole di mezzogiorno anzichè confessare la | propria | limitazione. Primieramente il peccato originale è congiunto |
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rimane un enigma a sè stesso, un enigma insostenibile alla | propria | natura, che pur vuol sapere di sè qualche cosa e col quale |
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che il disordine del peccato sia altresì nella loro | propria | volontà. E perciò acconciamente dice Gaetano de Fulgure, |
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come ha definito il Concilio di Trento, ha in sè la vera e | propria | ragione di peccato (1): il che è quanto dire di cosa |
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è di fede che toglie dall' uomo tutto ciò che ha vera e | propria | ragion di peccato, come definisce il Tridentino. Il quale |
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frutto e così disubbidì a Dio. L' energia prima e elettiva | propria | del soggetto, togliendosi dal bene percepito anche |
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stortura della volontà, egli deve nella volontà come in sua | propria | e primitiva sede ritrovarsi: ragione irrefragabile ed |
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Egli è appunto per questo che la corruzione originale ha la | propria | e vera ragion di peccato, sicchè l' infezione della persona |
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parte nella operazione, senza mettere in azione la forza | propria | a vantaggio di quell' istinto e senza muovere a favore |
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starci aderente all' anima e operante in essa colla sua | propria | sostanza, vi suscita continuamente un sentimento deiforme, |
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può denominare. E perchè la vita animale è precaria e non | propria | dell' anima, quindi è che l' anima priva della grazia non |
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occhio della buona e retta volontà: e però il pervertire la | propria | volontà, cioè il darsi ad amar la creatura in luogo del |
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del Creatore, e cercare in quella anzichè in questo la | propria | felicità, è un rendersi impossibile la vista del Creatore, |
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si dà al peccato adamitico mostra la congiunzione fisica e | propria | di cui parliamo, secondo la quale origine , dice S. |
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gran metamorfosi? L' anima sensitiva è pur anima vera e | propria | del feto: or come si potrà ella staccare da lui, come si |
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giorni dopo il concepimento, comincerebbe ciò che avesse | propria | e vera ragione di peccato. Conciossiacchè tutto ciò che |
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altra qualità vogliasi imaginare, ma non mai cosa che abbia | propria | e vera ragione di peccato. Nè basta il dire, che tale |
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del seme è fisica , e perciò non è che in essa stia la | propria | e vera ragione di peccato, ma bensì la ragione istrumentale |
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dice che Adamo peccando viziò in sè come in radice la | propria | stirpe (2). Nè però mai s' intenda, come qui sopra ho |
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si devono essere convertite nella carne e secondo la loro | propria | natura andate per avventura a unirsi colla seminale |
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che si resta nelle parti basse dell' uomo, non ha vera e | propria | ragion di peccato, nè però peccato si può denominare. Ma |
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ma fisica e animale, essendo sola la persona la vera e | propria | sede di ogni bene e di ogni male morale. Sebbene adunque il |
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allora la persona comunica per così dire l' immoralità | propria | alle potenze subordinate e tutto diventa immoralità, tutto |
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vengono infette le potenze dalla volontà personale, prima e | propria | sede del peccato, noi abbiam detto che il principio del |
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ogni essere reale. Questa è una specie d' infinità | propria | della natura intelligente, poichè veramente non ha limiti |
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natura. Nel primo caso la grazia si considera, come in sua | propria | sede, nella forma della ragione; e le sensazioni degli |
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del principio conoscitivo ricevono la possibilità della | propria | perfezione (1). E` così che tutto l' uomo morale si |
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però essi vestite queste sensazioni medesime della | propria | santità e della grazia della quale abbondavano, e le |
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che ha virtù di eccitare una musica, non trapassano di lor | propria | efficacia la sfera dell' anima sensitiva: e pure chi non ha |
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era pur uomo. Conciossiacchè è proprio dell' uomo amare la | propria | natura anche negli altri soggetti che la partecipano, e |
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era santo e quella parte dell' umana natura, ove come in | propria | sede abita la santità, era in comunicazione diretta con Dio |
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usata l' una o l' altra volta nelle Scritture, ma ella è | propria | e costante nei sacri libri e massime nelle lettere di S. |
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uccisi, ma non gli uccisori perchè cattivi e da Dio alla | propria | ventura lasciati. Questo tipo viene illuminato da diverse |
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lui sviluppando e perfezionando (3). 1. L' abbandono della | propria | casa . - L' abbandono comandato ad Abramo della propria |
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propria casa . - L' abbandono comandato ad Abramo della | propria | casa e della patria era un simbolo del distacco spirituale |
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intimamente, acquistare la stessa natura e ripor[vi] la | propria | felicità. Era dunque vietato con quell' osservanza agli |
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pigliare la natura ossia i costumi di questi, e riporre la | propria | felicità non in Dio ma nei beni sensibili nei quali gli |
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gli uomini. Mentre fu visibile in terra comunicò della | propria | autorità e virtù a' suoi Apostoli, acciocchè potessero |
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[...OMISSIS...] . 3 L' uomo che aggravato dal peso della | propria | corruzione precipitava nel male fu soccorso da Dio, colla |
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ha loro perdonato, e gli ha resi salvi senza loro merito di | propria | virtù. Se la giustificazione di Abramo fosse stata dovuta |
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e soprannaturale che si fonda nella fede) «e la lor | propria | giustizia cercano di stabilire - e però alla giustizia di |
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si parla di due maniere di giustificazione, l' una | propria | dell' antico Testamento, e l' altra propria del nuovo, e |
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l' una propria dell' antico Testamento, e l' altra | propria | del nuovo, e che questa del nuovo è tanto eccellente e |
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lo spirito degli uomini, ma non mostrandolo visibile nella | propria | sussistenza, ma indicandolo futuro , e promettendo solo che |
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Patriarchi (3). Conosciuta la natura della giustificazione | propria | dell' antico Testamento, non riesce più difficile intendere |
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loro quanto udì dal Padre è un dire che comunicò loro la | propria | processione dal Padre; e questa non può venire comunicata |
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Non essendo adunque nell' uomo Iddio dominatore colla sua | propria | ed essenzial luce, il peccato si poteva dire ancora |
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ma il riconoscere nello stesso culto ed onore di Dio la | propria | felicità, questo era difficilissimo, e non pervennero gli |
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sacerdotale, può trasfondere e comunicare in altrui della | propria | virtù e della propria luce secondo certe leggi e riti dalla |
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e comunicare in altrui della propria virtù e della | propria | luce secondo certe leggi e riti dalla volontà di Cristo |
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questo è un effetto necessario del Battesimo e ne forma la | propria | natura (3), conciossiachè quando il rito battesimale non |
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in offerire solamente degli esterni sacrifizii, senza | propria | virtù; offeriva un sacrificio interno, infinito, che era il |
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gli atti di culto viene dopo il carattere preso nella sua | propria | nozione. Per questo medesimo la grazia è chiamata dal |
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e Dio (1). Cristo ottenne dal Padre di comunicare della | propria | vita agli altri col merito della sua passione: l' ottenne |
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Verbo imprime sè stesso nell' anime, dando loro a vedere la | propria | luce divina rifulgente nel suo aspetto, nelle sue parole e |
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come dicevo, io intendo che Gesù Cristo comunichi la vita | propria | alle particelle del pane e del vino, e in tal guisa le |
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del proprio suo cibo convertito in suo latte, convertito in | propria | sostanza. Dice adunque l' autore dell' Ecclesiastica |
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sua carne« (2) » cioè dà loro l' atto o la natura della | propria | carne: il che è appunto quello che avviene nelle particelle |
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non può morire? Convien considerare, che il comunicare la | propria | vita a materia straniera è cosa che appartiene all' |
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Acciocchè dunque un corpo comunichi ad un altro corpo della | propria | vita non è necessario 1. ch' egli perda qualche parte della |
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e questa si è, ch' egli comunichi ad altri corpi la | propria | vita istantaneamente, e a sè li assuma ed immedesimi; non |
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quella di nutrirsi, o sia di comunicare alla materia della | propria | vita. Per questo fine egli volle mangiare in loro presenza. |
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non si potesse, in nessuna maniera sarebbe seguìta vera e | propria | transustanziazione. Però io non posso nè pur qui sentirla |
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la chiama. Non è però un parlar chiaro cotesto: nessuna | propria | mutazione nè conversione può nascer nel pane, secondo il |
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della transustanziazione come una comunicazione della | propria | vita che fa Cristo al pane ed al vino (1). 2. Che S. |
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per diventare un altro individuo dovrebbe deporre la | propria | individualità, e questa non può deporla per via di |
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individuo. Or questo è manifestamente assurdo; giacchè la | propria | sussistenza individuale è al tutto incomunicabile, non solo |
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non a condizione: 1. Che la cosa che si converte perda la | propria | identità, quindi cessi di essere quello che era prima, e |
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una cosa entri nella natura dell' altra, fino a lasciare la | propria | natura e prendere la natura di quella in cui entra, |
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pure sostener mutazione in ricevere l' essere altrui nella | propria | natura, e nel proprio essere. Or nulla di meno si richiede |
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al Sacramento Eucaristico. La conversione adunque vera e | propria | non è quella che il Bellarmino chiama conservativa , nè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di questo tutto: sarebbe impossibile concepire una vera e | propria | conversione. L' impossibilità di questo è manifesta; |
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di Cristo nell' Eucarestia non mostra al di fuori nè la | propria | grandezza o forma, nè i proprii accidenti. 2. Che però l' |
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avvenuta nel pane consista nell' aver perduta la sostanza | propria | (se pure non si vuol dire che questa sia uscita di luogo, |
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potrebbe dirsi) e ricevuta nel luogo stesso della sostanza | propria | l' estensione del corpo di Cristo. Ora questo sistema |
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al corpo di Cristo è molto più ristretto della dimensione | propria | di esso corpo di Cristo; sebbene insegni pure, che il corpo |
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vino? come si dirà ch' egli, se non è circoscritto dalla | propria | estensione oggettiva [estrasoggettiva] sia però |
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al partito di affermare il falso, che di confessare la | propria | ignoranza, e piuttosto di dire a sè stesso di non vedere, |
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ei si persuade di dover ritrovare nella forma della | propria | ragione ogni scibile. Quest' è il fonte da parte della |
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il proprio sviluppo: lo sorprendono i passi che fa la | propria | ragione, e lo svolgimento impensato della sua attività è |
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nelle menti. Ora il sistema che del male formava una | propria | natura e sostanza compì, come dicevo, il suo primo periodo |
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cosa si deva intendere quando si dice che« qualche cosa è | propria | di una persona«. La proprietà in genere esprime un' unione |
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unione fisica e morale colla persona, per modo che la cosa | propria | di una persona dee formare qualche cosa di uno con essa |
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l' atto spontaneo del cedere e abbandonare la sua attività | propria | nell' oggetto della passione o dell' abito. Questi due modi |
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due modi ne' quali un' affezione morale qualunque può esser | propria | di una persona, vanno ben distinti, affine di evitare gli |
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si potrà dire con verità, che una data affezione morale sia | propria | di una persona, ritenendo che sia propria di lei come |
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morale sia propria di una persona, ritenendo che sia | propria | di lei come passione o abito personale, e nello stesso |
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e nello stesso tempo si potrà dire che ella non sia | propria | d' una persona intendendo come azione personale . E con |
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(9) come di altrettanti mezzi. 29. Tale è dunque la vera e | propria | ragione del peccato, la quale, consistendo in una |
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altra testimonianza l' autorità del Tridentino, che dà la | propria | e vera ragione di peccato all' originale ne' bambini, che è |
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peccato abituale, o all' originale nei bambini, la ragion | propria | di peccato, intendendo essi parlare del peccato colpevole e |
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la definizione data si può discernere il peccato nella sua | propria | ragione ed essenza dai concetti a lui affini, e dalle |
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in un umano individuo vero peccato senza un atto di sua | propria | libera volontà; i Giansenisti all' incontro ammettevano non |
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cooperare co' suoi meriti e colle sue soddisfazioni alla | propria | redenzione e rinnovazione; ma ancora come quella che |
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arbitrio in colui che ne è il subbietto, abusavano in | propria | difesa della definizione del peccato che S. Agostino stesso |
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originale ne' bambini, in sè stesso, nella sua entità | propria | come puro peccato, cioè come una deviazione della volontà |
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più di numero, benchè uno di specie, avendo ciascuno la sua | propria | corruzione e macchia, che è non è quella di un altro. S. |
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d' un altro individuo, cioè di Adamo, che è la sentenza | propria | di Giansenio. Se dunque non si vuole calunniare a questo |
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è dimostrato, che niun peccato può essere imputato a colpa | propria | in chi non fu libero a riceverlo o a commetterlo, e che può |
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riguarda l' ordine morale) è l' opera della volontà umana | propria | di ciascun umano individuo, e non l' opera della natura: |
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[...OMISSIS...] . Essendo la volontà di un individuo | propria | di lui, essa stessa non può passare in un altro individuo, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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[...OMISSIS...] , riconosce nell' originale « la vera e | propria | ragion di peccato« » che equivale a dire la forma vera e |
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ragion di peccato« » che equivale a dire la forma vera e | propria | di peccato. Conviene dunque togliere l' equivoco delle |
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da un atto di un altro uomo: non potendo rinunziare alla | propria | responsabilità in cosa di tanto momento. Al che si aggiunge |
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una persona umana possa mettersi in essere, non da una loro | propria | azione o passione, ma dall' azione di un' altra persona; |
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quando manca ad un subbietto ciò che dovrebbe avere per sua | propria | natura. « Carentia formae in subiecto apto nato . » Ora i |
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a cui appartiene il peccato è opera così esclusivamente | propria | della volontà umana, che non può essere un fatto della |
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sostanza di quella moralità; l' altra dipendente dalla sua | propria | libera elezione, per la quale essa stessa tra i diversi |
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laddove l' uomo non ha per oggetto naturale la | propria | essenza, ma un' altra essenza, laonde da questa è |
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lo stesso guasto e disordine che l' uomo ha prodotto nella | propria | natura, lo comunichi insieme colla natura a quegli |
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esseri che operano su di lui, parte in virtù della sua | propria | spontaneità: insomma anche lo spirito reale è mutabile, |
Gioberti e il panteismo -
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che le distingue dalle cose reali; l' immutabilità è | propria | di quelle, e la mutabilità di queste. Ma se le idee sono |
Gioberti e il panteismo -
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gli esseri reali che compongono l' universo. Finalmente è | propria | di tutte le idee ugualmente la necessità; poichè che cosa è |
Gioberti e il panteismo -
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entità da esso distinta. Dunque il reale, secondo la sua | propria | essenza, esiste senza cognizione, e questa nè lo |
Gioberti e il panteismo -
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cose esteriori che le idee di se stessi, che l' idea della | propria | mente. Dunque la mente, come essere reale, è anch' essa |
Gioberti e il panteismo -
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trovato che un carattere negativo, la mancanza di luce sua | propria | e, per così dire, l' opacità. Qui dunque si conviene |
Gioberti e il panteismo -
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ideale. Se dunque l' intuizione dell' ideale ha per sua | propria | natura che dall' oggetto intuito s' escluda il sentimento |
Gioberti e il panteismo -
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l' essere reale se non avendo già nella mente l' idea sua | propria | determinata; non potremmo affermarlo colla sola idea |
Gioberti e il panteismo -
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noi c' induce a questo, e che la semplicità ed unità nostra | propria | è il luogo, per così dire, dove si raffrontano e s' |
Gioberti e il panteismo -
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avere esperimentato ancora quale attività caratteristica e | propria | di lui solo, egli si abbia d' operare nel nostro |
Gioberti e il panteismo -
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per la quale conosciamo per esperienza la sua attività | propria | e caratteristica nel sentimento nostro; sappiamo quali |
Gioberti e il panteismo -
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di comunicarle altrui, e anche di fissarle alla nostra | propria | attenzione. Dunque il linguaggio è il testimonio |
Gioberti e il panteismo -
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di ogni entità; e tuttavia anche il nulla ha per noi la sua | propria | essenza. Tant' è vero, che noi distinguiamo il nulla da |
Gioberti e il panteismo -
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filosofato, e non è giunto a dubitare qualche volta della | propria | esistenza o a capire almeno come se ne possa dubitare? |
Gioberti e il panteismo -
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è finito, perchè il sentimento non è che la nostra | propria | realità e le sue modificazioni o ciò che si commisura col |
Gioberti e il panteismo -
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in generale l' istromento della percezione è la nostra | propria | animalità; ma questo istromento è così imperfetto, o direm |
Gioberti e il panteismo -
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i corpi in quanto sono sensibili: l' essere è per sua | propria | essenza così assoluto che non può mai relativizzarsi, nè |
Gioberti e il panteismo -
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acquisti la perfezione morale che è la perfezione | propria | dell' uomo, a cui tien dietro la felicità. Ebbene, a questo |
Gioberti e il panteismo -
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suscettivo di passione, riceve una passione conforme alla | propria | natura, il che Aristotele espresse con quel detto divenuto |
Gioberti e il panteismo -
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è conoscibile per se, ciò che è intelligibile per la sua | propria | essenza; poichè niuna cosa è intelligibile se non è |
Gioberti e il panteismo -
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forma la nostra cognizion positiva, tutta la realità nostra | propria | e quella qualunque realità che agisce nella realità nostra. |
Gioberti e il panteismo -
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classificare le cognizioni umane, e investigare la natura | propria | di ciascuna classe: quindi vedemmo altresì che da lei |
Gioberti e il panteismo -
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necessaria ed assoluta colla contingente e limitata, ed è | propria | di quelli i quali, formandosi un' idea grandissima di Dio, |
Gioberti e il panteismo -
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fanno assorbire in lui stesso e così indiarsi; la seconda è | propria | di coloro che più grossolanamente della grandezza dell' |
Gioberti e il panteismo -
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a dichiararlo panteista, se vogliamo attenerci alla sua | propria | confessione. Tornando dunque alla definizione dell' oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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Dio, conosce la materia delle forze finite sotto una sua | propria | forma e non più, il che si oppone a quanto insegna il |
Gioberti e il panteismo -
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giobertiano, secondo il quale la stessa realità è in esse e | propria | di esse, ditemi, o signori, parrebbe egli a voi che si |
Gioberti e il panteismo -
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o, per dir meglio, dall' esistenza eminente all' esistenza | propria | e reale, o per ispeciale interna e positiva rivelazione. |
Gioberti e il panteismo -
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eminente delle cose in Dio, e poi l' esistenza loro | propria | e reale; come pure niuno dirà che noi conosciamo la |
Gioberti e il panteismo -
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dicano Iddio identico a ciò ch' egli produce colla sua | propria | sostanza. Egli confessa che Iddio è causa libera; ma chi |
Gioberti e il panteismo -
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che è quello appunto che diciam noi, essendo la realtà | propria | degli enti particolari. Perocchè se il signor Gioberti, |
Gioberti e il panteismo -
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E il vantare con tanta affettazione un tal dogma come cosa | propria | di tal filosofia, e quasi non più comune al mondo |
Gioberti e il panteismo -
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che [...OMISSIS...] . Voi sapete, l' intelligibilità | propria | di Dio è Dio stesso, come insegna il signor Gioberti, e |
Gioberti e il panteismo -
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forma delle medesime; ma di più egli passa colla sua | propria | concretezza a costituirle, e così le crea; perocchè è coll' |
Gioberti e il panteismo -
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le cose create sono intelligibili, secondo lui, nella loro | propria | concretezza, senza bisogno di un altro lume mediatore, |
Gioberti e il panteismo -
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perocchè il panteista pudico ha vergogna di mostrar nuda la | propria | fronte. Ora se il contradirsi è costante carattere de' |
Gioberti e il panteismo -
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illustrandole, e le illustri passando in esse, nella loro | propria | concretezza che diventa così intelligibile per sè stessa, |
Gioberti e il panteismo -
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spirituale nella misericordia di Dio, e non nella nostra | propria | giustizia. Avere un' idea grandissima della bontà di Dio, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dovremo finire di confidare in noi stessi e nella nostra | propria | giustizia, e abbandonarci intieramente e tranquillamente |
Epistolario ascetico Vol.III -
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buono, che sa gloriarsi nel Signore , cioè che considera la | propria | infermità come un continuo trofeo della gloria di GESU` |
Epistolario ascetico Vol.III -
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questo sacrificio? non è la ragione stessa che riconosce la | propria | impotenza? non è un dovere che abbiamo di assentire e di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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può prender di mira per operare la riforma e far fiorire la | propria | Diocesi: Seminario, istruzione ed educazione ecclesiastica, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mi scrive dee ben mettersi in guardia dagli inganni della | propria | fantasia , della quale il demonio si serve per insinuare in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di fare ogni più gran sacrificio e di dare anche la | propria | vita, io suggerirei alla indicata persona due mezzi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mentale s' intromettono. Oltre di che l' orazione vocale è | propria | dei semplici e degli idioti; e la detta persona dee studiar |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sono tanto meno importanti per l' uomo che lo studio della | propria | eterna salute. « Quid prodest homini ! » Aggiunga ancora a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ed acquistare. - Finalmente cerchi di provvedere la | propria | mente di tutte quelle tante ragioni che dimostrano quanto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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lungi dall' ottenere la salvezza degli altri, opera la | propria | condanna, perchè rimane convinto che la sua missione non è |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sacrilega ignoranza confidano di potere da se stessi colla | propria | scienza, colla propria eloquenza, col falso zelo da cui si |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di potere da se stessi colla propria scienza, colla | propria | eloquenza, col falso zelo da cui si sentono invasi, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che l' atto, con cui un cristiano offerisce sè stesso, la | propria | vita, il proprio sangue a Dio, insieme col sangue e colla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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continui a scrivere quanto passa nell' anima sua, per sua | propria | edificazione, e per informazione di quelli che la debbono |
Epistolario ascetico Vol.III -
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alcuna sodezza di vera virtù! Privi della coscienza della | propria | dignità, senza pur intendere la propria abbiezione, molti |
Epistolario ascetico Vol.III -
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coscienza della propria dignità, senza pur intendere la | propria | abbiezione, molti giovani sacerdoti, forse appena usciti |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dà tutta la colpa a se stesso de' proprii peccati e della | propria | fragilità. Chi invece di far così, come fanno i veri |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che non può abbastanza ingrandirsi e vorrebbe rompere la | propria | limitazione. - Che se sorgono in noi delle antipatie alle |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Chi mortifica sè stesso per ubbidire, sia perchè nega la | propria | volontà, sia perchè sacrifica il suo amor proprio e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di perfezionare la carità col perfetto distacco dalla | propria | stima e desiderio sincero dei disprezzi ed obbrobrii? E` |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a perfezione le opere di carità e il distacco dalla | propria | stima, e di più il desiderio sincero del disprezzo (cosa |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ad altrui danno. Non parlare nè dir cose che cadano in | propria | lode, il che è riprovato anche dagli uomini. E quantunque |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e averla sempre in ogni atto, in ogni istante della | propria | vita. Mi pare poi di rilevare da quello che mi dite in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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egli si conservi nello spirito della perfezione e nella sua | propria | naturale organizzazione, è un' altra base su cui edificasi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la timidezza stessa. Convien dunque non pensare alla | propria | timidezza e non rivolgere soverchiamente la propria |
Epistolario ascetico Vol.III -
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alla propria timidezza e non rivolgere soverchiamente la | propria | riflessione sopra sè stesso quando si delibera o si opera, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
le occasioni che possono aver gli uomini di abusarne a loro | propria | sciagura ed infelicità. Il che ella otterrà pervenendo a |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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riconosciuto di far sì che gli uomini non giudichino in | propria | causa, e che vi sieno dei tribunali, i quali entrino |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
per la diversità delle forze morali: l' opinione della | propria | forza infonderebbe tuttavia una diversa misura di coraggio |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
avrebbe alcuno inconveniente. Ma l' infallibilità è solo | propria | di Dio, e però a Dio solo spetta senza inconvenienza il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
attivo; perchè interessato quanto più esser poteva nella | propria | Amministrazione. Dimostrò finalmente, come questa massima |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ricchi snervati da una educazione ombratile assoldano in | propria | difesa quelli che hanno meno timore cioè quelli che hanno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
1 dei diritti personali; cioè diritti che l' uomo ha sulla | propria | persona, o su cose a lui strettamente unite, e questi sono |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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che lor abbiamo accordato, ma non hanno all' incontro in | propria | mano la modalità dei medesimi, che resta nelle mani dei |
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|
nelle mani dei loro padroni. Ora i servi non avendo in | propria | mano la modalità dei proprŒ diritti, non possono portarla |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
all' incontro i padroni nello stato di natura hanno in | propria | mano tanto la modalità dei proprŒ diritti quanto quella dei |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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individuale egualmente che questi non ha una modalità | propria | e certa da portare in comune nella società, e perchè non ha |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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modo che una famiglia si rendette dipendente dall' altra di | propria | volontà. Colla cognizione dell' utile, col gustamento del |
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|
egli è tale, che l' uomo si trova oggimai sul cammino della | propria | utilità, e che è divenuta una legge inalterabile dell' |
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|
due officŒ, o sia due lavori, cioè l' amministrazione della | propria | sostanza e l' arte prescelta: e si renderebbero in tal modo |
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|
tutti gli uomini, l' altra a quella specie di diritti che è | propria | dei benestanti, erano d' un' indole totalmente diversa: la |
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questi sono quelli che da un prudente timore della | propria | fragilità sono indotti a sottomettersi a un Tribunale: |
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dei mariti, perchè le mogli hanno almeno il diritto sulla | propria | vita, tuttavia può applicarsi in parte per la strettezza |
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|
secondo il quinto articolo far riconoscere dal medesimo la | propria | causa ed acquistare il diritto di voto separato: poichè in |
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vero, se si vuole che una istituzione si cauteli contro la | propria | azione, la propria azione dunque è diversa dall' azione con |
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che una istituzione si cauteli contro la propria azione, la | propria | azione dunque è diversa dall' azione con cui si cautela, e |
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della società, la quale prevenga tutti i mali della | propria | azione, è quello che produce tante assurde costituzioni |
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formarsene l' idea compiuta, quella per trovare in essa la | propria | naturale posizione e quiete: ma che sì le menti che la |
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sia che questo dubbio ella giunga a fare spontanea per | propria | sapienza, sia che ella sia costretta di farlo per le scosse |
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agli amministratori della società di riflettere sulla | propria | incapacità, e sulla fallacità dei loro giudizŒ e delle loro |
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sospettava menomamente di sè stessa: non rifletteva sulla | propria | fallacità; gli amministratori insomma della umana società |
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l' idea di imperfezione e di fallibilità, che resta tutta | propria | dell' uomo che amministra. Egli è inclinato a considerarsi |
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ciò non solo è conforme alla passione di dominare, tanto | propria | dell' uomo; ma all' indole stessa dell' umana natura, per |
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stato è l' individuo o la famiglia quella che giudica in | propria | causa e che eseguisce la sentenza, mentre nel secondo stato |
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il popolo è il giudice di fatto, egli è giudice in | propria | causa ed esecutore della sentenza: quando s' instituisce un |
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assoluta cristiana sono tutte da ripetersi dalla sua | propria | imperfezione; la sua natura rimane sempre la medesima cioè |
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giacchè ciascuno per l' innato amor proprio, parte della | propria | essenza, cerca la propria felicità. 2) Ora la ragione |
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innato amor proprio, parte della propria essenza, cerca la | propria | felicità. 2) Ora la ragione particolare è soggetta a venire |
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i due poteri supremi: 1 di giudicare sulla giustizia nella | propria | condotta politica; 2 di realizzare quella condotta politica |
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impossibile per quella legge che l' umanità rifugge dalla | propria | distruzione. Ma dividendo in articoli separati le dette |
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se il principe avrà tanta ricchezza da poter sostenere la | propria | dignità civile, egli lascierà stare la ricchezza dei |
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e debbe adoperare la ricchezza altrui per difendere la | propria | autorità. Ma all' incontro nel caso in cui il potere civile |
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gli allodi in feudi: il che si faceva donando al re la | propria | terra, e dal re poscia ricevendola in feudo. Ciò si faceva |
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ma usato d' essa come d' un istrumento per formare la | propria | grandezza. Non era già con questo intendimento ch' ella lo |
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per la diversità delle forze morali: l' opinione della | propria | forza infonderebbe tuttavia una diversa misura di coraggio |
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sì perchè 1 in tal caso la Commissione non giudica in | propria | causa, come sarebbe se il giudizio fosse portato dall' |
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da quegli stessi che governano la società giudicando in | propria | causa, egli sarà sempre più probabile che il giudicio |
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in altri tempi mosso appunto da questa coscienza della | propria | impotenza intellettuale riconosceva la necessità di |
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perchè è forte, sarà ella stessa quella che rivolgerà la | propria | fortezza, per dir così, a contenere sè medesima; poichè |
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una presunzione soverchia, una troppa confidenza nella | propria | virtù; una confidenza che l' umana virtù non può giammai |
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perchè è naturale che la potestà somma non abbia nella | propria | linea verun giudice sopra di sè: e tutto ciò che si può |
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La imprevidenza adunque di quei padri che hanno caricata la | propria | famiglia di una figliuolanza che non hanno il potere di |
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le occasioni che possono aver gli uomini di abusarne a loro | propria | sciagura ed infelicità. Il che ella otterrà pervenendo a |
Filosofia politica naturale -
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riconosciuto di far sì che gli uomini non giudichino in | propria | causa, e che vi sieno dei tribunali, i quali entrino |
Filosofia politica naturale -
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per la diversità delle forze morali: l' opinione della | propria | forza infonderebbe tuttavia una diversa misura di coraggio |
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avrebbe alcuno inconveniente. Ma l' infallibilità è solo | propria | di Dio, e però a Dio solo spetta senza inconvenienza il |
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attivo; perchè interessato quanto più esser poteva nella | propria | Amministrazione. Dimostrò finalmente, come questa massima |
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ricchi snervati da una educazione ombratile assoldano in | propria | difesa quelli che hanno meno timore cioè quelli che hanno |
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1 dei diritti personali; cioè diritti che l' uomo ha sulla | propria | persona, o su cose a lui strettamente unite, e questi sono |
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che lor abbiamo accordato, ma non hanno all' incontro in | propria | mano la modalità dei medesimi, che resta nelle mani dei |
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nelle mani dei loro padroni. Ora i servi non avendo in | propria | mano la modalità dei proprŒ diritti, non possono portarla |
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all' incontro i padroni nello stato di natura hanno in | propria | mano tanto la modalità dei proprŒ diritti quanto quella dei |
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individuale egualmente che questi non ha una modalità | propria | e certa da portare in comune nella società, e perchè non ha |
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modo che una famiglia si rendette dipendente dall' altra di | propria | volontà. Colla cognizione dell' utile, col gustamento del |
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egli è tale, che l' uomo si trova oggimai sul cammino della | propria | utilità, e che è divenuta una legge inalterabile dell' |
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due officŒ, o sia due lavori, cioè l' amministrazione della | propria | sostanza e l' arte prescelta: e si renderebbero in tal modo |
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tutti gli uomini, l' altra a quella specie di diritti che è | propria | dei benestanti, erano d' un' indole totalmente diversa: la |
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questi sono quelli che da un prudente timore della | propria | fragilità sono indotti a sottomettersi a un Tribunale: |
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dei mariti, perchè le mogli hanno almeno il diritto sulla | propria | vita, tuttavia può applicarsi in parte per la strettezza |
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secondo il quinto articolo far riconoscere dal medesimo la | propria | causa ed acquistare il diritto di voto separato: poichè in |
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vero, se si vuole che una istituzione si cauteli contro la | propria | azione, la propria azione dunque è diversa dall' azione con |
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che una istituzione si cauteli contro la propria azione, la | propria | azione dunque è diversa dall' azione con cui si cautela, e |
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della società, la quale prevenga tutti i mali della | propria | azione, è quello che produce tante assurde costituzioni |
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formarsene l' idea compiuta, quella per trovare in essa la | propria | naturale posizione e quiete: ma che sì le menti che la |
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sia che questo dubbio ella giunga a fare spontanea per | propria | sapienza, sia che ella sia costretta di farlo per le scosse |
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agli amministratori della società di riflettere sulla | propria | incapacità, e sulla fallacità dei loro giudizŒ e delle loro |
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sospettava menomamente di sè stessa: non rifletteva sulla | propria | fallacità; gli amministratori insomma della umana società |
Filosofia politica naturale -
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l' idea di imperfezione e di fallibilità, che resta tutta | propria | dell' uomo che amministra. Egli è inclinato a considerarsi |
Filosofia politica naturale -
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ciò non solo è conforme alla passione di dominare, tanto | propria | dell' uomo; ma all' indole stessa dell' umana natura, per |
Filosofia politica naturale -
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stato è l' individuo o la famiglia quella che giudica in | propria | causa e che eseguisce la sentenza, mentre nel secondo stato |
Filosofia politica naturale -
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il popolo è il giudice di fatto, egli è giudice in | propria | causa ed esecutore della sentenza: quando s' instituisce un |
Filosofia politica naturale -
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assoluta cristiana sono tutte da ripetersi dalla sua | propria | imperfezione; la sua natura rimane sempre la medesima cioè |
Filosofia politica naturale -
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giacchè ciascuno per l' innato amor proprio, parte della | propria | essenza, cerca la propria felicità. 2) Ora la ragione |
Filosofia politica naturale -
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innato amor proprio, parte della propria essenza, cerca la | propria | felicità. 2) Ora la ragione particolare è soggetta a venire |
Filosofia politica naturale -
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i due poteri supremi: 1 di giudicare sulla giustizia nella | propria | condotta politica; 2 di realizzare quella condotta politica |
Filosofia politica naturale -
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impossibile per quella legge che l' umanità rifugge dalla | propria | distruzione. Ma dividendo in articoli separati le dette |
Filosofia politica naturale -
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se il principe avrà tanta ricchezza da poter sostenere la | propria | dignità civile, egli lascierà stare la ricchezza dei |
Filosofia politica naturale -
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e debbe adoperare la ricchezza altrui per difendere la | propria | autorità. Ma all' incontro nel caso in cui il potere civile |
Filosofia politica naturale -
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gli allodi in feudi: il che si faceva donando al re la | propria | terra, e dal re poscia ricevendola in feudo. Ciò si faceva |
Filosofia politica naturale -
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ma usato d' essa come d' un istrumento per formare la | propria | grandezza. Non era già con questo intendimento ch' ella lo |
Filosofia politica naturale -
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per la diversità delle forze morali: l' opinione della | propria | forza infonderebbe tuttavia una diversa misura di coraggio |
Filosofia politica naturale -
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sì perchè 1 in tal caso la Commissione non giudica in | propria | causa, come sarebbe se il giudizio fosse portato dall' |
Filosofia politica naturale -
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da quegli stessi che governano la società giudicando in | propria | causa, egli sarà sempre più probabile che il giudicio |
Filosofia politica naturale -
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in altri tempi mosso appunto da questa coscienza della | propria | impotenza intellettuale riconosceva la necessità di |
Filosofia politica naturale -
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perchè è forte, sarà ella stessa quella che rivolgerà la | propria | fortezza, per dir così, a contenere sè medesima; poichè |
Filosofia politica naturale -
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una presunzione soverchia, una troppa confidenza nella | propria | virtù; una confidenza che l' umana virtù non può giammai |
Filosofia politica naturale -
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perchè è naturale che la potestà somma non abbia nella | propria | linea verun giudice sopra di sè: e tutto ciò che si può |
Filosofia politica naturale -
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La imprevidenza adunque di quei padri che hanno caricata la | propria | famiglia di una figliuolanza che non hanno il potere di |
Filosofia politica naturale -
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sparirà forse un giorno quando ogni uomo rifletterà nella | propria | coscienza la legge morale dell'umanità; la Famiglia durerà |
Doveri dell'uomo -
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di essi ancor crede, le crede unicamente, perchè alla sua | propria | ragione in quel momento che le crede, sembrano rivelate. |
Il razionalismo -
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le Scritture stesse. Ognuno dunque, se alla sola ragion | propria | s' affida, potrà quando che sia distruggere tutti i fonti |
Il razionalismo -
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se nelle loro operazioni tengano l' avventatezza | propria | dello zelo disordinato. S' aggiunge, che essendosi creati |
Il razionalismo -
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altri mezzi gli aiuti divini, potendo essi sempre dire a | propria | scusa, che se fanno qualche azione opposta alla legge per |
Il razionalismo -
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che il fecero per lui stampare, secondo la tattica loro | propria | di operar sempre per vie segrete, ne ritrassero tutti gli |
Il razionalismo -
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che un peccato proprio possa esistere senza una volontà | propria | peccaminosa . Certo, il profondo Estio non solo parlava |
Il razionalismo -
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ne rimane affetta, la qual natura morale è la loro | propria | volontà personale: onde essi sono costituiti peccatori per |
Il razionalismo -
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ne' quali sentiamo di collocare manifestamente la nostra | propria | energia personale (1). Di più, gli atti volontarii7liberi |
Il razionalismo -
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atto libero della volontà, perchè l' uno e l' altro est a | propria | inclinatione , e tende in un fine conosciuto. Ma di poi |
Il razionalismo -
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ma perchè da essi non è contrariato con un atto di loro | propria | volontà, [...OMISSIS...] . Ma incontanente soggiunge a |
Il razionalismo -
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che essi non avevano commesso per proprio volere, ma nella | propria | volontà per natura aveano ricevuto, e ciò perchè mal morale |
Il razionalismo -
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tutto ciò che esige la sua natura, ed altresì la vita sua | propria | e la perfezione naturale, come decise la Chiesa contro Bajo |
Il razionalismo -
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1 l' insubordinazione della volontà a Dio, che perdette per | propria | colpa la grazia santificante, e così rimase abitualmente |
Il razionalismo -
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che dà diritto alla visione beatifica, e il possesso della | propria | natura che s' ha per la volontà ben ordinata; e dice non |
Il razionalismo -
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grazia santificante. Questa perdita della possessione della | propria | natura fu oggetto d' una definizione di Papa Celestino, il |
Il razionalismo -
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di Teodoreto. [...OMISSIS...] L' esser legata è ella cosa | propria | della natura umana? il legame rappresenta qualche cosa di |
Il razionalismo -
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; che ripetono quello che avea insegnato Cristo di | propria | bocca, allorché disse. [...OMISSIS...] . 12 Un altro |
Il razionalismo -
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giustizia lasciare anche tutto il genere umano nella sua | propria | naturale e NECESSARIA perdizione (benchè l' umano |
Il razionalismo -
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a tutti i posteri, se non l' avessero que' primi, di | propria | loro libera volontà, perduto. Onde a tutti i singoli loro |
Il razionalismo -
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ciò non distrugge il fatto, che vivon male, cioè, per | propria | volontà, [...OMISSIS...] . In somma coll' esser malvagia la |
Il razionalismo -
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coll' esser malvagia la volontà per natura, non per una sua | propria | elezion precedente, non è men vero ch' ella sia malvagia, e |
Il razionalismo -
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ma piangere piuttosto l' imperfezione e il vizio della | propria | natura; quantunque le viziose volontà, di cui favelliamo, |
Il razionalismo -
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vi dirà che i loro giudizi sono traviati dalla loro | propria | volontà, la quale è la potenza che d' ordinario muove e |
Il razionalismo -
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Ma posciachè, quando l' uomo già ottenne il dominio della | propria | volontà col grand' uso e coll' abito della virtù; l' uomo |
Il razionalismo -
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quali essi liberamente s' immersero, indebolendo così la | propria | libertà; con questa differenza però, che se la necessità |
Il razionalismo -
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salvi dalla crudele tirannide del demonio e dalla loro | propria | concupiscenza. A torto dunque i teologi di cui parliamo |
Il razionalismo -
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adunque (ancora immersa nell' essenza dell' anima) ha sua | propria | sede il peccato originale, perchè [...OMISSIS...] . E noi |
Il razionalismo -
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e nel languore della volontà suprema, e che è la deformità | propria | della volontà; quindi rimesso il reato, perchè il reato o |
Il razionalismo -
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il peccato (3). Onde vi ha la potenza, ma non la potenza | propria | e in assetto a produr fuori l' atto: vi ha la potenza , ma |
Il razionalismo -
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contro alle illecite concupiscenze può sempre venire ex | propria | voluntate , che di conseguente alle forze naturali dell' |
Il razionalismo -
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bisogno della grazia di Dio (1) non è un confessare la | propria | infermità; ma stabilire una giustizia dell' uomo contro la |
Il razionalismo -
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e però non tentabile: ma fu perchè la passione della | propria | eccellenza sì fattamente li prese ed accecò che si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di morte contro all' uomo il quale ravvolge nella | propria | rovina tutta la natura; giacchè debb' essere per quella |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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LE COSE, PERCHE` SIA ADOPERATA TANTO QUANTO ABBISOGNA LA | PROPRIA | DEBOLEZZA E IMPERFEZIONE PER ANDARSENE A DIO, E QUANTO PUO` |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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concediamo che per quel limite che ha ricevuto dalla | propria | natura il nostro spirito, quanto più attende ad una cosa, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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della nazione: ha qualche cosa di comune co' membri della | propria | famiglia, cioè la schiatta, e dalla schiatta molti nativi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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buoni massai, e tutti occupati nell' ingrandimento della | propria | casa, avrebbero toccato l' apice del perfetto educare. Ma |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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li potessero, apportando incertezza sull' opinione della | propria | penetrazione non usa ad urtare in qualche villana durezza, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che s' abbassano per condurre od avvicinare i minori alla | propria | altezza. La Religione nostra ha un modo di far chinare i |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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libertà d' insegnamento « l' esercizio non impedito della | propria | potenza d' insegnare in modo onesto e inoffensivo »avremo i |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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da tutore di quelli, che, non sapendo ancora usare della | propria | libertà, questa non varrebbe loro cosa alcuna. Se dunque un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cedergliene una parte, senza grave detrimento della sua | propria | perfezione, essendo la forza legittima del Governo centrale |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nè una completa morale fuori di quella che con autorità sua | propria | insegna la medesima Chiesa di Cristo. Poichè Alessandro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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guarentigie morali non dà la Chiesa in virtù della sua | propria | costituzione al Governo civile in questa materia dell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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l' infallibilità. Operano dunque cotesti Governi contro la | propria | coscienza; sanno nel fondo del loro cuore d' essere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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percepiti come stranieri a noi. - Scettici, che negano la | propria | esistenza. - Il principio di Cartesio, « Cogito, ergo sum |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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alla fine di un discorso, e questa debba esser vera e | propria | per fissare la cosa; tuttavia, come dicevo, non è ancora |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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diverse definizioni della vita. - Vita comunicata. - Vita | propria | (condizionata all' animato). - Vita del corpo (comunicata). |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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l' anima da cose estranee ad essa, e confirmando la | propria | definizione col senso comune dandone una spiegazione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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pavoneggiarsi di quelle vesti, che rammentano all' uomo la | propria | nudità, ed il proprio peccato. Oltrechè, come fanno i |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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uomini. Mirabile è l' ardore che avevano d' intenderla a | propria | e altrui edificazione anche le donne stesse, come veggiamo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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è vero che ciò consiste nella negazione e rinunzia della | propria | volontà, che Cristo dicea nell' orto: «. In due cose |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quella forza, che egli ha, nè più, nè meno: e tenga la sua | propria | indole. Se adunque voi leggete loro alcuna cosa da muovere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fede, senza volere dar loro troppo sottili dilucidazioni di | propria | mente; e in quanto a' precetti morali, non esagerare mai nè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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. Chi ha dunque rinnovellata colla grazia la | propria | intelligenza ha riformato se stesso. Nella mente dunque, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di là argomento di umiliarglisi dinanzi, e confessare la | propria | meschinità. [...OMISSIS...] Voi dovete dunque scerre questo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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resa da Mosè cogli Apostoli del Testamento nuovo, che dalla | propria | bocca di Gesù udirono le dottrine. « Ed egli chiaramente e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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degli altri (3). Or poi sebbene la profezia, come è detto, | propria | cosa fosse dell' Antico Testamento; non di meno tal dono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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degli uomini, e ricevuti dei doni da compartire; ma | propria | di Cristo, e da lui mandata dietro alla voce di quelli, a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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a sè degli altri uomini, in questi estende e dilata la | propria | santità, loro comunicandola: è sempre quella santità |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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qualunque cosa che a Dio convenga, qualunque che alla | propria | santificazione confaccia? Non niego libertà al vostro cuore |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la Chiesa, chi a questa si unisce nell' orare, santifica la | propria | orazione: e a' difetti propri riparando colla comune virtù, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ha il fiume; e pur giovano principalmente a chi non sa, per | propria | imperfezione, all' abbondanza delle maggiori pienamente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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d' esercitare il culto divino, e si nutrica invece sua la | propria | carnalità. Vorrei per tanto richiamare lo spirito di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che e' la vuole a quel modo, che la volle Cristo in salute | propria | e del mondo; poichè fa quell' atto che pose Cristo perchè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sforzo veruno nè affettazione, e mostrano in sè medesimi la | propria | sincerità e verità . Sieno adunque anche gli atti di noi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di Abacucco, dove è accennata la croce. Della quinta è | propria | prerogativa l' istituzione in essa fatta della Cena |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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pianto, proprio di questo pellegrinaggio, che della letizia | propria | del Cielo, hanno mostrato desiderio, se essere potesse, che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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così dignitosa, che non pure in presenza altrui, ma in sua | propria | sa arrossire e vergognare; la custodia degli occhi, della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Verginità. [...OMISSIS...] La vergine del Signore sente la | propria | infermità; sa che quanto possiede è dono: e come quegli, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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a sè medesima, che di sè non fa mostra, ma in sua | propria | modestia con più dolce lume risplende, virtù che niente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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della Carità? (2). Onde quest' è ch' io dico: colla | propria | virtù dovere il Cristiano piacere altrui; non già cogli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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S. Paolo che facciamo, tenendoci lontani dalla tristezza | propria | de' gentili, « qui spem non habent », e diamoci tutti al |
Epistolario ascetico Vol.II -
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rimangono nascoste agli occhi nostri. Perciò ciascuno nella | propria | condotta, invece di seguire le regole e i risultamenti del |
Epistolario ascetico Vol.II -
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questa voce sia da noi raccolta col lume tranquillo della | propria | ragione, soccorsa dal lume della fede, con una maniera di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ai superiori, si rinunzia bensì, in un senso, alla | propria | ragione individuale e a tutti i suoi speciali ragionamenti, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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stesso tempo, in un altro senso, si ubbidisce alla stessa | propria | ragione; perocchè è la propria ragione di chi ubbidisce, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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si ubbidisce alla stessa propria ragione; perocchè è la | propria | ragione di chi ubbidisce, illuminata dalla grazia di Dio, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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discepolo avesse disubbidito col pretesto di seguire la | propria | ragione, egli si sarebbe ingannato e avrebbe operato al |
Epistolario ascetico Vol.II -
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se avesse per proprio conduttore noi stessi e la nostra | propria | ragione e volontà! Vedremo andarsene esso a caso qua e colà |
Epistolario ascetico Vol.II -
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vostro. In questo senso vi esorto a far guerra alla vostra | propria | ragione, sottomettendovi ciecamente all' autorità ed |
Epistolario ascetico Vol.II -
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riconoscendosi debole; egli pratica con ciò una virtù molto | propria | dell' Istituto. Ma gli altri ne prenderanno scandalo? |
Epistolario ascetico Vol.II -
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dal non avvilirmi e disperarmi? Coll' esperienza mia | propria | adunque misuro benissimo e comprendo come simiglianti |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Sul detto comune « niuno è buon giudice in causa | propria | », voi distinguete: chi giudica sè stesso per passione, non |
Epistolario ascetico Vol.II -
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pesino che i motivi della maggior perfezione morale nostra | propria | (il solo bene assoluto per noi), avverrà che la volontà |
Epistolario ascetico Vol.II -
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mandati! Sta dunque il tutto nel fare la dovuta stima della | propria | perfezione, e quivi trovare ogni fiducia. [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.II -
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egli nell' una e nell' altra occasione, e abbruciando di | propria | mano la sua « Teologia cristiana » (2). Queste condanne |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a Dio, spintavi o dal magistero tradizionale, o da una sua | propria | argomentazione o contemplazione, trova ancora un ente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non basta ad assicurarci che Platone non dia alle idee una | propria | realità , non potendosi decidere una tale questione, senza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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luoghi, dove sembra che Platone dia alle idee una loro | propria | attività, si devono intendere con cautela e conciliare |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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impossessa e vive di essi, difendendoli a morte come la sua | propria | vita. Poichè la prima, la perpetua e più profonda divisione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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del cristianesimo, potevano mantenere per qualche tempo una | propria | esistenza, dissimulando la propria opposizione alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per qualche tempo una propria esistenza, dissimulando la | propria | opposizione alla dottrina cristiana. Questa la ragione, per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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d' Aristotele, e niun' altra qualità sembra così | propria | a tanto ingegno quanto questa della sottigliezza . Non ebbe |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ella smarrì un po' alla volta, e confuse la memoria della | propria | origine e della prima sua istituzione. Se si eccettui l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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noi dunque esporre ed esaminare a questo modo la dottrina | propria | d' Aristotele, quale risulta dagli scritti di lui, che a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un' altra specie di universalità predicabile, oltre quella | propria | dell' essenza sostanziale. Quindi la sola sostanza si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Come più qualità reali, ciascuna delle quali inesiste come | propria | in diversi individui, possono essere una stessa qualità? Nè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la possiede, qualche cosa fornita di caratteri e di natura | propria | », poichè la sostituzione d' un nome non scioglie la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dei singoli, chè un singolare, come tale, niuna cosa | propria | comunica all' altro, ma è finito tutto in se stesso. Pure |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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reali, ciascuno de' quali ha un' esistenza chiusa nella | propria | realità: ma quando i reali singoli sono conosciuti da un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la profonda differenza tra l' esistenza subiettiva | propria | dell' intelligente, e l' esistenza obiettiva propria degl' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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propria dell' intelligente, e l' esistenza obiettiva | propria | degl' intesi, che è il filo che riconduce da questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ma il senso in un' anima intellettiva. La dottrina dunque | propria | dell' intendimento è supposta, ed è quella che abbiamo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nelle due prime maniere di materia e di forma, la materia | propria | di ciascuna, o si prende pel subietto, od anche è tale; il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non s' appropria già quella forma come un elemento della | propria | natura, ma un subietto che la intuisce come un diverso da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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determinato , perchè l' indeterminato non può avere | propria | esistenza. Non si può dunque chiamare materia , se non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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esiga un oggetto per esistere, se l' uomo abbia per sua | propria | natura immobilmente presente un oggetto, col quale operi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mente » », e c' è nell' uomo una mente, che è atto per sua | propria | natura, consegue, che questa mente sia un intelligibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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in atto, e sono eterne appunto perchè sono in atto per loro | propria | essenza, [...OMISSIS...] . Dice in appresso che quest' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e per quella queste si conoscono, perchè quella è la | propria | natura e causa formale di queste (3). Rimane tuttavia un' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Se l' esser predicata e partecipata , benchè sia cosa | propria | dell' idea e conseguente dalla sua stessa essenza, pure non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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una specie , e che in questa è l' essenza e la natura | propria | del letto o della mensa che fa, ma non fa la stessa specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essere; e se ad ogni natura soggiace la materia, e la sua | propria | condizione è questa di soggiacere, per fermo essa da que' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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alta denominazione è quella di Bene (3). Questo colla sua | propria | energia produce in sè le idee del Mondo: in queste idee si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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conducono a conoscerla piuttosto per analogia , che per la | propria | essenza: vediamo come si venga componendo per idee e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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anima somministrata dalla Causa, e però diversa da quella | propria | della causa. Questa non può esser causa se non ha l' anima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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corpo (1), e così mirabilmente spiega la virtù formatrice | propria | dell' anima «( Psicol. 17.7 7 1794) ». Certo che le leggi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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un altro principio diverso da sè che esercita su di lui la | propria | potenza; 2 e questa violenza non abbracci tutto lo spazio, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Iddio renderlo simile per quanto esser potesse alla | propria | eternità e consistenza, gli diede la durata del tempo. Pose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(3), il quale poi, come pure gli altri, per una sua | propria | generazione, atteso il continuo aiuto della natura |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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idea , che diviene così abito dell' anima e parte della sua | propria | natura. Conoscendo dunque l' anima le idee, parte in modo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non può mai essere potenza, chè sarebbe il contrario della | propria | natura. Laonde noi che abbiamo della potenza, non sempre |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fossero comprese in Dio, e da Dio nella loro natura | propria | conosciute. La conciliazione dunque di quelle due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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poligono, e non perchè contenga i poligoni nella natura | propria | di ciascuno di essi. E` oltracciò da considerare che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di tutte, che rimane nondimeno priva d' ogni azione | propria | fuori di sè medesima, nè può conoscere altro, nè operar |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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« « e qualcosa che in lui tende e lui appetisce, secondo la | propria | natura »(1) », che è appunto la tendenza insita della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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possono arrivare le diverse cose, ciascuna secondo la sua | propria | natura (1). Ora l' atto compiuto di ciascuna cosa fu da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Aristotele, la mente ha un' esistenza separata, e sua | propria | (2). Suppone altresì Aristotele che esista qualche cosa d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essere realizzato in molti individui, dal che acquista la | propria | significazione di specie e di genere, allora lo trova |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' essenza per esistere, ma l' ente che è ad un tempo la | propria | essenza (2). In un luogo della « Metafisica » reca una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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esserci una specie che, essendo una di numero, e avente una | propria | sussistenza fosse mente, e senza moltiplicarsi in sè stessa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e che non può essere nel corpo nè pure in potenza, perchè è | propria | natura ed essenza di quella non aver nè potere ricevere in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che è mezzano tra l' anima intellettiva ed il corpo e | propria | sede probabilmente dell' anima sensitiva e dell' appetito |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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come i materiali della casa, cessano d' aver un' esistenza | propria | e diventano la casa, a cagione della forma della casa. La |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il mondo si compone. Tendendo ciascuna all' atto ed alla | propria | perfezione (4), esse tendono di continuo ad assomigliarsi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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generante o producente è mosso a generare e comunicare la | propria | forma dal Primo motore o piuttosto dai Primi motori (2). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di forma, ossia di atto, attribuisce la comunicazione della | propria | forma o specie a quelli che ancora non l' hanno e la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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si propaga all' universo, ma ogni cosa lo riceve secondo la | propria | natura (2). Onde 1 c' è il primo appetibile, o causa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e virtù [...OMISSIS...] , e che dà così a ciascuno la sua | propria | e conveniente facilità di moversi, [...OMISSIS...] . Ora, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tutte le cose. Ora in questa virtù dell' anima, di cui è | propria | la ragione, distinse quella facoltà, che può errare, in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non avesse in sè attualmente un intelligibile. Poichè è per | propria | virtù che lo spirito s' innalza alla mente obbiettiva, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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presupporre una durata immobile ed eterna (5), la quale è | propria | dell' essere come puro essere); ma la dice anche tutto , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e informa alcun subietto materiale, ma è ella stessa la | propria | forma ed essenza. Tale credo la sentenza d' Aristotele. Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(1). Con questo dunque l' uomo dee acquistarsi la scienza | propria | di lui, cioè dee raccogliere gl' intelligibili sparsi nella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ciò che è massimo è quello che dà agli altri della | propria | natura. Così ciò che è massimamente scibile, dà all' altre |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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questi possa poi raccogliere da' sensi la scienza sua | propria | per induzione, e quello perciò è la mente in atto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che appartenga nè all' essenza separata, nè all' essenza | propria | de' singoli enti dov' è unita con materie diverse. Nè si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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anteriormente a queste c' è la radice materiale delle cose | propria | di ciascuna, distinta e contrapposta al fine ultimo, e di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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considerando sì la natura, che la cognizione nostra | propria | che ci formiamo per via d' induzione. [...OMISSIS...] Dal |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in terra ». Ma più tardi Platone trovò la denominazione | propria | che mancava ai primi, e li riconobbe per « numeri |
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esser sostanza (1), sentenza che Aristotele ripete come sua | propria | (2), poteva ridurre in sommi generi gli enti composti, di |
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a formarla, in quanto che in essa non avendo l' esistenza | propria | e separata sono tutte insieme la prima (2). Ma, in quanto |
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Anima coll' affissarsi nella Mente è costituita nella sua | propria | eccellenza, ma dopo d' avere, coll' affissarsi in sè |
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e, in quant' è anima vegetale, sia tratta dalla sua | propria | natura verso il sensibile e materiale. Ora, come il primo |
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il quale, la relazione, convengono all' ente per la sua | propria | virtù, e non per una virtù straniera all' ente; il che |
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quasi fosse universale, quasi il luogo e la situazione | propria | dei corpi fossero predicamenti di ogni ente, dimostra, come |
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della cosa, o il proprio , cioè una tale qualità che sia | propria | di quella sola cosa di cui si parla, come dell' uomo aver |
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e che era lo spirito quello che esercitando una sua | propria | funzione (2) dava l' unità a quel vario moltiplice. Egli |
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è un errore di tutti i sensisti il prendere la generalità | propria | de' concetti per una loro moltiplicità. Generalità e |
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di menzogna la ragione stessa degli uomini nella sua | propria | natura! Perocchè, o quest' uomo in far ciò usa della |
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sua maniera di parlare, non contengano la condizione della | propria | esistenza, tuttavia non si può per questo dire che essi non |
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dimostra nel suo concetto la ragione e la condizione della | propria | esistenza, o del modo di essa, non l' ha. Perocchè avere in |
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però non sarà mai, e poi mai un Io; giacchè l' Io è per sua | propria | essenza una consapevolezza. Qualora adunque noi vorremo |
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sè, ne cavò l' assurdo che produce sè stesso, che è la sua | propria | causa. La conclusione adunque di Fichte: « « Il mio Io è |
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ma questo è un suo essere accidentale; e però non pone la | propria | sostanza: ma nella propria sostanza pone un accidente coll' |
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accidentale; e però non pone la propria sostanza: ma nella | propria | sostanza pone un accidente coll' atto del conoscere. Quando |
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essere causa di sè, egli avrebbe in qualche modo in sè la | propria | ragione sufficiente: ma essendo una proposizione |
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che l' essere umano consista nell' atto o stato della | propria | coscienza; indi deducono che l' uomo prima della coscienza, |
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nel concetto di più enti comunicanti insieme secondo la | propria | natura; 2 Il ripiego di Fichte, invece di sciogliere il |
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non sarebbe, che la massima inversione e perversione della | propria | natura, la massima immoralità e insieme la massima |
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all' Io tutte le limitazioni, egli perderebbe affatto la | propria | identità, e diverrebbe un altro essere: nè egli è possibile |
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non può esser libero , perchè la vera libertà è una dote | propria | della volontà , e la volontà non esiste se non qual |
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è perfettibile , senza che giammai possa raggiungere la sua | propria | perfezione ponendosi compiutamente: ma un ente che è, e |
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perchè cessi d' essere indifferente, e lasci così la | propria | natura, e come possa far ciò quando egli è costituito |
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ossia l' essenza mera dell' ente , si esprime colla parola | propria | intuire . In questa pura cognizione la mente contempla, ma |
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nel mondo, col pensiero riduce a sè, riconosce come sua | propria | creazione e sostanza, il mondo. Ciascuno, che un po' |
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continuo, non è vera individualità, perchè non dà all' ente | propria | unità, giacchè anche nel continuo qualunque spazio |
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l' attribuire agli elementi quella individualità, che è | propria | solo del principio senziente . Quanto poi ai corpi |
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razionale parte influisce il termine eccitatore, parte la | propria | attività del principio eccitato. Onde in quanto questo |
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continuo suo termine, può operare secondo le leggi della | propria | spontaneità in tutte o in molte ad un tempo, e produrvi più |
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a descriverla quando vuole, sia sulla carta, sia nella | propria | immaginazione; e questa cognizione così abbreviata, |
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primo genere; quando infatti egli distrugge la regolarità | propria | della natura di quell' albero, che era regolarità di |
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godimento è solo un fatto semplicissimo ignaro di sè, della | propria | natura. Onde il godimento, costituito dalla simmetria e |
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viene costituita dai diversi sguardi della mente, e non è | propria | delle cose materialmente prese, nè del senso di esse. E che |
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raggiunge a sè; così il sentimento morale coll' armonia sua | propria | modifica e tempera l' armonia animale intellettiva, e la |
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tutta l' avvolgono e la restringono, ond' essa, libera per | propria | essenza (chè ogni intelletto risiede nell' infinito), |
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atto col quale l' ente è posto, è quello con cui è posta la | propria | forma dell' ente, conseguita che la tendenza di questo atto |
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poichè la continua esperienza ci attesta che l' anima colla | propria | energia modifica il proprio sentimento. E questo sentimento |
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metta in essere altri stimoli, che rigenerino la sua | propria | attività. Se gli stimoli riprodotti sono meno efficaci dei |
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il principio sensitivo di dirigere in questo modo la | propria | sensitività ed attività conseguente, non fa più meraviglia |
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ne è un effetto adeguato al primo. Ora, quale è l' azione | propria | dell' istinto sensuale? Questa azione sta racchiusa nel |
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erra mai, se si considera la sua azione quale è entro la | propria | sfera; mantiene sempre la sua propria legge di dare al |
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quale è entro la propria sfera; mantiene sempre la sua | propria | legge di dare al sentimento l' atteggiamento e l' azione |
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molecole organizzate con attitudine a ricevere la vita | propria | dell' animale. Se una forza straniera tende a sottrarre e |
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fibra rimanesse senza alterazione, ma che l' abitudine | propria | della passione desse all' anima razionale una grande |
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da quelli che egli stesso si produce internamente colla | propria | azione. I primi sono l' aria, l' acqua, il caldo, il |
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stesso esistente in altri modi, e conservante in tutti la | propria | identità. A chi domanda ulteriormente perchè un soggetto |
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guise? Dobbiamo sempre rispondere come per innanzi, la | propria | natura del sentimento fondamentale. A priori, non abbiamo a |
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lo stomaco, gli intestini, ecc., di sensioni di lor | propria | forma, altra non sia che la diversa azione del corpo sul |
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nell' universale circolazione, e non produca un processo di | propria | vegetazione. Io non voglio qui ricorrere agli effetti del |
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esteriori, secondochè egli sottrae ad essi od aumenta la | propria | cooperazione, e più o meno cospira con essi alla produzione |
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seguenti: Quando l' intelligenza fa conoscere all' uomo la | propria | impotenza in confronto alla difficoltà d' uno scopo |
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delle arterie non essere accresciuta per uno stato di loro | propria | tensione e forza maggiore, ma pel maggiore stimolo da cui |
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sua dagli stimoli, continua i movimenti iniziati colla | propria | spontaneità, le leggi della quale furono da noi indicate, e |
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della spontaneità del principio senziente a volgere la | propria | azione a perfezionare l' animale nei suoi tre elementi |
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dei fisiologi. E quantunque la consapevolezza della | propria | individualità nasca nell' uomo dal principio intellettivo, |
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ignominioso materialismo non deve essere desiderabile, anzi | propria | sollecitudine dei teologi cristiani? Pure quand' anche non |
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cui seno ella dimora perpetuamente, può derivare a sè la | propria | perfezione? E può ella indi derivarla da sè medesima? Da |
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nè si può perfezionare, se non oltrepassa i confini della | propria | limitata sfera, e non si continua con altre scienze |
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l' influenza dell' Ente sussistente, dove l' idea ha la sua | propria | sede e sempiterno domicilio. Ora quegli uomini, che |
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del fuoco e quelle del supremo essere, che vive per | propria | essenza. Da questo Dio egli faceva venire le anime umane. |
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se fosse stato coerente, sarebbe pervenuto a trovare la | propria | natura dell' anima umana. Ma il nesso delle idee con noi è |
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purgare affatto dal sensismo, ricevuto dal secolo alla lor | propria | insaputa, nè hanno potuto digerire il veleno, nè tampoco |
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anzi pensa cosa di natura diversa ed opposta alla natura | propria | ed alla natura delle proprie modificazioni; e questo |
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ma lo fa mediante certe leggi primitive e istintive della | propria | natura » »: Soggettivismo realistico . - Questa dottrina |
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erano ciechi, e non potevano porgere la dimostrazione della | propria | veracità ed autorità di testimoniare cose diverse dall' |
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pensava le cose diverse da sè per leggi istintive della | propria | natura, queste stesse cose dovevano essere considerate come |
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ma solo si è conosciuto riflessamente, e che perciò la | propria | esistenza non dipende dall' atto con cui l' anima si |
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la coscienza di sè, non potrebbe non essere conscio della | propria | modificazione, se tale fosse il Non7Io. All' incontro l' Io |
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coscienza, e in tal caso, non avendo la coscienza per sua | propria | essenza, egli non è infinito, mancandogli il maggiore dei |
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che trae dall' Io il Non7Io, ne è la prima; la seconda | propria | di lui, è il Non7Io tendente ad acquistare la coscienza e |
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che Iddio « « dà alle idee delle cose, che sono in lui, una | propria | indipendente vita, in quanto permette loro di esistere come |
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quale le opinioni altrui diligentemente raccolte, alla mia | propria | si paragonano e si cimentano. Le quali opinioni quante |
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