era bambino, non giocava quanto voi. La sua giornata era laboriosa. In piedi all'alba, studiava fino a notte. Un giorno il principino di dodici anni si
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e i cortigiani non facevano che ridere, applaudire e cantare. Il Principino solo pareva un cadavere tanto tremava notte e giorno per l'amico. S'era
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un po' d'istruzione. - Il fabbro si lasciò convincere dalle parole della moglie e tolse il Principino di bottega a tirare il mantice, lo mise a scuola
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morire, morì egli pure. Che fa allora l'abate che sapeva tutti i fatti di famiglia? Licenzia la balia del Principino orfano col pretesto che aveva poco
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mulino, al Principino era spuntato il primo dente. - Evviva la nutrice! - esclamò l'abate. - Quest'altra volta che vengo avrete i pendenti. E saranno
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la via. Di lì a poco questi uccelli, venendo uno dal lato di levante e uno da quello di ponente, scesero sul pugno del Reuccio e del Principino e
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d'oro rabbonì la moglie e levò il Principino da battere il ferro sull'incudine e da limare chiavi e toppe. Ma torniamo al Re. Subito subito fece
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, glielo dirò subito, al Re mio padre, che deve farmi fare una spada, che l'eguale non si sia mai veduta nel mondo. - Ci siamo - dice il Principino e
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d'oro e d'argento. - Viene il primo sarto, vengono le più abili ricamatrici e gli fanno un vestito che era una vera maraviglia. Il Principino, che
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Nel dir questo, il Principino divenne di marmo dai piedi fino alle ginocchia. Il Reuccio sentendo quel che diceva Gaetanino e vedendo che era
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