Fontana notò su Giove l’alternarsi di bande chiare e scure, primo avvistamento dei sistemi nuvolosi che lo avvolgono. Nel 1656 Christiaan Huygens
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precisione che raggiungeva il mezzo primo di arco. Ci lasciò in eredità sette nuove costellazioni: Canes venatici, Lacerta, Leo Minor, Lynx, Scutum
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motivi di studio. Le accoglienze furono entusiastiche: presentato da Colbert a re Luigi XIV, Cassini fu subito promosso “primo astronomo” e
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Abili esploratori del cielo furono Pierre-François Méchain (1744-1804) e Charles Messier (1730-1818). Il primo, come vedremo, è famoso per aver
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quello ricco di tremila oggetti compilato da John Flamsteed (1646-1719), fondatore dell’Osservatorio di Greenwich e primo “astronomo reale” inglese
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: ne scoprì 15 e fu il primo ad avvistare la cometa di Halley nel 1759, secondo la previsione dell’astronomo inglese, tanto che il re di Francia Luigi XV
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posizione si trovassero e non solo lungo il terminatore al primo e ultimo quarto.
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Dopo un primo utilizzo da parte di Tycho Brahe, nel 1612 l’olandese Willebrord Snell (latinizzato in Snellius) riscoprì la triangolazione: misurò
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(1749-1822), umanista convertito all’astronomia sui trent’anni, furono incaricati delle triangolazioni. Il primo si diresse a sud di Parigi, il
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, nulla poteva fermarlo. Non altrettanto ostinato fu nel perseguire il progetto di misurare la parallasse di Eltanin. Scoraggiatosi al primo fallimento
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passare dal novilunio al primo quarto, dal primo quarto al plenilunio e così via. Molte tavolette di argilla babilonesi riportano osservazioni di
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Una precisa misura della distanza Terra-Luna fu il primo lavoro astronomico di Lalande. Nel 1751 l’Académie des Sciences aveva inviato a Capo di
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studente Le Verrier al primo tentativo fallisce l’esame di ammissione all’Ecole Polytechnique ma vi riesce al secondo. Uscito ottavo dal biennio, si
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Inopinatamente, la festa di Le Verrier incomincia a guastarsi in seguito alla scoperta del primo satellite di Nettuno da parte dell’agguerrito
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A complicare i giochi viene la rivoluzione del 1848, che vede Arago primo ministro per poche settimane (9 maggio-24 giugno 1848) durante le quali
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Foucault fece il primo esperimento nella cantina della sua abitazione in via Assas facendo oscillare una boccia di ferro di 5 kg appesa a un filo d
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Un operaio che lavorava nella fornace del padre e il parroco Paolo Tovo furono gli altri iniziatori del giovane Schiaparelli: dal primo, che si
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cartografia marziana, determinando con precisione le coordinate di alcuni punti di riferimento. Partendo da questi, fece un primo rilievo delle topografia
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Talete fu il primo esponente della Scuola filosofica di Mileto fiorita in questa località dell’Asia Minore sei secoli prima dell’era cristiana. Di
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È diffusa l’opinione che Schiaparelli abbia per primo parlato dei canali di Marte e che Eugène Antoniadi per primo ne abbia denunciato l’inesistenza
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Il primo scienziato a descrivere la camera oscura fu l’arabo Alhazen, che studiò il comportamento dei raggi luminosi e i meccanismi della visione
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gennaio al dicembre 1857, con l’aiuto del farmacista romano Francesco Barelli, realizza il primo atlante fotografico della Luna in tutte le sue fasi, dalla
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dalle condizioni meteorologiche. Il primo a scattare foto della Terra dall’alto fu Nadar, per l’anagrafe Gaspar-Félix Tournachon, il grande fotografo
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Anassimandro riteneva che il principio primo del mondo fosse l’àpeiron, l’infinito, una materia priva di qualsiasi proprietà determinata e per questo
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Huggins fu anche il primo a osservare lo spettro di una stella nova e a dimostrare che alcune nebulose, per esempio quella di Orione, sono certamente
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curiosa del cielo. Il suo primo osservatorio fu nel granaio della cascina di famiglia.
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Il primo tentativo di calibrare le cefeidi come “candele standard” per misurare gli abissi intergalattici fu del danese Ejnar Hertzsprung. Lo fece
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L’idea è semplice, la sua applicazione complicata. Al tempo di Aristarco non si era in grado di stabilire esattamente la fase di primo o ultimo
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1997. Non più terzo uomo e unico americano ad aver scovato un nuovo pianeta, ma scopritore del primo di una famiglia di migliaia di modesti oggetti trans
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pazienza che lo portò a compilare un catalogo di 1080 stelle, circa un quinto di tutte quelle visibili a occhio nudo, primo inventario stellare nella
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Il ragazzo si chiamava Clyde Tombaugh. Primo di sei fratelli, veniva da una famiglia contadina dell’Illinois. Non potendo accedere a scuole superiori
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Il primo “becchino” di cadaveri stellari eccellenti, cioè il primo a intuire che le stelle massicce collassano in stelle di neutroni, fu Fritz Zwicky
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atomici. Il primo interferometro di questo tipo servì ai ricercatori dell’Università della Florida per studiare le dimensioni delle radio-tempeste di Giove
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dovute a disturbi e rumore di fondo. Il primo dato interessante, una serie di picchi regolari, le apparve il 6 agosto 1967. Il segnale occupava un
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Zwicky. Jocelyn Bell, con l’aiuto di Hewish, aveva scoperto il primo esemplare degli oggetti superdensi in cui collassano le supernove.
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poi Thomas Gold, amico di Hoyle e teorico dello “stato stazionario”, il primo a sostenere, ancora su Nature, l’identificazione delle pulsar con le
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Il 4 ottobre 1957 il mondo si svegliò con un bip-bip che arrivava dal cielo: i russi avevano lanciato “Sputnik”, il primo satellite artificiale.
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Per i raggi gamma il primo satellite fu l’americano SAS-2, lanciato nel 1972. Tre anni dopo andò in orbita l’europeo Cos-B. Mappe del cielo nei raggi
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Il primo satellite per raggi X, chiamato “Uhuru” (Libertà nella lingua africana swahili), partì dal poligono italiano San Marco al largo del Kenya il
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’americano Frank D. Drake, 29 anni, per primo osò cercare con un radiotelescopio segnali intelligenti provenienti dallo spazio. Il progetto di ricerca si
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hanno in comune la superficie, cioè il “primo mobile”: il che equivale appunto a una ipersfera, oggetto della geometria di Riemann adottato da
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di Nicolò Copernico e il De humani corporis fabrica di Andrea Vesalio. Il primo capovolgeva la visione dell’universo, il secondo fondava la medicina
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anticipo di tre mesi rispetto alle stagioni: di slittamento in slittamento, marzo, il primo mese di primavera, incominciava all’inizio dell’inverno
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posizione, la precisione di un primo d’arco, un trentesimo del diametro apparente della Luna piena ma il quadrante risultò di difficile manovra.
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Frate domenicano nato a Nola nel 1548, Giordano Bruno non fu il primo a immaginare altri pianeti simili alla Terra. Ci avevano già pensato filosofi
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Il telescopio, primo occhio tecnologico
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quattro mesi dopo la pubblicazione del Sidereus nuncius di Galileo. Lo schizzo riproduce la Luna al primo quarto, qualche cerchietto sul limite tra luce e
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primo è un tubo di legno ricoperto di carta, l’obiettivo è una lente biconvessa (convergente) dall’apertura utile di 26 millimetri e con una distanza
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precisione della lavorazione va da 2,5 a 0,5 lunghezze d’onda della luce di 633 nanometri. Il primo telescopio (il più lungo) dà una risoluzione di 20
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ora tonda, ora al primo o ultimo quarto, ora come una falce, fino a scomparire (o transitare davanti al Sole). In effetti Galileo nella seconda metà
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