Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: presidente

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ma ci faccia riavere il denaro che ci occorre. V. — Il  presidente  della società Paolo Colnai viene ammonito dalla società per
accuse; ora io lo avverto che so qual'è il mio dovere di  presidente  e perciò masticherò lo stucco come richiede il mio onore,
(socio) — No. PRESIDENTE. — Sì. BARABAS (socio) — No.  PRESIDENTE  — Vuoi aver tu l'ultima parola? RICHTER (socio). — Egregia
che nel registro sia iscritto un ammonimento per il  presidente  per aver egli trascurato il proprio dovere! VARI SOCI —
egli trascurato il proprio dovere! VARI SOCI — Bene! Bene!  PRESIDENTE  — Ed io voglio far presente all'assemblea di volermi
PRESIDENE — Sì che c'entra! BARABAS (socio) — Non c'entra!  PRESIDENTE  — C'entra! BARABAS (socio) — Non c'entra! PRESIDENTE —
PRESIDENTE — C'entra! BARABAS (socio) — Non c'entra!  PRESIDENTE  — Bene! L'ultima parola dev'essere tua! RITCHER (socio) —
SOCI — Approvata! Approvata! ALTRI SOCI — Non approviamo!  PRESIDENTE  — Si faccia lo scrutinio! BARABAS (socio) — Esigo l'appello
— Esigo l'appello nominale. (Viene eseguito l'appello).  PRESIDENTE  — La Società delibera con la maggioranza di tre voti
delibera con la maggioranza di tre voti l'ammonimento al  presidente  Paolo Colnai. E' una vigliaccheria! BARABAS (socio) — II
Paolo Colnai. E' una vigliaccheria! BARABAS (socio) — II  presidente  non ha il diritto di insultare la maggioranza! PRESIDENTE —
presidente non ha il diritto di insultare la maggioranza!  PRESIDENTE  — Non è vero! BARABAS (socio) — Sì, è vero! PRESIDENTE —
PRESIDENTE — Non è vero! BARABAS (socio) — Sì, è vero!  PRESIDENTE  — No! BARABAS (socio) — Sì! PRESIDENTE — E va bene!
— Sì, è vero! PRESIDENTE — No! BARABAS (socio) — Sì!  PRESIDENTE  — E va bene! L'ultima parola dev'essere tua! L'ordine del
dev'essere tua! L'ordine del giorno essendo esaurito, il  presidente  toglie la seduta. Firmato: Lesik, cancelliere. Colnai,
toglie la seduta. Firmato: Lesik, cancelliere. Colnai,  presidente  continuo a sostenere che è una vigliaccheria.
 PRESIDENTE  DEL COMITATO DIRETTIVO Leopoldo Umberto Bagliotti-Gagginis
nome di Ghereb; ma nessuno era informato con precisione. Il  presidente  aveva creduto opportuno mantenere il segreto sulla faccenda
nemiche, neanche Boka poteva immaginare... Di questo il  presidente  venne informato soltanto in mattinata, dopo la lezione di
lo si poteva più premere. E la colpa era indubbiamente del  presidente  perchè, come s'è detto, il presidente aveva ii dovere di
era indubbiamente del presidente perchè, come s'è detto, il  presidente  aveva ii dovere di masticare ogni tanto lo stucco sociale.
andava protestando dall'uno all'altro accusando il nuovo  presidente  di trascuratezza. Le agitate accuse di Barabas ebbero
— Questo non è ammissibile! Sembrerebbe che il signor  presidente  abbia paura. — Di te forse? — Non di me, ma dell'assemblea!
con una gran sciarpa rossa intorno al collo. L'arrivo del  presidente  interruppe le discussioni. Colnai si arrese subito: — Sta
scacciato a bastonate. Lesik si fece avanti: — Signor  presidente  — disse —, ci siamo tutti. Manca il solo Ghereb. Si fece un
guerra sul serio. Si fece silenzio. — Ebbene? — chiese il  presidente  Nessun rancore? — Per quel che so io... — disse timidamente
dello Stucco tenevano ancora seduta: Vais fungeva sempre da  presidente  con un viso seriissimo, e quando il biondino passò accanto
tenente! E si mise sull'attenti. — Riposo! — disse il  presidente  della Società per la Raccolta dello Stucco — Abbiamo
si dichiarò all'opposizione: — Abbasso Colnai! II  presidente  allora continuò: — Se il signor segretario vuol mantenere
L'assemblea ammutolì. E nel silenzio sepolcrale il  presidente  disse con voce cupa: — I signori soci han tutti veduto il
traditore! — Approvato! — dissero in coro i presenti. E il  presidente  emanò la sua sentenza nel silenzio generale: — L'assemblea
che si scambiavano le palle e l'evviva dei soci al nuovo  presidente  della Società dello Stucco! Nessuno lì dentro sospettava di
occhi di Boka e quando sentì che il presidente, lo stesso  presidente  gli diceva con profonda tristezza e con voce esitante: — Ed
già che la spedizione era riuscita felicemente e che il  presidente  dei ragazzi della via Pal aveva restituito la visita alle
intorno a Boka. — Io non so che cosa può essere — disse il  presidente  — Andate pure; io vi aspetterò nel corridoio. E
— E perchè proprio tu? — Perchè c'è nel regolamento che il  presidente  ha l'obbligo di masticare ogni giorno almeno una volta lo
Vais si mise a piangere; ed aggiunse piagnucolando: — E il  presidente  ora sono io... La situazione diventava grave. Il professore
il presidente. — Scusi — osservo con modestia Vais — Io ero  presidente  proprio oggi per l'ultimo giorno, perchè oggi doveva
e qualcuno prendeva il taccuino ed annotava le parole del  presidente  generale in capo. — Ebbene — disse Boka —, questa è la
Società dello Stucco hanno... — Ti prego... — esclamò il  presidente  — prendi sul serio queste sciocchezze? — Sì... — disse
Forse verrai a saperlo. Ma guai a me se lo saprai... Il  presidente  lo guardò a lungo. — Non capisco — disse. — Non lo posso
loro entusiasmo proruppe fragoroso. E l'«evviva» salutò il  presidente  quando questi si volse verso loro. Era piaciuto a tutti che
questi si volse verso loro. Era piaciuto a tutti che il  presidente  non si fosse dimostrato bambino, ma vero uomo. Avrebbero
rischiarandosi la gola — Spettabile assemblea! Il signor  presidente  è stato fortunato perchè, causa la manovra, quasi veniva
volete — continuò I'oratore —, so bene quel che dico. Il  presidente  ha potuto, in grazie alla manovra, rinviare un poco la
allora a Cionacos: — Sollevalo! E Cionacos sollevò il  presidente  issandolo in cima allo steccato; e il presidente stava
sollevò il presidente issandolo in cima allo steccato; e il  presidente  stava scavalcandolo quando le assi fradicie cominciarono a
incolpare nessuno... — Forse... uno dei nostri...? Il  presidente  rispose triste: — Mi pare. — Ma questo è alto tradimento! —
il ragazzo con la lampadina. Tirarono a indovinare, ma il  presidente  vietò loro anche questo affermando che non bisognava
dietro. — Non possiamo abbandonare la barchetta — disse il  presidente  —. Se la scoprono non c'è via di ritirata. Sul ponte ci
andare a casa. Ti do i soldi. Mise la mano in tasca. Ma il  presidente  non aveva che sette soldi. Nella sua tasca non c'erano che
che oggi avrernmo eletto un presidente. Eleggiamo il  presidente  e che sia un presidente con pieni poteri: bisognerà seguire
eletto un presidente. Eleggiamo il presidente e che sia un  presidente  con pieni poteri: bisognerà seguire ciecamente i suoi
con entusiasmo perchè voleva un gran bene a Boka. Il  presidente  accennò a voler parlare. Si fece silenzio. — Amici, — disse
di mandar rotoli di doppie d'oro, ora ai giudici, ora al  presidente  del tribunale. E via via che il tempo passava e che si
e ogni momento rinfrescava la memoria dei giudici e del  presidente  a forza di rotoli di belle doppie d'oro sonanti e,
ah! Il maestro Brock, che ha assunto la carica onorifica di  presidente  del comitato del derby, ci fa su una sonora risata. - Però
letto, c'era scritto: Ore quindici: Assemblea. Elezione del  Presidente  sul campo. Pubblicazione! Boka mise in tasca il pezzettino
imitare questo fischio da cocchiere. Sì, c'era Scinder, il  presidente  del Circolo di Letteratura, che sapeva fischiare così; ma
così; ma Scinder fischiava soltanto prima d'essere eletto  presidente  del Circolo. Da quel giorno non aveva mai più messo le dita
mai più messo le dita in bocca: non era conveniente per ii  Presidente  di un Circolo Letterario! Cionacos fischiò dunque e i tre
fece fare una statua che fu messa di fronte alla casa del  presidente  Airoldi nel Vicolo degli Agonizzanti. Il vicolo prese il
ben pagati, perché ricevono uno stipendio pari a quello del  presidente  della Repubblica, piú vitto, alloggio e caramelle a
andato? — Perchè aveva vergogna. E lo faranno dimettere da  presidente  perchè ha perduto la battaglia. Oggi dopo colazione hanno
una grande discussione per stabilire chi dovesse essere il  presidente  della deputazione, ed è durata mezz'ora. E poi è stato
l'altro: — Va avanti tu! — No, tu! Barabas disse: — II  presidente  della deputazione sei tu! Vais s'accostò al letto: e gli
la lettera che era indirizzata all'eccellentissimo signor  Presidente  Boka: in verità non era una lettera ma un insieme di fogli
fatto pugilato. Anzi, fino a una decina di anni fa è stato  presidente  dell'Associazione — Contro gli Sport Violenti, ha
non riconosciamo in lei il barone Lamberto, proprietario e  presidente  delle banche che qui rappresentiamo. — Chi sono io, allora?

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