modo un povero diavolo che si studia di balbettare, pur zoppicando, una lingua non sua. Il cortese giovinetto, invece, la garbata fanciulla lo
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urbanità e di carità quegli impiegati che tengono per ore ed ore, il povero operaio, l' inesperto popolano in aspettazione d'una risposta ; che mostrano
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cantuccio ove sedersi. I giovani ateniesi non si curarono punto del disagio del povero vecchio, anzi fu detto da alcuno che godevano del suo
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un povero derelitto che per l'altrui sventura o fallo o snaturatezza è solo nel mondo! A questo proposito, non potrò mai dimenticare le parole che udii
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Appagare la ragione! Povero Tiziano, povero Paolo! Chi meglio studia la natura ammira meglio in voi la verità maravigliosa e la scienza sicura delle
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quella tela si vedevano altri tre quadretti: un povero ragazzo, con un cartoccio di farina in mano; un miserello ciencioso, con in mano una pentola; una
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quali si presta tanto la città delle gondole. Povero amico, infaticabile e curioso! Voleva studiare i casi di una battaglia navale, voleva farsi il
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scomparti architettonici con festoni di fiori e ori lucenti. E così il cervello del povero architetto d’oggi si confonde nell’allettamento di tanti
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la stanza di un giovine ch’esca appena dalla scuola, che non abbia mai fatto nulla, che sia impacciato e povero. Gli è che il Sorbi — Raffaele Sorbi
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— Meglio povero — gridai — e imbecille, ma padrone de’ proprii desiderii e dei proprii affetti. Mi rammento un dì in Trastevere: dopo avere visitate
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fabbricazione manovale. Anche la illustrazione della vita del povero cavaliere allampanato e del suo servo panciuto è piena di spirito facile, pronto, senza
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sottigliezza nell’atto. Povero Esopo frigio, se le tue favole sono tue, se tu sei vissuto mai sulla terra, vedi come ti hanno conciato! Portare l
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retribuzione quello che tutti sanno? Chi ride dell’umiltà dell’agnello, della perfidia del lupo, del povero asino, del leone, de’ topi, della ranocchia
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domandare come un povero uomo possa mettere insieme le particelle disperse di una Esposizione universale.
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, guardando una formosa Frine e poche altre sue gentili compagne, noi non ci sentiamo la virtù di quel povero ciabattiere, di cui parla messer Giovanni Villani
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banco del povero legnaiuolo a riprender lena prima di continuare la via sino alla chiesa di San Firenze, dove stava dipingendo la cupola. L’artiere aveva
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fastidio dei ritrattisti sono quelle fisonomie regolari di donna, quelle fisonomie da Dea greca tanto rare e tanto ammirabili. Il povero pittore non
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Resta l'avanzo di dieci milioni sull'esercizio corrente, ma su questo povero avanzo abbiamo fatto o stiamo facendo molte tratte. Abbiamo votato
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, dove il povero vecchio si aggirava da parecchi anni come una mosca senza capo, gli parve piena a un tratto quando vi arrivò la nuorina; e gli parve
precisamente quale fosse quel suo benedetto ideale! Povero Píula! Mi faceva pietà. Questa volta era andato giú davvero: pareva invecchiato di cento anni
? ..." "Una seccatura!" rispondo io. E comincio a declamare contro quel povero signor Bucci, gli do dell'imbecille, lo mando al diavolo: "No, non voglio
fortissimo pugno sul tavolino. - Oh, per me val lo stesso, quando l'amato non son piú io! - Povero William! Tu vuoi dimenticare, tu vuoi
esclamazioni, perdendosi in un lirismo di frasi e di gesti da far comprendere, povero diavolo! che aveva bisogno di uno sfogo perché la sua felicità
occhi di una statua di santa, a qualcosa di soprannaturale, di misterioso, dinanzi a cui il povero Enrico si sentiva turbare. Sempre cosí! Anche nelle
su i campi, essi ridevano ancora del viso sbalordito di quel povero imbecille allorché avea visto quel bacio. Poi, nella intimità del ritorno a piedi
stata lei! Al povero ragazzo non era mai passato pel capo che ciò potesse accadere. Ah, tutto gli avea preparati! E avean continuato, insaziabili
l'ambascia del suo povero cuore avvelenato per sempre! E al ritorno del marito? Voleva essere forte, per non tradirsi con la menoma esitanza o col piú
sopraffina simula le piú squisite, le piú pudiche ritrosie della virtú per irretire gli allocchi? Che cosa sarebbe avvenuto allora del mio povero cuore
mondo forse di ricordi, forse di sogni e di speranze si muoveva confuso innanzi alla sua mente e la rapiva e teneva assorta. Ma, entrava il mio povero
qualche rispetto! ... Ma che importava a lei del cronista, del duello, del povero capitano ferito? E altiera della propria innocenza, rossa di vergogna
paesane, che le ronzava negli orecchi dolce e sommesso: e allora il suo povero cuore dava un debole segno di vita, s'agitava per un istante nell'allegria
- Fasma! Un nome greco - dissi improvvisamente. - E significa? - Apparizione, fantasma! Le torna a capello. Non è nuovo; il povero Dall'Ongaro