No! No! ... Non l'ammazzate, povera rana!
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Mi chiamo la regina "Mangiapoco" e tale voglio essere davvero ... Ah, Maestà! ... quella povera figlia ...
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(se ne va piangendo): Povera figlia! Povera figlia! (Re e Ministro, dopo essersi inchinati alla Regina, si siedono a tavola, ognuno al suo posto. Due
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Ti ho portato un po' di pane e un po' di acqua ... Ma non posso darteli. La chiave della cella l'ha il Re ! Vuol farti morire di fame, povera
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povera madre! Un maleficio ha colpito i miei figli. Uno è nato con la testa ...
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C'era una volta una vedova, non giovane, né vecchia, che aveva una bottega dove faceva da mangiare per la povera gente. Preparava buone minestre di
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il pianto nella voce. - Vi dispiace? I bambini ... devono essere bambini. Poteva dire: - Me lo hanno stregato? La povera donna e il marito avevano
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compagne da sue uguali, quantunque figlie di povera gente. Non le rimandava mai via a mani vuote, e a ogni mutar di stagione regalava a tutte bei
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solitaria trovò una cagnetta che guaiva e non si poteva muovere. Si accostò, e dai solchi delle ruote sul terreno, capì che la povera cagnetta era stata
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povera con te". Aspettando la dichiarazione, studiava ogni mezzo per atteggiarsi da fanciulla innamorata. Diceva spesso: "Non posso soffrire i ricchi
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