atrio del castello con | portico | sostenuto da arcate e colonne: alla porta che mette |
Guglielmo Wellingrode -
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nell’interno del castello si ascende per una gradinata: dal | portico | per due gradini si scende nella corte del castello. |
Guglielmo Wellingrode -
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atrio del castello con | portico | sostenuto da arcate e colonne: alla porta che mette |
Guglielmo Wellingrode -
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nell’interno del castello si ascende per una gradinata: dal | portico | per due gradini si scende nella corte del castello. |
Guglielmo Wellingrode -
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Dirci hanno varcato il | portico | e sono spinte dai bestiarii verso l’arena. |
TITOLO -
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coperta di un velo e si apparta presso una colonna del | portico | a destra; poi Lohrstein. |
Guglielmo Wellingrode -
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coperta di un velo e si apparta presso una colonna del | portico | a destra; poi Lohrstein. |
Guglielmo Wellingrode -
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fondo del | portico | sopraggiungono alcuni gladiatori armati per combattere e |
TITOLO -
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Ducale parato a festa. Nel fondo la Scala dei Giganti e il | Portico | della Carta colla porta che adduce nell’interno della |
La Gioconda -
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Ducale parato a festa. Nel fondo la Scala dei Giganti e il | Portico | della Carta colla porta che adduce nell’interno della |
La Gioconda -
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un valore di profondità prospettica: ha dunque un | portico | e una loggia, la cui scarsa profondità è compensata dallo |
Da Bramante a Canova -
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della Pace, iniziata nel ’56, che sviluppa il tema del | portico | in curva, e quella di S, Maria in via Lata, iniziata nel |
Da Bramante a Canova -
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quale la superficie include la profondità prospettica di un | portico | e di una loggia. Se si pensa che quest’ultima soluzione |
Da Bramante a Canova -
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qualunque pranzo, anche di gala, la minestra rappresenta il | portico | o il peristiglio di un edificio; e cioè, che non è solo la |
Come posso mangiar bene? -
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soltanto da rari lontanissimi echi di voci. Da sotto il | portico | della casa là in fondo una donna miseramente vestita esce e |
Fra Gherardo -
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civile piemontese allo spirare del XV secolo. Sotto il | portico | del cortile corrispondenti agli archi vi sono sette lunette |
La Stampa -
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fondo una lato del | portico | annesso al tempio di Venere, a sinistra la facciata del |
Ero e Leandro -
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sulla soglia.Nel fondo, attraverso un intercolomnio del | portico | e dove le fronde si diradano, si vedrà un lembo di mare |
Ero e Leandro -
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eliminare. La scena avviene in genere all’interno di un | portico | e la Vergine mostra un duplice atteggiamento, di timore e |
Leggere un'opera d'arte -
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famose pitture del | portico | di Atene, detto il Pecile, pare non fossero una vera |
La tecnica della pittura -
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di S. Ambrogio ripeta la disposizione del Laurana nel | portico | del palazzo d'Urbino? che cosa che l'arcone a doppio ordine |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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policroma delle colonne esposte a S. Marco; che per il | portico | di S. Ambrogio ha ragione il Meyer che ne ha notato il |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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di eternità e di pace scandita ch'era negli intervalli del | portico | urbinate, in un fare di eleganza ramosa dispiegantesi a |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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fondo del | Portico | s’avvicina lentamente un corteo strano ed atroce. Le donne |
TITOLO -
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larga larga che sta a ddritta de chi entra, sotto ar | portico | de la cchiesa? Mbè’, a quer mascherone, dice, che si uno |
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA -
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in quell’occassione. Er cottìo, che pprima se faceva ar | portico | d’Ottavia, poi a le Cupèlle e adesso se fa a Ssan Teodoro, |
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA -
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aggettanti e poi lo accoglie nei grandi vuoti del | portico | e dei loggiati, lo «respira» coni larghi strombi delle |
Manuale Seicento-Settecento -
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di una casa povera, di un solo piano sopra un tozzo | portico | a tre arcate, e la parte posteriore di un palazzotto, di |
Fra Gherardo -
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merlato; un'altra si apre a sinistra, fra quella casa del | portico | e la casa dei Putagi, la quale occupa il lato sinistro |
Fra Gherardo -
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avvenuti nelle pitture del Camposanto di Pisa (quelle del | portico | settentrionale) di Benozzo, e in altre di Simone, di |
La tecnica della pittura -
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i vuoti e i pieni. Come il Galilei studia una facciata con | portico | e loggia, staccata dalla vecchia fronte della chiesa (di |
Manuale Seicento-Settecento -
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Nel fondo la Scala dei Giganti, al sinistra il fianco del | Portico | della Carta colla porta che adduce nell’interno della |
La Gioconda -
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sta disteso orizzontalmente attraverso gli orifizi del suo | portico | sottogenitale per ciò deformato e allargato e deve quindi |
L'uomo delinquente -
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verso il 1750; contengono qualche buon dipinto. _ Nel | portico | del piccolo cortile si osserva l'antico metodo, detto |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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in cui di scultura non si vedeva quasi niente, sotto il | portico | del palazzo arcivescovile erano in mostra ventinove statue, |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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cadaveri dell'ospedale. _ In seguito si formò il magnifico | portico | all'intorno della chiesa, nel quale si pose un continuato |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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sono trasportati sul Molo dinanzi al Palazzo ducale, e il | portico | della Biblioteca del Sansovino è trasformato in una loggia |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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due! Intanto la nonna, sorridente, passava sotto il | portico | con le uova appena raccolte avvolte nel grembiule, |
Pane arabo a merenda -
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prima, non rispondeva nessuno. Allora s'inoltrarono per il | portico | e penetrarono nella stamberga, dove li attendeva uno |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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questo collegamento di causa-effetto, ha inserito il | portico | in prospettiva, che con le sue bianche colonne scalate in |
La storia dell'arte -
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a forma di croce greca, ornato di cupoletta sferica, e | portico | dinanzi sorretto da colonne corintie; e il real palazzo di |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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di tempio rotondo, d’ordine dorico, tutto in pietra, con | portico | in giro sorretto da dieci colonne senza base, alte m. |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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Ma la facciata non è un piano; ha una profondità, è un | portico | con un loggiato. Il fusto delle colonne risalta sul vuoto |
Manuale Seicento-Settecento -
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nel piano; lateralmente, con la profondità in scorcio del | portico | e della loggia. Nei due casi, si hanno vigorosi contrasti |
Manuale Seicento-Settecento -
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di Michelangelo Buonarroti, che nel 1842 fu posta sotto il | portico | degli Uffizi, sono opere per concetto, ed esecuzione |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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in Firenze, e l’altra al medesimo inalzata (1851) nel | portico | del Vasari; il bassorilievo del monumento del senatore |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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Pitti; la statua di Cosimo de’ Medici, il Vecchio, per il | portico | degli Uffizi, e il gruppo colossale posto in Grosseto ad |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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sul letto funerario. L’anno appresso modellava perii | portico | degli Uffìzi il Benvenuto Cellini, che è tenuto molto |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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di Giovanni Boccaccio (1843), e dell'Accursio (1852) per il | portico | degli Uffizi, il bellissimo gruppo della Strage degli |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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e modellò la statua di Leon Battista Alberti (1850) per il | portico | degli Uffizi; ma poi lasciato il marmo e la creta, lavora |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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Pisano (1849) e Andrea Cisalpino (1854), modellati per il | portico | del Vasari, e la statua colossale del marchese Torrigiani |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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superarla. Ma il Caino, la statua di Giotto scolpita per il | portico | degli Uffìzi (1845), l’altra di Sant’Antonino arcivescovo |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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scolpì nel 1844 la statua di Piero Capponi pel | portico | del Vasari; crediamo però che oggi abbia lasciato l'arte. — |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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fiorentino (n. 2 settembre 1822), modellò nel 1847 per il | portico | degli Uffizi la statua dello storico Francesco |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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la statua di Pier Antonio Micheli, famoso botanico, pel | portico | vasariano, e nell’anno appresso il monumento a Carlo III di |
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri -
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solo: il | portico | dell'osteria mi manda i cantici dell'allegria, qui, dove |
TAVOLOZZA -
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via delle Quattro Fontane, disegnata dal Fontana, e il | portico | berniniano di San Pietro. Sono spazi aperti, prospettici, |
L'Europa delle capitali -
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armonia della composizione e la forza illusiva di quel | portico | marmoreo e sfolgorante di ori, che riecheggia ed amplifica |
La storia dell'arte -
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