ragazzo con un gran sospiro di gioia. Pochi istanti dopo, la porta che dava sul giardino si apri e una bimba si slanciò fuori con la leggerezza di un
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casette, senza intonaco, erano asserragliate e sembravano muti sepolcri. Agnolo, sorretto da Alvise, bussò a qualche porta; ma nessuno rispose. Essi
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, e la bimba credeva di renderle la primitiva freschezza con i suoi pennellini. Mentre stava per aprire la porta la mamma la trattenne. - No, Lori
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raccoglimento sulla porta della casetta di nonna Bettina. Si fermò qualche istante per ricomporsi e non lasciar trapelare alle due care donne la triste
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Con la testa coperta da un cappuccio che le scendeva fin sugli occhi, la persona avvolta in un logoro mantello, Loredana aprì la porta di casa e uscì
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venne accolta con entusiasmo e le quattro fanciulle, incappucciate ben bene per preservarsi dai rigori del gelo, aprirono la porta ogivale e uscirono sul
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freccia. L'abbaiare di un cane la riportò alla realtà della vita quotidiana. Finì di vestirsi rapidamente e uscì dalla porta che dava sull'orto. Il
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mèta. Non appena vi furono arrivati, i due reduci attraversarono in un baleno il cortiletto e divorarono le scale. La porta dell'abbaino era socchiusa
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porta dell'arsenale fiancheggiata dai marmorei leoni di Atene che le mettevano addosso un brivido molesto. Poi lo zio l'accoglieva nel suo orticello
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che non udì la porta aprirsi e i passi di Alvise che si avvicinava. - Lori! - Ella volse verso il ragazzo il suo visino dolente. - Sono pronta
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entrare, nonna Bettina possedeva la chiave della porta e Alvise si serviva del suo famoso ponte. Chi poteva mai essere? Il ragazzo si riebbe per il
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