Sono sulla porta di casa. Oltrepassano il cancello. Eccoli camminare nelle folate di novembre fino alla femiata dell'autobus. Da là, senza neppure
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Eccoli di nuovo sulla porta di casa, ecco il ritorno dal viaggio della vita di un giorno. Tutte le ore canoniche: dalla Compieta ai Vespri trascorse
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offerto di ospitarlo per qualche giorno. Quel tale lo ha lasciato sulla porta d'ingresso, sostenendo di non averlo mai visto prima. Perciò lui s'è
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Non c'è più il pulpito con la scaletta intarsiata e la porta cigolante. Non c'è più la statua della santa incollanata di rose. All'eucarestia le
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, mentre qui nella notte s'avvicina il rombo di moto che taglia il silenzio poi si perde fuori porta...
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porta e il vento il gas stringe il tuorlo in un fuoco azzurro-rame.
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, con un piede fuori della porta, l'altra disposta alla compassione e mai al silenzio.
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L'uomo ha una gamba di legno, ma ha la voce gentile. La bambina spinge la porta e quello subito chiude e manda il chiavistello. La precede nel buio
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«Si affacciava su Porta Capuana. Il giorno del suo compleanno toglieva il tappeto dal pavimento della sala d`aspetto e, con quello, copriva il tavolo
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trine. La portiera nello sfarzo smesso di un giustacuore verde, le rughe del volto più dolci, gli occhi che nel chiarore velano il nero guarda la porta
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tratti alla mente. Laggiù avevano tratto le lunghe vesti mollemente verso lo splendore vago della porta le passeggiatrici, le antiche: la campagna
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per l'erta tumultuante Verso la porta disserrata Contro l'azzurro serale, Fantastica di trofei Mitici tra torri nude al sereno, A te aggrappata
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Io sono giunto alla città nel mezzo del bosco. Batto ala porta, nessuno domanda, batto a tutte le porte della città muta; non odo che fontane cantare
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così, come un ignoto sole spento su le fiorite primavere. Chi batte alla mia porta? sei tu, cara? Vieni con l'alba alla mia cella triste? L'inchiodi
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commesce e il vivido chiaror del lontano sereno riflette livido, nell'onda torbida. E al mar l'annuncio porta della lotta che nebbia e vento nel ciel
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la polvere degli avi e i propositi dei savi rompi e l'ombra delle chiese. Ed il pavido borghese che nell'essa porta il gelo dell'inverno trapassato e
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albore! Oh schiudimi la porta, e schiudimi le braccia... - ecco il crepuscolo, la luce è sorta! Giovinettina lieta come una lieta mattinata, e candida
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A MIA MADRE I bei vegliardi dallo scettro d'oro che per la neve, sotto il ciel sereno, sostar sommessi alla mia porta udìa, la notte della santa
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antico, chiesi novelle: moribonda l'una, l'altra al letto davanti a pregar la madonna e tutti i santi. L'ammalata morì; fu un epitaffio breve alla porta
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del mare, in mezzo ai fior, nel convento lontano e solitario. E sulla porta sarà scritto: Amor.
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secure! Turba che ancora, attonito, mi arresta per le vie a udir le litanie, se, nei tranquilli vesperi, da una socchiusa porta odor d'incenso l'aria e
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in agguato io vedea sulla sua porta filar la tela delle voglie ardenti, piangete meco: Serafina è morta. Morta: l'amante dell'ultima notte n'ebbe gli
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Coppie eleganti della vaga festa, c'è alla porta una folla di signori di vario sesso, di diversa vesta, amici che vi aspettano di fuori. Son tanti i
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- Sulla porta dell'ospizio, dove usciste in lenta schiera, che vi dice, o miei vecchietti, questo sol di primavera? Oh narrate di che palpiti
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dan gli anni alle rovine, come raggio di un martire sul crine, siede grande e severa alla sua porta, e par che gridi fuor dagli archi neri, se ne
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e tumuli! Ritorniamo a porta Renza, là è l'altar dell'apparenza tutto è festa, e buon umor! E stassera, o mesta vergine, noi stassera, danzeremo, e
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, larve di capo astratto, e il libro mio testifichi ch'io non ci credo affatto: schiusi la porta: e agli uomini, girovago cantore, vengo a tentar di
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intègri fino alla porta dell'eterno buio! Né ch'io giammai mi stanchi di riporli nel core ad uno ad uno, di volta in volta che il fatal becchino li mena
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, Toscolo... Porta! Una falange di sublimi esempi, una olimpica scorta! Noi vaghiam nell'Ignoto. I figli siamo del Dubbio (oh i grandi estinti!), siamo i
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