- una volta sola, senza drammi - se siamo noi. Se cade un pezzetto di cibo sulla tovaglia, raccogliamolo discretamente, mettendolo poi nel nostro
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possibile i semi prima di farla a pezzetti; - arancia: si tagliano via i due «poli» e si toglie la buccia dopo averla incisa col coltello, poi se ne
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per i rifiuti; -in bagno, uno spazio per i suoi accessori da toeletta. Poi, riconosciamo ai nostri amici il diritto a godere di un po' di intimità, a
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serve, e poi cerchiamo di rimetterlo a posto dopo l'uso. Non tocchiamo o spostiamo oggetti e soprammobili: neppure per raddrizzare un quadro appeso
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per farla riempire, poi la riappoggia alla destra del piatto; il tovagliolino non va spiegato e appoggiato sulle ginocchia, ma ogni volta, dopo I'uso
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iniziare l'ultima mano; poi metta a disposizione dei giocatori molte bevande analcoliche e poche alcoliche, qualche panino e/o fetta di torta, ma ricordando
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con gli amici e a fumare la sigaretta davanti all'ingresso del bar o del ristorante, per poi buttare con disinvoltura il mozzicone per terra... Un altro
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a chiave e se ne vanno per l'intera giornata. E poi buttano cicche e cartacce dal finestrino, ma non perché la loro auto sia sprovvista di portacenere
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passare chi esce e poi entrare. Ma, se piove a dirotto, la gentilezza ci consiglierà di non lasciare in attesa chi subisce l'inclemenza del tempo.
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tavola il puntuale resoconto dei sintomi da cui era afflitto prima di abolire dalla dieta le solanacee, o i latticini, o quant'altro, e poi l'esposizione
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sgranchirsi le gambe, chiede un posto a sedere di corridoio. Ecco poi come si comporta il viaggiatore bene educato: -salendo a bordo, tiene il bagaglio a mano
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formaggi o di affettati, o due uova... Insomma, qualcosa di poco impegnativo per la cuoca. Dal momento, poi, che siamo venuti a cercare proprio il fascino
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ristorante, chiediamo di poter occupare una saletta privata, e poi cerchiamo di non ridurre la festa alla brutta copia di un pranzo di nozze. Al
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chi (uomini o donne giovanissimi o anziani, non cambia) preferisce dimenticarselo. E in questo caso trovare poi il modo e l'occasione per un regalo, o
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augurare buon appetito, ma poi mangiamo con le cuffie dell'iPod nelle orecchie (e non sentiamo chi ci parla, magari per chiederci di passare il sale
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piuttosto che lasciare l'altro con la mano a mezz'aria. Alle signore, poi, è concesso di non fare neppure il gesto di toglierselo - per praticità: i
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andiamo ad accoglierlo sulla porta. Se poi torniamo a sederci al di là della scrivania sottolineiamo la differenza di ruolo, mentre se ci spostiamo accanto
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e gli errori del nostro interlocutore, a meno che non comportino il rischio di un malinteso (se prima dice «Ci vediamo alle cinque», e poi «Allora
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chi ha guai privati o difetti fisici, e poi magari accusarlo di non saper stare allo scherzo e di non avere il senso dell'umorismo. Tanto più se sono
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contrattempo avvisiamo di cominciare senza di noi. Poi, ci siederemo a tavola con tante scuse - rimandando a fine pasto le eventuali presentazioni - e
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: «Posso aiutarla? Mi dica che cosa posso fare». E poi lasciamoci guidare: ogni handicap ha difficoltà specifiche. Facciamolo con un sorriso, con
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in un bar e non su un angolo di strada; poi, se è davvero in ritardo, si premuri di telefonare per avvertire e, quando finalmente arriva, si scusi, ma
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un po' duro d'orecchio. Evitiamo di fare lunghe pause tra una frase e l'altra: sono già pesanti quando le fa Celentano, ma lui almeno poi si mette a
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restituirla. E poi, naturalmente, rispettiamo i patti.
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poi non ci vuole molta fatica a bussare alla porta del bagno prima di entrare (magari anche a quella della stanza da letto dei figli e dei fratelli
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); · -dire sempre «per favore », «grazie», «scusa», anche ai collaboratori domestici; -non mettersi le dita nel naso, grattarsi, ruttare. Poi, a mano a
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, che non mettano in ridicolo i meno svelti e atletici e non sporchino gli abiti; invece di premiare i vincitori, poi, sarà bene prevedere un piccolo
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non ostenteranno cupezza e noia nei confronti degli «intrusi» (che poi sarebbero i padroni di casa!) e collaboreranno quando possibile, per esempio
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bibite analcoliche, e poi? In merito agli alcolici, ogni famiglia ha le sue regole, da far rispettare. Io mi limito a osservare che uno sparkling
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tipo: «In fondo non ha poi quel gran da fare» o di fare leva sull'affettività («Allora non vuole bene ai bambini»); eventualmente, per addolcire il
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vicende della nostra soap opera familiare. Non lamentiamoci poi se ci accorgiamo che si divertono! Con i vicini di casa, il rapporto dovrebbe essere di
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In ascensore vale la regola di lasciare uscire gli altri prima di entrare. Poi, nei limiti del possibile, si cederà il passo alle signore e agli
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mettono a disposizione dei clienti). Quel che non dobbiamo fare è usare un biglietto da visita professionale e poi sbarrare, con un «modesto» tratto di
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fa rischiare vicinanze mal combinate. Il buon padrone di casa si fa uno schema preventivo dei posti a sedere, che poi «suggerirà» agli ospiti, senza
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seguito il consiglio di non servire antipasti - un po' passati di moda - sostituendoli con invitanti stuzzichini che accompagnano I'aperitivo. Poi
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, possiamo riunire gli ospiti una mezz'oretta prima: offriremo loro un aperitivo, e poi andremo a piedi tutti insieme. Se invece li attendiamo
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trovarvi lì; è un gioco di ruolo e si divertiranno molto. Poi farete capire loro che le stesse regolette dovranno essere applicate anche a casa, la vostra
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indossare il soprabito, poi entrambi si sono diretti verso l'uscita del locale. Dopo circa tre ore trascorse allo stesso tavolo avrete raccolto una buona
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una persona che ha invitato per poi vedere gli occhi dell'altro vagare per la stanza. Guardare negli occhi, senza dare l'impressione di essere un
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del tubino nero. Investite un minimo per procurarvene uno di buon taglio e tessuto e poi sbizzarritevi con gli accessori. Ah, dimenticavo, l'uomo che
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consegnarvi la bottiglia o il libro che vi ha portato in regalo. «Ma sicuramente lo hai già letto, se vuoi si può cambiare». Poi si fa prendere dall'ansia
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, ma è utile ribadirlo, si pronuncia prima il nome poi il cognome, e mai il contrario. Mentre si fanno le presentazioni gli ospiti devono rimanere in
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, la nostra «roba». E siamo disposti a difenderla con i denti! C'è poi una regola, che conosciamo proprio tutti, anche se non sempre la rispettiamo
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adesso quale posata uso?» Ecco, avevo deciso di iniziare così questo capitolo. Poi, proprio mentre lo stavo scrivendo, mi sono resa conto
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nulla di peggio di impostare una cena sulla casseola se poi metà degli invitati è vegetariana e allergica alle verze. Se puntate sul vostro piatto forte
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argomento interessante al momento di servire gli ospiti, pur essendo informata sulle regole del bon ton, servirà il marito e poi il figlio maschio
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, devono seguire un andamento crescente. Mi spiego. Così come non posso servire un antipasto a base di acciughe molto salate, e poi sperare che apprezzino
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mete di pellegrinaggi come veri e propri santuari del gusto e a casa si cerca poi di riproporre, con la complicità dei molti format televisivi
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pulisco le labbra, lo appoggio sulle ginocchia, prendo il bicchiere e bevo. Poi ricomincio a mangiare. Facile, no? Il punto 3 non l'ho dimenticato: è
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bene, non hanno poi molto in comune. Mi capita più spesso di vedere scodinzolare sotto i tavoli, con gran pena dei camerieri, maleducati mocciosi
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