Un esemplare del detto avviso dovrà poi essere trasmesso al presidente del tribunale civile da cui dipende la sede notarile.
La borsa poi impedisce spesso — anche a coloro che hanno uno squisito senso d'arte — le cose più semplici,e perciò maggiormente desiderate.
Pagina 020
Disposto il pane nella zuppiera, vi si versa sopra il brodo all'acetosella, a cui poi si aggiunge la salsa per legare:
Pagina 044
Lo sciroppo si lascia ridurre alquanto a fuoco lento, poi si passa allo staccio e si versa sulle albicocche.
Pagina 050
Quando l'alosa è grossa, vuol essere incisa prima per il lungo, sui fianchi; poi ripetutamente per traverso (fig. 1).
Pagina 055
In Sicilia poi, ch'è il paese degli aranci e dei limoni, lo mangiano con un po' di sale e lo trovano gustosissimo.
Pagina 066
Le barbabietole si pongono a lessare in acqua bollente; ma poi s'immergono per cinque o sei minuti in acqua fresca onde si diaccino.
Pagina 070
84. Budino bianco di pollame o di caccia. — Fate cuocere le cipolle come pel budino nero. Battete prima e passate poi al mortajo carni di pollame o
Pagina 083
Ma, come non è poi tanto cattiva, anzi appetisce a molti, ve ne do la ricetta:
Pagina 111
marinare, per essere poi cotte in casseruola con lardo,
Pagina 146
I vasi vanno poi a bagno-maria, ma devono subire solamente cinque minuti di ebollizione.
Pagina 156
Queste, preparate in tal guisa si avvolgono nella cosiddetta retina di vitello, per metterle poi a rosolare col burro entro a un tegame.
Pagina 170
247. Flano di cavoli. — Si fanno lessare nell'acqua salata le costole, o coste, dei cavoli e poi si passano allo staccio.
Pagina 172
Si immergono nella pasta per friggere per passarle poi alla padella, onde si friggano nell' olio e nel burro.
Pagina 185
Vengono poi gli aranci e i mandarini, che sono oltre ogni dire gustosi e di un superbo effetto decorativo.
Pagina 187
I funghi si lasciano macerare per due o tre ore, e poi si lavano con acqua abbondante.
Pagina 192
288. Funghi sott'olio o nell'aceto. — I Porcini poi vengono egregiamente conservati nell'olio o nell'aceto.
Pagina 197
Sopra a questo distendete un nuovo strato di ripieno; poi un altro miscuglio, mescolato ai filetti rimasti.
Pagina 199
Nel disporre ripieno e miscuglio, chi opera, deve disporli in maniera che gli riesca poi facile di ridare al tacchino la forma primitiva, o quasi.
Pagina 200
Taluni, poi, vi fanno un'aggiunta curiosa, ma buona, di alcune cucchiajate da minestra di vecchio vino rosso, o bianco, o di cognac!
Pagina 217
Poi, con uno stampo, o con un bicchiere, se ne tagliano novantasei dischi, che riposti in un pannolino tiepido vi si lasciano rinvenire per un quarto
Pagina 218
Lesserete poi la lattuga nell'acqua bollente salata, e, quando sarà cotta, la ritirerete dal fuoco, e la farete sgocciolare e raffreddare.
Pagina 229
Come si scalca la lepre. - Quando avete fatto arrostire la lepre intiera, cominciate col dividerla in due; tagliate per il lungo e poi d'un sol colpo
Pagina 232
La bontà del pane è in ragione diretta della bontà della farina con la quale è fatto. Poi, ha da essere ben lievitato e meglio cotto.
Pagina 281
A parte: sbattete prima tre torli d'uovo, poi un chiaro d'uovo, mescolateli e sbatteteli nuovamente perchè si fondino.
Pagina 285
Il pepe bianco, che è poi quello nero spogliato dalla scorza, è meno acre di questo, meno acuto ed è da preferirsi nell'ammanire le vivande.
Pagina 285
Passateli per qualche minuto sopra un fuoco vivacissimo; poi moderate il fuoco e fate terminare la cottura lentamente.
Pagina 298
Come si prepara il pollo. - Il pollo ucciso si lascia in riposo per qualche ora, poi si spiuma e si lascia frollare.
Pagina 305
Si serve con contorno di riso lessato prima e passato poi al burro; o con altro ornamento, o al naturale.
Pagina 306
505. Polli alla crema. - Si prendono due polli, si lavano, si asciugano, si tagliano a pezzi e poi s'infarinano nella semola bianca.
Pagina 308
Fateli ancora seccare sotto alla cappa del camino per parecchi giorni e poi riponeteli, sospesi, in luogo secco.
Pagina 316
averlo lavato mettetelo a sgocciolare sullo staccio. Versatelo poi dentro uno sciroppo leggero, bollente, nel quale il ribes dovrà restare immerso
Pagina 324
poi tagliato a pezzetti, e una cipolla tagliata a fette sottilissime. Messa la casseruola al fuoco si fa rinvenire il composto per alcuni minuti. Poi
Pagina 327
Alcuni pisellini novelli lessati prima, passati al burro poi, possono efficacemente sostituire i tartufi.
Pagina 331
Sbattete e legate poi con un cucchiajo da minestra di olio d'oliva. Per ultimo mescolatevi due torli d'uovo sbattuti e servite freddo.
Pagina 342
578. Salsa peverada (poivrade). - Prendete un po' di prezzemolo in foglie; poi cipolline, timo, lauro, un bicchierino da marsala di aceto e un po' di
Pagina 342
613. Scombro fresco all'olio. - Preparatelo e arrostitelo prima alla graticola, come ho detto di sopra; lasciatelo diacciare poi, e servitelo con
Pagina 357
Poi si diluisce un po' di farina con sale in mezzo bicchiere di aceto e si versa in una casseruola piena d'acqua.
Pagina 358
Quando l'acqua bolle, vi si gettano dentro le scorzonere, che si lasciano cuocere per un'ora e mezzo circa. Poi si fanno sgocciolare.
Pagina 358
Si conservano le punte per l'inverno nel modo seguente: Staccate le punte dal gambo, fatele bollire un minuto con un poco di sale, poi mettetele
Pagina 368
Poi, riempite la pentola, o il tegame, con vino rosso (metà) e brodo (metà), che potrete sostituire con acqua.
Pagina 376
Innanzi tutto si introduce nel tacchino il sale grosso (due cucchiaini da caffè), che con la mano si spande sopra tutte le pareti interne; poi
Pagina 381
Allorchè il composto riprende il calore della ebollizione, vi si immergano le triglie, che si lasciano cuocere prima da una parte e poi dall'altra.
Pagina 396
Mettete le trote in una pesciajola con due o tre litri (costa caro!) di vino bianco secco2. Si aggiunge poi:
Pagina 398
Lasciate raffreddare il composto e fatene poi parecchie polpette alle quali darete la forma di costolette.
Pagina 416
Passatele al torlo d'uovo sbattuto prima, al pangrattato poi, e mettetele a friggere in una padella nella quale avrete fatto sciogliere e colorire un
Pagina 416
Lasciate svaporare; poi infarinatele con un cucchiaino da caffè di fior di farina, e dimenate con cura, onde possa sciogliersi bene.
Pagina 417
Lasciatele cuocere per un quarto d'ora allo scoperto, perchè il profumo acuto del vino evapori; poi rivoltate e coprite fino a cottura completa.
Pagina 417
Parisina, smarrita, piega gli occhi a guardare, e vi cerca la piaga nel petto con le mani. Poi tenta di sorridere.
Ella depone il tutto; poi esita qualche istante, e si ritrae lievemente senza rivolgere le spalle, camminando a ritroso, con gli occhi fissi sopra i