non si meritava nulla, questo è vero, ma in somma... - Era | poi | bella di molto, codesta Angelica? - domandò la Giulia, non |
Il romanzo della bambola -
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- Bella, non dico: intanto era meno bianca di te. E | poi | le piaceva troppo di girare, e per una ragazza ammodo, ciò |
Il romanzo della bambola -
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i capelli biondi piaccion di più; che so? c'è più grazia. E | poi | anche andava sempre a cavallo, tanto da far sospettare o |
Il romanzo della bambola -
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o non hai paura, dimmi? Camilla accennò di no col capo, | poi | disse gravemente: - C'è l'angiolo. Liberata confermò: - |
Il romanzo della bambola -
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La bambina le fece segno d'accostarsi più ancora a lei, | poi | le disse, parlandole quasi all'orecchio: - L'ho visto, sai? |
Il romanzo della bambola -
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della visione luminosa, perchè la tosse le riprese, | poi | entrò in camera la signora Amalia, seccata della visita di |
Il romanzo della bambola -
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che, diceva lei, veniva a veder le loro miserie per | poi | andare a cicalarne col pizzicagnolo e col macellaro. - Se |
Il romanzo della bambola -
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- Sì, torna, Liberata, torna! Ho da dirti tante cose... | Poi | si volse dalla parte del muro, e si assopì di nuovo. Le |
Il romanzo della bambola -
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l'abito che teneva in cucina e indossarne uno migliore; e | poi | confondersi in scuse e complimenti con la visitatrice. |
Il romanzo della bambola -
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infame! - esclamava il signor Carlo, stringendo i pugni, | poi | coprendosi il viso con le palme - Destino! Camilla, senza |
Il romanzo della bambola -
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erano stati accesi intorno a Camilla, che riposava sempre; | poi | degli uomini ignoti alla Giulia entrarono e si portarono |
Il romanzo della bambola -
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si fa a Pasqua, quando ha da venire il prete a benedire. | Poi | chiuse le finestre quasi allo scuro e serrò la camera a |
Il romanzo della bambola -
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gli ananassi che mandavano una fragranza soave, e | poi | ogni sorta di frutta secca: susine, noci, nocciuole, |
Il romanzo della bambola -
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a dir il vero, la più grande bellezza della bimba; | poi | un ventaglio di velo color di rosa tutto lustrini |
Il romanzo della bambola -
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color di rosa tutto lustrini d'acciaio, che abbagliava; | poi | un ombrellino di raso bianco, col manico d'avorio; poi una |
Il romanzo della bambola -
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poi un ombrellino di raso bianco, col manico d'avorio; | poi | una scatola da lavoro; poi... non lo sapeva neanche lui, il |
Il romanzo della bambola -
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Camilla fu colta da un nodo di tosse più forte che mai. | Poi | si coricò, dopo aver pregato più del solito. La Giulia, |
Il romanzo della bambola -
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in salvo. Disse che il dottore aveva bisogno di lei; e | poi | Phil era in trincea, ed ella voleva esser vicina, in |
Mitchell, Margaret -
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catturato. E se anche arrivaste bene a Jonesboro, vi sono | poi | cinque miglia in carrozza per arrivare a Tara. Aggiungete |
Mitchell, Margaret -
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di bronzo, su 'I caminetto, sonò lentamente i tre quarti e | poi | le undici. Il capitano, alzato il capo dal giuoco fissò |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Il capitano, alzato il capo dal giuoco fissò l'orologio e | poi | la signora Alford. - Mi sembra che a quest'ora Emma avrebbe |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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se il signor conte ha la febbre — ordinò alla figliuola; | poi | si mise a spiegare a' suoi ospiti come Emma fosse |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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di fiori. — Io non ho ordinato fiori — rispose la signora; | poi | si volse alla sua ragazza: — va a vedere di che si tratta, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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fontana! Una fontana più alta, più bella di quell'altra! — | poi | subito, volta al tenente: — Ma che pazzia, Totò! che gran |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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il cinturino, salutava in fretta e furia la società; | poi | volò giù a precipizio per le scale; ma Emma, afferrando una |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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aveva trovato il modo di conquistare il paradiso? No, no, e | poi | mille volte no, che non partiva! E fece e disse tutto quel |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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umore e con un certo bagaglio di talentaccio, più che altro | poi | di sfacciataggine. On ne doutait de rien! Bisognava sentir |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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a mance, non c'era pericolo che cascasse mai un soldo; po' | poi | la Matilde doveva guadagnar bene in quel gran magazzino... |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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figura patita ed ingenua mi tornava nella memoria; massime | poi | da quando nella sua camera era venuta a star una famiglia |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e brillanti agli orecchi, al collo, ai polsi; sopra tutto | poi | una larga striscia nera giro giro agli occhi. Che volete? |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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ho un'idea fissa: le donne oneste non si tingono. | Poi | questa donna rideva, rideva da bimba sguaiata, e mangiava |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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entrata or ora qui; toccava tutto, curiosava dovunque, | poi | sedendosi a canto a me mentre lavoravo, si metteva a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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sai! — mi disse una volta facendosi triste d'un tratto; | poi | scrollò le spalle e soggiunse: - Chi sa se l'amore esiste! |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Ma la fosca badia conveniva a quel pittoresco paesaggio, | poi | che aveva in cima al suo stesso colle, tra folti gruppi di |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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Quelli s'affacciavano alle finestre, rispondendo, | poi | ne venivano di su, di giù, da ogni parte; e fra risa, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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l'amico — tanto più che ti ci ho condotto io; ma che | poi | tu ti ci muri dentro è un altro par di maniche! Me lo dici, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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intraducibile che significava: E questo, come c'entra? — | poi | rispose sorridendo: - Bella domanda! Questa anzi è una |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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esser vinte così. L'avvocato ascoltava guardandolo fisso; | poi | domandò: - E quando intendi di cominciar l'assedio... |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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gli occhi in torno per assicurarsi ch'erano proprio soli, | poi | confessò sottovoce, visibilmente contento di sè: - Il primo |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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con disinvoltura i due ospiti della pensione materna; | poi | si diresse verso la tavola di mezzo dove posò un libro, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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presi le sue difese, perchè, poveretto, tutt'assieme non è | poi | un vecchio antipatico, soltanto... bisognerebbe |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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non aveva figli e... per conseguenza nè pure nipoti; | poi | abbordò il soggetto del libro: - Vedo che lei legge il |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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non è capace neppure chi ha cento mezzi di combattere. - | Poi | poi, più della morte, la morte definitiva, non potrà |
Il romanzo della bambola -
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appariva più profanata che altrove era nel refettorio. | Poi | che l'immensa stanza non si prestava a pigione per un solo |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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degli affari trattati a Firenze in giornata, e animandosi | poi | in discussioni municipali e governative. A volte le loro |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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dimenticarsi che paste e confetti esistono, e guardarsi | poi | sempre dai dolciumi, tanto perniciosi per la salute. |
Il romanzo della bambola -
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brillanti che le scintillava su' capelli color del grano: | poi | venne a patti: - Se la mamma mi dà questa spilla, prendo |
Il romanzo della bambola -
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daccapo la medesima storia: spintoni, magari pedate... | Poi | di nuovo carezze, e bei vestiti addosso. Del resto, la |
Il romanzo della bambola -
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lavorare per amor suo; ma, vanitosella com'era, si consolò | poi | quando vide la signora de' Rivani e la governante mettersi |
Il romanzo della bambola -
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viole... Cotesta fu un'avventura che la Marietta raccontò | poi | a tutti, divertendosi molto dell'equivoco di quella |
Il romanzo della bambola -
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tenaglie infocate, la tagliuzzavano con coltelli spuntati e | poi | la lasciavano, per brevi intervalli, cosí priva di forze |
Mitchell, Margaret -
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tremendo terrore, mentre con voce rauca chiamava Mammy. E | poi | ricordava vagamente di essere stata portata di sopra, prima |
Mitchell, Margaret -
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di sopra, prima che la sua mente naufragasse nell'oscurità. | Poi | spasimo e ancora spasimo; la camera piena di voci che |
Mitchell, Margaret -
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e ondate di spasimo. Bisogna tenere la mano di Melly. | Poi | c'era il dottor Meade; era venuto benché i soldati del |
Mitchell, Margaret -
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- Delirio. Dov'è il capitano Butler? La notte fu tenebrosa; | poi | venne la luce. A volte era lei che stava avendo un bambino, |
Mitchell, Margaret -
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Rossella mormorava: - Melly? - e la dolce voce rispondeva. | Poi | voleva dire: - Rhett... voglio Rhett - ma si ricordava, |
Mitchell, Margaret -
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si strinse nelle spalle e fece il viso di chi si stupisce; | poi | rispose: - Le dico la verità, a me, finora, non m'ha dato |
Il romanzo della bambola -
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cosa manca a mia figlia? - chiese bruscamente la Cerchi; | poi | si rimise, e dichiarò: - Del poco che resta in casa è |
Il romanzo della bambola -
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male? - Io? no - rispose Camilla con accento risoluto. | Poi | soggiunse, dopo un poco: - Mamma, posso andare? La signora |
Il romanzo della bambola -
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quella debole salute s'andava sempre più consumando. Venne | poi | il tempo in cui la direttrice della scuola scrisse alla |
Il romanzo della bambola -
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le facesse impressione e le pesasse. Dapprima leggiera, | poi | un po' più forte, la febbre coglieva quasi tutte le sere la |
Il romanzo della bambola -
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il corpo. Ella badava a stropicciarsi le manine magre, che | poi | si passava sul viso e su le braccia, tentando inutilmente |
Il romanzo della bambola -
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da una fortunata toccatina di diritto divino. Ho potuto | poi | convincermi, invece, che quelle teste possono qualche volta |
D'Ambra, Lucio -
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a quelle che modestamente ci appartengono. Da quando | poi | la democrazia ha fatto sì che la nuova politesse des rois |
D'Ambra, Lucio -
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per indossare quella redingote che, a badarci bene, è | poi | in fondo una livrea come la blusa — ricordo che un giorno |
D'Ambra, Lucio -
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Don Pedro invece addormenta tutto. Suggerisce dei sogni e | poi | fa sognare: è un ministro oppiaceo. E intanto dorme anche |
D'Ambra, Lucio -
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sei mesi prima. Ebbe un breve momento di timor panico, ma | poi | andò avanti risolutamente sino alla fine, attendendo da un |
D'Ambra, Lucio -
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libere che, contrariamente a quello che si crede, non sono | poi | molte per un povero diavolo che deve fare, almeno facendosi |
D'Ambra, Lucio -
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più. Era pranzo d'intimi, quella sera. Si doveva pranzare e | poi | accompagnare la duchessa all'Opera dove doveva aver luogo |
D'Ambra, Lucio -
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a un tavolinetto di modesto, tranquillo e prudente écarté. | Poi | ci perdemmo di vista. Fui chiamato al telefono. Lessi i |
D'Ambra, Lucio -
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una volta sola!... È stata una lotta di trenta secondi, | poi | un grido di lei, una porta che si apre violentemente. Mi |
D'Ambra, Lucio -
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Mi bruciava fuori e mi bruciava dentro!... E poi.. | Poi | ho ritrovata la mia automobile e sono corso da lei.... |
D'Ambra, Lucio -
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amante della fatica e sollecita nello sbrigar le faccende; | poi | sapevano che aveva gran bisogno di buscarsi qualche soldo, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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lì per assistere a uno spettacolo dove egli avea parte; | poi | sfogliava, su 'l leggío che gli stava davanti, le pagine |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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come uno cui non riesca di tirar fuori una ragione; | poi | cercò di far coraggio al suo uomo, premendogli |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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con qualche commissione fuori che potrai far tu... E | poi | non ti metto mica in istrada, io, che diamine! T'aiuterò, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e la mamma aveva da fare, e c'era bisogno di pace in casa: | poi | avrebbero mangiato tutti, più tardi, un po' più tardi. Fra |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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ottenute dalla sventurata in quelle sue visite; | poi | dei segni di noia, dei gesti bruschi, quasi nessuna parola, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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lui; e bisognava vedere come gli tornavano sempre i conti. | Poi | sapeva spazzar bene la stanza, cansando pianino il |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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un sorriso beato, il solletico su 'l labbruccio inferiore, | poi | chiedeva sottovoce: — Le vorrai sempre bene a mamma, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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tirandogli su i ricci, che dovevan dargli troppo caldo; | poi | stendeva il braccio sotto le coltri e gli tastava il ventre |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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insistente, che la perseguitava come una fissazione; | poi | scoppiava in pianti dirotti, spasmodici, che, dicevan le |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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un po' la persona elegante dinanzi a quella disperata; | poi | rispose in tono cortese: — Fate come vi pare; per me, però, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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sperare o temere; ma l'altro rimase alquanto muto; fece | poi | tre o quattro domande laconiche, necessarie, e volle carta |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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due visite quotidiane, e magari più, se c'è il bisogno; | poi | ci sono gl'infermieri, che han pratica delle malattie quasi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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nel vuoto, accennava lentamente di no, di no, col capo; | poi | rispose con un fil di voce: - Si vedrà — e accompagnò, fino |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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ritta, dinanzi al suo casotto, alzò il capo e la guardò; | poi | chiese: — Che cosa volete da me? — Ella cominciò |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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- - Non presto nulla — dichiarò uomo; e, dopo un istante, | poi | che Lucia s'era coperto il viso col fazzoletto, per |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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le braccia, mezzo strozzata dalla violenza dell'emozione; | poi | raccomandò all'infermiere, che già saliva la scala: - |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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madre che il medico lo aveva messo a un quarto di vitto, | poi | a metà. Un'altra volta seppe che gli era stato permesso |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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tempo in queste gite, poteva guadagnare qualche altra cosa; | poi | le si presentava un nuovo provento: era venuta ad abitare |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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lui - asserì l'Adele entrando e buttandosi sur una sedia. | Poi | raccontò per filo e per segno il fatto. Aveva dovuto |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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frequentemente, per mostrare che capiva, capiva... Ma poi, | poi | che cosa era accaduto? Questo le stava a cuore. Poi, poi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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poi che cosa era accaduto? Questo le stava a cuore. Poi, | poi | era accaduto che all'Adele avevan presentato un bambino di |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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inserviente, e dopo, una monaca, e dopo anche la superiora, | poi | il medico di guardia: tutta una processione. Avevan detto: |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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la Lucia. Il bambino alzò lo sguardo un po' selvaggio; | poi | lo tornò subito a chinare, e rimase muto. Allora la Lucia |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
squadrarono il nuovo arrivato con atto di diffidenza, | poi | se ne allontanarono un po' ammusoniti, facendo segno di no, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
Diletta era caduta dal pony e Mamma aveva pianto molto; | poi | zia Melly li aveva condotti a casa sua a giuocare con Beau |
Mitchell, Margaret -
|
battere. E dire freddo: «Dovere stare in camera mia». E | poi | voltarsi a me e dire: «Tu, Mammy, badare che rimanere qui |
Mitchell, Margaret -
|
- Io portare una dozzina di candele e lui dire: «Bene!» E | poi | chiudere porta e stare con piccola miss, e non aprire a |
Mitchell, Margaret -
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ammazzo». - Oh, ma deve essere davvero impazzito! - Sí. E | poi | avere ancora parlato piano e io non avere capito cosa dire, |
Mitchell, Margaret -
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stoviglie e dell'argenteria e la voce sommessa di Melania. | Poi | udí scricchiolare il letto come se un corpo pesante vi |
Mitchell, Margaret -
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di che sono rattemprate quelle mestizie. D'allora in | poi | ogni gioia si tace, il cielo s'imbruna d'ogni intorno, il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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ma tenerissimo, di cui eterna mi resterà la rimembranza; | poi | domandò: "Perchè mi lasci?" "Sono vicina a te," risposi con |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le mani tremanti, e ci benedisse. Ci sogguardò una per una, | poi | richiuse gli occhi. Sulla sera il confessore entrò mesto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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testa, come se fosse stato solo; accese un sigaro d'avana, | poi | si voltò verso Leda Degli-Angeli, seduta sur una |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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un regalo. Ella annuì con un mezzo sorriso, indifferente. E | poi | che vide il barone togliersi di bocca il sigaro, rovesciò |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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quando la illuminavano tutta improvvisamente, per lasciarla | poi | quasi subito in una mezz'ombra senza tinte spiccate, nella |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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ogni tanto rompendo il silenzio con un motto burlesco. | Poi | seguivan le donne: prima la madre, che pregava devotamente |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
testa; corse allo specchio, e lì se lo annodò sui capelli; | poi | scoppiò in una risata. Ora che non era più avezza a vedersi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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corto di maniche. Ah; c'era anche il grembiule! Quello | poi | era quasi intatto: rossigno e bianco, di cotonina a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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si lasciò sfuggire una bestemmia a mo' d'interiezione. | Poi | continuò: - Ah, perdio, perdio! Ma sapete che vi siete |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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un leggiero sospiro, inarcò le ciglia e tacque; rispondendo | poi | soltanto a monosillabi a tutte le chiacchiere di costui. |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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pregava la ragazza. Ma non potè ottenerlo. Chi riconduceva | poi | la bestia al Borgo? Allora, ella si determinò a far la |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
della vita dei soldati d'Africa: vita penosa ed eroica; | poi | dalla Giulietta l'idillio di un suo amore virginale per un |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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se ci sono io? - Zio Enrico sorrise del loro spavento; | poi | tornando serio: - Sarà una dura battaglia, figliuole. |
Mitchell, Margaret -
|
il cervello di un passerotto. - Si interruppe bruscamente. | Poi | riprese: - Non ho fatto tutta questa strada stasera |
Mitchell, Margaret -
|
lo ha squarciato ed ha ferito anche il cavallo, che ho | poi | finito io stesso. Era una bella giumenta. Sarà bene che tu |
Mitchell, Margaret -
|
Doveva vivere per veder crescere il suo nipotino e | poi | morire tranquillamente nel suo letto. Oh, perché è andato? |
Mitchell, Margaret -
|
Rimase un attimo a guardare gli oggetti che aveva in mano. | Poi | salí le scale per andare da Melania. |
Mitchell, Margaret -
|
- esclamò Rossella. - Perché non ha prestato giuramento per | poi | disertare e tornare a casa appena libero? Melania si volse |
Mitchell, Margaret -
|
la propria Confederazione prestando un abietto giuramento e | poi | mancare al giuramento stesso! Preferirei saperlo morto a |
Mitchell, Margaret -
|
loro, per evitare di morire in quel luogo, e non avreste | poi | disertato? - Senza dubbio - rispose Rhett, facendo brillare |
Mitchell, Margaret -
|
che neanche Mrs. Coleman sapeva bene... - Non credo | poi | che sia questo orrore - interruppe Melly dolcemente. - |
Mitchell, Margaret -
|
- E scoppiò nuovamente a piangere. - Leggi, leggi - riprese | poi | indicando la lettera che era caduta a terra. - Oh, com'è |
Mitchell, Margaret -
|
- Non te lo avevo detto che è un gentiluomo? - disse | poi | volgendosi a Pittypat, con un sorriso che brillava sul |
Mitchell, Margaret -
|
un principe degno della sua manina inguantata di bianco. | Poi | avea pensato a brillare, come una vanitosella spensierata; |
Il romanzo della bambola -
|
non rimpiango nulla nè nessuno - dichiarò Orlando. - E | poi | ho te! Che cosa potrei desiderare di più? La Giulia lo |
Il romanzo della bambola -
|
la veste da camera di crespo della China color limone; | poi | un'altra veste di raso viola guarnita di pizzi crema; |
Il romanzo della bambola -
|
i bei capelli, che chiuse in una reticella di seta rossa, e | poi | la mise sotto le lenzuola, dove andò subito a raggiungerla. |
Il romanzo della bambola -
|
l'elegante accappattoio di crespo della China color limone; | poi | le tolse di capo la reticella, le disfece le trecce, ma per |
Il romanzo della bambola -
|
posto, dentro il bauletto, tutto il corredo della bambola, | poi | vestir questa daccapo per far visite; giacché la mamma avea |
Il romanzo della bambola -
|
erano in realtà; ma persuasa che dovevano essere tante e | poi | tante da far sì che lei non avrebbe mai avuta una bambola |
Il romanzo della bambola -
|
già fatto. Nella nottata, la bambina sofferse d'agitazione; | poi | di male allo stomaco; finalmente, le si sviluppò la febbre. |
Il romanzo della bambola -
|
l'orecchio alla sua bocca per capire) «Grazie». E | poi | si era addormentata. Rossella dimenticava che anche lei |
Mitchell, Margaret -
|
Prissy: l'essersi vantata di un'esperienza che non aveva, e | poi | i suoi terrori, la sua goffaggine, la sua inutilità nel |
Mitchell, Margaret -
|
Un altro bicchier d'acqua, vi prego!" D'allora in | poi | me la passai, non felice, ma libera da molestie, nè più |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
che fosse piaciuto all'arcivescovo di permetterli. Quanto | poi | alla lite mossa dalle monache, ordinava ch'io dovessi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
Prissy roteò gli occhi guardando prima la sua padrona e | poi | la mucca che muggiva lamentosamente. Fra le due, Rossella |
Mitchell, Margaret -
|
la fissò stranamente come se credesse che fosse un sogno. | Poi | le posò una mano sulla spalla. Rossella lo sentí tremare, |
Mitchell, Margaret -
|
realtà. - Figlia... - mormorò con sforzo - Figlia mia. | Poi | tacque. «È un vecchio!» pensò Rossella. Geraldo aveva le |
Mitchell, Margaret -
|
dal materassino di piume su cui giaceva da tante ore. E | poi | fu nelle forti braccia di Pork, con la testa sulla sua |
Mitchell, Margaret -
|
e... - Quanti ne sono rimasti? - Rimasti io e Mammy. E | poi | Dilcey. Mammy aver curato signorine tutto giorno e Dilcey |
Mitchell, Margaret -
|
hanno fatto. Ripeti a Dilcey quello che ti ho detto. E | poi | vai a prendere il whisky e qualche patata. - Non potere |
Mitchell, Margaret -
|
sul petto, formando delle pieghe di carne floscia. | Poi | fece uno sforzo per parlare ancora. - Si accamparono |
Mitchell, Margaret -
|
non mi ricordo. - La voce di Geraldo era stizzosa. - E | poi | iniziarono la battaglia da qui... da Tara... Uno strepito |
Mitchell, Margaret -
|
e dormire. - E poi, se ne sono andati. Tacque a lungo, | poi | cercò la mano di lei. - Sono contento che tu sia tornata. |
Mitchell, Margaret -
|
gli porse nuovamente la borraccia. - Bevi ancora un poco; | poi | ti porterò di sopra e ti metterò a letto. Fu stupita. |
Mitchell, Margaret -
|
e tutti e tre si avviarono lentamente per il vestibolo e | poi | per le scale fino alla stanza di Geraldo. |
Mitchell, Margaret -
|
e, con le mani sui fianchi, stette lì un po' pensierosa: | poi | andò a mangiare. Da quel giorno Peppe non aveva più detta |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
| Poi | apriva il baulino e vi sceglieva un abito, un cappello, un |
Il romanzo della bambola -
|
nel roderla, si vuotava parte della gambina; che rimase | poi | lì con la sua pelle floscia, cadente, quando l'animale si |
Il romanzo della bambola -
|
bruciò il navile; spogliò le residenze reali; ci calunniò; | poi | ritornando dall'esilio vituperato, uccise quanti potè, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
di Roma dicendogli: Tu sei prete, non puoi esser re! | Poi | ei cominciò, il re buffone, l'opera della demolizione di |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
rispettando solo l'aggravante sistema de' balzelli. | Poi | spergiurò, quando ci costituimmo a libertà; poi ci consegnò |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
balzelli. Poi spergiurò, quando ci costituimmo a libertà; | poi | ci consegnò piedi e mani legati all'Austria, e di soldati |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
il reame, e del soldato tedesco ci fe roba da rubello. | Poi | ci pose sul collo il giogo implacabile de' concordati, ci |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
di Jauch fanno ancora rizzare i capelli a coloro ch'ebbero | poi | a vedere i Mazza, i Governa, gli Aiossa. Per cinque anni, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
popoli. Dopo la proclamazione dello Statuto, lo spergiuro; | poi | il colpo di Stato del 15 maggio; poi una lotta implacabile |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
Statuto, lo spergiuro; poi il colpo di Stato del 15 maggio; | poi | una lotta implacabile fra popolo e re - e sopra tutto |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
a rubare, e divise in comune il prodotto delle rapine, | poi | fece l'usura come il duca di Modena, ed associossi agli |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
mattone caldo avvolto in un pezzo di flanella, la guardò e | poi | cominciò, con una sfumatura di scusa che la giovine non |
Mitchell, Margaret -
|
ridere forte. «Non sono ancora sconfitta» pensò esultante. | Poi | disse: - Dammi lo specchio, Mammy. - Tenere spalle sotto |
Mitchell, Margaret -
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una bottiglia d'acqua di Colonia. Per lavarmi i capelli. E | poi | un vasetto di gelatina di cotogne per lisciarli. - Io non |
Mitchell, Margaret -
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tre donne del Calvario, l'appuntò sui fianchi del giovane; | poi | s'inginocchiò vicino a lui, e tenendo la propria mano nel |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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con un lembo del fazzoletto il vetro dello strumento, | poi | il vetro degli occhiali, perchè il brav'uomo non credeva a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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aspettava lo sfumare della caligine per ritrovare | poi | alla luce del sole più bella e splendida una prospettiva, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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"Vi consiglio a conservarlo addosso," rispose il Vescovo; | poi | sorridendo: "Ma se poi ve ne voleste spogliare |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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addosso," rispose il Vescovo; poi sorridendo: "Ma se | poi | ve ne voleste spogliare assolutamente," soggiunse, "che |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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i passi di persona, che risaliva frettolosamente le scale; | poi | uno scoppio di grida e di pianti sopra la stanza mia; |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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sangue vi penetrava di sotto: io mi ritrassi inorridita; ma | poi | ripreso coraggio, tornai a farmi innanzi per soccorrere il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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a sobillarmi la fantesca con adescamenti di ogni genere; | poi | la interrogavano: "È fanciulla? È vedova? È maritata? |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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quale passava ipso facto al commissariato, donde giungeva | poi | al gabinetto del re. Una volta mi avvenne di avere |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Amalia. - Neanche io rubo la moneta - rispose l'uomo. | Poi | soggiunse: - Quello che vi posso dire ancora gli è che non |
Il romanzo della bambola -
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per i singhiozzi. Il ragazzo la tirò prima per un braccio | poi | per l'altro, per farla voltare, ma inutilmente; infine, la |
Il romanzo della bambola -
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Il sentirsi sballottar di qua e di là; l'essere spogliata, | poi | rivestita, messa a dormire, poi svegliata, era per lei un |
Il romanzo della bambola -
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di là; l'essere spogliata, poi rivestita, messa a dormire, | poi | svegliata, era per lei un tormento dei più crudeli e |
Il romanzo della bambola -
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tutta la notte, sul pavimento umido, fino che il giorno di | poi | il vecchio la raccattò per portarla in una soffitta che gli |
Il romanzo della bambola -
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alla catena. Piú volte Wade prese qualche libro lasciandolo | poi | cadere a terra con strepito e sospirando profondamente, |
Mitchell, Margaret -
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sembrò afflitto. - Ho... ho detto... che non lo sapevo. - E | poi | con impeto: - Ma non ho dato retta e li ho picchiati. Però |
Mitchell, Margaret -
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- lo scherní Rossella. Rhett posò la bimba sul pavimento; | poi | si aperse la camicia tirandola fuori dalla cintura dei |
Mitchell, Margaret -
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andrò ad Harvard per diventare avvocato, come mio padre; e | poi | sarò un bravo soldato come lui. - Melly farebbe bene a non |
Mitchell, Margaret -
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di spazzare, stropicciare, lavare, un po' per tutto. | Poi | si lavava e pettinava per sè; e dopo ripassate le lezioni |
Il romanzo della bambola -
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recitava una piccola orazione insegnatale a scuola; | poi | ricominciava a lavorare. I giorni più tranquilli per lei |
Il romanzo della bambola -
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faceva meglio che mai le sue faccenduole di casa, | poi | si metteva a leggere qualche libro regalatole dalla zia, a |
Il romanzo della bambola -
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per chi non se le merita, mentre si resta muti quando | poi | viene il momento dell'amor vero! Tutto questo la bambola lo |
Il romanzo della bambola -
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proprio per chiedere un'elemosina per la sua cara; meno | poi | che a chiunque altri alla Marietta, che, secondo lei, era |
Il romanzo della bambola -
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Rossella, la città era stata chiamata dapprima Terminus, e | poi | Marthasville; solo nell'anno in cui nacque Rossella era |
Mitchell, Margaret -
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fu costruita prima sino a Macon, nel cuore della Georgia; e | poi | a nord, attraverso la contea ove dimorava Geraldo, fino ad |
Mitchell, Margaret -
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facevasi, che pascersi dell'olezzo delle sue parole; quelle | poi | alle quali gli odorosi mazzetti erano stati diretti, rosse, |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Si atteggiò ad ironico sorriso, tornò a fissarmi ben bene, | poi | soggiunse: "Ma voi non mi avete l'aria di ammalata." |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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Erasi prima parlato di scioglimento di voti; si disse | poi | d'una quinquennale rinnovazione degli stessi; in ultimo si |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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spirato il quinto anno della professione: che bisognava | poi | provare la violenza morale nell'atto della monacazione: |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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che la causa doveva trattarsi prima alla curia di Napoli, e | poi | a quella di Roma, locchè avrebbe preso molto tempo e |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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si meritano." La superiora si morse le lebbra. Seppi di | poi | che l'argomento del mio congedo, considerato come peccato |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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libertà. «Dio mio» pensò guardandosi prima nello specchio e | poi | volgendo lo sguardo sul volto impassibile di Rhett «non |
Mitchell, Margaret -
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E sono sempre ripagato. I suoi occhi neri la fissarono e | poi | fissarono le sue labbra. Rossella abbassò i suoi, piena di |
Mitchell, Margaret -
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il malato era assopito, col viso rivolto verso il muro. | Poi | ella si diresse al cassettone, dove stavan aggruppate alla |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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uno scoppio di voce soffocata, gridò: — Pronti a virare! — | poi | di lì a un poco — Contro braccia a prora! — e ancora: — |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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con un breve sorriso e senza altra spiegazione, la monaca. | Poi | con una certa insistenza nella voce umile, soggiunse: - |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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presa d'antipirina dentro l'ostia nel cavo del cucchiaio, | poi | venne verso il capezzale, e passando il braccio sinistro |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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miei conoscenti riuscii per un momento a collocarmici. Ma | poi | la calca cresciuta a dismisura mi serrò sì forte, che per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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di Roma, una città Italia. Perciò se qualcuno da allora in | poi | mi ha chiamato per abitudine Suora o Canonichessa, io l'ho |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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le ritardatarie, signore e fanciulle, a prender posto, e | poi | si recavano nelle stanze adiacenti dov'erano preparati i |
Mitchell, Margaret -
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grida d'ammirazione dei cocchieri. Uno squillo di tromba e | poi | una voce tonante che diede il comando di «rompete le |
Mitchell, Margaret -
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a metà battuta, battendo sul leggio col suo archetto; | poi | attaccando con nuova foga, l'orchestra intonò «Bella |
Mitchell, Margaret -
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danza, della civetteria! Solo pochi anni, troppo pochi! | Poi | ci si sposava e si portavano degli abiti scuri e |
Mitchell, Margaret -
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come si fa ad attrarre gli uomini e a conservarli, e | poi | godere di queste cognizioni solo per un anno o due! |
Mitchell, Margaret -
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altrimenti i pizzicotti sarebbero diventati piú audaci e | poi | i signori avrebbero detto ai loro figliuoli che eravate una |
Mitchell, Margaret -
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perdono per essersi comportato come un villanzone e | poi | gli perdonavate cosí soavemente che egli vi rimaneva |
Mitchell, Margaret -
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tutte queste manovre per servirsene cosí breve tempo e | poi | metterle in disparte per sempre. Come sarebbe bello non |
Mitchell, Margaret -
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l'osservazione. La signora Guinan divenne scarlatta e | poi | pallida, perché il suo venticinquenne Guglielmo era nella |
Mitchell, Margaret -
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ad essere accarezzata sotto il mento. I vecchi si rivolsero | poi | verso il banco dei rinfreschi ed altri presero il loro |
Mitchell, Margaret -
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- Affari, Mrs. Wilkes, e affari poco divertenti. Da ora in | poi | dovrò andare avanti e indietro dalla vostra città. Non |
Mitchell, Margaret -
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stupita. - È un pezzo che non è piú miss O'Hara - riprese | poi | Melania. - È la signora Hamilton.. mia cognata. - E le |
Mitchell, Margaret -
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Melania pensò che il capitano Butler era molto gentile. | Poi | si augurò che qualche cosa di piú sostanziale che la |
Mitchell, Margaret -
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di questo genere confondevano sempre Rossella. Questo | poi | la confondeva doppiamente perché ella aveva una vaga idea |
Mitchell, Margaret -
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Ma a pena l'alba s'affacciava, delineando, prima vagamente, | poi | con ispiccata nitidezza i contorni di Castel Sant'Angelo là |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e scava, scava, s'eran gettate le fondamenta di una casa, | poi | di due, di tre, di venti, poi di cento; e i palazzi venivan |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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le fondamenta di una casa, poi di due, di tre, di venti, | poi | di cento; e i palazzi venivan su come i funghi; così era |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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eventi volgessero, già aspettavi ciò che gli eventi hanno | poi | dimostrato. Ma a te, comunque, questo libro verrà, per |
D'Ambra, Lucio -
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apposta per indicare dove posar di preferenza le labbra. | Poi | gli offrì parecchie palle di zucchero su la palma della |
Il romanzo della bambola -
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d'un tratto, i capelli biondi, i vivi colori del vestito, | poi | abbandonava nell'ombra quel dolore a cui nessuno badava: un |
Il romanzo della bambola -
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la poca aria circolante nel retrobottega. Presa che fu | poi | dalla sua nuova padrona, questa le volle ravviare i |
Il romanzo della bambola -
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