lire ottantamila quando i dipendenti sono più di dieci e non più di cento, e sino a lire quattrocentomila quando i dipendenti sono più di cento.
In casi speciali l'Istituto assicuratore può autorizzare per iscritto il datore di lavoro a tenere più libri o fogli di paga e più libri di matricola
Il Pretore nel più breve tempo possibile e, in ogni caso, non più tardi di quattro giorni dal ricevimento della denuncia, procede sul luogo
In caso di perdita di più arti, od organi, o di più parti di essi, e qualora non si tratti di molteplicità espressamente contemplata nella tabella
Le rendite mensili sono arrotondate alla decina più prossima: per eccesso quelle uguali o superiori alla frazione di lire cinque, per difetto quelle
1926 Utrillo è già famoso; i suoi quadri sono arrivati a quota cinquantamila. La madre del pittore è vecchia, non riesce più a controllarlo. Anch’essa
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descrittore di amplessi, quasi che i suoi personaggi assumessero un orgasmo atomico? In questi artisti più «figurativi» di altri «informali», non vale
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Un altro punto all’attivo nell’arte più valida di Vuillard è il gruppo dei pannelli (1892-1898) due dei quali più legati al Liberty, ma assai più
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risposta che è accettabile, ma che va completata. Essi dicono che «più che la natura (la esperienza diretta della vita, cioè) ciò che condiziona l
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Picasso in omaggio ad un’altra parte, dire, per esempio che ci piace di più il Picasso oggettivo, oppure il Picasso surrealista, o il Picasso cubista
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sublime, se vogliamo, ma con una carica umana relativa, e, comunque, di natura diversa o per lo meno assai più dolcificata e preziosa di quella degli
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Non c’è forse mostra di artista vivente in questa XXX Biennale di Venezia, più indifesa e impreveduta per il pubblico medio — e non solo per esso
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Braque è davvero il più conservatore del gruppo cubista; pur non apparendo mai decisamente ancorato alle esperienze del passato, è il pittore d
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uccelli, molti dei quali sono stati dipinti in questi ultimi anni, conserva una estrosa, stupefacente forza animale; solo che questa forza è più propria
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I quadri di Fautrier, invece (appartengano al periodo delle sue prime intuizioni di «haute paté», o a quello, più teso e rivoluzionario, degli
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» nella parabola finale, facendosi la sua inquietudine «inceppata», non più «entusiastica come nel passato». È vero, l’ultima fase della produzione
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Il momento comunque meno distaccato e più intenso dell’arte del pittore, come abbiamo accennato, è secondo noi quello astratto strictu sensu
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Nel medesimo ordine di ricerche è «Foglie morte», tra i quadri più lirici della Mostra in questo periodo «materi-astratto»; più programmatica e
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A proposito di questo sempre più esplicito rivolgersi all’esterno per dare di questo esterno una visione comunque astratta, e quanto più possibile
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Fra i dipinti più suggestivi, inoltre, indichiamo il «Numero 1, 1949», versione «gaia» della più brulicante e tormentata planimetria di sensazioni
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La terza e più recente fase di sviluppo dell’arte di Fautrier — il cui esame, su un così vasto numero di opere, consente giudizi critici assai più
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perseveranti, organizzati, i suoi vizi! Ma il simbolo più coerente di questo naufrago in doppio petto, in mezzo ai caffè e agli alberghi di tutte le riviere
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Naturalmente il Melli a tutte voci, a piena orchestra, si può ammirare nella sala numero tre, che è anche la più grande dove sono esposte le opere
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un volto più netto. Ecco, dopo i molti patetici aspetti di cui si colorò l’immagine di Scipione uomo, questa che oggi ricostruiamo per la prima volta
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metodo che ci pare piú giusto, e, Bertolucci ce lo consente ben volentieri, ne siamo certi, anche più critico.
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Meglio non poteva operare quest’anno la città di Firenze per le onoranze nazionali al pittore Ottone Rosai, l’artista più significativo in Toscana
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avvii più consapevoli nelle avanguardie tra il futurismo di Carrà e di Soffici e la Metafisica; come pure, più ampia e definitiva, ci parve la raccolta
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E, per finire su questa ideale mostra dell’artista, avremmo cercato di dare in una documentazione più graduale, saggi dell’arte ziveriana puntando di
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Ma le sollecitazioni del suo viaggio in Calabria furono ben più prepotenti. In Calabria non era possibile guardare soltanto contemplando; qui il
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Noi non sappiamo proprio fino a qual punto oggi l’interesse verso l’arte italiana dal 1930 al 1945 sia puramente storico o anche, in un senso più
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qualsiasi altro; e in tal senso si potrà — afferma il critico —parlare di tono. Aggiunge poi — e questa seconda osservazione ci pare più felice, oltre che
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» per non compromettere la qualità della mostra con opere che fanno parte più della cronaca che della storia; con opere che fanno parte, se mai, della
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Il pittore siciliano fu una specie di ponte fra i due climi, quello di «Corrente» più volto verso le esperienze di avanguardia, quello romano più
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Più che lo sperimentalismo dei più spericolati del gruppo «Cobra» — per altro assai vigilanti nelle loro follie, tanto da sembrare talvolta dei
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raggruppare in due ordini: l’aspetto più esplicitamente civile, epico come è manifesto ne «Il muro», in «Colonna della regina», «Qualcuno ci viene
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Noi siamo invece dell’idea che un ritratto cubista di Picasso, una natura morta cubista di Braque o un paesaggio di Gris siano assai più mossi della
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Alberto Gianquinto è uno degli ingegni e dei temperamenti più vivi che siano apparsi dopo la Liberazione in Italia nel quadro delle esperienze
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temperamento, l’immagine, più patetica che drammatica, piú casalinga e dimessa, che civile.
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drammatico e intenso dello sviluppo stilistico di uno dei più singolari pittori italiani «dopo Guernica», legato al gusto del più pittorico surrealismo (Max
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Mostra, questa storica del futurismo alla XXX Biennale d’arte di Venezia, che più si vede, più si trova valida: punto di partenza di problematiche di
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i più appassionati estimatori un americano, John Quinn, la cui collezione di opere di Brancusi divenne poi la più importante del mondo, più ricca di
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Un uomo, questo rumeno eccezionale, trasferitosi in Francia nel 1904 dopo un lungo viaggio quasi tutto a piedi, tra i più solitari di Montparnasse
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Fra i due migliori artisti nel padiglione belga, Oscar Jespers presenta dunque una delle sue più complete e persuasive mostre personali. Ben quaranta
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personali di Antonio Corpora, collocato in una sala che è di ritmo e di ampiezza assai più vasti e solenni della sua pittura divenuta negli ultimi anni
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«informale» o materica in Italia, fra gli artisti più fisionomici e autentici oggi nel mondo: del gruppo dei «sacchi» l’artista presenta tre opere assai
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Ma le personali degli artisti italiani non sono tutte qui: in un momento di lento e consapevole trapasso è Bruno Cassinari, che ritorna a un tipo più
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continuità «orientale» di ispirazione, se non proprio di stile. Pietro Consagra si presenta al solito problematico, ma con più di una carta in regola
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Buona e nuova, nelle sue soluzioni non più di spazi plastici, ma di apparizioni di suggestiva forza, la personale di Piero Sadun. Con essa l’artista
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Cesare Peverelli ha presentato quadri eseguiti troppo nel medesimo momento, otto, dei tredici; e ci par proprio che gli altri, più antichi, lo
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Le arti plastiche mai come in questo 1960 si sono presentate così vicine alla poesia lirica, conferendo al pittore e allo scultore assai più la
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