Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Documenti umani

244583
Federico De Roberto 31 occorrenze
  • 1889
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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vissuto, che era stato di altri, che le rughe solcanti la sua fronte segnavano il lutto del cuore. Che importava?... Ella lo aveva amato di più per quella

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, più quello di essere triste.... Racconti simili - soggiungeva - non voglio più pubblicarne. Ho parecchi peccati editoriali sulla coscienza; non

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corrispondenza con quell'ambiente severo e luminoso ad un tempo. San Giorgio era tutto un mondo per il padre Ladislao, l'oggetto delle sue cure più assidue; e

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indifferentemente, forse con un sarcastico sorriso, quelle linee che già fecero battere più forte un cuore ora spento. Il secreto di quel cuore sarà

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, siccome facendo riflettere uno stesso oggetto in due o più specchi, ciascuno di questi lo vedrebbe sotto un angolo necessariamente diverso, i giudizii che

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conosce queste tregue ristoratrici; l'attività cerebrale, una volta destata, non si può più arrestare; le idee succedono alle idee, le imagini alle imagini

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delle stuoie abbassate ed il raccoglimento era tutt'intorno profondo. I soffici tappeti, le tendine pesanti isolavano ancora più completamente quel

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aspettato che l'amico si calmasse, riprese a parlare passeggiando lentamente per lo studio: - Tu ti credi moderno, ma sei più antico del tuo Leopardi, che

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esser più in terra, di aver varcato le anguste frontiere dentro cui si aggira l'umanità lamentosa, e risvegliarsi paralizzato di corpo e di spirito

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lontane gli veniva ancora dinanzi, quand'egli giudicava di averla domata per sempre? E che cosa voleva da lui, che aveva saputo custodire nel più

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voi la parola finora indarno cercata? Gl'istanti fuggono e il mio pensiero s'arresta. Nessuna idea più vi si svolge, nessuna imagine più vi si affaccia

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11 settembre. No, la Parola non esiste! Esistono delle parole, degli accozzamenti di sillabe, delle successioni di suoni più o meno rapidi, che

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13 settembre. La parola avrà tutt'al più un valore suggestivo, non mai espressivo. I segni verbali, a cui s'è dato un convenzionale significato

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sensibile. L'estasi è uno di questi stati. Il puro Spirituale è escluso dal linguaggio umano. (Bossuet). Ed Ella è la più pura delle Spiritualità

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16 ottobre. È un mese che io non parlo più, che dal mio labbro non escono se non le poche parole necessarie ai brevi rapporti di questa mia vita

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Sera. M'inganno ancora. La parola scritta risponde più imperfettamente all'espressione del pensiero. Parlando, si è più ingenui, più fedeli, più veri

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18 ottobre. Nelle grandi emozioni, nei dolori cocenti, nelle gioie profonde, si è muti. Le parole scorrono più abbondanti, più facili, quando il

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19 ottobre. "Nella conversazione, ordinariamente, s'inventa poco; più volontieri si ripete ciò che si è già detto, imparato o pensato; la parola

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20 ottobre. "Noi abbiamo più idee che parole. Quante cose sentite e che non sono nominate! Di queste cose ve ne sono senza numero nella morale, senza

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Wartburg. Il sangue affretta il suo moto, l'anima si esalta nell'aspirazione ad una vita più intensa, gloriosa ed eroica....

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quello che la musica consegue mirabilmente. Beethoven è il più grande psicologo. Qualche volta io sento di arrossire, tanto a fondo scruta nell'anima mia.

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27 ottobre. Lo svolgimento del periodo musicale imita ancora più da vicino lo svolgimento del pensiero, coi due salienti caratteri di continuità e di

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frammentari, le fulminee associazioni di idee per cui i termini più lontani nel tempo e nello spazio sono ad un tratto ravvicinati, la gente mi

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distingue più la cenere della terra dalla cenere delle generazioni mietute... Così cantava l'organo.

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5 novembre. L'organo di Donato del Piano è uno dei più mirabili di Europa. Ha cinque tastiere, settantadue registri, e duemila novecento sedici canne

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voi che veste l'etere, non ne avrete pietà? - Silenzio. Più debolmente: - O voi che veste l'etere, non ne avrete pietà? - Silenzio. La voce muore

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baronessa Costanza di Fastalia, in quello splendido pomeriggio di marzo, alla Villa Nazionale, mentre il golfo sorrideva col suo azzurro più puro, e

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giorno che l'aveva conosciuta. Ella assecondava tutti i suoi capricci, non aveva più volontà propria; gli si era data tutta, anima e corpo, il giorno che

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cosa bisogna fare, Costanza, per provarti l'amor mio? - Ma nulla, bambino! Amarmi ancora, amarmi sempre! Bambino, egli lo era ridiventato. Le più

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? Ella fece con le labbra un piccolo movimento di disdegno. - Non ne conservo più nessuna. Oggi stesso le ho tutte sepolte, dentro una vecchia valigia, in

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ogni alito più lieve, Andrea Ludovisi fosse dotato? Non sapeva ella ancora, che quei subitanei ed irrefrenabili trasporti erano la prova più evidente

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L'indomani

246379
Neera 19 occorrenze
  • 1889
  • Libreria editrice Galli
  • Milano
  • Verismo
  • UNICT
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dell'opera, io non ci avessi tenuto con una specie di simpatia superstiziosa; oltre che mi sembra più snello, più vivo, più efficace, più preciso. Decisi

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per poterla voltare senza sciuparla e gettando dei piccoli gridi ammirativi ad ogni pagina illustrata. Più tardi vi aveva cercato le forme dell'amore

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Pagina 115

Le sembrava ancora la più bella poesia del mondo, l'aveva recitata un giorno al dottorone, sperando di commoverlo, ma egli aveva risposto: Non creda

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22 febbraio. Gentile signore o amico mio? Amico mio è più dolce, il mio cuore lo suggerisce subito e la mia penna lo scrive ben volontieri. Ma è poi

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Amico mio, Sì, io vi chiamo amico mio; oramai non potrei più riprendermi questo cuore che è vostro, ma voi rispondete al mio affetto? La vostra

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Pagina 122

Le due violette si trovavano ancora in mezzo al foglio, fermate con un piccolo taglio nella carta. Il capello non c'era più. Non sapendo precisamente

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Pagina 126

Alberto, Credevo di non avere più lagrime, ma soltanto nello scrivere il tuo nome adorato esse mi sgorgano profondamente dal cuore, dal midollo delle

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Pagina 127

incipriate, cui era rimasta la farina sugli zigomi, goffe civettuole da villaggio; e con esse un paio di cugini incaricati di far loro il cascamorto; più

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giunta a recidere ogni aspirazione; l'anima sua nello schianto, come pianticella orbata de' suoi rami, non sembrava più cosa vitale. Vegetava in una

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Pagina 172

Diamo alcuni giudizi dei più importanti Periodici su questo Romanzo, che forma il primo volume della Serie «I RETORI.»

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cui si compone, non corre che una tenuissima favola. Sarà molto probabilmente giudicato nei modi i più diversi: ma la discussione e la disparità dei

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«Le Confessioni d'Andrea iniziano una serie, un ciclo di romanzi, che meglio e più propriamente potrebbero chiamarsi studi sociali. Il Valcarenghi

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successo di quel primo lavoro, ma che ha voluto far qualche cosa di più seriamente pensato. «L'argomento è una storia triste, ma vera, uno dei romanzi

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Pagina 204

«....Già più d'una volta ebbi a lodare, ed anche in queste stesse colonne, dei libri sinceri; principalmente perchè sinceri. Eccone un altro da

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Pagina 204

«L'Autore ha facoltà di intuire e cogliere la vita borghese con ischiettezza. Bel saggio n'è la descrizione di una festa da ballo; - più bella

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Pagina 205

, entrare nelle viscere di questo volume, che anatomizza con una provvida asprezza di clinico persino le più minuscole fibroline dell'uomo e della donna

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Pagina 208

«Non sono più di centoventisei pagine in-16 di un bel garamone, con molto lusso di spazii interlineari e marginali. La lettura non mi rubò più di

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Pagina 211

è stato apprezzato come meritava da quei lettori passivi che procuravano degli smerci favolosi ai più sconclusionati romanzi, e specialmente a quelli

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Pagina 215

di tacchini stiriani, i più belli che si possano vedere, di quelli che appaiono sulle tavole dei principi con la denominazione: dinde truffèe. Le

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Pagina 73

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