Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Cavalleria rusticana

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Giovanni Verga 13 occorrenze

portoncino. Più in là, sulla stessa linea lo stallatico dello zio Brasi, con un'ampia tettoia sul davanti. Al primo piano, a sinistra, una terrazza con

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maritata con un altro. Tanto è vero che l' amore antico non si scorda più. Io come lo sentivo cantare, quel cristiano, sembrava che il cuore mi scappasse via

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Egli nega, perché gli faccio compassione; ma d'amore non mi ama più!... Ora che sono in questo stato ... che i miei fratelli quando lo sapranno

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ragazzo, e non sono più padrone di fare ciò che voglio?

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Cosa vuoi che faccia se non credi più alle mie parole? A ciò che ti dicono gli altri invece, sì, ci credi! Non è vero niente, ti ripeto: Compar Alfio

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Ah, sai anche cotesto? Brava! Mi fai la spia in tutto e per tutto! Non sono più padrone di nulla!

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O comare Santa, che va in chiesa quando non c'è più nessuno!

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Via, via, oggi ch'è Pasqua! Non mi fate il muso lungo anche voi. Vi spiegherò più tardi, Vedete gli amici qui che aspettano?

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, e la testa anche, e non mangia, e non dorme più, pensando sempre a una cosa, tutt'a un tratto gli arriva come una schioppettata la notizia: - Sai? la

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Vado qui vicino. Che te ne importa? Meglio sarebbe per te che non tornassi più.

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Non ci ho più nulla a fare con voi. Adesso è finita fra noi due. Non avete visto che ci siamo abbracciati e baciati per la vita e per la morte con

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Vado per un servizio, madre. Non ne posso fare a meno. Datemi la chiave del cancello, che esco dall'orto per far più presto. E voi, madre

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(sempre di più in più smarrita)

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Dramm intimi

250092
Giovanni Verga 13 occorrenze
  • 1884
  • Casa Editrice A. Sommaruga e C.
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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seguito venne la processione dei figliuoli, che non finivano più. Barberina allampanava a quel mestiere di far la chioccia, smunta e pallida, nella

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sue gioie mondane, e sembrava fatto di quelle, e le raffinava, le rendeva più sottili, più penetranti, come una delicata voluttà che animava ogni cosa

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scenderle per le belle spalle nude, ancora ansanti per il valzer, sotto la lontra del mantello. Poi s' era messa a letto e non s'ora più levata. Il suo

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poteva più gridare, sotto quella stretta, ma li minacciava sempre con quegli occhi spalancati dove c'erano i carabinieri e la forca. Diventava livida, con

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finestra. I cani si erano chetati, e fuori si udiva il vento nel vallone. A un tratto riprese l'abbaiare più forte di prima, e in mezzo, a brevi

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sembrava di non dovermi alzare più. Andavo cercando col pensiero tutto ciò che si era presa la mia vita, e non lo trovavo: il giuoco, gli amici, e le

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mani bianche, e che me le avete date a baciare. So che a San Remo non siete più da un pezzo, e che mi avete aspettato là, e siete partita senza dirmi

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Sorrento, 20 aprile. Sentite, non ne posso più. Aspetterò qui la vostra lettera sino a domani; domani, ultimo giorno d'aprile, non so quel che farò

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Napoli, 14 maggio. No, no, mio caro GIACINTO. E meglio non vedersi più. Sono stata a trovarvi incognita: l'albergatore m'aveva dato una finestra sul

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contessa aspettava Danei nel suo gabinettino, seduta accanto al caminetto, stendendo verso il fuoco lo mani così bianche che sembravano non avesse più una

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dottore non ci abbiamo più nulla a fare in questo viaggio. Tutta la mia pretesa è che siate felici! E sorrideva agli sposi, del suo sorriso un po

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altro, ad una minaccia più grave, e sapevano d' ingannarsi a vicenda. Bice scriveva che stava bene, che era contenta, che era felice, e più tardi accennò

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incenso. — Odore di morte — diceva il medico, vinto nella camera della moribonda da un odore più forte di etere, acuto, penetrante, che sembrava andare

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