Si vorrebbe guardare più alle speranze che alle memorie, e, trovando per caso degli ingegni nuovi di giovani poco noti, si avrebbe l’ambizione di
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I più singolari tra gl’imitatori sono quelli che si lambiccano il cervello nella ricerca delle vecchie tecniche. Paiono convinti della sentenza del
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ostinata teoria, per portarla quindi involontariamente ma inevitabilmente all’estremo delle sue conseguenze, diventerebbero più pitocchi pedanti dei
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Questa è la storia di molti artisti in tutte le città, dal più al meno; ma, dove il commercio dell’arte fiorisce, qualche buon briciolo del grasso
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De’ ponti nuovi ce n’è uno brutto nel più ameno luogo della città, tra il molo della Piazzetta e il giardinetto del Palazzo reale, lì dove si vede l
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di cose artistiche, sono più utili alle culture degli uomini serbando con amore i resti del passato che facendo di nuovo.
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C’è, fra gli altri, quattro giovani scultori a Firenze, che non sono di primo pelo: ingegni, quale più, quale meno, singolari e degni di essere
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ultimi mesi sopra uno de’ soggetti più singolari e nello stesso tempo più semplici e più ardui all’arte statuaria. Il coro nell’Agamennone di Eschilo
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Ci è parso una delle opere meglio meditate e più forti della nostra scultura moderna.
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de’ più pittoreschi, nè de’ più poetici, ma de’ meglio conformi all’idea che hanno nel cervello o, più giustamente, de’ meglio conformi al sentimento
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Tornò presto a Firenze. A Firenze la pittura era in quegli anni come un riverbero, non più dell’arte del Benvenuti, ma di quelle del fiorentino
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— Or io vi interrompo davvero — disse l’amico — E il popolo? E l’Italia? Amate l'armonia estetica più dell’umanità, l’arte più della patria, le
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che quello del Risorgimento, rimontando tutt’al più sino al Bramantesco e scendendo tutt’al più sino al Berninesco; seconda, di potere adoperare assai
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giuoco devono stringersi in una sola arte, che sappia scendere dalla maestà più alta alla gaiezza più matta o, se si vuole, alla corruzione più bassa
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Italia da un pezzo, che si violentasse l’industria coll’arte. I colori non bastarono più: si moltiplicarono le tinte delle lane e delle sete in più di
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Se l'amore delle ricchezze ha i suoi malanni, la povertà n’ha di più grossi. Togliamo cinque o sei giovani pittori, i quali sentono la influenza del
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Torino è nell’arte una delle più moderne fra tutte le provincie italiane; ma, per questo appunto, delle più dubbiose. I giovani artisti — caso raro
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La novità fondamentale sta forse in uno studio, che si può dal più al meno indicare a parole — lo studio dell’ambiente. Le commedie di Aristofane e
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Ma chi era più manierato di lui, chi cercava gli sfondi con mezzi più complicati? Il primo anno che questo studiatore della natura espose le sue
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Credete al vostro Rosa, Che senza versi e quadri il mondo è bello, E la più sana cosa In questi tempi è ’l non aver cervello. Ve la dirò più chiara
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prontamente la individualità dell’autore, e il genio, come abbiamo detto, sembra tanto più grande, quanto le opere sue appariscono meno contrappesate
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’ primi anni del nostro secolo era, per questo lato, più fortunata della presente. Per trovare l’architetto, che dà gli schizzi, o spesso la sola idea di
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La scultura ha qualcosa di più sodo, di più palpabile, se si può dir così, nell’ideale. Il pennello possiede cento e cento mezzi di seduzione. Tutta
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del pittore, come quello che si affatica in cosa molto più difficile; ma neppur siamo con maestro Tasso, che giudicava più nobile la scultura perchè
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, nonché dalle leggi più libere, e pur chiare, delle forme architettoniche. Ma dove dalla forma si sale al carattere, lì le difficoltà, diventando più
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tanta roba non si guarda più a nulla, e, chiudendo gli occhi e stirando le braccia, si mormora tra sè un inno alla cara ignoranza.
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Noi non sappiamo niente di più angoscioso che questa sollecita e febbrile, ma impotente furia di notare tutto, e di cavare da tutto la quintessenza
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fondo dell'animo suo, ecco che scopri di esserti ingannato; ed a brevi intervalli le sue parole ti sembrano la voce della verità e la voce della più
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Hanno tentato dal più al meno in tutti i tempi di persuadere all’una che, per diventare più bella e più singolare, doveva rubare all'altra certe
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sappiamo se quella che pareva al filosofo la più difficile delle sapienze, conoscere sè stessi, non diventi per l’artista una cattiva sapienza. È forse
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Un altro carattere dell’arte nuova, analogo al primo, ma più mite e si potrebbe dire più umano, è degno di essere considerato. Noi chiediamo licenza
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Più scorretta, ma più animosa è la modellatura del Nerone, che il fiorentino Gallori mandò da Roma a Firenze per saggio della sua pensione accademica
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in breve tempo agguantato, e che fra tutte le opere della mostra italiana è forse quella che ci ha fatto più lungamente e più seriamente pensare
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’ tipi di pittori, che la Germania non ha. Piacenti o sgradevoli restano più impressi nella memoria, poichè o la natura o il proposito ha loro dato un
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nei quadri di un pittore di Olmütz, che abita a Bruxelles, il Koller, uno de’ più notevoli della mostra austriaca. Tratta soggetti tedeschi, il Dürer
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Giorgione; ma, insomma, di tutte le opere tedesche, vedute a Vienna, questa è quella che ci resta più caldamente e più lietamente viva nella memoria, e
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singolari che un pittore possa rappresentare, e neanche dal ritrarre i luoghi del paese nativo; bensì pare cosa più complessa e più vaga, che si
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Non c’è più il sentimento greco della grazia fina, che gli abitatori di Pompei, di Ercolano e delle altre città eleganti sapevano mettere con tanta
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Senza tali avvertenze l’arte nuova delle provincie meridionali d’Italia non si potrebbe capire bene: non si potrebbe capire il più singolare, non
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oramai ad una certa amabilità commerciale francese. V’è un primo indizio di svenevolezza. E, benché il quadro della Mostra di Napoli sembri più vigoroso
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orgoglio alle persone più care. E pure non aveva niente del sentimentale, niente dello sdolcinato. Nessun uomo ha mai scansato meglio e più naturalmente di
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Il genio dello Strazza era moderato e semplice. Sfuggiva tutti gli eccessi: tanto l’eccesso del vero, che non è più il vero, quanto l’eccesso dell
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spezzava l’opera, la ripigliava da capo, diceva: Non son più buono a nulla, s’irritava, si svogliava, si avviliva. Abbiamo visto un giorno scendere
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Più forte composizione, più virile e più nuovo concetto è quello di un monumento, che il Duprè pose non è molto nel Cimitero di Verona. Era rimasta
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Il Borro non è più giovine; ma la sua fama volava poco fuori di Venezia prima che il monumento a Daniele Manin, scoperto con tanto entusiasmo d
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Italia negli ultimi anni sembrano più efficaci di questo. Però, se è vero, come crediamo, che l’arte vada giudicata più nelle impressioni da essa destate
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non aver più da mangiare. Consumato l’ultimo pane non c’è più la fame, ma la morte. Il giorno che non avessimo più pane noi, non l’avrebbe più neanche
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Ma conviene che la poesia o l’ideale o, secondo la nostra definizione più modesta e, Speriamo, più esatta, il sentimento non ignobile dell'animo
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, dice il Vasari, non faceva nè più in qua nè più in là di quello voleva Giovanfrancesco, nonostante che Giovanfrancesco lo servisse con ogni amorevole
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, accade che i più degli artisti inchinino, un po’per ammirazione, un po’per pigrizia, a imitare; e quei pochi i quali vogliono fare da sè, s
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