Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Ora il muro è più basso. Appena lo ha superato, dice forte: «Sono salva!».

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Come non piangenti

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Alziati, Cristina 1 occorrenze

lo sguardano i bambini, mentre a una piccolissima che singhiozza più in là, se non smette di piangere la riempiranno di botte, gridano - saranno i

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Il rione è mutato, sono spariti gli spiazzi erbosi, dal terrazzo non si vedono più i ponti sul Tevere e le cupole.

poesia

Salva con nome

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

Poiché non spero più che avanzando nel mondo ci sia un delta parlo una lingua di fosso seguo suoni di legno mentre il vento dilania l`incerata.

poesia

Il letto vuoto

344699
Pecora, Elio 1 occorrenze

- Possibile la misura, se urge trovarla. Forse solo una ragione più ampia di questa bastata finora: un fiammifero nel buio.

poesia

Il letto vuoto

344711
Bertoni, Alberto 1 occorrenze

Adesso che il freddo é diventato gelo e avvinghia la città nel più crudo silenzio, adesso che la colpa di quanto sta accadendo ricade interamente su

poesia

Il letto vuoto

344717
Bertoni, Alberto 1 occorrenze

Non so perché ma sento il bisogno di parlarti, a te proprio a te che da anni non dici piu nulla, che nemmeno mi guardi.

poesia

Disturbi del sistema binario

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Magrelli, Valerio 2 occorrenze

necessario segnalare non tanto la scoperta del Male, quanto quella della sua localizzazione, rivelatasi molto piú vicina del previsto: nello scenario bellico

poesia

Risposta: E' stato come accorgersi che il Nemico ha un avamposto in casa; di piú, che la sua azione si colloca a livello neurologico, Nella stessa

poesia

Il letto vuoto

344817
Pecora, Elio 1 occorrenze

A metà settembre torna a Capalbio, per la sagra del cinghiale, carne fra le più fragranti.

poesia

Il letto vuoto

344832
Pecora, Elio 1 occorrenze

dei tè più diversi. Sosterà in molte capitali, incontrerà presidenti e monarchi persuadendoli a firmare in un grande album bianco.

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

A vestire la morta è la più vecchia delle cugine, che la chiama e lei erutta e si rilassa. Così possono infilarle l'abito nero e le scarpe, secondo

poesia

Dal balcone del corpo

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Anedda, Antonella 2 occorrenze

I Ogni monologo è perduto. Detto una volta e mai più, ogni traccia resta un po' e poi svanisce. Esattamente come le vite. Come la folla di visi che

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grigio. Il gatto che adesso sarà trasformato ancora più profondamente dalla pioggia. La terra che si scurisce. Il muso che si scompone. L`allarme di una

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

In commissariato, per più di due ore, ha fatto il muto, poi ha parlato in russo. Allora hanno chiamato un interprete, che ha tradotto frasi senza

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Non c'è più il pulpito con la scaletta intarsiata e la porta cigolante. Non c'è più la statua della santa incollanata di rose. All'eucarestia le

poesia

Salva con nome

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

, lucido e nero di pioggia senza passato o futuro. Il desiderio non è più l'affamato che guarda dalla finestra la casa illuminata.

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Cameriere in un ristorante vicino al mare, si lamenta del suo recente viaggio in Turchia. Giura di non tomarci mai più. Dovunque ha trovato uomini

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Bevendo tè al gelsomino, parla di lontananze e di scoperte. È stupita dall'indifferenza dei più per i viaggi spaziali. Dopo i grandi entusiasmi per

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Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 10 occorrenze

I gabbiani stanno sempre nel cielo, che è il loro solo mondo. Quando il vento è più freddo si fanno portare su in alto e si lasciano andare, così da

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e al tempo stesso che questa fosse più simile a una poesia che a un monologo.

poesia

Nel corridoio della nostra casa rinnovata di famiglia c'è il pavimento di legno che era del salotto, dove adesso c`è dell'altro legno, un po' più

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sempre più lontano.

poesia

Da così tanto tempo ero pieno di senso che tutte le frasi mi prendevano in testa, lasciandomi più solo, non dico tramortito ma piuttosto perplesso

poesia

colore dell`aria riscaldata, verso le tre del pomeriggio, è rimasto di poco più denso del mattino, e la spiaggia non fuma e il verdastro del mare è meno

poesia

L'inclinazione dello schermo del computer che è la stessa del leggìo di plastica poco più avanti, la lampada sui fogli e sul quadrato nero della

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Ora che non c'è più la guerra intorno a questo posto astratto, e quelle stesse frasi senza sfiorarmi cadono spuntandosi, ora riprende ardire una

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E tutto si trasforma: la casa non è più occupata, O non c'è, o è diversa, o siamo diversi noi che adesso comprendiamo solo il mare e la sua fluidità

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geometriche, di colpo e di continuo svoltando con un angolo di solito acuto, e quello che è più strano è che tuttosi compie sullo stesso piano ideale

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Finestre di via Paradiso

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Zani, Gabriele 1 occorrenze

e mai più e via discorrendo, tutte le volte che penso a un mio terrestre, personalissimo Paradiso.

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Il letto vuoto

345062
Bertoni, Alberto 2 occorrenze

Mi volto, in silenzio, e torniamo indietro, senza più il piglio di chi sfida anche un implacabile acquivento. Di buon grado, muto, vado verso

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ostacoli più ardui. Anche se qualcuna, un giorno o l 'altro, dovrà pure spiegarmi cosa vuol dire “adulti” nel primo mondo contemporaneo occidentale

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La Bufera ed altro

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Montale, Eugenio 1 occorrenze

capelli cortissimi, rasi da poco, il viso più scavato e rosso agli zigomi, gli occhi bellissimi, come prima, ma dissolti in un alone più profondo

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 5 occorrenze

giorno stesso che c'incontrammo? Che se pur t'avessi ora, vincendo, mia per il futuro, mia per diritto, mia per tuo volere, mia non saresti più che non

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Vita, morte, la vita nella morte; morte, vita, la morte nella vita. Noi col filo col filo della vita nostra sorte filammo a questa morte. E più forte

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la pianura risuscita ugualmente illuminando nella lor gloria varia delle ben note forme all'abitante. Ma splendono più chiare e più serene

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cura che pensa il domani che all'ieri aggrappa le mani che ognor paventa il presente più forte al vano terrore della morte fra i mortali ricurvi alla

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grigie nubi e le respinge in onde gravide. Passa radendo sui pioppi tremoli - sul nero piano incombe il peso della ciclopica lotta dell'etere. Ma a lei più

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Il paradiso sui tetti

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Pavese, Cesare 1 occorrenze

mattino, una volta per sempre, nel tepore dell'ultimo sonno: l'ombra sarà come il tepore. Empirà la stanza per la grande finestra un cielo più grande

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Penombre

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Praga, Emilio 3 occorrenze

lieto grillo era il nostro compare: o pace, o solitudine, o dolcezze! Chi, chi di noi più puri e più beati in quei giorni d'affetto e di mistero? Ti

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armoniosa più non udii fra i tremuli arboscelli, e la selva restò muta e pietosa su un nido di orfanelli. Quand'ecco di fanciulli una brigata che

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della chiesa, e un requie di più. L'altra tornò nella sua casa stretta, oscura, pudica come la bara della estinta amica. E più di quella restò forse

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 4 occorrenze

- No, mia diletta, non ho più quattrini, per mutarteli in nastri e in cappellini: siamo a Natale, e le mie due sorelle aspettano un mio dono a farsi

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tiranni al trono malediceva allor. Ma un dì la madre dissemi, tutta piangente e smorta: - Questa canzone è morta, non la cantar mai più! - Quel dì, le

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: le stelle brillano sui nostri amori, il suol ci germina serti di fiori, ma tutto è tenebre pria della culla, e dopo il feretro vediam più nulla!

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diavolo andò al mondo di là!". - Al mondo ? - io chiesi - spiègati : di là ? di là di che ? ". Ma credereste ? Angelica non ne sa più di me, e non

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Trasparenze

679565
Praga, Emilio 4 occorrenze

Che sarebbe se più non discendesse sulla terra la sera? Se più dalle convesse plaghe dell'orizzonte, dalla boscaglia nera o dal ceruleo monte, o

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Quando mi sei lontano il cuor mio non sa più perché sia vivo, fanciullo mio giulivo, e mi sento infelice in modo strano, quando mi sei lontano

poesia

le brughiere; incertamente le sembianze nere sotto il ciel sconsolato osserva il viaggiator dallo sportello, e si chiude più e più nel suo mantello

poesia

Gennaio! È il mese in cui la Dea Speranza, la Dea che accanto a me più non ritrovo, fanciulle mie, bussa alla vostra stanza, vestita a nuovo. - Certo

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