Storia sentimentale dell'astronomia
I bastoncelli sono più sensibili alla luce, per eccitarli bastano pochi fotoni, ma vedono in bianco e nero. I coni funzionano bene solo se c’è una
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Con la pupilla dilatata al massimo, 7 millimetri, come avviene dopo mezz’ora di adattamento all’oscurità, possiamo vedere più di duemila stelle
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avvenne alla distanza di 7,5 miliardi di anni luce, 4000 volte più lontano della galassia di Andromeda, e in teoria la sua emissione nel visibile
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Ma la più importante scoperta di Halley troppo spesso viene trascurata. Mentre curava la pubblicazione del catalogo stellare di Flamsteed notò che
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Terra si muove infatti più velocemente intorno al perielio (inizio di gennaio) e più lentamente presso l’afelio (inizio di luglio).
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Sull’onda della scoperta di Urano, con più tempo libero e ben finanziato dal re, Hershel costruisce telescopi sempre più grandi per mettere in atto
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Il calendario più pesante del mondo
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perché lo costringeva in posizioni scomode. Il secondo telescopio da 20 piedi raccoglieva due volte più luce in quanto aveva uno specchio da 47 centimetri
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questo criterio Sirio, la stella più brillante del cielo, doveva essere la più vicina e la sua distanza, detta “siriometro”, divenne quindi la sua unità
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, dovrebbe proiettarsi su sfondi di stelle diversi e mostrare una sia pur piccola parallasse, cioè uno spostamento annuale rispetto alle stelle più lontane
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regolarmente la separazione tra la componente più luminosa, che supponeva più vicina, e la componente più debole, con ogni probabilità più lontana. Non si
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Antichi egizi: più geometri che astronomi
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che la compongono, se per di più fosse abbastanza profonda per sottomettere questi dati all’analisi, abbraccerebbe nella stessa formula i moti dei
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Einstein a elaborare la relatività generale, fondò in Francia la meteorologia moderna. In cambio ebbe onori, potere e denaro più di ogni altro astronomo
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più vicino al Sole, e per Urano, il più lontano, quel grande pianeta al di là di Saturno scoperto casualmente da Hershel nel 1781.
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Mentre affrontava i suoi calcoli, Le Verrier non sapeva che in Inghilterra un giovane astronomo, John Couch Adams (1819-1892) era più avanti di lui
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, malinconicamente, vengono presentate le previsioni di Adams datate ottobre 1845. Come spesso succede, lo sconfitto è più simpatico del vincitore. Per i suoi
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Tutto a posto? Niente affatto. Le carte ingiallite degli archivi astronomici dicono che in realtà il perielio di Mercurio avanza più di quanto non
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’Osservatorio di Parigi dal 1801 al 1842, più alcuni transiti davanti al Sole, il più antico dei quali risale al 1697.
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che battezzò Nix Olympica (neve dell’Olimpo). Oggi, grazie alle ricognizioni delle sonde spaziali, sappiamo che si tratta di un vulcano spento, il più
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oscura (fornita di obiettivo) la lastra si sviluppava in vapori di mercurio a 60-80 °C; lo ioduro d’argento in eccesso veniva dissolto non più con la
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affollate, circa la metà nelle regioni più popolate. Intanto annotava anche le stelle variabili: nel 1903 ne pubblica un catalogo di 1227, che salgono
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Tra le ragazze che Pickering quasi schiavizzava nel suo “harem”, Henrietta Swan Leavitt rimarrà la più importante per la storia dell’astronomia: è
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posizione, colore e luminosità. In particolare, doveva dare la caccia alle stelle variabili, cioè a quelle stelle la cui luminosità cambia nel tempo, più o
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Nella loro vita più o meno lunga, da pochi milioni di anni a decine di miliardi, tutte le stelle passano per la sequenza principale e ci si fermano
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parte a sinistra in alto con le stelle più calde e luminose e termina in basso a destra con le stelle rosse più deboli. In alto a destra si colloca un
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gradi a 3500. In più Cecilia scopre che, benché nelle stelle si trovino anche gli elementi pesanti esistenti sulla Terra, l’idrogeno e l’elio sono
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Einstein riconobbe più volte il decisivo contributo italiano alla sua teoria. Di quel successo si appropriò persino il fascismo, ma con un totale
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La soluzione arrivò con la scoperta che l’universo si espande fatta da Edwin Hubble nel 1929. Poiché le galassie si allontanano tanto più velocemente
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La creazione di materia non deve sconcertare più che tanto: basterebbe un atomo di idrogeno per metro cubo ogni 10 miliardi di anni, una quantità che
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Le reazioni termonucleari che fondono nuclei dall’idrogeno fino al ferro generano più energia di quanta ne assorbono. L’energia tende a far espandere
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Se invece la stella è molto più massiccia del Sole, nel collasso, che avviene in pochi secondi, gli strati esterni vengono espulsi a grande velocità
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Negli Anni 70 Chandra si occuperà anche delle stelle più massicce è troverà che se la massa sta tra 1,4 e 3 il collasso continua, generando una
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Tolomeo, il più grande
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, Ipparco affrontò il problema del moto disuguale del Sole nel corso dell’anno, più veloce d’inverno e più lento in estate. Oggi sappiamo che ciò è
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Confrontando le velocità di allontanamento di galassie più o meno remote Perlmutter e colleghi intendevano confermare la Legge di Hubble sull
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allontanare questa impressione, esaminiamolo più da vicino. Si immagini di togliere da un certo volume di spazio tutte le particelle. Se questo spazio
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Più di 100 esperimenti sui raggi cosmici, alcuni molto fantasiosi, con rivelatori nel ghiaccio dell’Antartide, negli abissi marini o nelle profondità
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(1959), il più suggestivo tra i racconti che ricostruiscono il passaggio dal sistema geocentrico a quello eliocentrico. I sonnambuli, che poi sarebbero
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Benché sia stato nelle mani tutti i più importanti astronomi dell’epoca, il De revolutionibus stentò a imporre il suo messaggio. A più di un secolo
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esisteva) Johannes Müller, nato a Königsberg nel 1436, allievo di Georg Peurbach, di 13 anni più vecchio di lui. Questi aveva incominciato a scrivere
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Il destino limiterà ad appena venti mesi la collaborazione tra il giovane scienziato e l’osservatore più abile che mai l’astronomia avesse avuto
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Johannes arrivò in un contesto familiare problematico. Suo padre era un soldato mercenario alla vana ricerca di mestieri più tranquilli. Aprì anche
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Si dice che l’astronomia sia la scienza più antica. Se è così, gli astronomi esercitano il secondo mestiere più vecchio del mondo, blasone che la
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Non è l’ingrandimento la cosa più importante, ma la quantità di luce che il telescopio può raccogliere, e questa dipende esclusivamente dal diametro
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’occhio alla concava, scorsi gli oggetti abbastanza grandi e vicini, poiché apparivano tre volte più vicini e nove volte più grandi di quando si
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lontani ma rimpicciolendoli, e di lenti convesse (positive) che ingrandiscono gli oggetti vicini, aggiungendo: “se sapete come combinarle nel modo più
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Nel 1923 Antonio Abetti, direttore dell’Osservatorio di Arcetri, e il più illustre ottico italiano, Vasco Ronchi, con l’aiuto di Giorgio Abetti
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Un luogo comune vuole che l’occhio sia simile a una macchina fotografica. È qualcosa di enormemente più complesso e raffinato, anche se il passaggio
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Giove sono le novità più d’effetto presentate nel Sidereus nuncius. Ma Galileo esplora con il telescopio anche l’ammasso stellare delle Pleiadi, la
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