Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Astronomia

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J. Norman Lockyer 50 occorrenze

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In allora vi sarete accorti che per tracciare circoli più grandi doveste vie più allargare le gambe del compasso, e in altre parole, prendere

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La parte della Luna, che appare all'occhio più luminosa, è quasi senza eccezione aspra, disuguale, seminata di altissime montagne, variamente

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110. Il grosso punto che in questa fig. 27 segna il centro di tutti i circoli rappresenta il Sole; il più piccolo dei circoli rappresenta l’orbita

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Le velocità di movimento non sono eguali per tutti i pianeti, e i più vicini al Sole si muovono più rapidamente dei più lontani. Le circonferenze dei

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, che esso sembra ora molto più grande ora molto più piccolo della sua dimensione media, secondo che si trova a distanza minore o maggiore dalla Terra.

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Mercurio che, la sua orbita essendo più grande, le sue deviazioni o digressioni massime sono anche più grandi.

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In certe posizioni più favorevoli, Venere può splendere tanto da far proiettare ai corpi, sui quali cade la sua luce, ombre sensibili, sebbene senza

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rappresentato dalla retta OA; per i vostri piedi passano due linee BOB'', COC'', la prima più convessa della seconda: da A voi gettate le visuali AB

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135. Attorno a Venere esiste un'atmosfera molto alta e densa, da una volta e mezza a due volte più alta e più densa che l'atmosfera della Terra.

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e non mostra schiacciamento sensibile; fra tutti i pianeti è quello che per grandezza più richiama la Terra, il suo diametro si può, con qualche

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Sull'emisfero australe le macchie oscure (mari) sono più grandi, più numerose, più forti e meglio

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in Giove lo schiacciamento è assai più sensibile e lo si riconosce a colpo d'occhio; il suo diametro equatoriale è infatti di circa un sedicesimo più

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162. La superficie di Saturno, fig. 36, presenta striscie e fascie oscure, parallele al suo equatore, analoghe a quelle di Giove, di queste anzi più

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estati più calde, inverni più freddi e che l’amplitudine annua della temperatura sia negli anni corrispondenti a un minimo di macchie più grande che

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196. Il disco rotondo che noi chiamiamo Sole, non forma tutto il Sole, ma solamente la parte più densa e più splendente di esso. Intorno al disco del

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c) Il Sole ha la sensibilità, l’impressionabilità delle materie esplodenti; le più deboli azioni, quelle

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Il Sole tutto un ammasso di gas ha il più gran numero di difensori e i più strenui; nelle pagine precedenti tale lo si pure ritenuto.

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Tutte queste opinioni diverse hanno, quale più quale meno, un fianco vulnerabile.

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Il Sole è una stella, e la più vicina di tutte le stelle.

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stella. Più che rosse son rosseggianti, d'un color cioè giallo intenso tendente più o meno al rosso.

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Non si può dire neppure se questo Sistema formi da sè tutto l’universo visibile, oppure, se esistano altri sistemi della stessa specie in regioni più

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Questo quarto tipo raccoglie alcune stelle di piccola grandezza e per lo più di colore quasi rosso.

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Il caso più interessante è quello della stella ζ del Cancro composta di tre stelle quasi uguali; due di esse, vicinissime fra loro, si aggirano l'una

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251. Le stelle doppie sono in generale colorate, anzi le colorazioni più rimarchevoli ed i contrasti più curiosi di colore vengono in cielo mostrati

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L'esempio più bello di questa specie è dato dalla nubulosa d'Orione (fig. 45), che si trova nella costellazione Fig. 46 di questo nome. La sua forma

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fra i moderni trovati dell’ingegno umano, la più popolare fra le invenzioni del nostro tempo, questa la più antica, la più solitaria e forse la più

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, ma più specialmente quelli che fanno sull'occhio un'impressione più viva, e che partono dalla regione dello spettro colorata in giallo.

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266. Oramai la fotografia è il mezzo più efficace di cui la scienza possa disporre nella costruzione

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Vi sono difficoltà speciali ad ottenere una bella fotografia della Luna; la parte ad esempio di superficie lunare più vicina, nelle fasi, al suo

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parole lenti chimicamente acromatiche, di più grande apertura, oppure trovare lastre fotografiche più sensibili delle allora in uso.

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nell'altro emisfero della Terra ottenere fotografie tutti i più importanti cumuli stellari, e, quel che è più fotografie precise, con immagini nette

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giro nel tempo stesso in cui uno ne compie il luogo A dell'equatore; ma il circolo pq è più piccolo, e la sua periferia ha una lunghezza minore di

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direttamente e più difficili ancora ad essere descritti con precisione. È naturale quindi che con ogni studio siasi cercato di ottenerne per mezzo della

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è poco più della durata ordinaria d'una battuta di polso.

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rotazione e lo schiacciamento terrestre fu ed è uno dei problemi più difficili, più interessanti, più suggestivi dell'astronomia.

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da corpi celesti, i quali per la massima parte sono più lontani, molto più lontani, del Sole, e i quali ricevettero il nome generico di stelle. Nella

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Il circolo più grande, che suppongo orizzontale e che per legge di prospettiva appare ovale, determina un piano (orizzontale); il circolo più piccolo

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giorno, percorrono ciascuno un arco di cui hr, cp sono le rispettive metà e di notte percorrono ciascuno un arco più grande di cui rh', pc' sono pure

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prima considerati nella fig. 10, percorrono sotto la luce solare archi più grandi di quelli percorsi nella oscurità, ed hanno per conseguenza il

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Nel nostro emisfero l'estate comincia nel giorno in cui avviene la culminazione più alta del Sole, l’inverno quando ha luogo la sua culminazione più

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Voi però, che abitate in Italia, non avrete mai visto il Sole culminare più vicino all'orizzonte di quel che ogni anno culmini ai 22 di dicembre, ne

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il Sole per alcuni giorni di seguito dopo il solstizio d'inverno (22 dicembre), che esso di giorno in giorno sale e diventa sempre più alto

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59. La primavera comincia all'equinozio di primavera e non ai 22 di dicembre giorno a partire dal quale il Sole prende a culminare più e più alto

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raggiungiamo l’estate, i cui calori più intensi (appunto per il calore assorbito dal suolo e in seguito da esso irradiato) non coincidono coi giorni più lunghi

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e quello solare ricevuto, e perchè solo allora l'acquisto giornaliero di calore supera più e più la perdita.

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A partire dal solstizio d'estate fino a quello d'inverno, i punti, nei quali ogni giorno il Sole sorge e tramonta, retrocedono sempre più verso il

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Il campo visuale si va, conchiudiamo quindi, estendendo quanto più si sale; l’apparente vertice della curva della superficie liquida si allontana

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tanto più allungato quanto più la Luna è discosta dal Sole e vicina alla Terra.

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passaggio ad occupare di questo disco solo una porzione più o meno grande: sono le eclissi più frequenti, e si possono osservare quasi ogni anno.

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Queste macchie più o meno oscure, mari, laghi, seni, paludi, occupano circa i due quinti dell'emisfero lunare per noi visibile; sono più numerose ad

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