figliuolo che era il sostegno di lei e degli altri figli. La donna narrò piangendo che questo giovane si struggeva come una candela, e nessuno
al Santo piangendo di gioia. In quel momento la capanna incominciò a crepitare ed arse come un fascio di paglia. Mentre il popolo, che era caduto in
lui, passarono la lunga notte invernale piangendo e smaniando. A giorno esse si recarono a un piccolo oratorio, dove era conservata con molta
chiare. - Ho capito! - esclamò Bencio piangendo di gioia, - il convento d'Arcetri avrà il ricco donativo, poiché voi, suor Maria, siete stata la mia
la carne del Diavolo non si digerisce, creparono d'indigestione. Intanto Tendegrimo aveva sciolto il fratello, e dopo averlo abbracciato piangendo
ho fatto alla Contessa perché mi voglia veder morta? - diceva la povera ragazza piangendo. - Nulla, Lavella, non piangere. In breve tu sarai consolata
Regina confermò il fatto, piangendo dalla felicità e raccomandò a Vezzosa di essere per Cecco buona e affettuosa compagna. - Almeno quando non ci sarò più
l'assalitore s'impegnò una lotta tremenda, nella quale il buon cane stava per soccombere. La pastorella del Pian del Prete assisteva piangendo a quella
disse di recarsi alla Grotta e di condurre Chiara al castello. La bambina, che contava allora appena quattro anni, vi giunse piangendo, e le carezze
una visione dolce. Egli vide una donna, che aveva le sembianze della madre sua, che lo guardava piangendo. La donna gli si accostò, prese il pugnale
ormai era ridotto a rassegnarsi a morir d'inedia, aveva veduto aprire il sotterraneo e calarvi la cassa. Il poeta, piangendo, aggiunse: - Ma allorché
cristiano. Essi si abbracciarono piangendo e ridendo nel medesimo tempo. Le lacrime, esprimevano i rammarici passati; il riso, le speranze
piangendo. - Madonna Santa, - diceva la ragazza, - come farò a sostenere quell'infelice che è più morto che vivo? E con la testa sul guanciale pensava e
angioletti bianchi, che volarono a lei con le faccine sorridenti, soffuse di luce. La donna li baciò piangendo di gioia: - Ecco i nostri figli
il mostro. Poi, invece di fuggire o di sbraitare come avea fatto la moglie, si fermò e, fissando il mostro, gli stese le braccia piangendo e disse
tasca il poco denaro che aveva, verso sera uscì, piangendo, dal castello e camminò finché le forze la ressero, per allontanarsi più che poteva dalla
voce faceva dare in ismanie l'infermo, il quale, piangendo, descriveva le angosce patite sul piano di Campaldino e si raccomandava al Sire di Narbona