, squarciansi le nubi, e l'arcobaleno, nella pompa de' suoi lieti colori, riconduce la serenità sospirata. Frattanto il maggior pianeta, che non fallisce d'un
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esclamava: « Ascendono i monti, discendono le valli nelle sedi ove tu, o Signore, hai loro destinato ». E l'uniforme aspetto del nostro pianeta fu da quel
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trascorrere dei secoli, il sorgere e tramontare di tanti popoli e regni, i cataclismi stessi, a cui andò soggetto il nostro pianeta, scemarono le forze
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ne improntava i perpetui aggiramenti, gli orti e gli occasi, le attrazioni e le ripulsioni. Ed al pianeta che è tuo soggiorno, o fanciulla, arrise
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una idea in capo. All'altar grande diceva messa un frate, con una pianeta rossa fiammante. Un vecchio prete curvo e prostrato nei banchi tossiva forte