Sole; il più piccolo dei circoli rappresenta l’orbita del | pianeta | più vicino al Sole, pianeta che si chiama Mercurio; il |
Astronomia -
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rappresenta l’orbita del pianeta più vicino al Sole, | pianeta | che si chiama Mercurio; il secondo circolo, che è |
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al primo ed inoltre lo abbraccia, è quello descritto dal | pianeta | Venere. |
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si demolisce un | pianeta | |
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| pianeta | per 76 anni |
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| pianeta | fantasma è in trappola |
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si muovonco press'a poco nello stesso piano che il loro | pianeta | principale. |
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| Pianeta | Marte al 28 Agosto 1909. |
Natura ed arte -
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ASTEROIDI O PICCOLI PIANETI. IL PICCOLO | PIANETA | EROS. |
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situate in piani poco diversi dal piano dell'orbita del | pianeta | stesso, e si muovono nel medesimo verso che i pianeti. Solo |
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trovò che favorisca il concetto di una rapida rotazione del | pianeta | quale sarebbe quella che si compie in 24 ore, trovò invece |
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(fig. 56) S il Sole, P il | pianeta | e T la Terra nel momento Fig. 56 dell’opposizione, cioè |
Le Stelle. Saggio di astronomia siderale -
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Terra nel momento Fig. 56 dell’opposizione, cioè quando il | pianeta | sta presso mezza notte diametralmente opposto al Sole in |
Le Stelle. Saggio di astronomia siderale -
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inferiore. È chiaro che l’osservatore in T vedrà il | pianeta | dalla Terra alla longitudine cost1 'TP eguale a cost1 SP |
Le Stelle. Saggio di astronomia siderale -
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sono parallele. Dunque la longitudine geocentrica del | pianeta | sarà uguale alla eliocentrica. Però i due pianeti avendo |
Le Stelle. Saggio di astronomia siderale -
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diverse nelle loro orbite, mentre la Terra fa un giro, il | pianeta | non ne farà che una frazione, onde la seguente opposizione |
Le Stelle. Saggio di astronomia siderale -
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che mentre la Terra ha fatto un giro più l’arco TT', il | pianeta | non avrà fatto che l’arco PP'. I due movimenti possono |
Le Stelle. Saggio di astronomia siderale -
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dei minuti rappresentando la Terra, e quella delle ore un | pianeta | superiore, per es: Giove. Così successivamente avrannosi le |
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essa facilmente concludere il tempo della rivoluzione del | pianeta | da un osservatore posto sulla Terra, come si sarebbe fatto |
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| Pianeta | Marte al 3 Settembre 1909 (disegno di E. M. Antoniadi). |
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in C e in D, solo una porzione della parte illuminata del | pianeta | diventa visibile dalla Terra, ed disco suo in conseguenza |
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affatto rotondi. Quando la linea che dalla Terra va al | pianeta | diventa perpendicolare a quella che va dal Sole alla Terra |
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Sole alla Terra (come sulla figura accade TC e di TD), il | pianeta | dicesi in quadratura. |
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come dalla posizione dell'asse di rotazione di ciascun | pianeta | dipendano le vicende delle stagioni, le quali |
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alle previsioni calcolate, individuare un ipotetico | pianeta | più lontano capace di giustificare con le sue perturbazioni |
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bisognava tirare a indovinare la distanza e la massa del | pianeta | sconosciuto. |
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fatto, Plutone è “il | pianeta | che non fu mai”: non perturbava Nettuno per il semplice |
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generale del | Pianeta | Marte secondo le osservazioni fatte a Milano dal 1877 al |
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di queste regioni bianche o biancastre la superficie del | pianeta | non è tutta di |
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fra tutti è il piccolo | pianeta | Eros, contrassegnato dal numero (433). Scoperto nell'agosto |
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osservazioni del 1896 e del 1898 fu possibile calcolare del | pianeta | un'orbita abbastanza precisa, e per mezzo delle posizioni |
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delle posizioni di Eros da essa determinate ritrovare il | pianeta | in altre fotografie del cielo eseguite anteriormente a |
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dal 1903. Dimostrano esse che nell'ottobre del 1893 il | pianeta | era di decima grandezza, che il suo splendore crebbe |
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Permisero esse una ulteriore elaborazione dell'orbita del | pianeta | alla quale attese l’astronomo italiano E. Millosevich, che |
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| Pianeta | Marte nella notte del 20 Settembre 1909. (Disegno di E. M. |
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più grande che si oppone all’ipotesi dell’azione di un | pianeta | sta in questo: che se le particelle formanti le code sono |
Osservazioni astronomiche e fisiche sulla grande cometa del 1862 con alcune
riflessioni sulle forze che determinano la figura delle comete in
generale -
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generale del | pianeta | Marte secondo le osservazioni fatte a Milano dal 1877 al |
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nella loro l’orbita terrestre. La distanza relativa di un | pianeta | inferiore dal Sole si ha facilmente mediante le massime sue |
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le massime sue elongazioni. Sia (fig. 54) S il Sole V il | pianeta | T la Terra Fig. 54 : tirando una retta TV tangente |
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Fig. 54 : tirando una retta TV tangente all’orbita del | pianeta | supposta circolare, quando il pianeta è nella sua massima |
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all’orbita del pianeta supposta circolare, quando il | pianeta | è nella sua massima elongazione dal Sole, si potrà misurare |
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STV, ed essendo allora retto l’angolo SVT, la distanza del | pianeta | SV sarà = ST sen STV che dà con facil calcolo la distanza |
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la Legge di Titius-Bode richiedeva l’esistenza di un | pianeta | tra Marte e Giove: ebbene, nel 1801, più o meno alla |
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della distanza di Saturno. Le Verrier suppose quindi che il | pianeta | ignoto si trovasse a un po’ meno del doppio della distanza |
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a delle incertezze per le deformazioni che subisce il | pianeta | e sopratutto per quella apparenza conosciuta sotto il nome |
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nel 1769 che mostra un collo attaccato al globo nero del | pianeta | (fig. 71). |
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dallo splendore di questo; dicesi in questo caso che il | pianeta | è in congiunzione col Sole. |
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i punti della propria orbita che ogni | pianeta | esteriore può occupare, alcuni meritano una considerazione |
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generale del | Pianeta | Marte, delineato col grande telescopio dell’Osservatorio di |
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si suppone che circolo più grande rappresenti l’orbita un | pianeta | esteriore, per esempio di Marte. |
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geminazioni delle linee oscure del | Pianeta | Marte quali furono osservate a Milano principalmente nel |
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geminazioni delle linee oscure del | Pianeta | Marte quali furono osservate a Milano principalmente nel |
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maggiore o minore schiacciamento della forma del | pianeta | è intimamente collegata la maggiore o minore velocità della |
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qua e di là dall'equatore e parallelamente ad esso tutto il | pianeta | Più oltre verso nord e verso sud, su ciascuno degli |
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Ne segue che il | pianeta | non sarà ben visibile se non lungo le direzioni delle |
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sue massime digressioni dal Sole. Ne segue ancora che il | pianeta | sarà visto ora a destra ora a sinistra del Sole, che esso, |
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rendersi ragione di quello che deve succedere di un | pianeta | superiore veduto dalla Terra; basta considerare le vicina |
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nelle regione più australi del | pianeta | occorrono talvolta macchie meglio definite, ma anche di |
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Gregory perfezionò il metodo di Huygens: osservò un | pianeta | fino a quando gli parve che avesse la stessa luminosità di |
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poi passò a confrontare la luce del Sole con quella del | pianeta | tenendo conto della distanza tra di essi e di entrambi |
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per ora dalla piccola inclinazione che l’orbita del | pianeta | possa avere su quella descritta della Terra attorno al |
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della Terra attorno al Sole: sia (fig. 55) S il Sole, P il | pianeta | osservato Fig. 55 in un punto qualunque della sua orbita |
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è dalla osservazione determinare la distanza angolare del | pianeta | al Sole, ossia misurare l’angolo di elongazione PTS. |
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ora che si abbia un’altra osservazione fatta quando il | pianeta | ha compiuto un intero giro attorno al Sole, cioè distante |
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più vicino al | pianeta | è poco distante dal lembo esterno dell'anello, e gira |
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è classificato come “pianeta nano”, alla pari dell’ex | pianeta | Plutone (stanato nel 1930 dall’americano Clyde Tombaugh). |
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quando la navicella della Nasa “Voyager 2” fotografa il | pianeta | da una distanza di 4905 chilometri. Dal 24 agosto 2006, |
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Plutone a “pianeta nano”, Nettuno è tornato ad essere il | pianeta | più lontano, la pietra miliare che segna il confine estremo |
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di Giove, i corpi, a motivo della enorme massa del | pianeta | Massa che è 317 volte circa quella della Terra., debbono |
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principalmente un po' dopo l’equinozio di primavera del | pianeta | e un po' prima dell'equinozio di autunno: esse scompaiono |
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v'ha quasi sempre per qualche luogo della superficie del | pianeta | eclisse solare; le eclissi prodotte dal quarto satellite |
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