ciclo; perché sarebbe bastato un numero eguale di argomenti favorevoli e di argomenti contrarii per stabilire la sua totale nullità. Infatti nell’assenza
meteorologia
Pagina 15
È manifesto, che nessuno dei periodi indicati nella prima colonna, ha per sé una probabilità qualunque. Perché il periodo di 16 anni, per cui il
meteorologia
Pagina 16
perché il numero delle lunazioni di 30 giorni è poco più che la metà del numero totale, e quindi il risultato corrispondente al 30° giorno avrebbe
meteorologia
Pagina 19
distinte con parentesi, perché non sono veramente dati di osservazione. Nella figura 5 l’ordinata del 30° giorno è, per simile motivo, distinta da un
meteorologia
Pagina 21
un argomento più difficile a fissare in cifre. Perché infatti l’idea di cambiamento di tempo, siccome bene già fecero notare Toaldo ed Arago, è
meteorologia
Pagina 31
47. La classificazione delle giornate in riguardo alla loro serenità sarebbe difficilissima, quando si volesse eseguir con precisione. Perché di
meteorologia
Pagina 31
51. Per facilitare l’enumerazione delle variazioni, e perché si potesse rapidamente e con sicurezza riconoscere le semplici e le doppie, le positive
meteorologia
Pagina 33
. Perché la loro minima frequenza, che ha luogo nella decade XIX, sta alla massima, che succede nella decade XXXLV, come 15 a 33; e quindi per eguale
meteorologia
Pagina 37
62. Una prima causa di questo singolare fenomeno potrebbe ricercarsi nel corso annuo della serenità. Perché, se noi consideriamo quelle decadi che
meteorologia
Pagina 38
ciascuna decade, perché da queste differenze accumulate nelle successive decadi nasca quella legge annua delle mutazioni di serenità che realmente si
meteorologia
Pagina 40
, sebbene l’andamento generale sia perfettamente identico. Ma la tavola or ora formata è assai più precisa, perché essa non risulta, come la precedente, da
meteorologia
Pagina 40
osservazioni da noi impiegate. Or ciò non si verifica; e perché la cosa sia più evidente la variabilità relativa delle 36 decadi è trascritta col titolo U, nella
meteorologia
Pagina 52
di persistenza tal probabilità è ridotta a 0,60 del suo valore, perché nella prima decade di gennajo la variabilità osservata è solo 0,60 della
meteorologia
Pagina 52
estive, che di lunazioni invernali. Perché nell’estate è assai più probabile che un dato giorno (sia pure il quarto od il quinto della luna) sia
meteorologia
Pagina 56
loro numero è troppo piccolo, perché si possa dimandare qualche regolarità nella loro distribuzione. I venti della classe I (venti deboli) nelle loro
meteorologia
Pagina 63
Il parallelismo delle due serie lascia qualche poco a desiderare, prima perché i loro numeri non esprimono la medesima cosa, in secondo luogo perché
meteorologia
Pagina 65
basso della tavola non sono rigorosamente esatte, perché nel formarle si è dovuto naturalmente escludere quegli anni, in cui neve non cadde affatto
meteorologia
Pagina 76
secondo le decadi. Per le decadi di 11 giorni è stata sottratta la undicesima parte dei numeri osservati, perché tutti si riferiscano alla decade
meteorologia
Pagina 79
rappresentano le proporzioni dei giorni sereni. Gl’intervalli fra le decadi omologhe delle due curve rappresentano le proporzioni dei giorni misti, perché l
meteorologia
Pagina 8
mitezza ed amenità di quella località, perché le montagne la difendono dal freddo vento del nord, mentre nell'estate l'atmosfera è rinfrescata dal
meteorologia
Pagina 13
50 per cento o di 50°: perché infatti la stessa aria può contenerne fino 4, 8 grammi, cioè il doppio, quando è satura. Similmente l'aria a 30°, che
meteorologia
Pagina 15
ancora un po' migliore: perché in 8 anni il sig. Dürer non numerò a Tremezzo più di 60 nevicate, ciò che importa da 7 ad 8 nevicate per anno. La stagione
meteorologia
Pagina 26
fredda temperatura che sopra vi regna, sia perché le Alpi giacciono nella direzione naturale che deve prendere una tal corrente in conseguenza della
meteorologia
Pagina 39