Finito di stampare nel mese di settembre 1995 per conto delle Edizioni E. Elle S.r.l. presso la Società Editoriale Ergon S.r.l., Ronchi (Go)
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le piume per difendersi dalle punte di spillo del freddo: — Quest'anno Palla di fuoco si è ammalato presto. — Il cielo è pieno ormai, l'ora è vicina
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campagna e dalla campagna al nido e sceglieva per lei i chicchi di grano piú teneri e grossi e saporiti e quando glieli portava le diceva: — Porta
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bianche, si avvicinò all'uscio socchiuso, entrò di scatto e subito uscí, poi volò dai compagni: — Impasto giallo buonissimo, ce n'è per tutti, — disse
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per dare l'esempio. Ma i passeri non lo seguirono. Rimasero incantati davanti a quel grosso boccone e dicevano: — E se invece è buono? Ad un tratto
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Nel cespuglio 39 Guarigione 42 Un posto per il nido 45 La guerra 51 Tre! 55 Le visite 57 Palla di fuoco sta male 63 Le farfalle bianche 66 La fame 72
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Cipí e Passeri capirono che per convincere i passeri bisognava avere le prove e una notte supplicarono la luna: — O bella e gentile regina della
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Che festa, quei giorni! I passeri si abbracciavano e si baciavano e per tutto il vicinato si sparse il chiasso dei festeggiamenti in onore di Cipí e
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papà. E Cipí intanto soffriva: a momenti non ricordava piú nulla e chiudeva gli occhi come se stesse per morire. La sua mamma, intanto, volava
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stato? — dicevano. — È stato quell'antipatico animale coi baffi, — spiegò Cipí, — fingeva di dormire, pareva morto, io mi sono avvicinato per vedere se
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cespuglio, si guardò attorno per rassicurarsi che non c'era piú pericolo, spiccò un lungo volo sopra i prati fioriti ed arrivò al fiume. Là c'era la
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... uuuuu... fate largo! Passo io...! — Cosa sarà successo? — ripeté Cipí incuriosito; stava per uscire quando i due venti si scagliarono l'uno contro
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E arrivò il vento, che urlò alle rondini: — Si parte per il lungo viaggio sul mare! ... Siete pronte? — Sí sí, sí sì, — risposero le rondini; e per
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Beccodolce arrivò trafelata: — Cibo per tutti! Venite con me! — I passeri la seguirono. Essa puntò verso un cortile e planò su una pianta: — Sotto
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sorelle che scherzavano felici nell'aria, ignare della tragedia degli uccelli. Per quanto tentassero di scavare, la terra ormai non si toccava piú e
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è? — Dice che lui è al mondo per proteggere noi poveri uccelli; la mia povera mamma ci andava spesso da lui e lui le diceva buone parole che
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segreto Filippo a Prato Einaudi © 1995 Giulio Einaudi editore s. p. a., Torino per Lo stralisco 1987 e 1995 Prima edizione «Libri per ragazzi» 1987 ISBN
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gallette e carne secca per il resto della lunga navigazione. A prua, con la faccia magra dritta a Sud-Est, sedeva l'unico non marinaio di bordo: il
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altre case e chiese per altri lavori. Nato nel 1406, come si calcola facilmente, aveva Filippo allora la tonda età di cinquant'anni, creduta meno adatta a
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9. Gentile iniziò la notte inquietamente. Tentava di separare le cose nel pensiero, metterle in un ordine qualsiasi, per contemplarle con qualche
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un'interminabile sfilata di abiti, turbanti, cinture, drappi e gioie portati da servi, quelli che gli sembrava opportuno far indossare all'Imperatore per il
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11. Per quella notte, Gentile non fece che guardare e riflettere, senza preoccuparsi di cosa pensasse il guardiano della sua inattività: ma l'uomo in
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: stupita. Sbucando per la seconda volta nell'harem dall'artificiale boschetto di palme, Gentile aveva trovato la bellezza di Amilah maggiore di come
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segreto di Amilah, miniato ogni notte. Per l'uno e per l'altro, benché avesse deciso di essere verso la propria arte più severo ed esigente del solito
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17. All'arrivo dell'uomo vestito di nero, disse il pittore: — Andiamo per l'ultima volta. Mancano solamente pochi ritocchi. Avverti il tuo signore
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la bella per non perderne l'immagine nella prossima morte; in cui, nell'immobilità della vasta camera, dei due uomini, di, ogni tenda e foglia, quella
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20. Maometto Secondo parlò, ritirando lentamente la mano che lei, dopo il bacio, aveva trattenuto. — Amica stupenda, — disse, — benché io stia per
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21. Gentile non rivide piú Amilah. Anche pensandola, per strana contaminazione, l'immagine del volto e del corpo intero di lei appariva lacerata
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22. Rispettata, evitata dalle vili barche corsare dei Dardanelli, la nave imperiale uscí nell'aperto Egeo, puntando senza indecisione a Sud, per
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verità, girassero per l'aria attorno, invisibili e dolorose, chiedendo con lamenti di venire al mondo degli occhi, e io solo sentendole non posso che
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: di quel tipo assai raro, che sa e vuole conoscere e vedere in ogni cosa il buono, — diceva Filippo. — Ma pure mi spiace d'esserti capitato io per
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occhi svelti, come a studiare il volto di quel rinomato. — Ero convinta ormai che ci avessi dimenticate, o per misteriose ragioni preferissi fare ogni
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, su per le pendici, combatteva l'afa dei campi di grano ormai maturo, nella piana. — Perché lo chiedi, Diamante? — Per la tua faccia, e il tono... E
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provvedevano a quel lavoro, il burban fece chiamare il pittore, e cosí parlò: — Ti ho chiamato nella mia casa per fare a mio figlio un dono insolito... Ora
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p. 1 Lo stralisco 73 Il ritratto segreto 149 Filippo a Prato Stampato nel giugno 1995 per conto della Casa editrice Einaudi dalla Fantonigrafica
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soglia ad arco nella prima stanza a cui si giungeva dopo aver passato tre tende poste a un passo una dall'altra, triplice ostacolo per l'aria di fuori
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pianura, — disse il bambino, — il carro di Talya va laggiú. Quando arriverà laggiú, Talya scenderà dal cavalluccio e raccoglierà fiori... Però, per favore
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Ganuan, signore della terra di Nactumal. Per suo ordine vengo a chiederti di salire alla nostra vallata, nel suo palazzo, perché egli ti vuole parlare
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delle navi, anche quelle di cristallo. E poi c'è il pesce volante, che può volare per centinaia di metri, prima di ricadere in mare... — A te piace
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passano mesi, mai piú di una decina, però. Poi, per una settimana o due, resta debole e dorme a lungo; infine torna vivace come prima. I medici
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dopo, Sakumat. Qualche volta, durante le attese, il pittore non uscva dal palazzo. Percorrendo corridoi e scale, per i quali aveva assoluta libertà di
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12. La costruzione delle nuove stanze fu interrotta. Poco dopo la fine della primavera Madurer ebbe un'altra crisi, peggiore della precedente. Per
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, — disse Madurer, e lo prese per mano, — voglio spiegartelo da vicino. Ganuan segui il figlio finché si trovarono di fronte alle montagne, nella prima
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16. Quando Madurer fu morto, e la casa e il villaggio ebbero pianto per molti giorni, il burban chiamò Sakumat. — Ora sei mio fratello, — disse, — la
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, maestro? Che flotta? — disse Domenico Cavino, che non era uomo rozzo, ma dovendo imparare l'arte della navigazione non aveva avuto gran tempo per le
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burban tenendo una mano del figlio fra le sue, — avevo promesso un dono per la tua undicesima festa, e ti avevo annunciato una sorpresa, perché l'attesa
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forme e le figure, e ci insegnava, perdonando i nostri errori, a impastare le terre per la pittura... — Anch'io lo credo, mastro Giovanni, — approvò il
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di Marmara. Salutò e congedò Jacopo Carbonin, che da molti anni conosceva, e assunse l'incarico di condurre a Costantinopoli Gentile per via di mare
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6. Il salone era immenso, e immensamente bello. Per tutti i dieci metri della loro altezza, le pareti mostravano scalini a intervalli di trenta
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veneziano. Stanco per la cerimonia, il pittore si aggirava nelle quattro stanze, osservando i preziosi vasi di ceramica dipinta, i tappeti, i cuscini, le
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