Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: pensiero

Numero di risultati: 227 in 5 pagine

  • Pagina 1 di 5
di  pensiero  e di scienza, il Guarini è cosciente della distinzione tra
del creato, ma il processo, l’operazione rigorosa del  pensiero  umano. L’arte non è matematica perché è fenomeno: tra il
umano. L’arte non è matematica perché è fenomeno: tra il  pensiero  matematico ed il fenomeno visivo c’è un salto, perché le
le leggi della percezione; e dunque estendere il campo del  pensiero  matematico, oltrepassare il limite della matematica come
arguire in definitiva che le antinomie che incontra il  pensiero  sull’arte risalgono ad una riduzione fenomenologica errata
- tout court - ad una storia della filosofia, ci corre. Il  pensiero  filosofico spesso può svilupparsi ed evolvere anche in
all’universo artistico: se esiste un versante estetico del  pensiero  filosofico, esiste anche un versante scientifico, etico,
d’un popolo, è totalmente all’oscuro degli indirizzi del  pensiero  scientifico, etico, ecc. dello stesso periodo, che, invece,
preistorica). E tuttavia anche una simile limitazione del  pensiero  filosofico ad epoche storiche non sembra del tutto
là si debba anche constatare la presenza d’un vigile  pensiero  creativo e dunque - sia pure in embrione - d’un pensiero
pensiero creativo e dunque - sia pure in embrione - d’un  pensiero  filosofico. Ecco perché ritengo che nel considerare i
Giacché è nel mito più che nella storia che le due forme di  pensiero  s’identificano, coagiscono e si coagulano.
tutta una schiera d'artisti locali che non si dà affatto  pensiero  del grande rinnovamento di Battistello, anzi gli si oppone.
per una storia della filosofia. Per il fatto che il  pensiero  filosofico molto spesso coincide e collabora con la
d’una data epoca, in assenza di dati (scritti) di detto  pensiero  i momenti artistici diventerebbero gli equivalenti della
sopra: in quei casi in cui fa difetto ogni documento del  pensiero  filosofico d’una determinata civiltà, potremo giustamente e
- ricostruire almeno parzialmente le costanti del  pensiero  filosofico che dominò quel periodo storico, quella civiltà.
nella prima metà del Trecento, venne da scrivere un  pensiero  che se fosse stato proposto tre secoli dopo lo avrebbe
pochi anni dopo, nel 1348. Un fluttuare problematico del  pensiero  avveniva tra Bologna, Parigi e Oxford, tra francescani,
L’uomo delle «fresche e dolci acque» già annunciava il  pensiero  di Leon Battista Alberti e come lui già condannava la
la bruttezza della sua epoca. Per fortuna nostra, il suo  pensiero  non poté essere retroattivo e cancellare la formidabile
Pater è un senso teoretico assai vigile che permea il suo  pensiero  più vitalmente di quel che l'autore stesso non creda o
le cose non sono del tutto pacifiche: molto spesso il  pensiero  filosofico ha effettuato dei passi innanzi (o indietro) che
che ebbe a influenzare, e in certo senso a deviare, il  pensiero  estetico-filosofico dell’epoca con un flash-back di quasi
pennellata. Guai se non sottomettesse, come fa, la forma al  pensiero  e il pensiero alle ubbie sociali; guai se non si
se non sottomettesse, come fa, la forma al pensiero e il  pensiero  alle ubbie sociali; guai se non si contentasse di parere
loro, e con fronte serena accolgano il giusto e leale  pensiero  che mi fu guida a dettarle. Ora della Pittura.
e derivato da un particolare atteggiamento del  pensiero  contemporaneo. Una rivista culturale come “alfabeta” ha
principio di identità: ma è chiaro che, non potendosi avere  pensiero  valido al di fuori del principio di identità, il principio
e l’ozio condizione necessaria alla prima elaborazione del  pensiero  filosofico. Stare fermi e scrutare implica i due
La grande filosofia germanica indaga costantemente il  pensiero  che gira all’interno della propria testa e raggiunge così
consentono la distinzione, quindi il giudizio e infine il  pensiero  critico. Facilissimo. La metodologia della critica è quindi
della filosofia dell'esperienza. Le due grandi fonti del  pensiero  estetico sono la Poetica e la Rettorica di Aristotele, e le
pensiero, è quello di non voler ammettere l’esistenza d’un  pensiero  «cosciente» al di fuori d’uno strumento linguistico
riconoscere la possibilità d’un articolarsi del  pensiero  anche in assenza d’ogni verbalizzazione dello stesso e solo
non c’è dubbio che possa, una volta maturato il suo  pensiero  attraverso di essa, prendere coscienza della realtà e
razionale (e non solo immaginativa), anche attraverso un  pensiero  eidetico, anche attraverso i «segni» di tipo immaginativo.
visione dell’arte italiana in diversi casi poggia sul  pensiero  di scrittori come Stendhal, per dirne uno; dell’arte
come Stendhal, per dirne uno; dell’arte francese sul  pensiero  di Baudelaire e dei fratelli de Goncourt; quella
grande amico di Picasso, quella dei nostri futuristi, sul  pensiero  di Soffici e di Papini.
dall’inizio del  pensiero  speculativo sull’arte è stata avvertita una bipolarità.
alcuni dei principi che informarono quella corrente di  pensiero  di solito definita come dovuta allo studio e all’esercizio
filosofia e la scienza sono alla base delle ricerche per il  pensiero  umano attuale per un’evoluzione antidimensionale e che
ma di importanza fondamentale ritengo sia l’evoluzione del  pensiero  dell’uomo nel tempo.
d’arte di quelle popolazioni. Ed è bene riaffermarlo: se il  pensiero  filosofico d’un popolo espresso per bocca dei suoi maggiori
dobbiamo riconoscere l’esistenza d’un vigile pensiero; d’un  pensiero  che, se ha dato vita ai barlumi d’una operazione artistica,
surrealismo, sostiene che il fulcro della crisi attuale del  pensiero  critico sta nella confusione semantica, nella difficoltà di
torna al fenomeno, si rivela lo schema stesso del  pensiero  che pensa i processi dell’esperienza, dell’esistente.
ultra-concettuale che enfatizza il processo di  pensiero  in modo quasi esclusivo. Così come sempre più spesso il
dei nostri giorni è la rapida diffusione delle correnti di  pensiero  nei diversi settori, da quelli scientifici a quelli
del predicato nel soggetto. L’impossibilità di separare nel  pensiero  la causa dall’effetto dà la riprova che causa ed effetto
la riprova che causa ed effetto sono momenti dell'iter del  pensiero  che pensa il reale e ne concettualizza per sommi capi il
finalis, efficiens), che, da allora, informerà tutto il  pensiero  occidentale. Ma, proprio nella teorizzazione di Aristotele,
il passaggio della causa da fondamento ontico a schema del  pensiero  logico, pur rimanendo in Aristotele stesso l’esigenza della
affermare che tutte le antinomie cui ha dato luogo il  pensiero  sull’arte derivano da una confusione fra i due punti di
che l’immagine sia momento e fattore del  pensiero  apre il problema della possibilità di influenzare od
all'azione. Solo dopo avere riconosciuto che l'immagine è  pensiero  e sollecitazione all'agire si prospettano le due grandi
ed il  pensiero  sono principii più elevati che non siano le cose d’ordine
conseguente fusione delle scuole artistiche. L’indole ed il  pensiero  si ricollegano per così dire alle origini più antiche del
Greci, e li inanimiva alla vittoria: ritraeva pertanto un  pensiero  di popolo ch’esso, vibrando quelle corde fulminee, sentiva
per le filosofie zen, in un miracoloso concentrato di  pensiero  orientale, russo e occidentale. La luce di Rothko è la luce
 pensiero  tragico del Caravaggio è ripreso, approfondito da Zurbarán.
che l’impurità dei miei sensi non contamina più. è un  pensiero  ascetico, che lega con l’accento di lirica religiosa di
della morte dell’arte non può isolarsi dal sistema di  pensiero  hegeliano, e tutti i tentativi per universalizzarlo fuori
«l’estensione dell’arte e il suo passaggio in  pensiero  è da intendersi come un processo atemporale, dialettico,
Con una chiosa: qualsiasi cosa essa sia, l’arte è anche un  pensiero  visualizzato che ci invita a sua volta a pensare.
per che gli dobbiam esser grati. Nella espressione del suo  pensiero  si riattacca, se bene superiore, al classico cialtrone
d’arte che si presenta nel sistema tutto coerente del  pensiero  seguendo uno sviluppo proprio e particolare, nel senso che
intendo, che estraendo dai trattati d'arte quel po' di  pensiero  e di estetica che vi potesse essere ci si andava
che si affermò con la meccanica classica, tutto il  pensiero  filosofico dell’Ottocento ne è stato permeato. Né è rimasto
del quale l’umanità raggiunge una diversa dimensione di  pensiero  e di vita, e la raggiunge attraverso traumi ed evoluzioni
il concetto fondamentale della cultura artistica e del  pensiero  estetico inglese: e vale altrettanto bene per Gainsborough,
creativo che possa segnare una nuova tappa nel cammino del  pensiero  umano.