di | pensiero | e di scienza, il Guarini è cosciente della distinzione tra |
Da Bramante a Canova -
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del creato, ma il processo, l’operazione rigorosa del | pensiero | umano. L’arte non è matematica perché è fenomeno: tra il |
Da Bramante a Canova -
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umano. L’arte non è matematica perché è fenomeno: tra il | pensiero | matematico ed il fenomeno visivo c’è un salto, perché le |
Da Bramante a Canova -
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le leggi della percezione; e dunque estendere il campo del | pensiero | matematico, oltrepassare il limite della matematica come |
Da Bramante a Canova -
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arguire in definitiva che le antinomie che incontra il | pensiero | sull’arte risalgono ad una riduzione fenomenologica errata |
Le due vie -
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- tout court - ad una storia della filosofia, ci corre. Il | pensiero | filosofico spesso può svilupparsi ed evolvere anche in |
Il divenire della critica -
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all’universo artistico: se esiste un versante estetico del | pensiero | filosofico, esiste anche un versante scientifico, etico, |
Il divenire della critica -
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d’un popolo, è totalmente all’oscuro degli indirizzi del | pensiero | scientifico, etico, ecc. dello stesso periodo, che, invece, |
Il divenire della critica -
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preistorica). E tuttavia anche una simile limitazione del | pensiero | filosofico ad epoche storiche non sembra del tutto |
Il divenire della critica -
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là si debba anche constatare la presenza d’un vigile | pensiero | creativo e dunque - sia pure in embrione - d’un pensiero |
Il divenire della critica -
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pensiero creativo e dunque - sia pure in embrione - d’un | pensiero | filosofico. Ecco perché ritengo che nel considerare i |
Il divenire della critica -
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Giacché è nel mito più che nella storia che le due forme di | pensiero | s’identificano, coagiscono e si coagulano. |
Il divenire della critica -
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tutta una schiera d'artisti locali che non si dà affatto | pensiero | del grande rinnovamento di Battistello, anzi gli si oppone. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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per una storia della filosofia. Per il fatto che il | pensiero | filosofico molto spesso coincide e collabora con la |
Il divenire della critica -
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d’una data epoca, in assenza di dati (scritti) di detto | pensiero | i momenti artistici diventerebbero gli equivalenti della |
Il divenire della critica -
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sopra: in quei casi in cui fa difetto ogni documento del | pensiero | filosofico d’una determinata civiltà, potremo giustamente e |
Il divenire della critica -
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- ricostruire almeno parzialmente le costanti del | pensiero | filosofico che dominò quel periodo storico, quella civiltà. |
Il divenire della critica -
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nella prima metà del Trecento, venne da scrivere un | pensiero | che se fosse stato proposto tre secoli dopo lo avrebbe |
L'arte di guardare l'arte -
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pochi anni dopo, nel 1348. Un fluttuare problematico del | pensiero | avveniva tra Bologna, Parigi e Oxford, tra francescani, |
L'arte di guardare l'arte -
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L’uomo delle «fresche e dolci acque» già annunciava il | pensiero | di Leon Battista Alberti e come lui già condannava la |
L'arte di guardare l'arte -
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la bruttezza della sua epoca. Per fortuna nostra, il suo | pensiero | non poté essere retroattivo e cancellare la formidabile |
L'arte di guardare l'arte -
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Pater è un senso teoretico assai vigile che permea il suo | pensiero | più vitalmente di quel che l'autore stesso non creda o |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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le cose non sono del tutto pacifiche: molto spesso il | pensiero | filosofico ha effettuato dei passi innanzi (o indietro) che |
Il divenire della critica -
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che ebbe a influenzare, e in certo senso a deviare, il | pensiero | estetico-filosofico dell’epoca con un flash-back di quasi |
Il divenire della critica -
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pennellata. Guai se non sottomettesse, come fa, la forma al | pensiero | e il pensiero alle ubbie sociali; guai se non si |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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se non sottomettesse, come fa, la forma al pensiero e il | pensiero | alle ubbie sociali; guai se non si contentasse di parere |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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loro, e con fronte serena accolgano il giusto e leale | pensiero | che mi fu guida a dettarle. Ora della Pittura. |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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e derivato da un particolare atteggiamento del | pensiero | contemporaneo. Una rivista culturale come “alfabeta” ha |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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principio di identità: ma è chiaro che, non potendosi avere | pensiero | valido al di fuori del principio di identità, il principio |
Le due vie -
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e l’ozio condizione necessaria alla prima elaborazione del | pensiero | filosofico. Stare fermi e scrutare implica i due |
L'arte di guardare l'arte -
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La grande filosofia germanica indaga costantemente il | pensiero | che gira all’interno della propria testa e raggiunge così |
L'arte di guardare l'arte -
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consentono la distinzione, quindi il giudizio e infine il | pensiero | critico. Facilissimo. La metodologia della critica è quindi |
L'arte di guardare l'arte -
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della filosofia dell'esperienza. Le due grandi fonti del | pensiero | estetico sono la Poetica e la Rettorica di Aristotele, e le |
L'Europa delle capitali -
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pensiero, è quello di non voler ammettere l’esistenza d’un | pensiero | «cosciente» al di fuori d’uno strumento linguistico |
Il divenire della critica -
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riconoscere la possibilità d’un articolarsi del | pensiero | anche in assenza d’ogni verbalizzazione dello stesso e solo |
Il divenire della critica -
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non c’è dubbio che possa, una volta maturato il suo | pensiero | attraverso di essa, prendere coscienza della realtà e |
Il divenire della critica -
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razionale (e non solo immaginativa), anche attraverso un | pensiero | eidetico, anche attraverso i «segni» di tipo immaginativo. |
Il divenire della critica -
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visione dell’arte italiana in diversi casi poggia sul | pensiero | di scrittori come Stendhal, per dirne uno; dell’arte |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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come Stendhal, per dirne uno; dell’arte francese sul | pensiero | di Baudelaire e dei fratelli de Goncourt; quella |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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grande amico di Picasso, quella dei nostri futuristi, sul | pensiero | di Soffici e di Papini. |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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dall’inizio del | pensiero | speculativo sull’arte è stata avvertita una bipolarità. |
Le due vie -
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alcuni dei principi che informarono quella corrente di | pensiero | di solito definita come dovuta allo studio e all’esercizio |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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filosofia e la scienza sono alla base delle ricerche per il | pensiero | umano attuale per un’evoluzione antidimensionale e che |
Manifesti, scritti, interviste -
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ma di importanza fondamentale ritengo sia l’evoluzione del | pensiero | dell’uomo nel tempo. |
Manifesti, scritti, interviste -
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d’arte di quelle popolazioni. Ed è bene riaffermarlo: se il | pensiero | filosofico d’un popolo espresso per bocca dei suoi maggiori |
Il divenire della critica -
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dobbiamo riconoscere l’esistenza d’un vigile pensiero; d’un | pensiero | che, se ha dato vita ai barlumi d’una operazione artistica, |
Il divenire della critica -
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surrealismo, sostiene che il fulcro della crisi attuale del | pensiero | critico sta nella confusione semantica, nella difficoltà di |
L'arte di guardare l'arte -
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torna al fenomeno, si rivela lo schema stesso del | pensiero | che pensa i processi dell’esperienza, dell’esistente. |
Le due vie -
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ultra-concettuale che enfatizza il processo di | pensiero | in modo quasi esclusivo. Così come sempre più spesso il |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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dei nostri giorni è la rapida diffusione delle correnti di | pensiero | nei diversi settori, da quelli scientifici a quelli |
Il divenire della critica -
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del predicato nel soggetto. L’impossibilità di separare nel | pensiero | la causa dall’effetto dà la riprova che causa ed effetto |
Le due vie -
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la riprova che causa ed effetto sono momenti dell'iter del | pensiero | che pensa il reale e ne concettualizza per sommi capi il |
Le due vie -
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finalis, efficiens), che, da allora, informerà tutto il | pensiero | occidentale. Ma, proprio nella teorizzazione di Aristotele, |
Le due vie -
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il passaggio della causa da fondamento ontico a schema del | pensiero | logico, pur rimanendo in Aristotele stesso l’esigenza della |
Le due vie -
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affermare che tutte le antinomie cui ha dato luogo il | pensiero | sull’arte derivano da una confusione fra i due punti di |
Le due vie -
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che l’immagine sia momento e fattore del | pensiero | apre il problema della possibilità di influenzare od |
L'Europa delle capitali -
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all'azione. Solo dopo avere riconosciuto che l'immagine è | pensiero | e sollecitazione all'agire si prospettano le due grandi |
L'Europa delle capitali -
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ed il | pensiero | sono principii più elevati che non siano le cose d’ordine |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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conseguente fusione delle scuole artistiche. L’indole ed il | pensiero | si ricollegano per così dire alle origini più antiche del |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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Greci, e li inanimiva alla vittoria: ritraeva pertanto un | pensiero | di popolo ch’esso, vibrando quelle corde fulminee, sentiva |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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per le filosofie zen, in un miracoloso concentrato di | pensiero | orientale, russo e occidentale. La luce di Rothko è la luce |
Le tre vie della pittura -
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| pensiero | tragico del Caravaggio è ripreso, approfondito da Zurbarán. |
L'Europa delle capitali -
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che l’impurità dei miei sensi non contamina più. è un | pensiero | ascetico, che lega con l’accento di lirica religiosa di |
L'Europa delle capitali -
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della morte dell’arte non può isolarsi dal sistema di | pensiero | hegeliano, e tutti i tentativi per universalizzarlo fuori |
Le due vie -
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«l’estensione dell’arte e il suo passaggio in | pensiero | è da intendersi come un processo atemporale, dialettico, |
Le due vie -
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Con una chiosa: qualsiasi cosa essa sia, l’arte è anche un | pensiero | visualizzato che ci invita a sua volta a pensare. |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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per che gli dobbiam esser grati. Nella espressione del suo | pensiero | si riattacca, se bene superiore, al classico cialtrone |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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d’arte che si presenta nel sistema tutto coerente del | pensiero | seguendo uno sviluppo proprio e particolare, nel senso che |
Manifesti, scritti, interviste -
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intendo, che estraendo dai trattati d'arte quel po' di | pensiero | e di estetica che vi potesse essere ci si andava |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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che si affermò con la meccanica classica, tutto il | pensiero | filosofico dell’Ottocento ne è stato permeato. Né è rimasto |
Le due vie -
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del quale l’umanità raggiunge una diversa dimensione di | pensiero | e di vita, e la raggiunge attraverso traumi ed evoluzioni |
Le tre vie della pittura -
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il concetto fondamentale della cultura artistica e del | pensiero | estetico inglese: e vale altrettanto bene per Gainsborough, |
Da Bramante a Canova -
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creativo che possa segnare una nuova tappa nel cammino del | pensiero | umano. |
Il divenire della critica -
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