guastava la malinconia de’ suoi pensieri, perché il sordo non l'obbligava a parlare e il cane non l'obbligava a stare attento. Si trovava cosí solo
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momento di pensieri, una piccola ruga guizzava spesso nell'infossatura dei sopraccigli e la meschina era sempre in sospensione, in attesa, in paura o
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scarpette lucide da ballo. Non osammo varcare la soglia. Col capo basso e col cuore pieno dei mille pensieri, che ispira sempre la vista d'un cadavere
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scuse. Mangiò poco e sempre sopra pensieri. Dormí poco e agitato tutta la notte, ma sicuro in cuor suo che un migliaio di lire si trovano subito in
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coi ginocchi nelle mani o coi pollici tuffati nei taschini del panciotto, in estasi dietro la processione de' suoi pensieri. L'intensità di questa
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la mano che la riconduceva nell'aria nativa, in una casa senza muri, in un'abbondanza senza confini, dove i pensieri non costano niente, dove i
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faccia, il grosso, l'avido mostro dalle cento teste, che succhia cogli occhi l'anima e i pensieri d'un poveretto, ne conta con ferina voluttà tutti i
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pensieri. Demetrio le scrisse una volta che aveva bisogno di parlarle e che l'aspettava a Milano. Quando si trovò di nuovo in casa sua e che girò gli occhi
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psicologici, e tutto pieno de' suoi pensieri non aveva posto per i pensieri degli altri. Il caso aiutò l'uno e l'altro a levarsi da quel silenzioso imbarazzo
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soliloquio di Demetrio. Questi tornò da capo a rimproverarsi e cercò di ripigliare sé stesso, che usciva troppo di chiesa per correre dietro a pensieri senza
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, forse gli nascerebbero in cuore dei pensieri d'ambizione. Se anche gli manca un paio di scarpe, non ha rispetti umani lui: va in ciabatte ... Chi si
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testa rientrino nelle vecchie abitudini, dalle quali forse sarebbe stato meglio non uscire. Ecco i pensieri che lasciò dietro di sé, nell'uscire
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in cui cominciava a perdersi. Stese in terra il suo fazzoletto di cotone, fresco di bucato, s'inginocchiò e strinse l'anima sua a pensieri piú casti e
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mezzo al guazzabuglio dei pensieri), senza far rumore, come se camminasse sull'aria, scomparve per un usciolino segreto che cigolò dolorosamente dietro di
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, o almeno di non morire tutto in una volta e non fare di te stesso il tuo lugubre cataletto ... ." Erano questi, piú che i pensieri, i gridi che
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aiutarono a far dimenticare i pensieri cattivi che ciascuno non aveva potuto lasciar fuori dell'uscio: ma Cesarino se li trovò sul cuscino del letto al suo
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Accademia della crusca
