pensava gli spettasse, coprì di lapidi commemorative la facciata del suo palazzo in via Sant’Antonino, tanto che i fiorentini lo definiscono ancora
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ormai pensava solo a consacrare il proprio mito di grande scienziato. Passeggiando nel giardino della casa sua a Kensington, Newton confidò a
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differenza di quota tra Bologna e Ferrara: si pensava a sfruttare le acque del Po, ed era necessario conoscere bene il dislivello. Lo studio, esteso
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e foreste, perché poco dopo, nel punto di arrivo dei canali, si osservavano mutamenti di colore dal rossiccio al verdastro. Non pensava tuttavia a
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. Studioso dell’elettricità e inventore della pila a secco, l’aveva guidato un’idea sbagliata. Come la corrente elettrica è bipolare – pensava Ritter
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Un fenomeno analogo avviene nell’ottica. Fu ancora Doppler a suggerirlo, ma ingenuamente lui pensava che l’effetto fosse così vistoso da modificare
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aggiungeva al problema di spiegare come la luce si propagasse nell’etere, la sostanza invisibile, incomprimibile ed estremamente densa che si pensava
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La relatività ristretta non era ancora stata compresa dalla maggioranza dei fisici e già Einstein pensava a superarla. Due aspetti della teoria non
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mai usata prima: supernova. Fino ad allora si pensava che tutte le stelle alla fine della loro esistenza esplodessero come “stelle nove” diventando per
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fossero distribuite regolarmente. Venne fuori che, contrariamente a quanto la maggioranza degli astronomi pensava, l’universo non è affatto omogeneo
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distanza come pensava Hubble ma subisce una crescita più rapida. Successive analisi delle fluttuazioni della radiazione cosmica di fondo hanno reso ancora
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