Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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stessi, Vasconcello, Don  Pedro  ed altri Uffiziali.
 Pedro  parte)
 Pedro  e detto.
BIEN!  PEDRO  HA FATTO LA SUA PARTE E ORA TOCCA A NOI! VAMONOS, HOMBRES!
Enrico, Don  Pedro  con seguito di parecchi Soldati.
Mendez, Soldati Spagnuoli, Portoghesi, poi Don  Pedro  e Don Diego.
 Pedro  saluta rispettosamente Giovanna e rientra nella caserma con
questo mentre escono dalla caserma Don  Pedro  e Don Diego tenendosi in atto famigliare)
SE LASCIAMO LIBERO RAMÒN POTREBBE VENDICARSI SU  PEDRO  E RICOMINCIARE A TORMENTARE QUESTA GENTE!
alla tv Capodistria Il film «Pancho Villa» (1961) con  Pedro  Armendarlz; a Montecarlo il film sentimentale «Non c'è
(e imitata), tra gli altri, da artisti come: Sadia Benning,  Pedro  Cabrita, Mark Dion, Hernandez Diez (1964), Kippenberger
uscendo di pista a 200 all'ora al volante di una Lotus.  Pedro  rimane solo. I suoi lo lasciano libero di decidere:
proseguire in uno sport a volte così crudele o abbandonare.  Pedro  continua, l'anno dopo è lui a gareggiare nella corsa
Gran Premio del Sud Africa. Ha vinto il giovane messicano  Pedro  Rodriguez alla guida di una Cooper-Maserati. Un risultato
E MELANCONIA NEL CONTEMPO! PERSONAGGI E INTERPRETI: DON  PEDRO  PAPERON DE LAS PESETAS - PAPERON DE PAPERONIS; PAPLITO
tecnico ed offensivo». Su «El Universal» scrive anche  Pedro  Escartin, l'anziano ex arbitro spagnolo che già nei giorni
egregiamente sostenuta dal presidente del Consiglio, don  Pedro  de Aldana. Dopo il suo drammatico racconto, Sua Maestà il
ministri o ai loro ministeri o alle loro case. Il solo don  Pedro  de Aldana, a dire il vero, era ancora, a un'ora dopo
pronto a ripetere la mia esposizione dei fatti quando don  Pedro  de Aldana e gli altri fossero alla lor volta sopraggiunti.
dal mio sintetico ed imparziale racconto, e, non appena don  Pedro  de Aldana e gli altri sopravvennero, mi risparmiarono la
si trovano insieme. Io rimasi nella mia poltrona e don  Pedro  de Aldana, che era stato fino allora impenetrabile, prese
che un'idea venga fuori da tanto lavorìo cerebrale. Ma don  Pedro  de Aldana, che non pensa mai, è tuttavia l'uomo delle
rotto della cuffia nelle più difficili situazioni. Così don  Pedro  mi fece sùbito respirare. — Ho trovato. È nella nostra
dei complimenti. La mia poltroncina era cosi comoda! Ma don  Pedro  de Aldana fu irremovibile. — La situazione non è
si affollavano nei cervelli dei quindici ministri che don  Pedro  de Aldana, approvato dai colleghi, mi invitò a esporre le
Raccomandazione del tutto inutile, chè le parole di don  Pedro  de Aldana furono seguìte da un silenzio di tomba. Su
che io avevo pessimisticamente preveduto. Al solito don  Pedro  salvò le apparenze: — Comprendo e apprezzo, miei cari
concluse quello dell'Istruzione, E, rivolgendosi a me, don  Pedro  domandò: — Lei, marchese, e d'accordo? — D'accordo.... —
— Non c'è che Zarzuelopoli. - Ahi, ahi! — esclamò don  Pedro  de Aldana grattandosi la fronte come già vi fossero
terribili vicissitudini. E, consegnando il decreto a don  Pedro  de Aldana, raccomandò ancora con un fil di voce: —
colleghi, pensateci - ancora una volta. Ma già don  Pedro  de Aldana s'era levato, aveva suonato un campanello e a un
la sua grossa scrittura diritta il pacco di decreti che don  Pedro  aveva rispettosamente posto d'innanzi a lui. Quando, dopo
muscoli e del grasso): - Sentiamo un po': come ti chiami?  Pedro  Gonzales, risponde il ragazzo. Bravo, Pedro Gonzales, mi
come ti chiami? Pedro Gonzales, risponde il ragazzo. Bravo,  Pedro  Gonzales, mi sai dire chi è il salvatore del mondo? Pedro
Pedro Gonzales, mi sai dire chi è il salvatore del mondo?  Pedro  Gonzales arrossisce, impallidisce e risponde: Napoleone.
ad alcune gare messicane e californiane. Nel 1959,  Pedro  a 19 anni e Ricardo a 17, vennero ammessi, dopo molte
alla fusione di essi con caratteri di stile italiano in  Pedro  Berruguete e in Juan de Borgoňa per il quale né il Mayer né
Sistema di preservazione e macchina di verificazione di  Pedro  Reis, l’ambientazione di Alexis Leiva, il Libro dal cielo
sorriso: «Che vuole, amico mio? So benissimo che don  Pedro  de Aldana, se campa ancora abbastanza, finirà col dovermi
buonumore si vive bene da per tutto, re o non re. Senza don  Pedro  dovrei lottare, aver partiti, essere con questo o con
vivere giorno per giorno una battagiia politica. Don  Pedro  invece addormenta tutto. Suggerisce dei sogni e poi fa
oculate riforme, col quale sei mesi prima il governo di don  Pedro  de Aldana aveva tracciato il vasto programma dei lavori
tempo, s'era dato sùbito a far tanto chiasso che don  Pedro  aveva dovuto rimandarlo a riposarsi a casa dopo un semestre
Ministero nuovo, poichè questo era ancora presieduto da don  Pedro  de Aldana, presidente inamovibile. Ma gli inconvenienti li
mandò, sotto una grandinata di palle nere, quel povero don  Pedro  ad imparare a casa sua quello che del resto egli sapeva
andare alla frontiera al più presto possibile, mandò don  Pedro  al Congresso per la terza volta, con un terzo Ministero.
avvenimenti la sera del giorno in cui al Congresso don  Pedro  de Aldana, scacciato come un cane il giorno prima, aveva
fare della duchessa Isabella di Frondosa, aveva nome don  Pedro  de Aldana ed era presidente del Consiglio, press'a poco
era impossibile che un'idea sbocciasse nel cervello di don  Pedro  senza che un'altra idea nel cervello o su le labbra di un
nel desiderio d'alleviare la noia di Sua Maestà, don  Pedro  de Aldana trovò a sua volta la sua idea che manifestò con
di Stato. Credeva di dare retta alle esortazioni di don  Pedro  nel senso della necessità di mettersi a posto
Dopo un anno di viaggi a Pulquerrima e all'estero, don  Pedro  de Aldana, senza averla mai veduta, fissò finalmente la sua
dell'inconciliabilità di questi gusti, lasciò che don  Pedro  de Aldana gli desse moglie a piacer suo, e dopo avere
a piacer suo, e dopo avere percorso l'Europa disse a don  Pedro  le grandi parole remissive con cui un uomo incerto fra due
di decidere: «Faccia lei!» Cadde così la scelta di don  Pedro  su la principessa Alice di Cardun, figlia del Re di
disfatta furono riconosciuti il governo, presieduto da don  Pedro  de Aldana, la cricca di Corte e la piccola banda di
e di passare all'estirpazione del dente cariato, e don  Pedro  de Aldana il quale, con aria desolata, attendeva di sapere
tutti gli uomini hanno la stessa delicata sensibilità, don  Pedro  de Aldana ebbe il cuor ch'io non ebbi, e vibrò nell'estasi
brutale d'un improvviso richiamo agli avvenimenti. Don  Pedro  mise rapidamente al corrente il Re di quanto avveniva: il
della sua partenza. Sopratutto di questa partenza don  Pedro  de Aldana si preoccupava. E la sua preoccupazione non era
nelle nostre stanze il grido di: «Morte a don Pedro! Don  Pedro  alla lanterna!» Formula fuori luogo, in verità, ma anche le
storia sono opportunamente preparati, guardò me, guardò don  Pedro  de Aldana impaziente di correre alla stazione, guardò
la sovrana volontà del popolo! Salendo a palazzo reale, don  Pedro  de Aldana doveva avere una sola preoccupazione: quella che
di Rolando II trove tanta rassicurante remissività, don  Pedro  de Aldana trasse dal largo petto carico d'onori e d'oneri
che fuggirà immediatamente dopo debba minacciarla, don  Pedro  tentò d'indurre Sua Maestà ad una partenza immediata, prima
non vide la necessità d'una partenza precipitosa. Ma, don  Pedro  de Aldana ch'era prudente avendo opinato che le cose
che anche lui fosse pronto alla partenza. Così don  Pedro  e l'insigne dottore in odontoiatria si ritirarono
e temono la luce. Fu portata in Europa dagli Spagnuoli.  Pedro  Cicca fu il primo a parlarne nel 1553, e nel medesimo anno