Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: paura

Numero di risultati: 41 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Parassiti. Commedia in tre atti

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Antona-Traversi, Camillo 9 occorrenze
  • 1900
  • Remo Sandron editore
  • Milano, Napoli, Palermo
  • teatro - commedia
  • UNICT
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Ho paura di sì!...Ma, lui, con una buona colazione...digerisce anche il Colosseo!

Pagina 158

- M'avete fatto paura!

Pagina 172

- Ne ho paura!

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Hai paura?... Di fame non si muore!

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No!... Non ho paura...della fame, ma dei pentimenti...dell'odio che, oramai, è seminato fra le nostre due famiglie...e che il nostro matrimonio non

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Ha ragione!...Oh! Commendatore, lei trova sempre la nota giusta... Stia tranquillo!... Gli metterò indosso tale paura che dovrà fare quello che

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delle forze sociali L. 4 - Riccardo Paura La Vita e la Scuola... L. 3 50 Giuseppe Pecchio Storia della economia pubblica in Italia... L. 1 20 Francesco

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Ma, per ingegnarti...come tu dici...osi troppo... e io sto in continua paura.

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Paura di che?... Rubo, forse?... Faccio del male alla gente?... Oh, Dio! Dico qualche bugia... per far piacere agli altri...senza nuocere a me...e

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PROFUMO

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Capuana, Luigi 18 occorrenze

punto di scoppiare in un di- luvio. Ai lampi guizzanti, ai lunghi reboati dei tuoni per cui la imposta tremava, ella, che aveva avuto sempre paura dei

e non riesco a spezzarlo. Picchio e non mi senti. Chiamo e non mi rispondi. Il tuo cuore è invasato da sentimenti che non intendo. Oh! Tu hai paura di

delle sue pene una serva? Le pareva già troppo esser ridotta a invocar- ne la compagnia nei momenti di paura. Dio mio, scendere così in basso! ... Non

" soggiunse con qualche esitazione. "Il corridoio è allo scuro. Ho paura." "Neppure una bambina! Attendi un momento." E si diede a rassettare i fogli

piangere, gridando: "Mamma! Mamma!" "Zitto, poverino! Si va dalla mamma!" gli avea risposto la balia. E si era chetato, anche per paura. Faceva buio

di qui la vostra signora. Ho paura di una ricaduta." "Allontanarla? ... In che maniera?" aveva egli risposto come un sonnambulo. "Glielo dica lei; lo

gracchiare. Eugenia, di tanto in tanto, levava gli occhi in alto, compresa dalla paura che qualcuno di quei massi sporgenti dalle rupi non si staccasse

Patrizio Moro-Lanza si sentiva da tre mesi così pienamente felice, che già cominciava a provare una superstiziosa paura, quasi presentisse che la sua

di lui, accostatosi in punta di piedi. Sentendosi stringere inattesamente alla vita, diè un grido: "Ah! ... Che paura mi hai fatto!" E lo guardava

, può aver paura delle persone di questo mondo?" " Initium sapientiae! ... Lo ripeta" rispose Ruggero, facendogli il verso con la voce e col gesto. "A

sdegnarsi contro Patrizio. Lo evitava, lo sfuggiva; aveva paura che non le leggesse nel cuore. Oh, Dio! Che sarebbe avvenuto, s'egli le avesse letto nel

Padreterno. Deve es- sere curioso abitare qui. La notte però io avrei paura; spiriterei! Oh, Madonna mia! Sentirei a ogni momento pel corri- doio il

Signore non ha fatto una bella cosa. Io ne ho una paura! Voialtri medici, che vedete morire tante persone, avete un cuore di sasso. Lasciamo l'Agente

, diventava stizzosa, intrattabile. Non osavo più dirle nulla, per paura di far peggio; ma le stavo attorno, la sorvegliavo, tornando più spesso dall'ufficio

Ruggero, di essere costretta a rimanere, forse l'intera giornata, sola con lui, le produsse una acuta agitazione, un fremito di paura per l'inevitabile

, peggio di prima! Un bacio, una carezza, bisogna strapparteli peggio di prima! Hai tuttavia ... paura di lei?" "Non parlare così!" la interruppe Patrizio

c'è da affliggersi tanto." "Ella fa il suo dovere, trattandomi quasi come un malato; non vuol farmi paura col darmi a scorgere tutta la gravezza del

fuori fiocchi di stoppa che parevano grumi di sangue sbianchito. "Chiuda! Chiuda" ella balbettò. "Non abbia paura; sono di cera ... Ecco Pilato!" E il

CENERE

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Deledda, Grazia 11 occorrenze

giunto alla cima d'una montagna, e che debba appena stender la mano per sfiorare le stelle. È troppo ... è troppo ... ho quasi paura; paura di

no, essa ha paura di te. Quando venne qui, per la festa, con quel miserabile cieco che si fece condurre da lei e poi la abbandonò, nessuno qui la

un gigante sorse sul patiu e cominciò a cacciar fumo dalla bocca. In breve tutto il cielo si oscurò. Che paura, Nostra Signora mia del Buon Consiglio

, «e sono io che la uccido: ella muore di paura, di rimorso, di dolore. Sì, io l'ho vista l'altro giorno ripiegarsi, restringersi, con gli occhi pieni

fuochi ardessero mandando in alto, sul cielo tutto rosso, una luce ardentissima. Anania ebbe paura di quel cielo ardente, dell'altezza ove era giunto, del

per paura che la pioggia interrompesse il convegno. «Noi non siamo più ricchi come prima. Gli affari di mio padre vanno male. Egli, poi, ha prestato

Anania non riusciva a sentirlo, perché dal gabbano usciva un lamento acuto e straziante che assordava. Dio mio, che paura! Era la voce dello spirito del

, quasi oppresso dalla sua felicità: aveva paura di morire in viaggio, di non arrivare a rivedere le care montagne, la nota strada, il dolce orizzonte, il

biglietto nel seno, sotto l'amuleto di broccato; e passò una giornata febbrile, piena di rimorsi, di paura, di speranze e di progetti meravigliosi

amuleto contro le tentazioni ... » Ma egli non aveva paura delle tentazioni: s'inginocchiò, cinse Olì con ambe le braccia e si mise a gemere. «No, non

: toccami la mano. Così, bravo; non aver paura, non ti mangio. E tua madre dove si trova ora?» «Addio, state bene», disse Anania, ritirando la sua piccola

Vita intima

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Vertua Gentile, Anna 3 occorrenze

, dicendo, d' aver sempre avuto una viva ripugnanza per il materialismo ; e più che ripugnanza, anzi paura ; poi che, il materialismo che rappresentava

modo, si avrebbe per risultato l'immobilità morale; con la scusa di non impegnare la coscienza, non la si sveglierebbe ; e per paura di urtare delle

paura, che va sempre aumentando, dei crucci e dei disagi; la previdenza spinta al punto da diventare timidezza; un bisogno di agiatezza, del superfluo

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