certo da umori segreti, da attenzioni a minimi segni: | passi | brevi, desideri inseguiti, attese bestemmiate, rabberciate |
Il letto vuoto -
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ogni pochi minuti sono qui, di fianco a dove | passi | inchiodata le giornate e ti parlo: a raffica, non so bene |
Il letto vuoto -
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coro alla tribù dell'anime tranquille. L'uomo è stanco di | passi | e di lavoro, la donna ha l'occhio languido e profondo, il |
Penombre -
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dal cespuglio gracchiando, accanto a noi sulla strada | passi | d'ombra ascoltavano i suoi racconti, mia madre era morta |
Menhir -
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il naso di un chinese, strano pur nel suo paese. Con tai | passi | venia avanti da raggiungere uno struzzo, seminando un certo |
TAVOLOZZA -
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il cielo sopra le mura sono un disegno di china, e i miei | passi | che battono le lastre in pendio sono una marcia tra |
Menhir -
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te: questo mio amore disperato e lontano e doloroso - gli | passi | accanto e non lo senti amare. Ma ancor fra gli altri uomini |
POESIE -
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mesi. Ei ti teme, dolce frate marzo, terrore giocoso ma tu | passi | vittorioso sbatti gli usci e le impannate con le tue folli |
POESIE -
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la Madonna dell' Orto e seguiti per pochi | passi | i portici del centro svoltai poi su per la rampa che |
La Bufera ed altro -
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occhi d'idolo. E l'odore acuto della segatura che felpava i | passi | e il sussurrio delle signorine del paese attonite di quel |
Dai Canti Orfici -
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interrogativi e restava pensieroso allo strisciare dei loro | passi | che si attenuavano. Dalla vecchia taverna a volte che |
Dai Canti Orfici -
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dei ciocchi e i guizzi della fiamma sull'ocra delle volte i | passi | frettolosi sotto gli archi prossimi. Amava allora |
Dai Canti Orfici -
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