Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: passeretta

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 passeretta  dall'ala spezzata si rannicchiò tremante in fondo al
poi sono qua io, non devi temere... — Ho sete! — sospirò la  passeretta  aprendo il becco arso dalla febbre. — Ora ti porto l'acqua,
per aiutarti fin che sarai guarita. Hai fame? E benché la  passeretta  dicesse di no, Cipí le portò chicchi e piccoli insetti e
gli rincresceva, anzi era piú allegro perché ogni giorno la  passeretta  migliorava. Qualche volta essa diceva al compagno: — Che
— Potrò vederli ancora i colori, Cipí? - supplicava la  passeretta  disperata. — Certo che li vedrai, — spiegava Cipí. Una
un nido, insomma! Uffa, non capisci? A queste parole la  passeretta  non rispose: si avvicinò a Cipí e con la punta del becco lo
vicino... A quelle parole soltanto alcuni passeri e una  passeretta  restarono accanto a Cipí, gli altri frullarono via,
un passero pieno di paura. — Dio mio, cosa fa? — gridò la  passeretta  correndo vicino a Cipí. Ma Cipí non ebbe il tempo di
In fondo al campo c'è un cespuglio, andiamo là! La  passeretta  con grande sforzo si trascinò fin là e si nascose in un
che faceva ormai ribollire la terra. Un chiaro mattino la  passeretta  disse a Cipí: — Sono guarita! Ho una voglia matta di
quante. Allora le rondinelle si fecero attorno al nido e la  passeretta  alzò le ali. Erano nati tutti e tre! Cipí saltò al collo di
di due stelline discese dal cielo? — No, Cipí, — esclamò la  passeretta  tremando tutta, — quelle non sono due stelline... quelli
vita. Quella sera, dopo tante visite, accanto alla sua cara  passeretta  e ai figlioli, Cipí fantasticava: — Hai sentito, Passeri?
— Eppure le luci erano là! - esclamò indicando il buco. La  passeretta  fece una risatina poi disse: — Là c'è la casa del signore
— consigliò il vecchio passero, — vivi felice con la tua  passeretta  e lascialo in pace: è un tipo strano che racconta storielle

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