Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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in quelle  parole  la profezia dell'idea del Progresso e della rivelazione
della formola che Roma ridesta propose all'Italia colle  parole  Dio e il popolo, scritte in fronte a' suoi decreti
qui sulla terra. Mille trecento anni a un dipresso dopo le  parole  di Gesù or citate, un uomo Italiano, il più grande fra
della Verità, una parola della Legge. Ognuna di quelle  parole  modifica profondamente, sulla via del Meglio, la vita umana
trattar la sua causa, egli, Lamennais, l'autore delle  Parole  d'un credente (3)
». Chi poi non sa come rimangano scolpite quasi in marmo le  parole  di un gran senso nella mente d' un uomo di profondo
può conoscere quanto alta sia stata l' impressione delle  parole  di G. C. nel cuore dell' amato discepolo, cuore formato da
per eccellenza? 2 Per tutti quelli poi che credono nelle  parole  di Cristo, il fatto dell' aver potuto il santo evangelista
suggerirà loro le cose che loro avrà detto, non dice le  parole  . - Questo non negasi, rispondiamo, e però non dirà niente
deve intendersi così strettamente, che non contraddica alle  parole  di Cristo, il quale attesta che tutte le cose sono loro
lui medesimo. Ora, quanto non è intima la connessione delle  parole  con le cose? nè solo delle parole, ma della loro giacitura,
che una cosa stessa divina possa venire significata in  parole  per due modi diversi l' uno e l' altro divino. Che se l'
», quasi che avesse cessato di essere nel Padre (1). Queste  parole  adunque, « « in principio era il Verbo » », vogliono
luoghi si può maggiormente penetrare nel senso di quelle  parole  « « nel principio » »; conciossiachè così si possono
» »; conciossiachè così si possono parafrasare le prime  parole  di Giovanni: « Nel principio, in cui Dio creò il cielo e la
»? - Rispondo che in questo ci sarebbe difficoltà, se dalle  parole  di Giovanni si dovesse inferire, che il Verbo era anteriore
il Verbo era anteriore all' atto della creazione: ma quelle  parole  non dicono altro se non che il Verbo era anteriormente al
e queste col causato e col generato. Qualora dunque le  parole  di Giovanni « « Nel principio era il Verbo » » si vogliono
rapporto col mondo parlano del Verbo specialmente quelle  parole  dei « Proverbii » di Salomone «(VIII, 23 7 31) »: « « Fui
colla parola significata. Questa maniera di estendere alle  parole  vecchie il significato di mano in mano che gli uomini
e non ha più bisogno di tali dandine, ella inventa  parole  nuove e proprie per quelle cognizioni che non le sono più
per quelle cognizioni che non le sono più nuove; ovvero le  parole  vecchie da comuni diventano proprie, perdendo il primitivo
osservò e la descrisse accuratamente in queste ammirabili  parole  che a Dio sono indirizzate: [...OMISSIS...] . Dal qual
e scrissero intorno al Verbo di Dio, così le loro  parole  non potevano essere intese, nè le loro scritture
qui in coelis est (1) », con quel che segue. Dalle quali  parole  si raccoglie primieramente che la carne ed il sangue, cioè
sapientiae Verbum Dei in excelsis (1) ». Nel qual luogo le  parole  in excelsis, che si tradurrebbero « nei luoghi eccelsi »,
questo principio che la grazia è sempre corrispondente alle  parole  rivelate che la esprimono sensibilmente; onde, essendo
Il che insegna chiaramente S. Paolo agli Ebrei nelle prime  parole  della sua meravigliosa lettera a loro diretta, che ancor si
E sebbene quelle verità sieno molte, tuttavia non si dicono  parole  di Dio , ma sì bene in singolare parola di Dio . E ciò
egli prese carne umana ed ammaestrò gli uomini, ed alle sue  parole  esteriori rispose la grazia interiore che diede agli uomini
(3) ». Si spiega ancora perchè S. Paolo, commentando quelle  parole  « Juxta te est sermo valde in ore tuo et in corde tuo (2) »
sacramenti da lui instituiti; ed altresì coi segni delle  parole  di cui si tesse l' evangelica predicazione. Onde, quando S.
precede di tempo la cognizione del primo, secondo quelle  parole  di Cristo: « « Filippo, chi vede me, vede anche il Padre
Dio » ». Iddio qui significa il Padre (1), e con queste  parole  dimostra la distinzione della persona del Verbo dalla
Gregorio Magno, che riconosce questa significazione delle  parole  dell' Evangelista, non dubita di intendere nello stesso
non dubita di intendere nello stesso modo quelle  parole  di Elifaz nel libro di Giobbe: « Ad me dictum est verbum
purezza, la santità, la perfezione di Dio stesso. In queste  parole  il Verbo è il soggetto, e Dio è il predicato, come si
pronuncia il Verbo eternamente eguale a se stesso. Nelle  parole  « E il Verbo era Dio » [...OMISSIS...] S. Giovanni non pone
definizione, non potendosi intendere nè spiegare con  parole  esteriori, ma solamente coll' interiore lume della fede,
egli si manifesta immediatamente, che poi esprimono con  parole  esteriori; e con queste venendo annunziato agli uomini,
fatte tutte quelle che furono fatte (1). Queste ultime  parole  del versetto di S. Giovanni, « « e senz' esso nè pur una fu
quello che è non ha bisogno di esser fatto. Queste medesime  parole  abbattono altresì l' errore di Origine che disse lo Spirito
« Dei virtutem et Dei sapientiam (2) ». Nelle quali due  parole  sono indicate le due proprietà da noi distinte nel Verbo
natura. Una terza ragione ancora si può aggiungere se le  parole  di S. Paolo s' intendono di Cristo, cioè non del solo Verbo
fu annunciato come principio delle cose già nelle prime  parole  del Genesi: « « Nel principio creò Iddio il cielo e la
o de' suoi doni; o è esterna, rivelata, insegnata colle  parole  e segni esteriori, e questa propriamente è l' espressione e
persona . I quali due aspetti sono anche indicati in quelle  parole  che Cristo disse definendo se stesso: « Principium, qui et
il racconto di Mosè secondo quello che suonano a noi le sue  parole  materialmente prese. Ma egli sembra indubitato che presso
ordine delle cose spirituali ed insensibili (5), dove udì  parole  arcane che non può l' uomo esprimere, mancando il
osserva che non istette a ciò contento, ma che nelle  parole  che soggiunse: « « e senza di lui non fu fatta nè pure una
essendo lodata da S. Tommaso, qui la recherò colle stesse  parole  dell' Angelico: [...OMISSIS...] . Laonde S. Giovanni colle
dell' Angelico: [...OMISSIS...] . Laonde S. Giovanni colle  parole  che dichiariamo espone ad un tempo che tutte le cose sono
« Fate », e non « « Facciamo »(5) ». Oltredichè quelle  parole  si possono altresì interpretare di tutte e tre le divine
similitudine. In qual senso adunque si debbano intendere le  parole  del citato Concilio, che dicono il Figliuolo nella
assoluto ed infinito. A questo modo si riferiscono le  parole  di S. Tommaso di sopra da noi riferite, e che qui porremo
» », dice l' Angelico nel suo commentario, « « le  parole  predette: Tutte le cose sono fatte per esso , apparisce con
cosa è il Verbo per essi. Dichiara adunque colle indicate  parole  qual sia l' intima costituzione della creatura intelligente
sono costituiti esseri intelligenti pel Verbo. Le due  parole  vita e luce si riferiscono appunto a que' due aspetti sotto
al Padre se non per me »(3) ». E nel testo greco in queste  parole  vi ha l' articolo premesso alla parola vita «e zoe»,
articolo premesso alla parola vita «e zoe», laddove nelle  parole  di S. Giovanni: « « in esso era vita » » manca l' articolo
conoscere l' Evangelista che questa parola non è, come le  parole  dell' uomo, senza vita propria, ma che è una parola vivente
è termine. Laonde S. Tommaso dice: « « Si conserva nelle  parole  premesse un ordine conveniente. Perocchè nell' ordine
per sè oggetto. E questo viene a dire l' Evangelista colle  parole  che seguono alle dichiarate sin qui: « « E la vita era la
sè amabile e per sè amato. Da questo procede: 1 Che nelle  parole  di S. Giovanni « « e la vita era la luce degli uomini » »
della vita », ovvero avente la natura di vita: onde tali  parole  di Cristo rispondono a capello a quelle di S. Giovanni, che
che ha natura di vita. E` anche da osservarsi in queste  parole  colle quali S. Giovanni commenta ciò che si legge nel suo
quali cose premesse, sembra apparir più chiaro come queste  parole  di S. Giovanni, generali come sono, e tali in cui si parla
empì della disciplina dell' intendimento (1) » ». Le quali  parole  ben dimostrano che Adamo ed Eva furono dotati di doni
sarebbe superata. Ma fanno ostacolo a ciò le citate  parole  del Genesi: « Et factus est homo in animam viventem », le
allora per quest' uomo nuovo s' intende Cristo, e quelle  parole  equivalgono a quest' altre: « Induimini Dominum Jesum
nel fuoco ed arderà. Se vi rimarrete in me, e le mie  parole  rimarranno in voi, qualunque cosa vorrete la dimanderete e
frutto, e diveniate miei discepoli »(4) ». Dalle quali  parole  si ricava: 1 Che senza Cristo l' uomo non può far nulla. 2
istituzione del primo uomo: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  da una parte è detto che l' uomo fu fatto ad imagine di
creazione, che è da credersi comunicata ad Adamo in quelle  parole  « et requievit die septimo ab universo opere quod patrarat.
veniva espresso dall' Apostolo medesimo in quest' altre  parole  a que' di Filippi: [...OMISSIS...] . Il disprezzo della
vero padrone, sentimento espresso dall' Apostolo in quelle  parole  ai Corintii: [...OMISSIS...] . E ancora i santi incorporati
non quaecumque vultis illa faciatis (3) ». Le quali ultime  parole  indicano la libertà di fare senza ostacolo il bene limitato
aveva scritto di lui: [...OMISSIS...] . Ora, nelle citate  parole  di Cristo trovasi la conferma di quanto abbiamo detto: «
quam habui priusquam mundus esset apud te (1). » Le quali  parole  rammentano quelle di S. Giovanni: « In principio erat
pregare pei morti per la remissione de' loro peccati. E le  parole  son queste: [...OMISSIS...] La qual dottrina offerisce a
vitae, sì in resurrectione judicii (5). » Ora dalle citate  parole  di Cristo si può raccogliere due cose: la prima, che la
mortuorum sed vivorum: omnes enim vivunt ei (2). » Le quali  parole  confermano mirabilmente quello che dicevamo. Perocchè
vivessero della vita eucaristica sembra indicarsi da queste  parole  di Gesù Cristo «: Operamini non cibum qui perit, sed qui
ed eucaristica, che non vien meno, consuonano quelle  parole  dell' Apostolo « Qui in diebus carnis suae, preces
soprasostanziale alimento. Tornando dunque alle citate  parole  di Cristo [...OMISSIS...] esse si possono parafrasare in
tuttavia sazietà dello stesso cibo, come si rileva dalle  parole  della stessa Sapienza che sembrano contrarie alle riferite
Perocchè il non vedere Iddio e tuttavia credere alle sue  parole  con efficacia di opere, dà maggiore onore a Dio che
qui credit in me habet vitam aeternam »(2). » Nelle quali  parole  Cristo descrive tutto il progresso pel quale l' uomo
ipsum (3); » e in questo senso si possono interpretare le  parole  che seguono [...OMISSIS...] della universale resurrezione,
allo stesso modo come abbiamo spiegato l' altre  parole  precedenti « ut omne quod dedit mihi non perdam ex eo, sed
agli uomini mi manda e mi comunica nel tempo. Dice nelle  parole  appresso che nessuno degli uomini vide il Padre, « nisi is
sangue, non avrete la vita in voi: [...OMISSIS...] Queste  parole  sono assolute ed universali. Qui sembra occultarsi un
nel sangue che Cristo il primo dovea spargere. Onde quelle  parole  erano conforto ad un tempo e robustezza aggiunta a' dolenti
e rinforza dicendo e ripetendo: [...OMISSIS...] Nelle quali  parole  Cristo mette per condizione ad avere in se stessi la vita
ejus sanguinem non habebitis vitam in vobis . » Le  parole  sono chiare ed assolute, a tal che, prima che fosse deciso
dall' infallibile autorità della Chiesa; e pure quelle  parole  di Cristo son così assolute ed universali, come quelle che
humanus vix ea sufficiat pertractare . » Vede in quelle  parole  il mistero, e non osa quasi per riverenza svelarlo; non osa
tempo. Quel sommo Pontefice nondimeno lo accenna colle  parole  di C. Gregorio Magno, di cui allega due testi,
tali testimonii, Innocenzo III passa a spiegare quelle  parole  in un senso meno profondo, attestando però di nuovo l' alto
pel sublime altare, di cui è fatta menzione nelle citate  parole  che pronuncia il sacerdote nella messa poco dopo la
quella colla quale il Padre esaudì il Figlio secondo le  parole  dell' Apostolo: « « Qui in diebus carnis suae, preces
ricevere quella vita. Laonde S. Agostino, spiegando le  parole  di Cristo, dice che non muore colui che riceve nell'
conventio Christi ad Belial? (4). » Onde Cristo in quelle  parole  esprime l' effetto della Santissima Eucaristia, quale essa
pone l' uomo. Il perchè S. Agostino dice che nelle citate  parole  di Cristo il Signore espone « quid sit manducare corpus
ejus bibere . » E soggiunge: [...OMISSIS...] (5). Le quali  parole  del Santo Dottore vanno intese con buon senno. Perocchè
il sangue del Salvatore. E però Gesù Cristo adopera queste  parole  di mangiare e di bere solo per indicare la manducazione e
s' esprime così: [...OMISSIS...] Sulle quali notabilissime  parole  del sacrosanto Concilio egli è uopo che noi facciamo alcune
Si ponga oltracciò l' attenzione del pensiero in quelle  parole  del Tridentino « ut is vere eis sit animae vita . » E`
comunicata dalla vita umana7divina di Cristo, sono quelle  parole  di S. Paolo « in eamdem imaginem transformamur: » perocchè,
della sussistenza o sostanza di Cristo in noi, dalle prime  parole  del versetto: « participes enim Christi effecti sumus . »
ego a Deo exivi (5). » Queste dolcissime e benignissime  parole  disse Cristo a' suoi discepoli. Nelle quali è da osservare:
le verità fossero state annunziate agli Ebrei solamente in  parole  esterne senza che queste fossero accompagnate da alcun lume
3 Conviene in terzo luogo notare che le recate  parole  di Cristo si riferiscono allo Spirito Santo, il quale è
nel mondo e la sua incarnazione, come dichiarano le  parole  che vengono appresso: « exivi a Patre et veni in mundum
omnia: et ipse a nemine judicatur »(4). » Dalle quali  parole  raccogliamo che la cognizione che ha il cristiano in questo
conosce, adesso sotto un velo, allora senza velo, giusta le  parole  citate dal Concilio, « eumdem panem Angelorum, quem modo
transustanziazione. Ancora ne verrebbe che in virtù delle  parole  divine questa sostanza del pane e del vino si
Corpo e in tutto il Sangue glorioso di Cristo, secondo le  parole  del sacrosanto Concilio che definì: [...OMISSIS...] dove
del fedele allora si possono dire appieno verificarsi le  parole  dell' Apostolo ai Filippesi: « Et pax Dei quae exsuperat
s' apprende la sua umiltà, che non possono insegnare le  parole  degli uomini, seguitando a dire S. Paolo: « qui, cum in
colla sola legge naturale, il salvarsi come in proprie  parole  sostenne il P. Gius. M. Gravina, condannato perciò con
giustamente rivolgere, senza far loro torto, le stesse  parole  che sant' Agostino rivolgea ai Pelagiani dei tempi suoi:
2. agosto 171., nella qual dice, [...OMISSIS...] . Le quali  parole  gravissime che valsero? Hanno forse obbedito almeno a sì
che, pazienza; chè il suo silenzio potea valere in vece di  parole  di pentimento. Ma quale fu poi il mio stupore e il mio
maldicenti parole, [...OMISSIS...] , per usare le  parole  che s. Girolamo rivolse ad Elvidio, [...OMISSIS...] ; non
il cavillo, che con inesattezza di parlare io adopero le  parole  contrario e contraria , in luogo di contraddittorio e
qual volta scrive, [...OMISSIS...] . Onde applicando le  parole  con cui tosto appresso il C. riprende una maniera, a suo
alterazione però della dottrina. Ma quella inesattezza di  parole  fu adoperata altre volte dagli eretici. Dunque sembra che
l' oggetto della nostra credenza: la Chiesa colle sue  parole  non cerca di illudere gli uomini. Laonde, come S. Gregorio
dee restituire a quelle il proprio significato, usando le  parole  che segnano il genere come peccato e volontario , a
come peccato e volontario , a significare il genere; e le  parole  che segnano le specie, come colpa e libero , a significare
al libero, dicendo così: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  è chiaro, che volontario si chiama tanto l' atto
altro che riportare per risposta di Bajo le stesse precise  parole  di sant' Agostino, e queste, quasi fossero di Bajo, e
e di Bajo! Ecco questo brano singolare (avvertasi che le  parole  che cominciano, « Frustra putas, etc. » sono di sant'
« Frustra putas, etc. » sono di sant' Agostino (1), e le  parole  italiane sono del nostro C.): [...OMISSIS...] . Questo
ai Pelagiani! (2). Di poi nelle sue chiose, apposte alle  parole  di sant' Agostino, come se fosser parole di Bajo stesso,
apposte alle parole di sant' Agostino, come se fosser  parole  di Bajo stesso, egli attribuisce a Rosmini il Bajanismo,
cioè contenuta, a sentenza del nostro C., nelle citate  parole  di sant' Agostino, fra i peccati liberi, unde liberum est
a lato di Calvino e di Giansenio, e affermare mendacemente  parole  di Bajo, e in Bajo dannate, quelle che sono d' un sì grande
colla cattolica verità mescolato: questa si contiene nelle  parole  di S. Agostino quello nell' abuso, che Bajo ne fa.
[...OMISSIS...] . E la dottrina stessa si contiene nelle  parole  del sacrosanto concilio di Trento. [...OMISSIS...] . Ora se
è poi l' errore di Bajo? quale l' abuso che Bajo fece delle  parole  del santo dottore? L' errore è indicato in quel QUAPROPTER,
affermarlo; perchè quelle parole, che [...OMISSIS...] sono  parole  non di Bajo, ma del dottor della grazia; a cui il Signor C.
Il dottor della grazia non altro esprime con quelle  parole  che un dogma infallibile della Chiesa. Sotto il nome di
d' origine detiene in istato di morte, come dicono le  parole  di S. Agostino, il fanciullo, e lo terrebbero nella morte
a S. Tommaso queste parole: [...OMISSIS...] colle quali  parole  viene negato anche espressamente il peccato originale.
, come dice non Bajo, ma la Chiesa. [...OMISSIS...] le  parole  son dette allo stesso proposito da S. Agostino,
Il dire « a seguitare Bajo anche nel materiale delle  parole  »suppone già provato per innanzi, che Bajo sia stato
a ciascuno, che ponga mente alla connessione delle sue  parole  e alla sconnessione dei sensi: quel perciò , col quale egli
ad annunziare la censura della Sorbona, non attacca colle  parole  precedenti; e la conseguenza al tutto discorda dalle
principale è la morte: [...OMISSIS...] , le quali ultime  parole  ci richiamano all' origine, cioè esprimono la congiunzione
per lo più di esser dubbi. Essi vi arrecheranno quelle  parole  del Concilio in cui si definisce, che Adamo perdette per
[...OMISSIS...] . Dopo di che viene a dire con espressive  parole  in che fa egli consistere il peccato abituale e di
non sieno che baie di teologi accozzanti insieme parole, e  parole  senza significato. E veramente la voce peccato nel vostro
il genere umano, quand' ella fa suonare quelle grandi  parole  circa il peccato originale chiamandolo [...OMISSIS...] , e
(stando alla sostanza delle loro dottrine, benchè colle  parole  si dichiaravano nemici di tutte l' eresie) sono obbligati a
S. Tommaso, e lo spiega così: [...OMISSIS...] ,  parole  che S. Tommaso dice per dimostrare che presentemente l'
un pallone storto. S. Ilario di Poitier commentando quelle  parole  del salmo [...OMISSIS...] . Si parlerebbe egli d' un vizio
male. Così Origene nel commento sulla Cantica, esponendo le  parole  del Salmo XLII, v. 1, [...OMISSIS...] . La tradizione
morbo , un languore della natura, un contagio , una tabe:  parole  tutte non significanti un mero spogliamento del vestimento
S. Ambrogio, lo stesso Origene, quando parlò guidato dalle  parole  della scrittura, descrisse il peccato originale come una
contentano i Padri e i maestri in divinità di esprimere con  parole  traslate il guasto intimo, che nell' ordine naturale recò
recò all' uomo il primo peccato: lo dichiarano anche in  parole  proprie. L' esser privo meramente di grazia non costituisce
i Padri, in esempio della quale bastino recare queste  parole  dello stesso Teodoreto, [...OMISSIS...] ; che ripetono
fedeli quelle parole, « Et ne nos inducas in tentationem »,  parole  tutt' al più utili, secondo il loro sistema, a renderci la
la ragione seguente: [...OMISSIS...] . VII Queste ultime  parole  mi conducono a por qui una settima ragione che prova l'
natura. Chè così e non altramente debbono intendersi le  parole  dell' angelico, [...OMISSIS...] . L' Angelico parla in
a S. Tommaso un senso diverso, l' intendere le sue  parole  così materialmente, da fargli dire, che ogni singolo atto
volontà (1). Attenendoci dunque al genuino senso delle  parole  di S. Tommaso, egli pone il principio, che [...OMISSIS...]
della libertà d' indifferenza. [...OMISSIS...] Sulle quali  parole  si debbono fare le stesse osservazioni che sulle
data altresì la grazia con cui possano credervi; giacchè le  parole  di Cristo: [...OMISSIS...] , indicano sufficientemente
misericordia. [...OMISSIS...] , per usare ancora le  parole  di S. Agostino, [...OMISSIS...] . Che si dia adunque un
inclinati al Razionalismo: [...OMISSIS...] Nelle quali  parole  ogni uomo, che un po' si conosca di filosofia, intende
in repentinis praecipue scrivea con una piena generalità di  parole  così: [...OMISSIS...] . Convien dire che S. Tommaso non sia
poi questa concessione dicendo: [...OMISSIS...] . Le quali  parole  richiedono nel caso nostro diverse osservazioni.
che [...OMISSIS...] . Di poi è da considerarsi, che le  parole  di S. Tommaso da lui addotte per provar le sua tesi,
il qual fatto psicologico da noi viene descritto nelle  parole  non intese, ma censurate dal C., le quali furono queste:
sono da me descritte così: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  si pone a prima condizione dell' atto necessario , che
s' accendono di zelo e con una cotal piega di artificiose  parole  togliono a far credere, che quella differenza che
ingiuriose a Cristo ed al Santo Spirito, udendo tali  parole  del nostro teologo anonimo, e de' suoi confratelli «(V. la
un errore di più di quelli? L' eresia consiste in semplici  parole  o nel senso e nella dottrina, qualunque sieno le parole che
parole o nel senso e nella dottrina, qualunque sieno le  parole  che si adoperano per esprimerla, o per coprirla? Non
con qualche verosimiglianza, che i teologi ritenendo le  parole  sanno di mano in mano modificare e cangiare con
Cristo, aprano la porta alla dissolutezza, con troppo basse  parole  dicendo, che questa è [...OMISSIS...] . L' estenuare gli
cattolici: [...OMISSIS...] . Si pesino bene queste ultime  parole  principalmente. Se, anche l' uomo non battezzato può sempre
può sempre accorrere e vincere la passione abusando delle  parole  dell' Angelico: [...OMISSIS...] . Non è ella questa la
cui adduce questo testimonio: [...OMISSIS...] . Sulle quali  parole  aggiunge il Maestro delle Sentenze, [...OMISSIS...] . L'
volle Agostino d' Ippona: il quale dopo aver recate le  parole  del figliuol di Dio, [...OMISSIS...] . Dalle quali dottrine
quello dell' orazione, dicendo il Concilio di Trento, colle  parole  di S. Agostino, de' giustificati, [...OMISSIS...] , alle
per sè medesima si stolga e separi da lui, che per usare le  parole  di S. Agostino consacrate dal sacrosanto Concilio,
[...OMISSIS...] . Il che è un manifesto abuso di alcune  parole  di S. Tommaso, le quali si riferiscono alla potenza rimota
la semplicità evangelica, a modificare in mille guise le  parole  di GESU` Cristo, a interpretarle a voler della carne, quasi
sì sconciamente « sufflantes in pulverem », per usare delle  parole  di S. Agostino, « et excitantes terram in oculos suos! (1)
al tutto vani e nulla significanti. Egli è certo che delle  parole  luce , e colore nulla ne intende: nulla ne intende, dico,
proposizione, egli intende ancora il senso di tutte le  parole  di cui ella è composta, perchè sa che cosa voglia dire
continuarci colla nostra similitudine, quando crede alle  parole  di quelli che gli parlano de' colori. Egli è bensì vero che
parlano e pensano alla religione, ma i lor pensieri e le  parole  non si ravvolgono mai che al di fuori da quel sacrosanto
mezzo dello Spirito Santo: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  sono dichiarate le proprietà di questo ultimo effetto, cioè
un cotal principio di una creatura sua« (3). » Nelle quali  parole  è mirabile quanto chiaramente sia espressa la nuova
accresciuto: e perciò dice:« imparerò i tuoi comandamenti«;  parole  che esprimono appunto l' ufficio della ragione che è quello
intellettivo, essenza della umanità, in queste altre  parole  del medesimo salmo: « dammi intelletto » (questa è l'
spirito umano che ho esposte altrove, sebbene in altre  parole  e che si possono anche proporre così:« Tutti gli atti primi
stesso modo . Con questa osservazione si spiegano quelle  parole  di Dio in Isaia: [...OMISSIS...] . E quelle di Cristo, che
[...OMISSIS...] S. Atanasio parimenti fa forza su quelle  parole  di S. Pietro, colle quali afferma il santo Apostolo che noi
veniamo fatti « partecipi della divina natura«. » Queste  parole  infatti, intese semplicemente e letteralmente, importano
essere deificato »; come indicano quelle efficacissime  parole  approvate da Cristo stesso: « voi siete Dii ». Là dove, se
luogo agli Efesi: [...OMISSIS...] . E commentando queste  parole  S. Girolamo, dice così: [...OMISSIS...] . S. Basilio che
creato, come osserva S. Tommaso sono indicate in quelle  parole  del libro della Sapienza (4): « Tu hai disposte le cose
dalla Trinità, per così dire, dell' effetto. Ecco le sue  parole  fatte italiane: « Ogni cosa che è, altro è per ciò onde
amore di Dio, nel quale amore si avverano appunto quelle  parole  di S. Fulgenzio: « Che si ama Iddio con Dio, perchè coll'
e tutto è luce. A ciò forse si riferiscono quelle  parole  di Cristo: « Lo Spirito spira ove vuole: e tu odi la sua
ordine della divina sapienza: [...OMISSIS...] . Dalle quali  parole  si vede che tutte le antiche profezie e rivelazioni non
vi è altra via da intendere in un modo ragionevole quelle  parole  di Mosè, dove comparisce una parola di Dio creante, fuor di
Egli disse così: [...OMISSIS...] . Non vi possono esser  parole  che più di queste valgano ad esprimere la comunicazione
quanto immediata e veracemente formale. Paragona in queste  parole  Cristo, l' inabitazione sua negli eletti all' inabitazione
sforzo e violenza fatta alle parole, quelle ineffabili  parole  di Cristo, e non riconoscere, che egli abita formalmente
il mio giorno : lo vide e ne giubilò« (3) »: nelle quali  parole  il vocabolo giorno equivale appunto a chiarezza e gloria, e
al Verbo, ed è quello di cui s' intendono pur dette quelle  parole  di S. Giovanni, che il Verbo è « la luce, la quale illumina
personalità . Questo è quello che vogliono dire quelle  parole  di Cristo: « Ecco, io sto all' uscio e batto: se alcuno
, che mercè lo Spirito che le avvivava, divenivano tante  parole  interiori, [tanti] tocchi dell' anima; così essi non erano
Scritture e dai Padri. Ecco come S. Epifanio la nota nelle  parole  dell' Apostolo. Dice così:« Il solo Spirito Santo,
. E di qui S. Cirillo toglie la spiegazione di quelle  parole  di Gesù Cristo: che quello che è il più piccolo nel Regno
di Giovanni (3). Egli trovava la ragione di tali singolari  parole  di Cristo in questo, che i cristiani, che sono nel regno di
di farlo dal lettore. Dopo aver egli recate quelle  parole  di S. Giovanni: « che lo Spirito non era ancor dato, perchè
sua morte, veniva comunicata dalla virtù delle sue divine  parole  e dello stesso suo umano sembiante, a quell' anime che
in voi« (5) »; attribuendo appunto all' effetto delle sue  parole  la cognizione sua soprannaturale co' discepoli suoi. Dice
sarete veramente miei discepoli« (6) ». Nelle quali  parole  quell' avverbio veramente è atto a dare gran forza alla
al suo divin Padre così: [...OMISSIS...] . Che cosa sono le  parole  di Cristo date a lui dal Padre? Certo quelle cose che egli
suo di Figliuolo dal Padre generato. Non dice« alcune  parole  ricevute dal Padre«; ma dice« le parole«, che è quanto«
le parole, « omnia quae audivi »«. Ora che cos' è« tutte le  parole  ricevute dal Padre«, se non tutto il suo essere, tutta la
tutto il suo essere, tutta la sua persona? Or tutte queste  parole  le ha comunicate a' suoi discepoli: ha comunicato loro la
persona. Ma a qual fine ha comunicato a' suoi discepoli le  parole  date a lui dal Padre? Perchè intendessero, tutte le cose
la natura del Padre. Ha adunque date a' discepoli suoi le  parole  ricevute dal Padre, perchè conoscessero che egli era la
questa immediatamente lucente nelle anime sono quelle  parole  ricevute dal Padre, che fanno conoscere che tutta quella
le sapeva tutte? So bene che ove vogliasi far violenza alle  parole  e sostenere che il tutte non voglia dir tutte, può trarsi
dalla difficoltà: ma questo non è uno spiegare le  parole  di Cristo, ma un sostituirne a quelle delle altre. In che
Pietro dice a Cristo in ragione d' esempio: « Tu hai le  parole  di vita eterna; e noi crediamo e conosciamo che tu sei
la persona del Verbo e mostrasse in esso avervi le  parole  vitali; tuttavia non era ancor venuta la persona stessa
perchè io vivo e voi pure vivete« (6) ». Nelle quali  parole  viene a dire, che la vista interiore del Verbo rimarrà in
e la personale, ancor più chiaramente è marcata nelle  parole  di Cristo che susseguono: « Ho parlato a voi queste cose,
adunque è il gaudio di Cristo, il gaudio che viene dalle  parole  di Cristo: ma egli è o incipiente, o già pieno. Che cosa è
Che cosa è il gaudio incipiente? Il gaudio che viene dalle  parole  di Cristo prima che discenda in noi lo Spirito Santo
personale del Verbo, è anche espressa in quelle misteriose  parole  che Cristo pronunciò nel cenacolo, uscito Giuda:
nel cenacolo, uscito Giuda: [...OMISSIS...] . Le quali  parole  si possono interpretare di una maggiore luce di carità
inclinavano gli animi a udire docilmente e a dar fede alle  parole  di Gesù Cristo, Gesù le attribuisce al Padre suo: là dove i
la qual forza della parola, udì , si rileva da queste altre  parole  dette da Cristo: « Voi nè avete mai udita la sua voce, nè
appartiene quel passo: [...OMISSIS...] . Sebbene le  parole  di Gesù Cristo, colle quali ebbe promesso lo Spirito Santo,
difficoltà nasce a spiegare quell' atto e quelle altre  parole  di Cristo, onde dopo risorto, apparito in mezzo al
che fece il Verbo. Soggiunge: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  di Cristo due cose si devono notare: 1. Che quello Spirito
diverso modo . E qual è questo diverso modo? Risulta dalle  parole  di Cristo: il Verbo le insegna in un modo diretto , le dà
santo direttamente, viene espresso ancora dalle seguenti  parole  di Gesù Cristo: « Io ho ancora molte cose da dirvi; ma non
e visione, si raccoglie ancora più chiaramente dalle  parole  di Cristo che precedono le surriferite, perchè aveva detto:
essa e chiedendola: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  si noti quella del FONTE: altro è l' acqua, altro è il
che, sapendo Cristo che alcuni non credevano alle sue  parole  e conoscendoli disse: [...OMISSIS...] . Cristo diceva
cioè nel Figliuolo: [...OMISSIS...] . Da tutte queste  parole  del Vangelo risulta, 1 che il Padre è quello che manda il
conoscibilità del Padre: ed è questo che dicono quelle  parole  con le quali Cristo, interrogato chi egli era disse: « Il
la relazione di essere generato dal Padre. Ecco le  parole  del santo Vescovo: [...OMISSIS...] . Quindi quando il Verbo
, e come tale solo il crediamo , perchè ci è rivelato dalle  parole  del Figlio, e perchè nel generato il sentiamo. E di qui è
del mistero. Gesù Cristo disse costantemente che le sue  parole  avrebbero ricevuto lume e splendore dalla venuta dello
delle grazie speciali e attuali, e finalmente mettere in  parole  queste osservazioni e ordinarle in corpo di scienza. Or
che possono avere gli uomini di Dio in questa vita (4). Le  parole  non si intendono se non si sa che cosa significhino. Per
se non si sa che cosa significhino. Per intendere le  parole  che udiamo proferire, conviene dunque: 1 aver l' idea della
dunque quand' anco fossero trovate e istituite delle  parole  a significare quei sentimenti e percezioni, queste parole
parole a significare quei sentimenti e percezioni, queste  parole  non avrebbero alcun valore positivo per tutti quelli che
S. Paolo d' aver udito (nel suo celebre ratto) delle arcane  parole  che non lice all' uomo di proferire (2): il che vuol dire
non lice all' uomo di proferire (2): il che vuol dire delle  parole  che l' uomo non può usare, perchè sarebbero
dottrina comune e dottrina segreta. Indi è che le stesse  parole  delle due Teologie hanno una significazione infinitamente
un milione di parole. Imperocchè che avvicinamento è fra le  parole  e le cose? Che possono far le parole se non risvegliare le
avvicinamento è fra le parole e le cose? Che possono far le  parole  se non risvegliare le percezioni avute delle cose? Ma chi è
delle cose? Ma chi è privo di queste percezioni, tutte le  parole  son vane, o certo non dànno che un assai freddo e tenue
terra, insieme presi. Non è evidente che dovrebbe usare più  parole  e più sottigliezze, più ingegno, il cieco che volesse
le questioni interminabili, la moltitudine delle insulse  parole  e l' affettazione di una umana e veramente puerile
colla sua azione reale non operasse nelle anime, le sole  parole  esteriori aventi un significato negativo sarebbero sempre
possibile dalla grazia. Questo è ciò che significano le  parole  di Cristo: « Io sarò con voi sino alla consumazione de'
quello stesso che dice il libro Dell' Imitazione le cui  parole  abbiamo surriferite: [...OMISSIS...] E il medesimo Apostolo
apparato di scienze, perchè atte a ingenerare innumerevoli  parole  e dispute e a riempire biblioteche intere di scientifiche
operante. Questa non è un fonte di tante parole, perchè le  parole  finiscono ove si è conseguita la cosa che si cercava colle
Cristo ai suoi, è quella che segretamente e senza romore di  parole  la comunica: come seguita a mostrare il medesimo Apostolo,
senza più, dandole una pienissima fede? E il dar fede alle  parole  di Dio, che è se non un ammetter per certa la conseguenza
lui solo l' aria tutta dell' atmosfera. Ma se bado alle  parole  dei secondi, questi pretendono che i primi sieni
a persuadere anche noi stessi colla loro evidenza. Nelle  parole  del professore di Hala, che noi abbiamo di sopra recate
e s' imbriaca del proprio mentire. Non è bisogno d' altre  parole  a mostrare l' inefficacità di una tale ragione, o piuttosto
maestri della chiesa? Lo so io forse per altro se non per  parole  e i fatti di Cristo che sono tutti contenuti nella Bibbia?
sopra di S. Giovanni, in occasione di spiegare quelle  parole  di Cristo: « Se voi non crederete che io sono« ». Ivi fra
grande accuratezza nel precisare il significato delle  parole  le quali egli usa. Dice adunque il santo Dottore, che ogni
di Dio e questa stessa è Dio, si rendono chiare quelle  parole  di Cristo: « Filippo, chi vede me, vede anche il Padre mio«
divina, il Verbo eterno. A queste verità si riferiscono le  parole  di S. Paolo: « Quelli che egli ha presciti, ebbe anche
egli sia primogenito fra molti fratelli« ». Nelle quali  parole  si vede espresso il modo onde noi diveniamo imagini di Dio,
in lui lo spiracolo della vita (1). Queste sole ed uniche  parole  si usano a narrar tutto ciò che l' uomo ricevette da Dio
lume, perchè sono pur uno e medesimo essere. E quelle  parole  che seguono: « E l' uomo fu fatto in anima vivente« »; si
di quella dell' anima: anzi ogni vita comprendono quelle  parole  e l' animale e l' intellettiva e, almeno in genere, la
aiuto, perchè si dia un senso preciso e luminoso a quelle  parole  del Genesi, colle quali si narra appunto l' istituzione
espressa l' intelligenza e per imagine la grazia: usa due  parole  a significare i due semi, per così dire, posti nell' uomo a
mio intento giova egualmente e forse meglio, che quelle due  parole  d' imagine e di similitudine non si cerchi distinguerle e
o volto di Dio (3). E di qui si sente il valore di quelle  parole  che disse Cristo parlando di sè stesso: « Hunc enim Pater
giacchè da quelle limitate apparenze egli diffondeva e le  parole  della vita e le opere della maestà, e indi il pieno dominio
non riceveva già solo ne' suoi orecchi i nudi suoni delle  parole  del Creatore, atti a eccitargli alcune idee, nè solo aveva
apprensione del Dio, che gli si manifestava, ma quelle  parole  erano vitali, e vitale era pur la vista e ogni sensibile
e ogni sensibile percezione di Lui: cioè a dire quelle  parole  e quelle percezioni erano ministre di grazia interiore, la
avesse per Adamo a trascorrersi, il provano altresì quelle  parole  colle quali il Genesi assegna il fine prossimo e più basso
e messo dentro il paradiso: [...OMISSIS...] . In queste  parole  viene descritto l' uomo come il padrone dell' Eden, come il
dell' Aquinate che dice: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  espressamente parla il Santo Dottore di un ordine di cose
coll' essere a lui unita e sottomessa per grazia. Ecco le  parole  dell' Angelico Dottore: [...OMISSIS...] Il che sicuramente
animali che si muovono sopra la terra« (1) ». Nelle quali  parole  è descritto lo sviluppamento e perfezionamento non ancora
un precetto di obbedienza: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  il chiama all' obbedienza, la quale perfezionare doveva
e i consigli che loro abbisognavano. Ma non solo le vocali  parole  del Creatore risonavano ai loro orecchi, e per essi nelle
e ancora non mi avete conosciuto?« (2) ». Perocchè le  parole  di Cristo, l' aspetto e i modi suoi avrebbero dovuto tutti
innocenti, avrebbe, in un somigliante modo, cioè per via di  parole  e di sensazioni, secondate dagli interiori doni di grazia,
immortale era dato al corpo dall' albero della vita; e le  parole  e sensazioni che riceveva da Dio erano segni che a lui
e di molteplici sofferenze, non è cosa che esiga troppe  parole  per essere provata. L' esperienza della vita che ciascun
la scorta dell' osservazione (1). Aggiungeremo sole poche  parole  a conferma di ciò che ivi abbiamo detto. In ogni città,
poi immediatamente soggiunge: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  la mente del santo Dottore manifestatamente si appalesa.
. Sicuramente non voleva S. Tommaso con queste  parole  t“rre quella imputabilità del peccato originale che viene
per ciò noi ci tratterremo solo a raccogliere qui in poche  parole  ciò che ebbe a soffrire la libertà umana dal peccato
soprannaturali si devono principalmente intendere quelle  parole  di Cristo: « Senza di me non potete far nulla« (5) »; e
divina per qualsivoglia opera salutare, eziandio per le  parole  e pei pensieri (6). E ciò perchè sebbene l' uomo nell'
una incessante produzione di questo sentimento; nelle quali  parole  viene descritta una azione incessante e che, per così dire,
« probabilius animas ex traduce non esse (2) ». Colle quali  parole  mostravasi non darsi da lui la cosa per al tutto
ragione del santo Dottore: [...OMISSIS...] Anche in queste  parole  si par chiaro, che tutto l' assurdo che si fa rilevare
anima e ricercato il suo parere. Si veda adunque in qual  parole  tale questione era proposta. Dimandavasi: se le anime
tratto tutte le cose: « Fecit omnia simul (1) ». Le quali  parole  pure nella sentenza nostra vengono ad avere il più naturale
l' ente, questi e devono sfuggire d' intendere quelle  parole  alla lettera e deviarle dal loro ovvio significato, o far
parola dell' uomo. Chiamo ancora ad osservare quelle altre  parole  dell' Apostolo, dove toccando in che modo tutti gli uomini
imperfetta in questo modo: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  il Santo Vescovo confessa che in quella esistenza de' figli
pur chiaramente quando dice: [...OMISSIS...] . Delle quali  parole  si può egli dar nulla di più chiaro e di più preciso? Ed
quanto naturale intendimento non riceverebbero pure quelle  parole  di Cristo: [...OMISSIS...] . Da questa morbosa qualità del
[...OMISSIS...] . La quale medesima ragione adduce in altre  parole  S. Tommaso, il quale afferma rimanere il peccato originale,
cosa d' infinito; ed è a ciò che si possono applicare le  parole  dell' Apostolo: [...OMISSIS...] . Ma questa infinità della
fissare prima il valore in che io soglio usare queste tre  parole  analogia, similitudine e imagine . Ho già detto che l'
incontro pigliando l' intero discorso, cioè una serie di  parole  avvedutamente ordinate, trovasi tosto una corrispondenza
vedere come possa nascere l' associazione richiesta fra le  parole  e le idee che rappresentano attributi divini, e ogni altro
sensibilmente percepiti possono essere i mediatori fra le  parole  e le idee delle cose divine; e tanto più quanto questi
noi si possa. Quando adunque si tratta di significare colle  parole  cose divine, delle quali non abbiamo nella vita presente la
hanno una cotale analogia. Di modo che qui avviene, che le  parole  siano analoghe alle cose divine che esprimono, e nulla più
concrete, ma solo in quanto sono da noi astratte. Ora le  parole  appunto potevano essere solo quelle che lo eccitassero a
della nuova sua legge. Il perchè S. Paolo citando quelle  parole  dette da Dio nella prima istituzione del matrimonio fatta
nuovo, non potrà vedere il regno di Dio« (5). » Delle quali  parole  stupì quel maestro della legge e non ne poteva intendere il
divino. Quindi l' uomo nuovo e l' uomo vecchio, in quelle  parole  dell' Apostolo: « Rinnovellatevi nello spirito della mente
ciò, ma quel peccato che abita in me« (2). » Nelle quali  parole  il pronome personale IO significa la persona, e il peccato
espresso fin da principio nelle divine Scritture in quelle  parole  di Dio a Caino: « Sotto di TE » (pronome personale che
effigiata la passione di Cristo: [...OMISSIS...] . Le quali  parole  alludono al battesimo che si faceva ordinariamente per
della terra. Qui tendono costantemente le prime e le ultime  parole  delle antiche carte: qui convergono e parano tutte le linee
due principali generi ci si presentano, quello delle  parole  e quello delle cose. Ora le parole segnano le idee e le
presentano, quello delle parole e quello delle cose. Ora le  parole  segnano le idee e le richiamano per una associazione di
e anche per una analogia che passa fra l' ordine delle  parole  e quello delle idee, come prima fu detto (3). Quindi se una
cose divine che non cadono sotto i sensi, con delle sole  parole  vocali (2); ma che conveniva a dar corpo e senso a queste
altra ragione che questa tipica. Indi è l' efficacia delle  parole  che usa Dio ad annunziare quest' alleanza. Egli odora la
Egli spicca questo simbolo nella efficacia delle  parole  che usa Iddio per separarlo dagli altri uomini:
anni, il Signore rinnovò il patto col suo seme, e ciò con  parole  più alte e magnifiche che non aveva fatto; perocchè allora
e semplicità che deve usare l' Israelita nelle sue  parole  e nell' operare. e ) Non arerai col bue accoppiato insieme
innanzi al Signore chi fa tali cose. Le quali forti  parole  appalesano, che si intende coprirsi sotto quella legge un
trovano nella legge nuova. [...OMISSIS...] Da queste ultime  parole  si vede il filosofo che parla. Egli è lo stato intellettivo
come nel profeta Isaia che della nuova Gerusalemme dice con  parole  proprie e non enigmatiche: « Tu sarai fondata nella
menzione di questo auriga, come si può vedere nelle  parole  dette da Eliseo quando Elia fu rapito, il quale sclamò:
è rappresentativa se non in una piccola parte, cioè nelle  parole  e costrutti onomatopeici. Ed essendo ella un aggregato di
o in veglia, palesi a tutti, o visibili a lui solo. Ora le  parole  possono richiamare e risuscitare nella fantasia le imagini
5. una visione avutasi. In tutti questi casi le  parole  significano una cosa significativa. Non sono esse stesse le
queste imagini e simboli di idee astratte o negative. Ma le  parole  prestano di più un altro servigio. Quando anco non sia
di oggetti sensibili già da noi percepiti in separato), le  parole  possono tracciare e comporre una specie di visione nella
sono: 1. Coll' aggiungere al simbolo la spiegazione in  parole  proprie. Così Ezechiello nel capo XVII narra quello che due
Babilonia e il Re di Egitto. 2. Coll' intrameschiare alle  parole  simboliche tali parole proprie che mostrino le prime esser
Egitto. 2. Coll' intrameschiare alle parole simboliche tali  parole  proprie che mostrino le prime esser simboliche e a che
è simbolica e segna il suo popolo, se si considerano le  parole  proprie che seguono alquanto dopo, ove il Profeta dice, che
umano bambino, non faremo parola che della istituzione di  parole  simboliche. Già ne abbiamo veduta la necessità per l' uman
genere bambino: ne abbiamo veduto anche il modo onde queste  parole  dovevano stabilirsi. Non faremo dunque qui che riassumerci,
riassumerci, ma secondo il nostro solito non colle stesse  parole  colle quali abbiamo esposte tali dottrine altrove, ma dando
coll' atto stesso che mi ha generato; esprimendo in tali  parole  acconciamente il modo onde il Padre tira gli uomini al
ricevuta a farsi dal Padre, Cristo l' annunzia in quelle  parole  [...OMISSIS...] . Perciò il Padre fu come uno che favella
« sanar tutto l' uomo intero« (4) » in corpo e in anima: le  parole  sue erano « spirito e vita« (5) » e il suo sermone «
metta al contatto con quelle materie al pronunciarsi delle  parole  mistiche da chi amministra il Sacramento. E qual maraviglia
l' una esterna e l' altra interna son espresse in quelle  parole  che Cristo disse del Battesimo: « Se alcuno non sarà rinato
della lingua, ciò che fa intendere il significato delle  parole  non è solamente l' esser esse disposte e regolate dall'
intendere procede dal lume interno di chi intende, e le  parole  non sono che suoni materiali che diventano segni appunto in
la verità è stata fatta per Gesù Cristo« (5). » Nelle quali  parole  è da osservare la proprietà di quello« è stata fatta« e non
della grazia, a differenza della legge che si comunica in  parole  senza cangiar nulla nell' uomo. L' idee e la cognizione
alla fede ubbidiente, dicendo: [...OMISSIS...] : le quali  parole  fanno la dichiarazione di quelle sovra recate di S. Paolo,
ha le forze di seguirlo. Per riferire compendiate le sue  parole  egli dice che [...OMISSIS...] . Di che avveniva che eran
grazia nel nuovo Testamento indicato da S. Paolo in quelle  parole  « in parte conosciamo, e in parte profetiamo« (2) » cioè
la stessa verità: però convenne che si aggiungessero le  parole  che chiarissero ogni oscuro; e che da esse venisse la forza
fede nel Verbo manifesto. E se ancora si tiene in una colle  parole  l' enimma del rito, egli è perchè, come dice l' Angelico
. Mediante queste considerazioni s' intendono quelle  parole  di Cristo, il quale dice generalmente di tutti gli antichi
una fiducia nella fede che doveva venire e salvare, dalle  parole  che sieguono: [...OMISSIS...] . La fede che dovea rivelarsi
Perciò acconciamente dice S. Paolo, che quelle  parole  scritte di Abramo « che la sua fede gli fu riputata a
destinata a dover essere Sacramento nazionale, vedesi dalle  parole  del contratto seguito fra Dio ed Abramo, nelle quali il
(3). Sul Razionale poi del giudicio stavano scritte le due  parole  Dottrina e Verità, significatrici della cognizione della
per qualche cooperazione di volontà. S. Agostino da quelle  parole  di Gesù Cristo prova assai acconciamente che il Battesimo
di potenza. Prosegue poi: [...OMISSIS...] . E in queste  parole  l' Angelico conferma ciò che abbiamo di sopra dimostrato,
interamente forma la celeste gloria. Spiegando quelle  parole  di S. Paolo « quegli che ci unse e segnò« (1) » Teofilatto
questa è la perpetua dottrina di S. Paolo. [...OMISSIS...]  Parole  che assai acconciamente esprimono come dalla morte di
ascolti come parla il santo Dottore e veggasi come le sue  parole  possano ricevere il significato che noi loro attribuiamo.
Spirito Santo] sugli Apostoli con ogni pienezza, secondo le  parole  degli Atti apostolici « furono tutti ripieni di Spirito
uomini la fede in lui: [...OMISSIS...] . Queste ultime  parole  spiegano la connessione del discorso di S. Giovanni. Lo
Questo noi l' abbiamo osservato là dove dichiarammo quelle  parole  di Cristo: [...OMISSIS...] . Parlò dunque primo il Verbo;
Tutti due questi mezzi dell' aspetto di Cristo e delle sue  parole  sono indicati da Cristo stesso nel colloquio ch' egli tenne
la distinzione di una persona dall' altra. Or si odano le  parole  di Cristo. Dimandato da Filippo che gli volesse mostrare il
chi vede me, vede anche il Padre« (2). » Nelle quali  parole  tocca il primo mezzo, cioè il suo aspetto visibile che avea
Verbo e conseguentemente il Padre? [...OMISSIS...] E alle  parole  aggiunge un terzo mezzo, che erano le sue opere, dicendo: «
propria luce divina rifulgente nel suo aspetto, nelle sue  parole  e nelle sue opere. Ma tutto ciò ancora prima che lo Spirito
questo signacolo (3) della Confermazione?« » colle quali  parole  viene a negare che lo Spirito Santo (cioè la persona) nel
quella del Santo Spirito. [...OMISSIS...] ; le quali ultime  parole  si osservi che non sarebbero state necessarie ove non si
pienezza de' suoi doni. Gioverà che qui io rechi le proprie  parole  di questo scrittore: [...OMISSIS...] . Qui chiaramente è
triniforme del cristiano; e però possiamo conchiudere colle  parole  di uno scrittore ecclesiastico del secolo X:
tutte le cose che io avrò dette a voi« (1). » Nelle quali  parole  appar chiaro, che tanto il Verbo come lo Spirito insegnano
uno, a quel modo che è una la figura. [...OMISSIS...] :  parole  che il Santo dice in una sua orazione sul Battesimo, dal
e la imposizione delle mani« s' intendano escluse le  parole  che accompagnano queste azioni, e che« orazione o
. Poscia il Bellarmino si propone l' obbiezione delle  parole  d' Innocenzo III, e di Eugenio IV nel Concilio di Firenze,
significasse la forma, come quella che dee essere fatta di  parole  consecratorie e non impetratorie. Ma sebbene ciò sia vero,
Ma sebbene ciò sia vero, niente vieta che unitamente alle  parole  consecratorie si proferissero delle invocazioni e delle
si denominasse il Sacramento più tosto che dalle stesse  parole  consecratorie, tenute sempre nascoste gelosamente dall'
a S. Ambrogio « la imposizione della mano sono le  parole  mistiche« (4), » le quali parole mistiche voglion
della mano sono le parole mistiche« (4), » le quali  parole  mistiche voglion significare indubitatamente quelle della
ciò che S. Clemente chiama« invocazione« non sieno che « le  parole  della forma« (5). Finalmente molti Teologi e di gran vaglia
della Confermazione è ad un tempo l' orazione e le  parole  che seguono a quella, e il provano con assai validi
con queste parole: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  è manifesto, che questo Padre del secondo secolo della
discepoli di Cristo e riceventi dalla sua bocca le  parole  della vita, avrebbero ricevuto immediatamente nell' anima
vive di ogni parola, che esce dalla bocca di Dio (5); e le  parole  di Cristo avranno forse avuto minor efficacia del Battesimo
sua se non dalla parola del Verbo? (6) non sono chiamate  parole  di vita quelle di Cristo? (7) non ha detto Cristo agli
del pane e del vino si rendono assai chiare alcune  parole  di Cristo che altramente possono parere oscure ed
suo regno«, «cioè fatto glorioso. [...OMISSIS...] Le quali  parole  sono chiarissime, nè ammettono una facile interpretazione
divino suo sangue. Che se attentamente si considerano le  parole  di Cristo non si troveranno capaci di alcun' altra
vuol dire questo « innanzi che io patisca?« » non sembrano  parole  superflue? non bastava dire:« di gran desiderio ho
quella pasqua nella quale sarebbe morto. Or se quelle  parole  « innanzi che io patisca«, » alludono assai
in terra è la medesima anche ora. [...OMISSIS...] Le quali  parole  del Nisseno non si possono già considerare, come contenenti
modo in che noi crediamo avvenire la transustanziazione. Le  parole  del gran Vescovo sono le seguenti: [...OMISSIS...] . Può
di S. Giovanni, così scriveva: [...OMISSIS...] . Le quali  parole  dice Teofilatto a intendimento di rendere più credibile sì
pensando, che annunziasse cosa impossibile. Ora le sue  parole  niente varrebbero a tale intendimento quando non v' avesse
ogni pensiero vivifico e onnipotente. Sicchè con quelle  parole  Pietro mostrava qual Cristo erasi loro comunicato, qual
contro l' esposta dottrina viene cavata da quelle  parole  di Gesù Cristo: « il pane che io darò è la carne mia per la
il mio corpo che per voi sarà dato« (1): » secondo le quali  parole  il pane Eucaristico è quel corpo di Cristo che ha patito
non più. Io bramo, che ben si considerino in primo luogo le  parole  di Cristo: « il pane che io darò è la carne mia che io
questo è il mio corpo, che per voi SARA` DATO«. » Queste  parole  sono del futuro. O si considerano adunque nella bocca di
che al sacrificio incruento; e anche ciò posto, quelle  parole  si verificano alla lettera e materialmente; imperocchè al
stille di sangue, in cui si convertì il pane ed il vino. Le  parole  adunque, che si allegano, un po' considerate, non fanno la
uguali. Io credo di poter recare a questo proposito le  parole  di Gesù Cristo il quale disse « lo spirito è quello che
corpo di Cristo nel Sacramento Eucaristico in virtù delle  parole  consecratorie, ma per sola concomitanza. Imperciocchè come
Laonde acciocchè si avveri, che in virtù e in forza delle  parole  sacramentali tutto il corpo di Cristo stia nell'
del divino trionfatore. Il che conviene a capello colle  parole  del sacrosanto Concilio di Trento. Perocchè esso assistito
che« sotto le specie eucaristiche sta bensì in forza delle  parole  tutto Cristo quanto alla sostanza, ma non quanto alla
parla di corpo identico e non di particelle identiche nelle  parole  della consecrazione « questo è il mio corpo«. » Or tali
particolare; perocchè ne' teologi non viene espressa colle  parole  colle quali io la riferisco; e perciò mi basta di
Questa proposizione ha dimostrazione fermissima nelle  parole  di Cristo, che come ho toccato di sopra, dicono: « questo è
ciò conviene rimuovere ogni vana sottigliezza e definire le  parole  secondo il senso comune degli uomini. Cominciamo adunque
alcuna cosa di tutto ciò che ha creato secondo quelle  parole  della Scrittura: [...OMISSIS...] . 2. Di che parimente si
inconveniente sta anche senza quella parola, e con altre  parole  può essere significato. E veramente i Teologi a provare che
suo soggetto. [...OMISSIS...] Ora che forza hanno queste  parole  « quell' azione come conversione si riceve nel pane?« » Io
Non conviene adunque far violenza al significato delle  parole  per sostenere una opinione particolare, tanto più che qui
cosa che appartiene alla fede. Or il significato delle  parole  convien desumersi dall' uso. Però chi mai non fa differenza
ma solo la distruzione o annichilazione del pane. Ecco le  parole  del Bellarmino: [...OMISSIS...] . Ora dall' istante che per
non con quello della mutazione del pane. S' oda se nelle  parole  stesse del Bellarmino tutto ciò non si trova. A quelle che
questo è un terzo dogma che riconosce a chiare  parole  il venerabile autore (1), il che basta per collocare la sua
di essere? e che costava loro ad adoperare queste ultime  parole  almeno qualche volta, che non avrebbero dato cagion di
che la transustanziazione non nascesse in virtù delle  parole  di Cristo, ma in virtù dell' invocazione dello Spirito
IV (3). Ma egli è ben facile di conciliare la virtù delle  parole  consecratorie coll' opera intiera dello Spirito Santo.
Queste due cose sono affatto distinte. Perocchè nelle sole  parole  consecratorie sta il decreto onnipotente, che ordina l'
unito alla divina sostanza. Che se le mistiche  parole  non l' avesse Cristo proferite, o non le ripetesse il
pane e del vino: perocchè questa nasce solo in virtù delle  parole  consecratorie, le quali hanno forza di far venire lo
allo Spirito Santo si fa dopo che già furono proferite le  parole  della consecrazione, egli è perchè non si potea fare nell'
il suo pensiero dicendo: [...OMISSIS...] . Or da queste  parole  pare potersi conchiudere, che l' estensione che attribuisce
tutte le verità rivelate, negarono in pari tempo colle  parole  e co' concetti loro il peccato d' origine. Furono
co' concetti, nel tempo stesso che lo si confessava colle  parole  . Le varie difficoltà, che alla ragione dei singoli uomini
la mente pelagiana di questo celebre Vescovo. Ecco le  parole  di Teodoro: [...OMISSIS...] Nelle quali parole si nega la
Ecco le parole di Teodoro: [...OMISSIS...] Nelle quali  parole  si nega la trasmissione del peccato d' origine, e ciò pel
alcun libero consenso da parte di chi lo riceve«. Sono  parole  di Giuliano di Eclana appresso S. Agostino: [...OMISSIS...]
la sentenza di S. Ilario, che [...OMISSIS...] . Colle quali  parole  non solo s' insegna di non sottilizzare sulle parole,
ancora a non perdonare all' errore, ancorchè vestito di  parole  e frasi cattoliche, ma che nel loro contesto non nascondono
senza dannazione, sotto un Dio giusto? E non sembrano  parole  uscite dalla bocca di Pelagio quell' altre d' un teologo,
dalla Santa Sede anatematizzate. Ripeterò qui dunque le  parole  colle quali ho conchiuso la seconda parte delle Nozioni di
negarsi la forma di peccato; e il farlo contraddirebbe alle  parole  del Sacrosanto Concilio di Trento, che dicendo:
temerario e calunnioso, ed è sostituire in fine vane  parole  al dogma della Chiesa cattolica. Per il che dobbiamo
(1), » e si possano considerare come esagerate quelle altre  parole  del santo Dottore, che però esprimono il sentimento di
de' suoi fautori, o, per meglio dire, quelle vane frasi di  parole  e distinzioni di cui lo vestono, perchè ora vi dicono che
sempre nel medesimo: i suoi fautori non moltiplicano che le  parole  e le sottili e puramente logiche distinzioni per darvi
altre maggiori. 57. d ) A un' altra distinzione futile di  parole  i fautori di un tale sistema ricorrono, affinchè non
voi dunque convenite meco nel fondo, dissentite solo nelle  parole  per salvare le apparenze«. 59. Servano adunque questi
e di sacrificio sincero e trasparente da tutte le vostre  parole  ed azioni; le istruzioni generali e particolari sul
con semplicità: « E che facciamo? Non crediamo noi più alle  parole  di Gesù Cristo? E che sarà di noi se non gli crediamo?
ancor più difficile la sommissione fedele e sincera alle  parole  del Vicario di Gesù Cristo; perocchè quella perturbazione,
all' autorità pubblica che lo catturava, rispose loro delle  parole  sempre mai memorabili. Egli chiamolli a riflettere sulla
indubitatamente ad intendere gli ammirandi suoi esempi e le  parole  con cui ce l' ha insegnata: parole ed esempi non compresi
suoi esempi e le parole con cui ce l' ha insegnata:  parole  ed esempi non compresi se non da quelli che l' amano
Perocchè chi ha questa viva fede, ha lo spirito e le  parole  di sua madre la Chiesa, e senz' altro ragionare si
che avevano in sè, intesero assai bene la forza di quelle  parole  dette da Cristo, « qui vos audit, me audit ». Le quali
dette da Cristo, « qui vos audit, me audit ». Le quali  parole  del divin Maestro sono per vero un inconcusso fondamento
peccati si oppongono direttamente alla gloria di Dio. Ma le  parole  biasimanti e umilianti, sono esse sempre ingiurie? No
No certamente. Ingiuria vuol dire ingiustizia, e perciò le  parole  e gli appellativi di biasimo non sono ingiurie, se
e per insegnarci che talora conviene essere acerbi nelle  parole  e duri per carità ; il che ha luogo quando si crede che
essere spogli di passione umana e d' illusione; perocchè le  parole  forti, biasimanti ed umilianti stanno benissimo colla
volte l' occasione d' imitare Gesù Cristo anche nel dire  parole  acerbe contro i suoi avversari, o, per dir meglio, contro
tratti adunque di apparente durezza che si scontrano nelle  parole  e negli scritti dei Santi, cominciando da san
nostri stessi sentimenti, dei nostri pensieri, delle nostre  parole  ed azioni, anche quando ci sembra che nulla di male sia in
beati quelli che conoscono il prezzo infinito di quelle due  parole  lasciateci da Gesù: « qui vos audit, me audit »! Quanto poi
in Torino in questa occasione ed abbia potuto colle sue  parole  contribuire a consolare tante persone afflitte: egli ha un
il quale dice: « et venientem ad me non eiiciam foras »:  parole  che ci mettono davanti a questo proposito le Costituzioni,
dee consistere nelle cose; del resto la dote precipua delle  parole  e mai studiata abbastanza, nel caso nostro è la chiarezza:
vinse per la sola eroica e cieca ubbidienza che prestò alle  parole  del suo superiore, ed ha molestato altri ancora dei nostri.
ad intendere bene e praticare queste verità. 1.43 Quelle  parole  che mi scrivete: « Avendomi Iddio privato dell' allegrezza,
si stringe il bambino alla madre. Io vi rivolgerò dunque le  parole  di S. Agostino [...OMISSIS...] . Considerate quest' ultime
astuto serpente, ma avesse in quella vece creduto alle  parole  di Dio, ell' avrebbe salvata se stessa e noi tutti. Vi
Unisca poi la lettura del Vangelo, che contiene le proprie  parole  del nostro Signore, le quali hanno una grande efficacia
e sudare, ma non fa nulla, se Iddio non accompagna le  parole  dell' uomo col dono ineffabile ed al tutto gratuito della
potestate eris, et ipse dominabitur tui (Gen, III, 16) »,  parole  che esprimono di nuovo la cagione de' molteplici
quella che fu sempre « hortus conclusus, fons signatus »:  parole  registrate nella sacra Scrittura in onore della pura Sposa
il « Nuovo Testamento », specialmente le proprie  parole  di nostro Signor Gesù Cristo, che hanno una soavità e forza
si intrometta, e d' una inesauribile sapienza. Le proprie  parole  di Gesù Cristo , ecco il cibo a lei adattato, e adattato a
Testamento, oltre i Vangeli, servono a intendere meglio le  parole  di Cristo. Potrebbe anco ricorrere ad alcuni libri dell'
intesi lo annunziano e lo celebrano venturo: e insomma alle  parole  di Cristo Gesù convien sempre ritornare col pensiero, e
e abitare e riposare in esse con tutta l' anima. In queste  parole  s' impara massimamente il precetto tutto proprio di Cristo,
Ella preghi che il Signore, mi dia i lumi, gli affetti, le  parole  necessarie, acciocchè possa essere utile alle anime.
Padrone, la quale non può essere che unica, secondo le  parole  di Gesù Cristo; allora questo tralcio debba dare « fructum
e così ottenerci poi il riposo di un' eterna felicità! Le  parole  di S. Paolo: « dum tempus habemus operemur bonum », saranno
il carattere mi basta che voi consideriate quelle  parole  che Cesare Balbo pose in fronte al suo libro delle «
Creatore nostro com' ella è fatta nel cielo. Non badi alle  parole  ancorchè buone in se stesse, e di buoni, e fatte per bene,
san Benedetto che raccolse le tradizioni occidentali. 2 Le  parole  di Gesù Cristo: « qui vos audit, me audit »; le quali
e però il contenere in sè l' adempimento compiuto delle  parole  di Gesù Cristo: « Qui vult venire post me, abneget
quando ci ammonisce che [...OMISSIS...] . Dalle quali  parole  s' inferisce che pel contrario riesce alla fine benedetta
prima sua lettera, non parmi che Ella bene interpreti le  parole  di Nostro Signor Gesù Cristo. Egli disse beati i poveri di
e l' umile sommissione in tutti i vostri pensieri,  parole  ed atti. Del resto, certo che vi leverei anche subito dal
le quali una è il trovarsi in contraddizione colle private  parole  dettemi dal Sommo Pontefice. Deve essere nel grand' ordine
e che ha per titolo: « Guide de ceux qui annoncent la  parole  de Dieu (Chambéry, Puthod, 1.29) »: è una raccolta di
E` un sentimento intimo al cristianesimo espresso in quelle  parole  del Salvatore: « « Cercate prima il regno di Dio e la sua
volontà in un modo coerente, in maniera che da tutte le sue  parole  e da tutti i suoi atti chiaramente risulti, senza che sia
e dichiarare in un modo esplicito la sua volontà senza  parole  inutili che dicano di più di quello che esige il caso, le
di cercare Gesù Cristo solo in tutti i nostri pensieri,  parole  ed azioni. Questa rettitudine d' intenzione si offende di
davanti agli occhi dell' anima nostra, udendo le sue  parole  quali sono scritte nel Vangelo, contemplando le azioni da
persona spirituale), facendo delle applicazioni delle sue  parole  e de' suoi esempii a noi stessi e a tutto quello che
avvicinarle a Gesù Cristo; epperò saremo nemici di tutte le  parole  inutili ed oziose, e parimenti delle superflue
questi miei minimi, l' avrete fatta a me stesso ». » Quali  parole  per chi ha viva fede! quale incoraggiamento a qualunque
e giocondità di cui parla il Profeta Reale in quelle  parole  del Salmo: [...OMISSIS...] Se i conforti e le caritatevoli
grand' impegno di ben condurli: e però non esser parco di  parole  in conversazione (purchè i discorsi sien buoni ed
fermati con tre parole, Pietà, Bontà, Giustizia: le quali  parole  per ripeterle ch' egli faceva dovevano suggellarsi, e quasi
ciò a cui mena lo spirito di coloro, che insozzano fino le  parole  che usurpano, e che hanno sì vilificate le bellissime voci
della umiltà ai più grandi di cotesta terra, quelle  parole  alte, e divine dell' Evangelio: «PORRO UNUM EST NECESSARIUM
umana generazione, ma da una vergine in modo divino, quelle  parole  preparategli da un profeta: [...OMISSIS...] . E questo
di naturali ricreazioni si comprende in quelle maravigliose  parole  di Paolo: [...OMISSIS...] (1). Ma nel medesimo tempo, che
Sacerdote della nostra Religione, che pose queste stesse  parole  in capo a tutto il regolamento degli studi da lui poco fa
la perfetta educazione. Perciocchè in quelle semplicissime  parole  de' precetti della cristiana Carità non è solamente
penetri tutto intiero l' uomo; giacchè in quelle  parole  non s' ingiunge solo di conoscere, nè solo di amare, ma di
di se stesso, o molto bene altrui veduto per dolcezza di  parole  e di atti, si fa manifesto da quelle sottili osservazioni
del Nitz che tiene continuo risguardo alle origini delle  parole  (1), e che mi parrebbe assai comodo anche in Italia, se
e n' avevano scoperta ed inseguita con eloquenti  parole  la menzogna che in quella si nascondeva, il fermento della
dell' antica sapienza scriveva, [...OMISSIS...] . Le quali  parole  esortano gli uomini alla libera comunione del sapere, a
tanto pazza e in tanto feroce battaglia. Perchè in quelle  parole  non è fatta menzione delle tradizioni de' primi padri, che
del precettore è d' avere l' idea maturata e chiara, e le  parole  agevoli, nette, espressive. Nè tanto vale la chiarezza
altrui, contentandoci di riconoscerne il diritto colle  parole  ». Ecco il vostro liberalismo. Duole solamente di dover
interessi di tutti. Quelli che si lasciano prendere alle  parole  e alle forme, credono che quando si può dire: « Qui c' è un
come chiamarlo se non una stoltezza. Conchiudiamo con le  parole  del Manzoni citato dal nostro articolista. [...OMISSIS...]
e soprasemina la zizzania. Il genio del male favella  parole  ingannevoli negli orecchi di quelli che siedono al timone
l' opinione popolare. Per riassumere dunque in poche  parole  quello che dicevamo, il segno sicuro, al quale si può
impazzata « voi non sapete quello che vi dite ». Le quali  parole  non vogliono già significare che l' uomo parli veramente
non possiamo mantenere il filo, nè fare che le  parole  colpiscano direttamente nel segno, ma elle cadranno or qua
parlare propriamente, non è sperimentare nè osservare,  parole  che suppongono qualche fine e qualche oggetto nell'
la legge morale (1), la prima delle quali messa in queste  parole  « segui il lume della ragione », sebben vera e propria, era
prima d' impaurirci dallo scandalezzare i fanciulli colle  parole  surriferite, ci incoraggia a edificarli, [...OMISSIS...] .
incoraggia a edificarli, [...OMISSIS...] . Vedete se a tali  parole  dobbiamo avere fiducia, che ci darà anche forze valevoli a
incontrare difficoltà e fatiche; ma « vi siete legata colle  parole  della vostra bocca ». Se voi non le affronterete con forza
il giovinetto le sue inclinazioni? coll' osservare le tue  parole  » (.). 7 « Benedetto sei, o Signore: insegnami le tue
» (2). 10 « Assonnò vinta dal tedio l' anima mia: colle tue  parole  dammi vigore » (3). 11 « Dammi intelletto, e studierò e
della terra » (5). 13 « A chi mi dileggia dirò, nelle tue  parole  aver io posta la mia speranza » (6). 14 « Non toglier mai
d' essere. Egli sì vi risponderà nel fondo del cuore  parole  divine che vi ritorneranno la serenità, l' alacrità, e più
« Ecclesiastico » dice: [...OMISSIS...] ; e notate tutte le  parole  della sentenza. Ma chi crederebbe oggidì, che l' offizio di
ruminandole, le faciliterete, apparecchierete espressioni e  parole  proprie, naturali ed atte a loro istillarle. Pe' libri
questo corriate rischio. Al che opportune mi occorrono le  parole  di S. Paolo: « non sapere più là, che sia opportuno sapere,
loro giova. La regola è in S. Paolo subito appresso alle  parole  allegate. [...OMISSIS...] E in vero se insegnerete loro
vaso d' elezione, rapito al terzo cielo, uditore d' arcane  parole  che uomo non può favellare, diceva ai Corinti:
Cristo, o mistico corpo di lui. Porrò adunque da prima le  parole  dell' Apostolo, e poi verrò estendendo un cotal picciolo
santo ritorni, come già fu, illuminato e fervente. Or le  parole  dell' Apostolo sono le seguenti. [...OMISSIS...] Letto
in quella sua carne , che diede in preda alla morte.  Parole  di profondi sensi ripiene! Ma con questi sensi soli si può
tutte cose, e in tutti noi ». Adombrano chiaramente queste  parole  la Trinità, perciocchè « essere sopra di tutti » è proprio
di tutti i cieli per empiere tutte le cose ». Colle quali  parole  recando un testo di Davide, spiega onde traesse Cristo per
tre gradi di Apostoli, Profeti e Evangelisti. Tolte queste  parole  secondo le origini significano mandati, nunziatori del
nell' ultima cena (1): quando avendo per la virtù di sue  parole  nel proprio corpo e sangue convertito il pane ed il vino, e
(4): « Se saravvi tra voi un profeta del Signore » (sono  parole  rivolte ad Aronne e Maria, che si ergevano per invidia
Questi non sono da Paolo specificati, ma solo tocchi colle  parole  di pastori e dottori , che esprimono in genere tutto l'
» indica con due, di pastori e dottori . Con queste due  parole  adunque esprime ogni governamento della Chiesa: e di più ce
[...OMISSIS...] . E con grande ragione disse queste  parole  solo dopo risorto. Poichè a Cristo si debbe conformare in
presente alla Messa. Il che si ricava dalle stesse  parole  del Sacerdote. Poichè proferendo le parole della
dalle stesse parole del Sacerdote. Poichè proferendo le  parole  della consecrazione in singolare come se Cristo solo
dopo che il Sacerdote avea dato il corpo. E dicevano quelle  parole  il Sacerdote ed il diacono insieme (come ancora nella Messa
li suoi peccati, e poi per quelli del popolo (1). Queste  parole  perciò, o questo sentimento almeno, dovrebbe essere
astanti insieme col Sacerdote. Plurali poi sono altresì le  parole  che succedono: « « In ispirito d' umiltà ed animo contrito
si ricava dal libro di Daniello; donde sono tratte le  parole  e il concetto. In esso i tre forti giovani Ebrei salvati in
la parte più antica ed augusta della Messa, compilato da  parole  di Cristo, da tradizioni Apostoliche, e da pie istituzioni
ad edificare » ». L' egregio Baronio ravvisa in queste  parole  effigiata la forma dei nostri uffizŒ (6). Poichè ecco
gli adornamenti. Con tutto parla. Quanto dicono le  parole  sue agli orecchi, tanto pongono i suoi riti sotto gli
perfetta consensione di anime. Nella Messa poi quai soavi  parole  non usa il Sacerdote ciascuna volta che parla agli astanti?
significato, che aveva attribuito nella sua mente alle due  parole  l' Adelaide e la Saffo . Perocchè come prima di conoscere
terzo. Ma se io volessi poi fargli intendere che le  parole  giglio e gelsomino non significano solo gl' individui che
solo egli corregge il suo errore circa il significato delle  parole  per la settantunesima volta, e intende che il genere de'
le significazioni, che in sua mente egli dava alle due  parole  piante7fiori e fruttari , riducendole da classi somme, che
principalmente sul significato ch' egli attribuisce alle  parole  che ode; e ciò perchè è delle parole che egli si serve a
egli attribuisce alle parole che ode; e ciò perchè è delle  parole  che egli si serve a classificarsi gli oggetti, essendo il
o sia più proprietà e attività dell' ente. Diciamo alcune  parole  sopra tutt' e due queste maniere di graduata perfezione,
la santità, ecc. (1). Vedesi da ciò chiaramente che quelle  parole  furono le prime usate, e che quando la mente che si
dovrebbe udire il fanciullo, se non una lingua perfetta,  parole  proprie ed acconce, ottima pronuncia e soprattutto con
e brutto significa lo stesso che disamabile. Queste due  parole  hanno un' estesissima significazione presso i fanciullini.
di questa età. Il fanciullo che ingannato dalle altrui  parole  si forma de' concetti imperfetti o falsi del bene, egli
tacersi; il che è quanto dire far un grand' uso delle  parole  bello, buono, bene , ecc. e fare un uso assai scarso delle
bello, buono, bene , ecc. e fare un uso assai scarso delle  parole  contrarie brutto, cattivo, male, ecc.. Sarebbe poi errore
Sarebbe poi errore gravissimo l' applicare quest' ultime  parole  a persone (1). Così udendo il bambino a lodare come buone e
della malignità, della derisione ecc.. Sono altrettante  parole  seduttrici, dove egli attinge una ineffabile malizia.
parimenti al bambino i terrori e le paure incussegli o con  parole  o con atti: ma di questo fu già parlato da tanti che è
Iddio abbia un posto maggiore di essi, memori delle  parole  del Redentore: « « Chi ama il padre e la madre più di me,
alla medesima dee essere semplicissimo: affetti di amore e  parole  che lo esprimano. L' adorazione vien dopo: è un sentimento
presenti, allora egli finisce coll' assegnare un senso alle  parole  uno e due , e a fermare la sua attenzione sull' unità e
tutti i suoni elementari, di cui si compongono le  parole  intere (2) » ». Io credo che gioverebbe cominciare questo
le sillabe. Conviene esercitare il bambino a scomporre le  parole  ne' loro suoni, cioè nelle loro sillabe, e nel riconoscere
la sua credulità è illimitata. Nell' aderire alle  parole  altrui, molto fa la benevolenza verso di chi gli parla,
apparenze a cui egli riputava dover aderire, dietro quelle  parole  alle quali egli riputava dover prestar fede. Ma quando egli
e per dirgli: tu erri, se ci credi tutto l' ente. Le  parole  della madre finiscono per disingannarlo: non solo esse
sì che questo grande istrumento serva al suo fine; che le  parole  e le idee si leghino accuratamente insieme; che l' uomo
un vocabolario, che contenga la grande proprietà delle  parole  e che sia per conseguenza necessaria una cotale
a molti secoli sopravvivente nelle vitali radici delle  parole  alle lingue stesse perite (1). Dee continuarsi nel quart'
si dee già cominciare la scuola di lettura e di scritto. Le  parole  pronunciate, le lingue sono segni delle idee; le parole
Le parole pronunciate, le lingue sono segni delle idee; le  parole  scritte, le scritture sono segni delle parole (1). La
idee; le parole scritte, le scritture sono segni delle  parole  (1). La scrittura adunque appartiene all' ordine d'
del pensiero , così la lettura giova ad analizzare le  parole  scomponendole ne' suoni elementari di cui constano; e lo
a mente un discorso che abbia senso, che non un ammasso di  parole  sconnesse al tutto e gittate a caso? Il rammentare la
le cose in Dio colla maggior generalità possibile di  parole  è dunque la maniera più facile e il primo grado del far
dovrà il savio istitutore rilevare, con riflettere sulle  parole  del fanciullo facendol parlare, quali sieno le classi delle
tutte le altre avvenire. Cominciamo dalla necessità che le  parole  degli istitutori sieno appieno veraci. Già osservammo che
l' illimitato e l' assoluto prima d' intendere queste  parole  e sapere esprimere con esse il suo intendimento: e però
poi sopra, nè lo si sappia dire, nè esprimere altrui con  parole  (1). E la via di comunicare al fanciullo così grandi
Non si dee tuttavia omettere di vestire poi anco di  parole  acconce questi sentimenti, che colla loro comunicazione
di quelli coi quali egli conversa, crede alle loro  parole  e ubbidisce alle loro volontà. Egli è indubitatamente
si poterono astrarre dagli enti le nozioni espresse colle  parole  buono, bello ecc., bontà e bellezza ecc.. Questi astratti
qualche forza sul fanciullo: egli ben intende, che le  parole  debbono significare altrui quello che si pensa, che questa
solo si obbliga a stare a quella convenzione, ed usare le  parole  per esprimere il vero. Ma tutto ciò si oscura nella mente
Se noi vogliamo dedurre il dovere della veracità nelle  parole  potremo dedurlo nel modo seguente: « Chi prende a parlare
a quelli, co' quali parla, di dir loro la verità usando le  parole  per quel che corrono. Quegli ai quali parla acquistano con
dall' imaginario che dal reale. [...OMISSIS...] Le quali  parole  nel tempo stesso che descrivono con evidenza il giuoco
Or come sarebbe possibile, che all' udire i suoni delle  parole  il fanciullo fosse tratto a pensare alle cose, colle quali
realità ne è il termine. Ognuno s' avvede, che con queste  parole  noi abbiamo discoperto la sorgente di molti errori
da qualche favola che ella accoglie (1). Ne' fatti e nelle  parole  è il medesimo; vi ha sempre una forza, che spinge
se non se nel desiderio che ci mostra coll' opere e colle  parole  di giovare al suo amico? Con questa lettera adunque sospiro
perchè non ve ne son altre di vere. Vero è che queste mie  parole  altro non fanno che percuoter le orecchie, e Iddio
debitoribus nostris »; altrimenti dovrei con queste  parole  condannare me stesso. Ah! parmi già che riconoscerete in
tutta questa augusta funzione; 3 Nell' intelligenza delle  parole  che dice il sacerdote, le quali le dice quasi sempre in
popolo prega allo stesso modo, cogli stessi sensi, e colle  parole  stesse de' sacerdoti. Ora se questo non è sperabile che
E infatti abbiamo una grande istruzione in quelle  parole  di nostro Signore, colle quali ci disse, che è proprio solo
opera nostra. Mio caro, questa è una cosa essenziale: le  parole  dette o scritte con poco senno possono essere d' un danno
quel detto che « i cieli e la terra passeranno, ma le mie  parole  non passeranno ». Tolto ciò, perchè non fidiamo ne'
pietosa, e vi diventa caro e impercettibile se mescolato in  parole  divote. Intanto egli può rimanersi nella mente, e portare
speranza. Perchè i cieli e la terra passeranno, ma le sue  parole  non trapasseranno. E queste sono che « qualunque cosa noi
si potrebbe rispondere con Giobbe « L' orecchio è che le  parole  distingue, e le fauci che giudicano del sapore ». E`
è buono quanto viene da Dio: [...OMISSIS...] . Ora alcune  parole  al Bonetti. Non vi affannate per la mancanza di
nei lavori scientifici a cui sto attendendo, con delle  parole  così gentili, che ho vergogna a trascriverle. Dopo di tutto
vita attiva, ma deve scrivere »; e confermando ciò con  parole  piene di carità e di forza. Il farò dunque, giacchè per ora
La sua santa legge sia la lucerna de' nostri pensieri, le  parole  evangeliche il termine delle nostre speculazioni, Gesù
Gesù Cristo finalmente il nostro maestro. Ah egli ha le  parole  della vita eterna! Ah! beati coloro che le meditano, che le
mamma a Maria, e che fu legalizzato, quasi direi, colle  parole  di Gesù, ecco la Madre tua . Sicchè nel mezzo ai dolori
Maestro e Salvatore Gesù Cristo, il quale volle che le sue  parole  fossero provate e confirmate dai miracoli, e da tant' altre
poco tempo ci vuole, ma in quel poco tempo s' odono le  parole  della vita. Io per me vi conforto a farlo quanto so e
in questi diciotto secoli che è annunziata, ma le stesse  parole  de' Profeti che predicono le sue grandezze ed i suoi
volontà! « Dominus pars haereditatis meae »: queste grandi  parole  che Ella pronunzierà solennemente, quando passerà sul suo
produrrà per l' onore e gloria sua in Inghilterra, e delle  parole  che avete già fatte col vostro Prelato, e di quelle che
in Dio, col fare i propri doveri; e in tal caso quelle  parole  non sono dette per voi. Ovvero mantenete l' inclinazione e
delle notizie mandatemi da Milano e da Arona. Quanto alle  parole  del Cardinale, non vi dieno alcuna noia. E` in Dio che noi
« brachium Domini non est abbreviatum ». Per altro se le  parole  degli uomini ci recano qualche perturbazione, entriamo in
Isvizzera: ma vi scongiuro di nuovo, prudenza nelle vostre  parole  e nei vostri fatti: diffidate di uno zelo impetuoso e
vi guadagnerete, se moriste in tale ufficio! oh consolanti  parole  quelle che udirete nel giorno estremo: « infirmus eram, et
il solo suo amore, e sente, oh quanto! la verità di quelle  parole  di Cristo: « « Venite a me, o voi tutti che affaticate e
arrecarvi qualche grazia, o che io possa molto colle mie  parole  aiutarvi e sostenervi nelle tentazioni, e spingervi avanti
la quale dee avere siccome scritte in fronte quelle divine  parole  di Gesù Cristo: [...OMISSIS...] . Ognuno di voi ami
potremo averla acquistata. Se mai noi la troveremo nelle  parole  di un nostro amico o fratello, ella riuscirà ancor più
difficilissima ed oscurissima sino ad aver bisogno di molte  parole  e lunghe disputazioni a restituirla in quella luce, in cui
involge questo dubbio; benchè non vi sia formulato, nè in  parole  espresso. Che cosa adunque fa la presenza del reale ai
del favellare, definendo accuratamente il valore delle  parole  e lo stato delle questioni, e seguire quel metodo rigoroso
umane noi troviamo continuamente significate le essenze. Le  parole  uomo, animale, pianta, pietra, pane ec. che altro
non è che sbandiscano la parola sentimento, perocchè le  parole  date loro dal popolo non possono ricusarle e servono
non è, miei signori; anzi è in questo apparente giuoco di  parole  che noi dobbiamo affissare bene la nostra attenzione per
dello scrittore. [...OMISSIS...] A dir vero con queste  parole  si sublimano molto le umane scienze; giacchè si assicura
il signor Gioberti? o piuttosto non sono le sue stesse  parole  stampate alla pagina VI e VII della citata « Avvertenza »,
altro, già egli non sarebbe più bisogno di spendere tante  parole  al Gioberti per ispiegare come si conosca la realità
se non anco più in là, giacchè Iddio, secondo le citate  parole  del Gioberti, è non solo la sostanza, ma anco la corteccia
. Udiamolo attentamente. [...OMISSIS...] . Queste ultime  parole  escludono, miei signori, la volontà di esser panteista: ma
esclude ella altresì il panteismo che si trova nelle  parole  precedenti? Certo presso i veri panteisti la dichiarazione
Spinosa con quella di Vincenzo Gioberti, il che farò colle  parole  di un recente storico della Filosofia che così espone il
il Gioberti quando dice che [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  la forma cioè Dio, si conjuga colla materia, cioè col
parlare di Dio: [...OMISSIS...] . Voi vedete già in queste  parole  che Giove, cioè il sommo Dio, qui si riconosce 1 per
al presente ci dobbiamo occupare. Non è già che con quelle  parole  il signor Gioberti esprima fedelmente la nostra opinione.
l' ente ideale non sussiste fuor della mente », colle quali  parole  il Rosmini intendea d' ogni mente e umana e divina, e il
infinito e il finito, fra l' ente e l' esistente » »: sono  parole  del Gioberti. Questa immensa differenza nasce unicamente
sono l' essere stesso, la stessa sostanza? Ora udite le  parole  di Vincenzo Gioberti: [...OMISSIS...] . Considerato bene
bisogno, gittando in un altro luogo male a proposito quelle  parole  che vi ho già recitate altrove, colle quali egli fa vista
colpa di panteismo il giobertiano sistema. Secondo queste  parole  dunque, l' ordine assoluto è l' oggetto dell' intuito; e in
tra l' idea e la cosa, ci sarà pure tra il valore delle  parole  idealmente e realmente . Ma quella differenza è nulla,
intelligibile »! Voleva egli alludere certamente in quelle  parole  alla potenza che lo spirito umano possiede, d' accorgersi
diritto alla felicità, al godimento, lottare audaci, colle  parole  di popolo e libertà sulle labbra, e frammischiarsi a noi
natura umana è oggimai generalmente accettata; accettata a  parole  e ipocritamente anche da chi cerca, nel fatto, eluderla.
coll' avvertenza però di coprire con riservate e modeste  parole  quei vizi che i fanciulli ancor non conoscono, e che hanno
di Dio manifestata per la dottrina della Chiesa e le  parole  di Cristo) neghi se stesso, sottoponga il suo giudizio a
i Superiori, il trasformare i loro avvisi e correzioni in  parole  esagerate, per avere occasione di menarne lamenti e
paralleli, colle determinazioni dei varii significati delle  parole  e delle frasi tecniche, coll' aiuto degli scoliasti antichi
esposto il libro aristotelico della significazione delle  parole  (2), che sebbene non sia ricco abbastanza per dichiarare
principŒ, e ripetere gli stessi argomenti, e colle stesse  parole  altresì e colle stesse forme immutabili, come le forme
d' accordo nelle cose, differissero solo nelle  parole  (3). Il vero carattere dunque, che rende unica da tutte le
sforzo nel suo dire e spende la maggior copia delle  parole  in ottenere che il lettore senta la difficoltà della
colla platonica, dichiarandola piuttosto diversa nelle  parole  che nella sentenza (1). E benchè noi crediamo questa
altra l' «usia» è la quiddità, l' universale, il genere,  parole  tutte che indicano universalità. Risponderemo forse col
nel quale Aristotele dà i vari significati delle  parole  filosofiche, in vano si cercherebbe quello di cui
di specie . Conviene dire che la specie riceva in queste  parole  due significati, cioè sia adoperata specie per forma reale
riserva la questione e non la scioglie. Traduciamo ora le  parole  del testo come noi crediamo che vadano intese:
e determina. Ora questa mi pare, che voglia indicare colle  parole  «tes malist' usias he teleutaia», e che esse non si devano
dal senso. E quanto sia distinta da questo, risulta dalle  parole  che seguono, dove dice che [...OMISSIS...] . Distingue
solo «tuth' hoper esti» (7) « ciò che è », e quell' altre  parole  pure dello stesso filosofo: [...OMISSIS...] , perchè quello
tutti gl' intelligibili determinati, onde altrove usa le  parole  «to noein» e «to theorein», per la stessa mente, «nus» (6).
oggetto primo dell' anima intellettiva, e in fatti anche le  parole  che seguono dimostrano la mente distinta dall' anima
più noti e precogniti, [...OMISSIS...] . Dalle quali ultime  parole  si vede, che conobbe certo Aristotele, che i primi e sommi
ed intelligibile: il che io credo voglia dire in quelle  parole  che [...OMISSIS...] . Il termine dunque del senso corporeo
così: [...OMISSIS...] . Ma quello stesso che con queste  parole  si rimprovera a Platone, è quello stesso che lo giustifica.
qui parla di generi e di specie, intende sotto queste  parole  parlare delle essenze che ne' generi e nelle specie si
essenze eterne patiscano o si movano, ma il contrario; e le  parole  che usa di comunione ( «koinonia»), di presenza (
a cagione della potenza della causa » » che è in lui,  parole  che sembrano fatte a posta per ribattere l' obbiezione che
a diversità del modo in cui sono nel mondo, usa delle  parole  «alethos kinesin k. t. l.», e appresso dice che sono «os
secondo l' antico effato de' Pitagorici (4). Dalle quali  parole  e da tutta insieme la dottrina del Filosofo, si rileva: 1
idea non sarebbero. [...OMISSIS...] . Le quali sublimi  parole  non pronunzia Platone senza dar segno di quella sua solita
tutti, che avrebbe giovato a tutti coll'opera sua .Quelle  parole  sussurrate nell'orecchio ad una società che non aveva più
di sopra, poichè dice: [...OMISSIS...] . Le quali ultime  parole  (3) vengono a dire che non c' è intellezione separata dall'
abbia il Bene e l' ottimo » » [...OMISSIS...] . Dalle quali  parole  si intende come Aristotele non divida già il Bene e l'
così descritto dal filosofo: [...OMISSIS...] . Nelle quali  parole  ben chiaramente si vede come Aristotele da' suoi principŒ
il cielo e la natura dipende »(1) ». Prendendo queste  parole  isolatamente, parrebbe che Aristotele parlasse del solo
morte dell' animale. [...OMISSIS...] E in queste ultime  parole  si ha la chiave per vincere una difficoltà, che parve
che parve fortissima ai commentatori. La esporremo colle  parole  del Trendelenburg: [...OMISSIS...] . La soluzione di questa
all' infinito, nel che i Platonici convenivano. In queste  parole  si ammette che esista la specie stessa, «par' hauton», e
fuori dell' anima così: [...OMISSIS...] . - Sulle quali  parole  conviene osservare, che la parola « pietra » può
è più eccellente del resto, soggiunge: [...OMISSIS...] ,  parole  su cui insiste lo scoliaste Filipono, come concludenti a
essa anima abbia bisogno del corpo. Onde alle citate  parole  Aristotele si continua così: [...OMISSIS...] . Onde per l'
o universale (2). Ora il proprio ed unico significato delle  parole  specie e genere , secondo l' uso moderno, è quello di
diletto della contemplazione. [...OMISSIS...] . Dalle quali  parole  si raccoglie, che la mente è bensì nell' uomo, però non è
vita non è umana, ma divina, a cui sembrava alludere colle  parole  dette poco innanzi; che la vita della mente è separata dal
qual è dunque questa prima causa? [...OMISSIS...] Le quali  parole  tentano, come dicevamo, di empire una lacuna del sistema
Bene che coll' ente si converte. Qui c' è dunque in altre  parole  la dottrina di Platone, che faceva l' uno causa delle idee
separato, e nè pure è un genere (7). Ma cangia piuttosto le  parole  che la cosa: poichè qual principio sostituisce? L' essere
quella podestà che si chiama governo civile. In queste  parole  abbiamo lo scopo dello Stato; abbiamo la sua origine
rinunziare alla Religione Cattolica, e negar fede a quelle  parole  di Cristo: [...OMISSIS...] o a quell' altro:
la difesa d' un sistema di tal natura; e a queste nostre  parole  non pochi forse si risovverranno d' un celebre giornale
ciascuno scieglie liberamente, o nessuna ». Udendo queste  parole  accompagnate da tali proteste, alcuni che non esaminano più
dei princìpii. La loro universalità, quel ch' è più, e le  parole  indeterminate con le quali s' esprimono, danno luogo a
si fanno tuttodì risuonare all' orecchio come altrettante  parole  magiche, finirà il giuoco de' mariuoli, sieno questi
dice mai. Tutt' al più si traduce quel principio in altre  parole  egualmente indeterminate, come a dire: « le leggi debbono
maniera d' operare de' governi licenziosi, che per abuso di  parole  si dicono liberi, si rattaccano molte questioni: questioni
che segue d' Aristotele: [...OMISSIS...] . Da queste ultime  parole  s' intende che qui l' uno non si riguardava come numero, ma
Il che s' intende da questo luogo: [...OMISSIS...] . Colle  parole  « « le cose che si dicono esser sempre » » [...OMISSIS...]
realità, Platone con molto avvedimento la chiamò con due  parole  « « il grande e piccolo » », [...OMISSIS...] ; quasi
indiretto. Al che mi sembra che si riferiscano quelle  parole  di Proclo dove dice l' indefinito uno « « esser similissimo
è tolta con ciò, ma mutata in altra, e travasata di alcune  parole  in altre parole? Perocchè il difficile sta appunto qui nel
si manifesta la necessità di far notare nell' uso delle  parole  tutti que' casi, ne' quali i concetti e i pensieri umani
[...OMISSIS...] . Apparisce dunque dalle stesse  parole  d' Aristotele: 1 Ch' egli colle dieci categorie intende
queste disposizioni soggettive in enti, significandoli con  parole  simili a quelle che usa per significare gli enti veramente
di lei. A tal fine esponiamo la dottrina del giudizio colle  parole  stesse di Kant. [...OMISSIS...] . Egli prende quindi a
Sono adunque affatto erronee le sopradditate  parole  di Kant: [...OMISSIS...] . E veramente il concetto di corpo
sicurezza, che cosa fa? Le mette egli stesso in bocca le  parole  che ella deve dire per contraddirsi: la fa parlare come
volete voi dissipare l' illusione? [...OMISSIS...] .  Parole  degnissime di tutta la vostra attenzione, o lettori. Deh!
ne possa e ne debba far senza. Perchè dunque tante  parole  sparse innanzi per dimostrare che la ragione pura ha quella
confessare d' esser uscito si copriva l' incongruenza con  parole  appiccicate, dando il nome d' Io e di coscienza a ciò che
cagione ed effetto di gravissimi errori, in quelle  parole  che « « non v' ha coscienza se non si divide in soggetto ed
da quello degli Stoici così: [...OMISSIS...] . Colle quali  parole  voleva dire, che la coscienza essendo limitata, e non
sono natura e spirito, essere e sapere . Già in queste due  parole  essere e sapere ravvisasi un mancamento, perchè sapere non
, ora punto d' indifferenza , ora totalità; le quali son  parole  e non più. Soggiunge che se l' identità assoluta, per
trovare in Hegel qualche cosa di nuovo, eccetto che  parole  e cavillazioni a grande stento filate. L' unica cosa forse,
Logica intorno alla questione [...OMISSIS...] ; le quali  parole  voglion dire che non si può ridurre ogni cosa all' Io ,
[...OMISSIS...] , senza accorgersi che tali  parole  non esprimono più l' essere stesso, ma una sua qualità
radici delle loro radici; narrò ad esse colle loro proprie  parole  com'erano nate e come da lingue di canibali più brutali
fato è la verità. Libertà verità! ignori, scrivete queste  parole  sulle porte di tutte le università. Intanto sugli immani
vizio di quel signore a me ben noto, che ad ogni due o tre  parole  ripete colle labbra il movimento del pippare, e, se se n'
la vuol moderata, perchè, dice, [...OMISSIS...] ;  parole  che non so, a dir vero, quanto sieno coerenti al sistema
senza darsi cura d' intendersi, gittano tanto tempo e tante  parole  a contrariarsi. A ragion d' esempio, se le due sette di
cosa di diverso da quella che il volgo intende colle  parole  appunto di robustezza e di debolezza? Il Rasori ce la
o più, a questo pure si deve riguardare. Finalmente che le  parole  debolezza, robustezza , ecc., appartengono alla medicina
o usarle senza alcun vero profitto dell' arte; le  parole  all' incontro infiammazione, flogosi, rimedii
, e l' uso di esse è sicuro e necessario; perocchè queste  parole  non ambiscono di descrivere le cause interne del morbo, o
di dire robustezza o debolezza , poichè queste ultime  parole  meglio si applicano a significare uno stato che non sia un
nella mano che nel cervello, perchè mano e cervello sono  parole  esprimenti solidi extrasoggettivi. Ma lo spirito umano non
ponga nella filosofia, e quanto altamente apprezzi quelle  parole  degne di un oracolo, «gnothi seauton», io ti mando qui
discussione, stimiamo bene di conchiuderla colle assennate  parole  del sig. Cousin: [...OMISSIS...] . LEUCIPPO, DEMOCRITO,
E quantunque questa illustrazione non si trovi con  parole  espresse in Platone, tuttavia si può raccogliere dai suoi
e pone tutti gli altri, compresi nel Non7Io. Ora, o colle  parole  « porre l' Io e porre il Non7Io »si vuole intendere
esprime il risultamento del suo sistema con queste  parole  che lo annientano: « Non v' è nulla di esistente nè in me,
a pretendere che egli differisca dal suo maestro di sole  parole  (1). A malgrado di ciò, mi sembra di poter asserire che il
Che anzi se si considerano i corpi, da cui furono tratte le  parole  di materia e di forma, e se si definisce la sostanza « ciò
intenda l' universale in potenza . Ma rechiamo le stesse  parole  del Dottore d' Aquino: « Hoc est enim quod dicit, quod
puramente alla sua coscienza. Essendosi dunque in  parole  proclamata la libertà, è rimasto l' assolutismo nel
la prevalenza delle opinioni, o sia dei principŒ, mentre le  parole  la perdono sempre quando si mettono a fronte delle cose. Ma
ebbe sempre la costumanza in contrario, ciò mostra che le  parole  non mutano le cose, e che la ragione comune o sia il buon
finzione di proprietà, e non fosse restato ingannato dalle  parole  della legge feudale, egli non avrebbe presa la proprietà
basterà che noi traduciamo l' instituzione feudale in  parole  proprie: e che evitando tutte le espressioni equivoche, la
ecco la disposizione che ne conseguì, e che narrerò colle  parole  di Montesquieu. [...OMISSIS...] Si rileva da Nitardo che
servilità pecoreccia de' giureconsulti nell' applicare le  parole  e le difinizioni antiche alle cose nuove, a cui non sono
portò sempre un gran male nella società. Il principe dalle  parole  della legge s' illudeva, e s' imaginava di ritenere in
incontro che lasciavano ben volentieri al principe tutte le  parole  ampollose, mantennero sempre il loro costume, cioè la loro
dalla posterità? se non finir di ostentare giustizia nelle  parole  e mostrare di desiderarla nel fatto, e di non negligere la
e che opera pei proprŒ interessi. Credo esprimere in queste  parole  non i miei sentimenti, ma quelli che ha il mondo
puramente alla sua coscienza. Essendosi dunque in  parole  proclamata la liberta, è rimasto l' assolutismo nel
la prevalenza delle opinioni, o sia dei principŒ, mentre le  parole  la perdono sempre quando si mettono a fronte delle cose. Ma
ebbe sempre la costumanza in contrario, ciò mostra che le  parole  non mutano le cose, e che la ragione comune o sia il buon
finzione di proprietà, e non fosse restato ingannato dalle  parole  della legge feudale, egli non avrebbe presa la proprietà
basterà che noi traduciamo l' instituzione feudale in  parole  proprie: e che evitando tutte le espressioni equivoche, la
ecco la disposizione che ne conseguì, e che narrerò colle  parole  di Montesquieu. « « Al tempo di Carlo Magno era altri
servilità pecoreccia de' giureconsulti nell' applicare le  parole  e le difinizioni antiche alle cose nuove, a cui non sono
portò sempre un gran male nella società. Il principe dalle  parole  della legge s' illudeva, e s' imaginava di ritenere in
incontro che lasciavano ben volentieri al principe tutte le  parole  ampollose, mantennero sempre il loro costume, cioè la loro
dalla posterità? se non finir di ostentare giustizia nelle  parole  e mostrare di desiderarla nel fatto, e di non negligere la
e che opera pei proprŒ interessi. Credo esprimere in queste  parole  non i miei sentimenti, ma quelli che ha il mondo