I. Il babbo scrive alla Lisetta e alla Bettína. Un giorno la Lisetta e la Bettina, due buone e care sorelle, ricevettero da Parigi, una città lontana
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 57
. Egli era entrato nell'onesta casa del cittadino di Parigi, e nella soffitta del povero operaio di Lione; stanco dalla lunga via sotto gli ardori del
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 33
«effetti» di musiche, di luci e di colori con cui fu rappresentata a Mosca e a Parigi, quando mirabili attori ed attrici e non meno mirabili apparatori
Paraletteratura - Ragazzi
camera sua, senza dir niente. Qui mi mollò e mi guardò in faccia, da lasciarmici per modo di dire i buchi, tanto guardava fissa. - È a Parigi, - annunciò
Paraletteratura - Ragazzi
paese, dove mi conoscono tutti. Ti pare che mi darebbero il biglietto per Parigi senza il permesso degli zii? Come minimo telefonerebbero qui per
Paraletteratura - Ragazzi
che mi ammalerei. Invece quando si sono separati sono stata un pezzo con mia madre, qui - in Italia, voglio dire - e anche a Parigi. Poi però lei ha
Paraletteratura - Ragazzi
infatti lo era davvero, si presentò allo sportello della biglietteria e disse educatamente: - Per favore un biglietto per Parigi. Seconda classe
Paraletteratura - Ragazzi
? Non poteva negarlo, dunque disse: - Già. - Ma a Parigi ti aspetta qualcuno? Qui andava sul sicuro: - Sí, mia madre. - E come ti chiami, di' un po
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 103
vista, a Parigi. (Difatti questo tale era uno che conoscevano da molto tempo.) Ad ogni modo ora venivano a fare un viaggetto nella Svizzera italiana
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 120
sentire: quando ha suonato il gong io dicevo che se avessi saputo che la mamma era abbastanza vicina - a Parigi, mica piú in America - sarei andata
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 73
medesima solita vita di tutti i giorni, mentre io fuggo nientedimeno che a Parigi! quanta compassione mi fate! Invece mi spiegò che no. Anzi, la cosa
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 86