Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: parigi

Numero di risultati: 192 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4
Moore, De Chirico. Ma se per questi altri il viaggio a  Parigi  fu la scoperta di tutta la pittura, l’inserimento al più
per Braque al principio di questo secolo l’incontro con  Parigi  e, pochi anni dopo, col gruppo dei Fauves, fu molto più
e lussuria, oggi conservato nel Museo del Petit Palais, a  Parigi  (figura 144). Figura 144 - GUSTAVE COURBET, Pigrizia e
storia esterna - ch'io appresi più recentemente in  Parigi  - di questa Madonna col Bambino, San Giuseppe e San
per la via che in qualche anno - per Genova, Torino e  Parigi  - deve sbarcarlo a Londra.
e l’influsso che, di rimbalzo, vi giungeva da New York e da  Parigi  e dagli altri centri europei. Parecchi giapponesi nel
Parecchi giapponesi nel frattempo s'erano trasferiti a  Parigi  o altrove, erano entrati a far parte delle diverse "scuole"
alcuni dei più noti come Domoto e Imai residenti a  Parigi  a partire dal 1952, e ancora Onishi, Murakami, Sugai',
viste, se non fosse suo il quadro del Prof. Romanelli a  Parigi  con Due cechi (920 A, seconda edizione) attribuito a
è LORENZO BARTOLINI (1777-1850), che fu allievo del David a  Parigi  e col Canova non ebbe un rapporto diretto; ma che
in Italia per un breve tempo e di nuovo riscappato a  Parigi  ebbe modo di fare diversi bilanci: Fattori e Toulouse
prima volta in una mostra a Zagabria nel 1961, in seguito a  Parigi  (1962), di nuovo a Zagabria (1963), di cui fecero parte il
T di Milano, Gruppo Zero tedesco, e Recherches Visuelles di  Parigi  e Equipo 57 spagnolo, interessati soprattutto all’aspetto
di Londra, non ebbe la sua luce e non fu quasi osservato; a  Parigi  invece guadagnò il primo premio. E, in parte anche per la
questa volta, bene o male, fece molto parlare di sè. Ed a  Parigi  questo è già un gran successo, che a molti non è piaciuto.
lo commosse; eppure la Venezia di De Pisis pare Parigi, e  Parigi  Roma, tanto poco il pittore si preoccupa di documentarsi
De-Vecchi) o degli artisti delle "Recherches visuelles” di  Parigi  (Morellet, Le Pare, Schöffer, ecc.). Alle volte anche prive
amici ed amiche americani lo andavano spesso a trovare a  Parigi  e all’America erano legate alcune avventure, divenute ormai
personali, come per un tondo della collezione Schlichting a  Parigi  (Incontro di San Giovanni Battista col Bimbo Gesù), un
che sta a Barbison, e nel Gleyre di Losanna, che sta a  Parigi  e che ha esposto una figuretta di donna, una Tibicina,
con la Parabola dei cechi della Coll. Romanelli di  Parigi  [figura 248] che a me pareva, per ipotesi, in qualche
le gambe dei pittori che si spostano in continuazione da  Parigi  a Roma, a Vienna, a Madrid, a San Pietroburgo, seguendo i
dalla espressione affamata e stupefatta, capitarono a  Parigi  dalle più lontane parti del mondo: Modigliani da Livorno,
di quanto non lo sia nella Figlia di Jorio. Il supervate a  Parigi  è già noto e tradotto ma vi giunge stabilmente, spinto alla
a  Parigi  in un clima post-impressionista dove imperavano Rodin e
del vero i francesi sono più valorizzati, come nel passato.  Parigi  vive di rendita sulla posizione di «madre della civiltà»
con misticismo, con fanatismo: tutto quello che viene da  Parigi  è tabù. Però, specialmente i pittori, quando sono chiamati
a cominciare dal suo incontro coi modi della scuola di  Parigi  e particolarmente con Brancusi, fino alla sua avventura
città immaginaria realizzata; quando nel 1665, si recherà a  Parigi  per progettare il palazzo di Luigi XIV, non troverà
l’apice delle proprie ambizioni. Decide di allestire a  Parigi  la seconda Esposizione Universale che apre nel 1867. Dieci
qualche esempio. L’interno della Cattedrale di Notre-Dame a  Parigi  (fig. 66) è spoglio di ogni decorazione: ne viene esaltato
che lo amano così com’è? Le calunnie che circolavano a  Parigi  qualche anno fa sulla «oppressione» esercitata dalla
dada tra cui Schwitters. Verso il 1923 si stabili a  Parigi  (ricevette la cittadinanza francese nel 1946) dove operò
veramente provinciali alla fine dell’800, pervenuti a  Parigi  dai vari Paesi; e se ne possono annoverare alcuni. Boldini
sboccando tutte nella cloaca massima degli snobismi di  Parigi  Alessandrina, e comprenderete meglio il porsi di tali
amico di Gropius, Klee, Schlemmer. Dal 1925 si stabili a  Parigi  e due anni dopo conobbe Mondrian, Vontongerloo.