Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: pareva

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 pareva  indifferente pure ai grandi spettacoli della natura. Io non
di qua e di là al contorno del disco, in modo che il globo  pareva  spaccato in due emisferi paralleli, ma così nettamente e
E il mare, luccicava di tutti i colori del cielo, che  pareva  vi galleggiassero miliardi di perle.
si stendevano larghe strisce d'un azzurro cupo; in modo che  pareva  di vedere una prateria immensa, dove s'intersecassero
e nell'aria spirava un tepore di primavera, in cui  pareva  di sentire delle fragranze terrestri, che parlavano
allons voir un joli spectacle. - Lo spettacolo, in fatti,  pareva  che non si volesse far molto aspettare. Il nuvolone c'era
lunghe e sottili, ci passavan sopra a volo così basse, che  pareva  che toccassero l'alberata. II vento, intanto, si faceva più
la quale rifletteva una vôlta di nuvole senza colore, donde  pareva  che piovessero falde dilatate di fuoco, come sopra i
messe in corso, minacciando colpi di spada e di pistola; ma  pareva  che, pregato, avesse promesso di star quieto fin all'altro
la sua zampetta bianca nel Parlamento di Buenos Ayres. E  pareva  anche felice il marito delle sue escursioni professorali
marina spiegata sotto gli occhiali. In tutti gli occhi  pareva  che balenasse una speranza confusa, quale si suol vedere in
mi si confondevano all'immaginazione in una sola, e mi  pareva  d'aver percorso quello spazio sterminato di un volo. Nessun
e l'allegria, e sorse un tale cicaleccio da ogni parte che  pareva  che tutti i mille e settecento passeggieri parlassero
degli alisei dell'altro emisfero, e al solo pensarvi mi  pareva  di sentirmi filare due gocciole tepide giri dalle tempie.
virginea dell'acqua e dell'aria, un bastimento grande, che  pareva  immobile, con tutte le vele aperte e candide, come un
potersi patire, erano stretti ora in una conversazione che  pareva  amichevole; altre che da principio eran come cucite una
colloquio per la prima volta col deputato argentino, a cui  pareva  che spiegasse il meccanismo del solcometro; ed era
e ferma in piedi con lui davanti alla "domatrice" che  pareva  li stuzzicasse con degli scherzi imbarazzanti, cullando
cosa, con quell'immagine d'un corruccio dell'oceano che  pareva  minacciasse lei sola. Eppure non si può dire che vita, che
solitudine sconfinata quella umile insegna dell'umanità:  pareva  che il mondo abitato ci si fosse avvicinato in un tratto.
lo sportello laterale dell'opera morta, e compresi. Intanto  pareva  che il piroscafo andasse rallentando il cammino; dopo pochi
lanterna il viso rosso e insonnito del comandante, che  pareva  irritato di dover assistere a quella cerimonia, e teneva
mercanzia, affastellata in furia per uno sgombero. II corpo  pareva  così rimpiccolito e accorciato, che l'avrei creduto d'un
d'ogni cosa intorno erano così profondi e solenni, che ci  pareva  d'esser noi soli viventi nel mondo. - A lei, reverendo! -
Lo strepito del bastimento e del mare copriva le voci.  Pareva  quasi notte. Mi sembravan mutati il luogo e le persone. In
gentiluomini a tavola, e beoni furiosi in camerino, e ci  pareva  che, trattandosi d'affidar la vita a qualcuno, fosse
palmo di terra dallo stretto in poi, in diciotto giorni. Mi  pareva  che se ne avessi avuto una zolla nelle mani l'avrei
crepare la pelle, vestito d'un logoro gabbano verde, che  pareva  uno spoglio di commediante: scoperto il capo, con le
dal movimento forte della prua, come se danzasse per aria,  pareva  l'immagine personificata di tutte le tristezze e di tutte
un cenno di saluto, e qualche volta neppure un cenno.  Pareva  che l'uggia crescente che metteva in ciascuno quella
ne sentivo un certo scontento e quasi un'umiliazione, mi  pareva  che avrei provato un sollievo a lasciarglielo intendere, e
a momenti violaceo, mosso in lunghe e lente ondulazioni,  pareva  che promettesse di non turbar la giornata.
uni dagli altri. Il tempo era buono, l'aria tepida. La prua  pareva  un villaggio in festa. Andandovi, incontrai il marinaio
a cui copriva un ginocchio con la gonnella allargata; e  pareva  che il contatto di quella stoffa facesse balenare agli
bella di notte, vista da quella terrazza, Siracusa, che  pareva  galleggiante sul mare, tutta scintillante di lumi,
centro del suo moto". Il dissidio fra la scienza e la fede  pareva  sopito col sacrificio di Galileo, e Borelli come il suo
come un canto solitario per le vie d'una necropoli. E mi  pareva  che mi pesassero su l'anima non soltanto i miei, ma tutti i
disgraziatamente qualche dozzina in quella traversata, che  pareva  si fossero accozzate pel suo malanno. E, m'indicò un'altra
La donna, alta e sottile, con gli occhi rossi, che  pareva  uscita di fresco da una malattia, aveva passato tutto il
Sedeva sopra un panchettino, accanto a un vecchio che  pareva  suo padre, seduto sul tavolato, e lavava il viso a un
di birbonate e d'ingiustizie. In un crocchio, in cui  pareva  che dominasse come una nota d'allegria amara, ridevan della
d'avere una volta desiderato per curiosità una tempesta, mi  pareva  una cosa insensata, mostruosa, incredibile, fuori della
piroscafo faceva degli sbalzi tali che, a occhi chiusi, mi  pareva  di esser sopra, una gigantesca altalena a corda, che
sei tu, tu che sei qui, e che devi morire ! - Oh! quanto mi  pareva  assurda quell'idea dei tempi ordinari che sia lo stesso
- È qui! - Alle volte tutti quei pensieri cadevano, e mi  pareva  di sentire per qualche momento che la tempesta cominciasse
nuvole scendevano fin quasi a toccar le cime degli alberi,  pareva  che fosse calata la sera tutt'ad un tratto. Dai due lati
animo e alterezza dalla faccia dell'altro, che gli  pareva  più brutta di quello che supponesse la sua. A un tratto
di fosforo liquido, una strada coperta d'oro bollente, che  pareva  uscisse dalla sua poppa, come da una miniera in
nebbia malaugurosa, che poteva nasconder la morte. Uno solo  pareva  indifferente sul cassero di poppa, ed era il mio vicino di
bianco di luna, quasi svanito nella soavità dell'azzurro.  Pareva  che quell'oceano, a cui la maggior parte di noi aveva
a cui dovevano quelle otto ore di morte. Ma il vento  pareva  che fosse caduto quasi del tutto, benché il mare durasse
quale in una parte aveva color d'olio sbattuto. in un'altra  pareva  di cenere immollata, e qua e là, d'un bitume nerastro, che
rassegnata ai falsi giudizi. Egli parlava con pochissimi.  Pareva  impacciato con la gente, come tutti quelli che sanno che la
mai la noia e l'impazienza degli altri passeggieri: egli  pareva  indifferente al tempo come i prigionieri condannati a vita.
negli occhi velati e sulle labbra smorte, nel quale  pareva  che si fosse ridotta tutta la sua vita, come un ultimo
mingherlino, con una borsa di cuoio alla cintura, che  pareva  preso alla pania; - un modenese, scrivano di professione, -
pure si riflettevano nel mare quieto, in modo che non  pareva  di navigare, ma di volare sopra un naviglio aereo dentro
abbattuta, e più I'aspetto di deportati che d'emigranti.  Pareva  che la prima esperienza della vita inerte e disagiata del
discordavano dall'aspetto del terreno. Molti visi, anzi,  pareva  che serbassero ancora intatte le scaglie del dì della
ma il tenore e il toscano non erano abbandonati, e il Perù  pareva  che stesse per entrare nella confederazione.
lontano, quando sorrideva, mostrando i bei denti bianchi,  pareva  bello e buono, e andava a genio; ma, ad avvicinarsi, vi si
nel fianco. - E che le pare della figliuola? - Non mi  pareva  nulla: una figura di educanda cresciuta male, senza sangue
corpo e una gran barba nera, troppo lunga per lui, che gli  pareva  appiccicata, come quelle dei piccoli maghi che saltan fuori
sempre, dopo aver fatto un breve soggiorno in patria, dove  pareva  che non avesse trovato l'accoglienza trionfale che
non era un braccio il suo, ma un povero osso bianco che  pareva  uscito da un sepolcro. E osservai nello stesso tempo i suoi
l'avvocato m'ebbe detto ch'era un Peruviano; poichè mi  pareva  che la forma oblunga del capo e la grande bocca e Ia barba
il braccio sotto il braccio, gli parlava nell'orecchio,  pareva  che gli domandasse delle spiegazioni intorno al solcometro.
e la nota musicale dello sbadiglio di ciascheduno: mi  pareva  di assistere per la ventesima volta a una stupida
di voce pien di formiche che gli passava sul corpo, e  pareva  che meditasse un brutto tiro: poi ricadeva in una
fu un frastuono di muggiti, di gracchi e di sibili che  pareva  d'essere davvero in mezzo a una foresta dei tropici, e in
senza far parola, com'era venuto. Ma quell'allegria  pareva  spesso più voluta che spontanea, e quasi una specie di
suscitava una tal musica di versi d'amore animaleschi, che  pareva  di sentire l'urlo d'un serraglio in calore. E avevamo il
con le vele gonfie, dorato dal sole, fumante e festoso, che  pareva  balzato come un prodigio dal seno dell'oceano. Era il
ululato lamentevole di cane abbaiante alla luna, col quale  pareva  che esprimesse il sentimento comune di quella moltitudine.
dei dolci portati via da tavola, sorbivan del rosolio: gli  pareva  perfino che facessero dei giochi di ginnastica da camera,
calici, nè dal toscano, che da due sere andava a prua, dove  pareva  che avesse un rigiro. Sospettava del discendente degli
che quasi non avevan più sguardo e sulla sua bocca da cui  pareva  che non uscisse più alito, errava ancora quel suo sorriso
E riandando rapidamente quel viaggio di ventidue giorni, mi  pareva  davvero d'essere vissuto in un mondo a parte, il quale,
povero alito di bambina inferma che gli usciva dalla bocca  pareva  anche più tenue e compassionevole davanti a quel soffio
un giovialone color di rosa, alto due metri, col quale  pareva  già in domestichezza. Passò, sfringuellando, e guardando
avesse a rimanere confitto come una stecca nel mastice; e  pareva  che non vi dovessero guizzare dei pesci, ma delle bestie

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